Titolo provocatorio, immagini che possono turbare.
Visita di Gandhi a Roma, 1931.
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17 Ottobre 2012 | Revisionismo
Titolo provocatorio, immagini che possono turbare.
Visita di Gandhi a Roma, 1931.
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Un atto di accusa nei confronti di Musso (per le speranze suscitate nel terzo mondo dalle sue velleità socialiste), non di Gandhi, uno dei pochi veri antimperialisti vincenti del ‘900.
Il giudizio di Gandhi sullo Stato di Israele:
http://ita.vho.org/019Ghandi_Israele.htm
Gandhi in Vaticano: http://www.ildialogo.org/testimoni/gavat06022008.htm
Gandhi è un personaggio bieco e dai molti aspetti oscuri. Era antiimperialista come era anti-Cristiano , il suo essere “vincente” non è merito suo ma del teatrino dei soliti settari…
Attenzione: Gandhi commentava a sfavore dell’arrembaggio dei coloni sionisti in Palestina, ma l’articolo si riferisce al 1938. Parliamo di una vicenda brutta assai, quando il tizio con i baffi spediva gli ebrei collaborazionisti in terra santa con biglietto di sola andata. Faceva bene Gandhi ad indignarsi, visti i risultati; di li a poco per facilità logistica gli ebrei catturati furono dirottati verso altre destinazioni. Di male in peggio.
Per una panoramica su questa ed altre tristi vicende consiglio la lettura della Arendt.
Gandhi non era affatto bieco (seppur con qualche lato oscuro, come tutti noi): ha avuto il merito epocale di buttare fuori gli inglesi dall’India (nazione che è ora una delle più grandi del mondo, non solo per dimensioni fisiche, al contrario della sempiterna italietta colonizzata tuttora, anche dagli inglesi).Nessun “teatrino”: ha lottato e ha vinto, non gli ha regalato niente nessuno. Quanto all’anticristianesimo, i gesuiti che lo condannavano avrebbero fatto meglio a guardarsi allo specchio. Il cattolicesimo trinariciuto è uno dei peggiori nemici di Cristo.
Ciò che avevano fatto gli inglesi in India durante la seconda guerra mondiale:
http://ita.vho.org/011olocaustoIndia.htm
Il più onesto anti-imperialista e anti-colonialista è stato Chesterton, a partire dalla condanna delle guerre boere per passare poi alla guerra di Etiopia, che porto il giornalista a criticare l’Italia ma al tempo stesso a rimproverare l’ipocrisia dell’Inghilterra (sua madre patria) e della Società delle Nazioni nei confronti dello stato fascista.
Consiglio la lettura di questo articolo (in inglese) sull’influenza che ebbe Chesterton su Gandhi:
http://cubanexilequarter.blogspot.it/2010/10/gk-chesterton-mohandas-gandhi-rejection.html
Grazie di questo interessantissimo articolo!
https://www.andreacarancini.it/2019/11/g-k-chesterton-mohandas-gandhi-il-rifiuto-del-moderno/