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Lo riferiscono The Times of Israel, Israel Hayom, il Sole 24 Ore e altri: Bergoglio ha in programma la deposizione di una corona sulla tomba di Theodor Herzl, il fondatore del sionismo.

Atto particolarmente grave e in evidente contraddizione con i suoi predecessori. Quando Herzl chiese la “benedizione” di San Pio X, il rifiuto fu netto: “Non riusciremo ad impedire agli ebrei di andare a Gerusalemme ma non potremo mai favorirlo”, “Gli ebrei non hanno riconosciuto il Signore nostro, quindi noi non possiamo riconoscere il popolo ebraico”, “Certo che preghiamo per loro, perché il loro spirito veda la luce. Proprio oggi la Chiesa celebra la festa dei non credenti che si sono convertiti in qualche modo miracoloso, come sulla strada di Damasco. Quindi se lei intende andare in Palestina a stabilirvi il suo popolo, saremo pronti con chiese e sacerdoti a battezzarvi tutti”.

Le stesse parole di San Pio X sullo “spirito che deve vedere la luce” erano mutuate dalla celeberrima preghiera del Venerdì Santo in cui si afferma in relazione agli ebrei: ut, agnita veritatis tuae luce, quae Christus est, a suis tenebris eruantur (affinché riconosciuta la luce della tua verità, che è Cristo, siano sottratti alle loro tenebre).

Poche ore fa, in relazione a questo tema abbiamo pubblicato: Francesco sta per andare in Terra Santa. Come si sono pronunciati sul sionismo i Papi da San Pio X a Pio XII? Cattolicesimo e sionismo: Eterna Dottrina e costruzione dell’indipendenza israeliana