di Danilo Quinto
Ci sono persone già morte tra coloro che vivono. Chi sono i morti? Per Gesù, sono tutti coloro che antepongono altro alla Sua chiamata e quindi non credono nel Padre Suo, nell’unica fede che porta alla salvezza. In Mt 8,22, a uno dei suoi discepoli che gli dice: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre», Gesù risponde: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». In Lc 9,60-62, Gesù dà la medesima risposta e ad un altro discepolo che gli dice «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa», replica: «Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
Sono brani del Vangelo che aiutano coloro che in questo momento storico – che può durare tanto o poco, non lo sappiamo, perché imponderabili sono i disegni di Dio – soffrono per la situazione in cui versa la Chiesa fondata da Gesù. Anche e soprattutto le cose più care di questa terra – il proprio padre che è morto e che dovrebbe essere salutato, così come i parenti da cui ci si dovrebbe accomiatare – passano in secondo piano rispetto all’amore verso Gesù e verso Suo Padre. Chi si volge verso di esse, chi le brama, chi ad esse è invischiato, è perduto. Per l’eternità. Per questo, San Giovanni Crisostomo afferma: «Quando Cristo chiama esige da noi un’obbedienza così pronta, che non dobbiamo indugiare neppure un istante».
E’ tanto forte, intenso, netto, il messaggio che Gesù ci vuole dare – il richiamo alla Sua chiamata, all’obbedienza filiale – che non ammette eccezioni. Tanto più se l’eccezione è nei confronti dell’Amore o della Felicità Universale, quella di tutte le altre religioni o professioni di fede – messaggio identico a quello che la Massoneria da secoli tenta con le sue trame di affermare – che per loro natura sono contrarie e opposte al Cristianesimo, come i Papi realmente Santi hanno insegnato.
Quando settemila bambini ascoltano dalle parole del Pontefice che tutte le religioni sono eguali, perché il loro fondamento è l’amore, si consuma all’interno della sede di Pietro un atto di gravità inaudita, perché volgere il solo sguardo a qualsivoglia credenza religiosa diversa dal Cristianesimo, significa tradire il Signore ed equiparare la Sua Parola alle cose mondane più turpi, che inquinano l’anima. E’ mai possibile che colui che deve custodire e professare la Verità, la laceri in maniera così evidente, senza che pubblicamente lo si denunci in maniera corposa ed esplicita? E’ giunto o no il momento di comprendere che nessuna giustificazione potranno dare Sacerdoti, Vescovi e Cardinali che tacciono, diventando complici della confusione che viene dolosamente dispensata?
Per Gesù, l’amore verso il prossimo viene dopo l’amore verso Suo Padre e verso se stessi. Il Padre di Gesù è Dio, la prima persona della Santissima Trinità. I cattolici fanno il Segno della Croce nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, lodano e adorano la Santissima Trinità. Nessun’altra religione si fonda su questa Verità, che è l’unica che può condurre l’uomo alla salvezza della sua anima, come ha insegnato la Chiesa nei due millenni della sua storia. Affermare il contrario, significa crocifiggere di nuovo Dio che si è fatto Uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi. Significa bestemmiare e scandalizzare innanzitutto quei bambini che hanno ascoltato quelle parole, dopo aver cantato «We are the world».
Il mondo che ascolta il Papa è lo stesso mondo che duemila anni fa ha inneggiato ad un bandito ed ha crocifisso il Figlio di Dio, il quale ha lasciato a tutti gli uomini questo insegnamento, che vale fino alla fine dei tempi: «Voi siete nel mondo, ma non siete del mondo». Se quei bambini fossero del mondo, apparterrebbero a Satana, che sempre in base alle parole di Gesù, di questo mondo è il «principe». Di questo mondo fanno parte le religioni diverse dal Cristianesimo, i cui aderenti non hanno nulla da che spartire con i seguaci di Colui che è stato percosso, oltraggiato e ammazzato sulla Croce, è risorto ed è asceso al Cielo.
Per i cattolici – in base alle parole del Vangelo e al Magistero della Chiesa, Una, Santa, Apostolica e Romana – quelle religioni sono strumenti forniti da Satana per irretire il mondo e sottometterlo. Vanno combattute, anche con la guerra, se necessario, come fu fatto durante le Crociate. Non ha alcun senso «portare la pace» a chi di pace non vuol sentir parlare e considera i cristiani men che zero nella scala dei valori umani, soggiogandoli, sterminandoli, violentandoli, in tutti i Paesi dove i rappresentanti di religioni diverse da quella cattolica, si sono fatti Stato e sono al potere.
I seguaci di tutte le religioni diverse dal Cristianesimo sono già morti e il cristiano può avere un rapporto con costoro solo per convertirli, senza farsi trascinare nel baratro della loro disperazione. Vivono su questa terra, ma senza la conversione, non si accorgono di essere già destinati al fuoco eterno. Altro che misericordia per tutti gli uomini e per tutti i peccati, a tutte le condizioni. Se non c’è pentimento della condizione derivante dal peccato originale e dai peccati che quella condizione ha prodotto nella vita di ciascuno, la Giustizia di Dio non si fermerà e la Vergine Maria – come ha detto a Fatima – non riuscirà a fermare il braccio di Suo figlio.
Dicendo queste cose scandalizziamo forse i deboli, come dicono alcuni? Operiamo attacchi frontali nei confronti del Papa, come sostengono altri? O diciamo la Verità e la gridiamo dalle terrazze, come ci ha insegnato il Signore? Che cosa d’altra parte dovrebbe fare l’uomo che voglia salvarsi e conquistare il Paradiso, seguire le parole di Gesù o di colui che dovrebbe rappresentarlo sulla terra e le ignora o, nella migliore delle ipotesi dà – con desolante ambiguità – un colpo al cerchio e uno alla botte (dice «tieni duro» a Emma Bonino, ma aggiunge che la «pianta cattiva non muore mai»)?
Con gli strumenti demoniaci non si scherza, Santità.
San Roberto Bellarmino, gesuita d’altri tempi e Dottore della Chiesa, nelle prime pagine del suo Catechismo, invita ad «Osservare bene la faccia della terra». Afferma: «Quanti atei, quanti pagani, quanti giudei vi si trovano! Quante regioni, quanti regni, quante province sono passate da Cristo al Maomettanismo! Lo scisma e l’eresia dei Greci, dei Giacobiti, dei Nestoriani non ha forse strappato via quasi tutto l’Oriente? La peste Ariana, la Sabellica, la Luterana, in gran parte anche quella dei Greci non ha forse infettato totalmente il settentrione? L’Africa tutta, dove una volta c’erano tante sedi di arcivescovi e vescovi, non è essa occupata parte dai Mauri, seguaci di Maometto; parte dagli Etiopi, cristiani solo di nome, e già da tempo separati dalla vera Chiesa? Che diremo dell’Occidente? Chi potrà contare le sette dei Confessionisti, degli Anabattisti, dei Calvinisti? Non è vero, che nello spazio di 50 anni sono sorte ai nostri giorni quasi tante eresie, quante dal tempo degli Apostoli per intieri 1500 anni? Inoltre l’avarizia, la superbia, la lussuria, l’ambizione, gl’inganni, le frodi, le menzogne, tutti i vizi, tutte le scelleraggini, tutte le azioni più vergognose hanno invaso il cuore e la mente dei mortali a segno tale, che ci sarebbe pericolo “da fare, che siano ingannati – se è possibile – gli eletti stessi” (Mt. 24, 24), e che comincino a dire: “ma c’è Dio in mezzo a noi?”. Siamo o non siamo eredità e beni del Signore?».
San Bellarmino aggiunge: «Quantunque ciò sia vero, resta l’asserzione di Nostro Signore Gesù Cristo: “Chi persevererà fino alla fine si salverà” (Mt. 10, 22). Resta il detto di S. Cipriano: “Chiunque sia e quale che egli sia, non è cristiano, chi non è nella Chiesa di Cristo”». Qual è il compito del Papa? Inseguire idolatrie pagane? Dare felicitazioni, congratulazioni e incoraggiamenti a chi per tutta la sua vita si è opposto alla Chiesa di Cristo e non mostra un’oncia di pentimento e di contrizione? Formare le coscienze delle pecore al «retto giudizio» o ammorbarlo, a seconda delle convenienze, dei calcoli e delle opportunità? Insomma, è compito o no del Papa tentare di dare una risposta al grido del Signore, che afferma: «Le volpi hanno le loro tane, e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare la testa»?
PERFETTAMENTE D’ACCORDO !
Ancora una volta Gesu’ci ricorda le sue parole per condannare cio’che accade attualmente:”Se il sale perde il sapore,nonserve ad altro che ad essere calpestato”.Come e’ attuale il Vangelo.
Splendido Articolo!
Mi piacerebbe che anche don Ariel fosse d’accordo! Forse chiedo troppo?
Diego chiede troppo….Non bisogna essere troppo legati a “riscossa cristiana” che riscuote consensi, ma non riscuote la coscienza cattolica abbastanza per via del suo fideismo papalino nonostante l’apostasia manifesta e continua.
Scusami Mardunolbo,
forse ti riferisci ad una Riscossa Cristiana che io non conosco.
Quella che io leggo, invece, l’apprezzo per gli articoli abbastanza puntuali e obiettivi. Don Ariel poi, ha lasciato Riscossa Cristiana
Leggi questo articolo per esempio e relativi commenti.
Saluti
iahttp://www.riscossacristiana.it/nozze-omosessuali-in-irlanda-il-tramonto-della-chiesa-cattolica-di-patrizia-fermani/
Gentile Mardunolbo, la mia domanda era, ovviamente, IRONICA!
Dell’opinione di quel papolatra di don Ariel non me ne può fregare di meno!
:-)))
Ok su quasi tutto .le altre religio vanno combattute anche con la guerra? Gesù dice ama i tuoi nemici però..
Nessun cattolico ha mai combattuto la altre religioni anche con la guerra offensiva: le CROCIATE sono state fatte per legittima difesa, per proteggere i pellegrini che venivano massacrati dai musulmani in Terrasanta.
I musulmani ritengono erroneamente che le religioni diverse dalla loro vadano combattute anche con la guerra.
Caro prof.Quinto,sono contento di comunicare con lei tramite questo sito.complimenti per il suo libro”ancilla homini”.vorrei far notare un fatto di questi giorni,ma di cui nessuno parla:l’altra sera sul sagrato di piazza duomo a Milano,è stato proclamato”allah akbar”…..da degli artisti musulmani….ora,l’averlo fatto sullo spazio sacro del sagrato(è così),dopo che fra l’altro anni fa a Milano e Bologna successe ciò che sappiamo,mi fa prevedere che i musulmani accamperanno qualche pretesa….di “condivisione” delle nostre chiese ,come da anni accade per la cattedrale di Cordoba.e noi,purtroppo,abbiamo dei pastori degeneri e vigliacchi:modernisti!!!!!!!!!scola ecc.ecc.