Questo breve testo è una mera provocazione che vuole semplicemente spingere a ragionare su quanto a volte i media si limitino a urlare su pagliuzze per non discutere di travi.
Goldman Sachs e JP Morgan, son nomi ricorrenti. Prendiamone un altro: PIMCO. Globalmente al 31 dicembre 2012 il patrimonio amministrato [AUM (assets under management)] da questa azienda di gestione degli investimenti ammontava a 2.003,8 miliardi di dollari ( http://italy.pimco.com/IT/OurFirm/Pages/Welcome.aspx ).
Il PIL nominale della Grecia nello stesso anno? 299 miliardi di dollari. Quello dell’Irlanda? 221. Spagna? 1479.
Quanti di voi hanno mai sentito nominare questa società? Una strettissima minoranza, ne siamo certi. Pensate alle migliaia di volte che come un mantra è stato ripetuto il numero di “4 miliardi di euro” (IMU e MPS) nella scorsa campagna elettorale. E’ poco più dello scarto, sopra i 2000 miliardi, che rende esatta la cifra del patrimonio gestito da Pimco.
Ora avete una vaga intuizione del “potere negoziale” di certe realtà? Buone riflessioni.
Pimco è il più grande gestore obbligazionario al mondo ed anche uno dei più efficienti (miglior fondo obbligazionario del decennio secondo Morningstar). Pimco è stata acquisita da Allianz S.E. nel 2000. La cosa su cui rifletterei è perché le nostre banche, pur avendo in distribuzione Pimco, continuano a riempire i poveri correntisti con un pò di risparmio di obbligazioni da loro emesse? Ricordiamoci che il vero rischio di un investimento finanziario è il rischio emittente.
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