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di Ugo Gaudenzi [tratto da: http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=21105]

Su alcuni ‘autorevoli’ giornali è stata pubblicata ieri un’informativa giudiziaria su “Rinascita”, questo quotidiano.
Si è data notizia di un sequestro preventivo di beni mobili e immobili, conti correnti etc. e di un’indagine in corso per truffa aggravata ai danni dello Stato. In pratica di un’indagine contro una società – alla quale, si badi bene, fino ad oggi non è stata comunque data alcuna possibilità di difesa o testimonianza e che editava il giornale nel 2009 e che non è l’attuale editrice del giornale – accusata di “incamerare le provvidenze pubbliche per l’editoria” a fronte di una “falsa” diffusione di 934.632 copie su circa 3,7 milioni stampate.
Noi conosciamo un’altra storia.
Quella società è stata progressivamente strangolata per un triennio da tagli e sospensioni sine die dei contributi dovuti per legge; quella società operava con contratti di distribuzione con 64 distributori locali (città o zone) in edicola su tutto il territorio nazionale e con una minima diffusione extra (3 o 4 % di strillonaggio e vendite in blocco: parliamo al massimo di “anomalie” sul 10% del distribuito, insomma); quella società, nonostante lo strangolamento operato progressivamente ad hoc dal 2010 – quello era, sì, “anomalo”… visto che altre testate indagate o in stato fallimentare, o comunque non più esistenti, hanno ricevuto lo stesso regolarmente i contributi – nel 2012 era riuscita a quintuplicare le vendite in edicola. E parliamo di migliaia di vendite: assestando Rinascita, grosso modo, tra il Foglio e il Manifesto: un fatto incontrovertibile.
Ma ai Moralizzatori (magari quelli finiti agli arresti domiciliari per corruzione) questo non andava bene. E quella società è stata colpita. Riuscirà, forse, ma fra un quinquennio o più, a bordate di carte bollate e iter giudiziari, a dimostrare la persecuzione della quale è stata fatta oggetto.
Noi intanto vogliamo andare avanti.
Pur oggetti di un blocco più che assoluto delle anticipazioni bancarie, finanziarie e simili, pur immersi nell’avvenuta desertificazione anticostituzionale di tutto il pluralismo delle voci stampa nazionali, pur censurati e colpiti, andiamo avanti.
Grazie al sostegno dei lettori, senza il ricatto dei contributi pubblici, contro tutti gli altri.