Mons. Fellay alla trasmissione Terres de Mission di TVLibertés, andata in onda pochi minuti fa, ha confermato: nei fatti ci sono già relazioni normali col Vaticano e agli accordi manca solo il timbro:
“Cet accord est possible, selon le supérieur général, sans attendre que la situation ne soit devenue totalement satisfaisante, à ses yeux, dans l’Eglise”,
“Questo accordo è possibile, secondo il superiore generale, senza attendere che la situazione sia diventata totalmente soddisfacente, ai suoi occhi, nella Chiesa” [RS]:
“Questo accordo è possibile, secondo il superiore generale, senza attendere che la situazione sia diventata totalmente soddisfacente, ai suoi occhi, nella Chiesa”
…
[Amoris laetitia] « …un’Esortazione Apostolica che porta come titolo “La gioia dell’amore” ma che ci fa piangere. […] Esortazione terrificante che fa tanto male alla Chiesa». (https://www.radiospada.org/2016/04/mons-fellay-amoris-laetitia-esortazione-terrificante/)
Evidentemente una situazione non “totalmente soddisfacente” può tranquillamente essere “terrificante”.
Non ci resta che piangere.
…… o di ridere, e di gusto!!!
Una pugnalata alla schiena al vescovo. Lefebvre .. !!!!!! che è elverdadero scopo di “???? … Roma subisce peggio Bergoglio e il suo nuovo ordine. ?????
distruggere la Fraternità ????? metterlo su un piatto d’argento per fare la stessa cosa per Cruz de Malta !!!!!
Giuda ha avuto il coraggio di guardare in faccia la Verità, e riconoscerLa! Ma Fellay? Avrà Fellay lo stesso coraggio di Giuda?
il timbro, a fuoco….oome sui prosciutti di Parma!
sono reperibili le condizioni dell’accordo?
… e ne andranno fieri: prodotti DOP della nuova chiesa!
“Il timbro della Bestia!” (Cit.)
Non mi meraviglio….Fellay era entusiasto di Bergoglio…gli altri due vescovi critici vennero zittiti all’istante!
Ciò implica avete garanzie sufficientemente solide che non si farà la fine dell’Ordine di Malta, dei Francescani dell’Immacolata o similia
Ciò implica avete garanzie sufficientemente solide che si farà una fine peggiore…
la fraternité a perdu la foi? Est dans l’apostasie? Sperem de No! Non fate l’accordo o sarete risucchiate. Oppure, citando una canzone della mia langobardia, a la matina quand leven su ciapen l’acord e sel pichen in del… Puli puli puli pu fa il tacchino qua qua qua quà l’ochetta chicchirichì fa il galletto e di noi che cosa sarà
Se qualcuno volesse pubblicare la traduzione integrale dell’intervista per coloro come me che non sanno il francese sarebbe un’opera veramente meritoria. Oltre alla faccenda del “tampon” mi sembra che Mons. Fellay dica tante altre cose.
così almeno è finita la melina… ed è finita nel modo logico : se riconosci, anche se critichi, alla fine ti devi accomodare. E dove vai, se il coraggio non ce l’ha, (ma anhai anzi un interesse da compartecipazione….) !
Certo che ve ne fate di viaggi! state giudicando un vescovo (che probabilmente conoscete poco) con tanta leggerezza senza probabilmente pensare minimamente che forse a troppo sparlare forse si pecca. State dipingendo Mons. Fellay come un farabutto che zittisce tutti per far fuori la FSSPX, come se l’avessero eletto superiore della FSSPX (e riconfermato) chissà quali sprovveduti obnubilati, non capaci di capire se Mons. Fellay fosse un buon superiore o un demolitore della FSSPX. Manca un timbro, sono 30 anni che manca un timbro e sono 30 anni che gridano all’accordo trufaldino. Ci sono cose più urgenti a cui pensare, come ad esempio fare il proprio dovere di stato per salvarsi, magari aiutare i buoni sacerdoti nella loro missione, costruire scuole parentali ovunque. Facile sindacare sull’operato degli altri, come se poi si sguazzasse in mezzo ai santi. Meglio farsi santi ed essere utili al buon Dio che dire sciocchezze per scaricare la bile. Il mondo è pieno di arrabbiati, purtroppo vuoto di gente di buona volontà che faccia qualcosa di buono, badando meno a ciò che fanno gli altri. A questo punto dopo tante cattiverie spese dovete solo pregare che l’accordo si faccia, altrimenti sai che figuraccia, che orgoglio in pezzi, se poi l’accordo non ci sarà? Ma sono certa che sono anni che pregate perchè la FSSPX faccia una triste fine. Credo che certe purificazioni siano necessarie per liberarsi degli eterni arrabbiati che sono poi quelli che non lavorano per il buon Dio, ma vanno nelle cappelle per dire ai sacerdoti cosa devono e cosa non devono fare, come devono vestirsi , che preghiere dire, cosa cantare, che sindacano su tutto, perchè si sentono gli oracoli del mondo. Certe croci, certi momenti bui, di prova, penso che il buon Dio le mandi appunto per vedere chi lavora per Lui e chi per la propria gloria personale.
Che bei prosciuttoni cbe ha sugli occhi cara sig.ra Annarita! Un grande sacerdote della fraternita’ e’ stati destituito senza motivazioni e gli altri due vescovi della fsspx zittiti da Fellay dopo le critiche a Bergoglio e l’accordo….famosa la lite durante le ordinazioni di Econe…continuate a dormire sonni tranquilli!!! VEGLIATE!!! PERCHR’ NON SAPETE IL GIORNO CHE IL PADRONE TORNERA’ A CASA!!!
mah!
certo che dobbiamo vegliare ma, non sapiamo cosa il padrone ci serberà per il nostro operato.Questo il problema.Non sentiamoci troppo sicuri in qualche assoluzione….
Noi facciamo certamente il nostro, ma come battezzati abbiamo il dovere morale di difendere la dottrina e il vangelo di Cristo.
Opero per una Fraternità accordista tradizionale. Costruire scuole parentali ovunque? Scordatelo. La realtà è diversa dai bei sogni fatti e ditino indice puntato.
Gli accordisti possono dire messa, fare qualche piccola opera assolutamente insieme a qualche congrega modernista e poi sparire in prudentissimo silenzio. Giudizi sull’ operato nefasto di Bergy? Neanche a parlarne. Provare e poi parlare.
Tradizionale? Ho i miei dubbi, dal momento che riconosce Bergoglio e neppure lo critica!
Sarebbe così gentile da dirci quale?
Ci sono parecchi tradizionalisti (anche Sacerdoti e Vescovi) che emettono pessimi giudizi sull’operato dell’eresiarca argentino e sono ancora qui, vivi, vegeti e cattolici: Bergolio non ha nessun potere su chi non glielo concede, tipo i FFI e i Cavalieri di Malta!
“Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia”!
Diego
Non mi è ancora chiaro – visto che Bergoglio non lo conosco così bene come lei – se sia più pecora o più lupo….come vorrebbe fosse nel suo ideale?
Senza pretendere che questo povero cristo,egualiasse al padreterno?
Emilio M.
Io auspico che le cose vadino nel miglior dei modi,e non solo: ci credo pure! Lasciamo fare al Signore! La buona volontà viene sempre premiata.
vad-I-no, vad-I-no pure…che già detta così è facile capire dove arrivano!
D’accordo con Annarita! Brava. La Chiesa ha bisogno di preti veri, altrimenti è la fine
con ‘questa’ chiesa con la ‘loro’ chiesa questi Marpioni della Cucina Massonica fanno polpette come pare a loro, con gli ingredienti che vogliono loro, al momento che dicono loro, tanto i boccaloni non mancano… e mangiano! I pretesti per la sostituzione dei cuochi non mancano, e hanno sempre a che vedere con la sfera sessuale ( una costante!), che valgono solo per quelli caduti in disgrazia, non più funzionali alla ‘ricetta’…quella del nostro annientamento per avvelenamento. Che noi subiamo in spiritu laetitiae!
A me sembra evidente che siamo al fallimento dell’idea di mons. Lefebvre. Cosa dovrebbe essere migliorato dai tempi di Giovanni Paolo II? Ma forse la contraddizione era già in come Lefebvre aveva impostato le cose: il suo primato della prassi e l’ idea larga di tradizione, non poteva che risolversi in un grande abbraccio con un altro primato della prassi: quello bergogliano. In fondo le due posizioni sono solo apparentemente contrapposte: nessuna delle due propone una soluzione (razionalmente) chiara alla situazione della Chiesa, e puntano in ultima analisi esclusivamente sul “fare”, tradizionale o modernista che sia.
ettb
…..nessuna delle due ” posizione” propone un soluzione chiara alla situazione della Chiesa….
Ma che si vorrebbe pretendere una soluzione così nell’immediato.Caro mio le cose non stanno così! Un primo incontro e’stato fondamentale poi, lei lo sa che da soli non si combina nulla. Senza alcun dubbio,ci sarà la concreta partecipazione,del nostro Signore.
Se vuole che le dica come la penso; Mons Fellay non è un traditore della Tradizione, fedele,forse,più di molti altri che lo stanno mal giudicando.La scelta,indubbiamente ben ponderata,nonostante l’incertezza in una qualche soluzione a favore. Io ho visto in lui una persona coraggiosa e non solo,una persona di profonda fede nel suo essere un cristiano Cattolico della Tradizione.
Ho detto questo senza conoscere più di tanto ma, dai vostri commenti…non ho potuto altro fare che stare dalla sua parte.Sara’ per questo ricompensato il suo operato.
Qualche preghiera in suo aiuto non sarebbe male.
Avrei piacere che venisse pubblicato, altrimenti fate voi.
Credo che lei abbia molta fretta di difendere Mons Fellay senza riflettere abbastanza. Io non stavo attaccando nessuno, non conosco Fellay e neanche mi permetterei. La mia era solo un’analisi. Forse lei, magari anche per il fatto di essere donna, non ha molta simpatia per le analisi razionali legate a principi filosofici come “primato della prassi”. Immagino non ne capisce neanche il senso, ed è molto abituata a seguire le sue emozioni, alle quali piega le sue idee o intuizioni religiose. Ma l’analisi razionale è proprio ciò che manca in tutta questa faccenda. Un consiglio: non si sforzi troppo di capire, non è per lei.
Ettore
probabilmente anche Mons Fellay avrà fatto le sue analisi razionali.Non credo proprio sia stato uno sprovveduto nel prendere tale decisione.Credo che oltre alla logica intelletiva abbia saputo ascoltare anche la voce del cuore. – parlando da donna –
Signor Ettore guardi che io non sono una Tradizionalista secondo regola,ma capace anch’io di analisi, non forse come lei, ma quel tanto che basta per dire: perché no! Che ne sappiamo cosa l’incontro produrrà….senza dubbio positività.Quindi a mio avviso la scelta e’ stata buona.
Ettore,
Lei dev’essere nuovo di questo sito, perchè altrimenti saprebbe che quel/la tizio/a che si firma “Maria” non è altro che un disturbatore bergoglioso, tralaltro di bassissimo livello, e che la miglior cosa da fare con i suoi penosi interventi è quella d’ignorarli completamente.
Bergoglio piuttosto che proporre “una soluzione alla situazione della Chiesa” , direi che sta tentando la soluzione finale della questione Chiesa, poveretto! Quanto a Fellay direi che più che contrastarlo gli sta facendo il contrappunto!
Si certo, quella modernista non può essere certo la soluzione alla crisi (modernista) della chiesa. E lo stesso per una tradizione fatta solo di riti senza riflessione.
Ma nella loro (dei modernisti) mente ottenebrata credono di essere la soluzione, di essere i primi a capire come è fatta la dottrina, di cosa parla. Forse è bene che abbiano tutto il potere per un tempo due tempi e la metà di un tempo, e poi ce li leviamo definitivamente di torno.
per ‘soluzione finale della questione Chiesa’ io intendevo la LIQUIDAZIONE tout-court della Chiesa. Questo i modernisti intendono fare.
Guarda bbruno li conosco … non sono così virili da volere qualcosa di così preciso. Tranne qualche massone che li guida, il resto sono un gruppo di falliti che si danno un tono.
Mons Fellay e gli altri 2 vescovi iniziano ad avere i loro anni. Probabilmente mons Fellay ha soppesato anche questo fattore in gioco.
Da 40 anni cerca l’accordo con Roma quindi mons Fellay e’coerente con se stesso , non inventiamo critiche assurde nei suoi confronti.
Se finora l’accordo non c’e’ stato e’dovuto principalmente alla pesante opposizione dei vescovi francesi e tedeschi e non alla indecisione di mons Fellay.
La FSSPX può rimandare ancora l’accordo, ma deve decidere prima o poi cosa vuol fare in futuro : se sopravvivere in comunione canonica pienamente riconosciuta con Roma oppure tra qualche anno ordinare altri vescovi illecitamente e così’chiudersi definitivamente in se stessa e perdere definitivamente di credibilità presso i cattolici.
Dato che mons Lefebvre auspicava l’accordo e non riteneva la seconda soluzione come una possibilita’ definitiva, credo che mons Fellay stia seguendo lo spirito del fondatore.
E invece di criticarlo occorre pensare la pesante responsabilità che sente sulle sue spalle. E pregare per lui.
Mons. Lefebvre non cercava affatto un “accordo”. Diceva infatti di continuo: “O Roma ritorna alla Fede o non possiamo fare alcun accordo” con i conciliari. Mons. era cattolico romano, quindi non poteva in alcun modo volersi “accordare” con la Roma neo-modenista e conciliare. Purtroppo intuì soltanto, e non ebbe il tempo di maturare su tale punto fondamentale, il problema dell’autorità. Mons. quindi “auspicava” non un impossibile accordo, ma la conversione della Roma imbastardita dal neo-modernismo e dalla modernità.