Introduzione. Si racconta che San Domenico, durante i lunghi anni spesi nel Mezzogiorno della Francia per ricondurre alla fede la gente caduta nell’eresia degli Albigesi, vedendo scarsi i frutti del suo lavoro, si rivolse sfiduciato alla Madonna. La potente Regina del Cielo, ascoltò le sue preghiere e, come pegno di sicura vittoria, gli diede la corona del Rosario: «È questa l’arma che verrà a dissipare l’eresia, a promuovere la virtù, ad implorare la misericordia di Dio. Prendi questa corona; predica i suoi misteri di gaudio, di dolore e di gloria e rinnoverai la faccia della terra».
Lepanto. Al Rosario fu, unanimemente, attribuita la vittoria che nel 1571 liberò la cristianità dal pericolo turco a Lepanto, il 7 ottobre (giorno dedicato in seguito alla festa della Madonna del Rosario). Scrissero i veneziani: «Non le armi, non la forza, non i condottieri, ma la Madonna del Rosario ci fece vincitori». Nel 1571 a Lepanto sorge un grave pericolo per tutta l’Europa. I Musulmani minacciano di mettere a ferro e fuoco tutte le nazioni europee, ma il santo Papa Pio V invita tutti gli europei alla recita del Santo Rosario. Ebbene i pochi combattenti cristiani misero in fuga il potente esercito musulmano appoggiato da 500 navi. Il Rosario salvò l’Europa cristiana da chi la voleva scristianizzare.
Assedio di Vienna. Vienna nel 1683 fu assediata dai Musulmani, decisi ad occupare e islamizzare l’Europa e a fare della Basilica di San Pietro la stalla per i loro cavalli. Ma il Papa, Beato Innocenzo XI, mandò in Austria, come suo rappresentante, il grande taumaturgo Cappuccino Beato Marco d’Aviano, il quale recitò innumerevoli Rosari insieme al Generale Sobjeski e al suo piccolo esercito. Così l’enorme esercito maomettano fu messo in precipitosa fuga.
Elezioni del 1948. In Italia il 18 aprile 1948, due mesi prima delle elezioni come assicurò in una conferenza a Bologna il Morlion, fondatore delle Università Pro Deo, risultava da una scrupolosa indagine che avrebbe stravinto il socialcomunismo. Invece i moltissimi Rosari e le tante processioni mariane sconfissero, nelle elezioni, il marxismo, che era potentissimo, e che avrebbe reso la nostra patria schiava dell’Unione Sovietica.
Austria (1945- 1958). Per 13 anni è tenuta occupata dal terribile esercito sovietico, ad un certo momento i cattolici recitano tanti Rosari per la liberazione della loro patria. La Madonna li esaudisce: il grande esercito sovietico si ritira e l’Austria riacquista la sua libertà. E stata la prima volta che la Russia comunista ha ritirato le sue truppe da una nazione occupata.
Filippine. Per ben due volte (nel 1986 contro il terribile dittatore Marcos e in Gennaio del 2001 contro il Presidente corrotto Joseph Estrada) le preghiere mariane, i Rosari di diversi milioni di cattolici hanno salvato la libertà dei cristiani filippini.
L’importanza del Rosario per la fede cristiana appare anche dal fatto che nelle due più importanti apparizioni del nostro tempo, a Lourdes e a Fàtima, la Madonna si è fatta vedere col Rosario ed ha inculcato di recitare il Rosario tutti i giorni.
Il nome del Rosario. Narra una leggenda che ai tempi di San Domenico viveva un pastorello. Amatissimo della corona di Ave, Pater, Gloria, divulgata dal santo, non passava giorno senza che lo recitasse per intero. Essendo pastore, la sua preghiera era spesso distratta dalla necessità di ricorrere a raccogliere le pecore. Perciò, per aiutarsi a tenere a mente le preghiere dette, ricorse ad un ingegnoso espediente. Prese un tralcio di vite, lo fece in pezzettini, li traforò per il midollo, li infilò a dieci a dieci e, unite le estremità, ne formò una specie di corona e se ne serviva per contare le Ave Maria. Al tramonto, raccolse il gregge e, appesa la corona ad un albero per riprenderla il giorno seguente, se ne tornò a casa. All’indomani, tornato sul luogo, per riprendere la corona, con grande meraviglia al suo posto trovò una corona di bellissime rose bianche, intercalate ad ogni decina da una rosa rossa, tutte di una fragranza straordinaria. Quasi fuor di sé dall’emozione, prese la corona e corse a farla vedere ai genitori, che la portarono al parroco. Questi comprese il prodigio e predicò al popolo l’accaduto, esortando a recitare la corona, che da allora si chiamò corona del Santo Rosario.
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Testimonianze
Padre Pio, un gigante del secolo XX, come è stato definito in una trasmissione della Radio Vaticana il giorno stesso dell’apertura del processo di beatificazione, il 20 marzo 1983. Questo cappuccino che per tanto tempo ha portato nel suo corpo i segni della Passione del Signore, recitava tanti rosari da sbalordire chiunque. C’è chi sostiene che ne recitasse in media oltre trenta al giorno! E come lo raccomandava ai suoi figli spirituali! «Recitate sempre egli diceva il Rosario e bene. Satana mira a distruggere questa preghiera, ma non ci riuscirà mai; è la preghiera di Colei che trionfa su tutto e su tutti!». E un giorno che gli fu chiesto perché recitasse tanti rosari, rispose: «Se la Vergine santa l’ha sempre raccomandato dovunque è apparsa, non ti pare che ci debba essere un motivo speciale?». Torniamo a recitare il Rosario in famiglia: «Non vi è nulla dopo l’Eucaristia e i Testi Sacri, che noi possiamo stringere fra le nostre mani… che sia più dolce, soave, sorgente di conforto e di serenità…». San Pio da Pietrelcina raccontava, con una certa frequenza, questo suo sogno, che forse era stata una visione: «Stavo pregando nel Coro (che era in alto, in fondo alla chiesa), quando udii urla minacciose, bestemmie orribili, grida furenti… Mi affacciai alla finestra e vidi nel piazzale sottostante una grande folla di uomini armati fino ai denti… Con voce potente gridavano che volevano distruggere Padre Pio, la chiesa, la religione cattolica. Subito puntai contro di loro la mia arma. Ed ecco, tutti gettati a terra, tutti tramortiti». Quell’arma è la corona del Rosario. Se sarà recitato devotamente, ogni giorno, da molte persone, sconfiggerà tutti i demoni, farà cessare le guerre, convertirà tanti poveri peccatori, porterà pace nelle famiglie, santificherà le nostre anime, ci aprirà, un giorno, le porte del Paradiso.
Pio XII afferma: «Se trovate nella famiglia figli irriverenti e ribelli, se trovate litigi e rancori… sappiate che è perché non si prega. Dio è estraneo, si fa a meno di Lui» e si calpestano i suoi comandamenti. Ivi, purtroppo, non si prega, non si recita il Santo Rosario.
Santa Maria Goretti, la dodicenne martire della purezza (nel 1902), nella terribile lotta contro di lei dell’assassino Alessandro Serenelli, prende la corona che portava sempre in tasca, conforme all’insegnamento della sua mamma, la stringe nelle sue mani mentre lotta per difendere la sua castità. Quella corona del Rosario alla fine risultò tutta lacerata e spezzettata, ma lei ha riportato vittoria ed è morta martire. Il suo uccisore Serenella dopo aver fatto i suoi anni di carcere, è accolto nella famiglia religiosa dei Frati Cappuccini, insieme ai quali recita ogni giorno il Santo Rosario e tante altre preghiere. Vive molto religiosamente e fa una morte santa.
Stupende le parole del grande Convertito dalla Madonna, il Beato Bartolo Longo: «O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli attacchi dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell’ora dell’agonia. A te l’ultimo bacio della vita che si spegne. E l’ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo».
Citazioni e fonti tratte dal testo: “RECITARE IL ROSARIO OGNI GIORNO“, Edizioni Segno, Tavagnacco (Udine)
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La Vergine a Medjugorje prega come noi peccatori
In un messaggio dato alla presunta veggente Vicka di Medjugorje, quella che impone le mani e benedice i fedeli, la Gospa disse: “Quando ero sulla terra, io pregavo costantemente il Rosario“.La nostra fede, quella cattolico cristiana, è semplice, è comprensibile, non è ambigua, è talmente chiara che può essere “minata” solo da sfrenate elucubrazioni teologiche di qualche dottore pieno di sé che vuol innovare a tutti i costi, sbagliando. Un uomo [donna] semplice, leggendo un messaggio del genere è ovviamente portato a pensare che la Vergine Immacolata preghi realmente il Rosario, dicendo addirittura: “et dimítte nobis débita nostra […] et ne nos indúcas in tentatiónem; sed líbera nos a malo“.
Ma come può la Vergine domandare a Dio di “rimettere anche i Suoi debiti“, di “non indurre anche Lei in tentazione” e di “liberare anche Lei dal male“?
Si potrebbe approfondire citando dottrina e morale sul «senso del Pater», quindi anche fornire possibili spiegazioni all’accaduto, ma la nostra fede è semplice, quindi gli approfondimenti teologici li lasciamo ai dottori della Curia; ciò che a noi interessa, nell’attuale contesto di analfabetizzazione religiosa, è la percezione che l’uomo semplice ha dopo aver letto un messaggio del genere: si immagina visivamente una Vergine che fa preghiere come un comune peccatore!
Voglio solamente ricordare che la preghiera del Pater è già stata insegnata da Gesù ai discepoli (cf Mt 7,9-13; Lc 11,1-4). Pronunciate da Gesù, alcune parti del Pater potrebbero apparire in contrasto con il dogma della impeccabilità, tuttavia appare evidente che il Maestro, in questo caso, insegna ai discepoli come pregare e, rompendo la tradizione ebraica antica, avvicina il fedele a Dio Padre proprio attraverso la preghiera del Pater. E’ molto confortante. Gesù in questo caso è il Docente!
Come spesso accade, i messaggi della Gospa vengono ritrattati, modificati, giustificati, commentati e così via .. questo sempre dopo che qualcuno fa notare l’inesattezza teologica del messaggio o la ambiguità!
Anche in questo caso, dopo aver letto il messaggio “Quando ero sulla terra, io pregavo costantemente il Rosario“, è dovuta intervenire suor Emmanuel (http://messaggimedjugorje.blogspot.it/2012/06/la-madonna-recita-il-rosario-racconta.html) che ha fatto notare a Vicka che un messaggio del genere è una bestemmia, lo ha fatto dicendo alla “veggente”: “non è possibile, come poteva la Madonna dire: Salve me stessa, quanto sono grande ecc“. Suor Emmanuel faceva riferimento ai contenuti della preghiera Salve Regina: “Salve, Regina, Mater misericordiae …” e dell’Ave Maria: “Ave Maria, gratia plena …“.
Ma ecco che la Gospa, alla domanda di suor Emmanuel, ha detto: “Quando ero sulla terra, avevo costantemente fissi gli occhi del mio Cuore sulla vita di mio Figlio Gesù, è questa la preghiera del Rosario“. Adesso è tutto chiaro! Ma fino a quando?
Dalle Cronache ufficiali di Medjugorje si apprende che il 25 giugno 1981, dopo momenti di terrore e panico dovuti alla presunta apparizione (in casi di apparizioni riconosciute non c’è mai stata paura nei veggenti), gli indovini si avvicinarono alla Signora (Gospa) e, si legge, «immediatamente caddero in ginocchio ed iniziarono a recitare il Padre Nostro, l’Ave Maria ed il Gloria al Padre e la Madonna pregava insieme a loro, ad eccezione dell’Ave Maria».
Il semplice è ancora indotto a pensare che la Vergine Maria [l’Immacolata, l’Assunta] preghi come un peccatore. L’uomo non teologo [il semplice] è indotto a pensare che anche la Vergine può aver bisogno di essere “liberata dal male” e “non indotta in tentazione“; il discorso che sto facendo è di focalizzazione visiva di un’immagine astratta, di percezione collettiva di una azione narrata .. non è analisi teologica, tuttavia il danno è enorme!
Il 30 giugno 1981 due ragazze proposero ai ragazzi di andare con la macchina a fare una passeggiata; in realtà il loro obiettivo era quello di andare lontano dal luogo delle apparizioni e di trattenerli fino a quando non sarebbe trascorso l’orario delle apparizioni. Tuttavia, sebbene i ragazzi fossero lontani da Podbrdo, all’ora solita delle apparizioni, come avvertendo una spinta interiore, chiesero di scendere dall’auto. Scesero e pregarono e la Vergine dalla Collina delle apparizioni, lontano molti chilometri, venne ad incontrarli e recitò con loro sette Padre Nostro.
Di momenti in cui la Gospa prega con e come i peccatori, ve ne sono molti! Ma facciamo un passo indietro.
L’8 dicembre 1981, ella apparve ai “veggenti” «molto preoccupata». “Ella si inginocchiò, aprì le mani, le rivolse verso il cielo e cominciò a pregare: «Figlio mio beneamato, se tu vuoi, perdona questi gravi e numerosi peccati con i quali l’umanità ti offende». Quando ebbe finito la sua preghiera personale, ella recitò il Padre Nostro e il Gloria con i ragazzi, poi disse loro che ella pregava così tutti i giorni [sic] ai piedi della croce…” (S. Kraljevic, Les apparitions de Medjugorje, Ed. Fayard, 1984, pag. 85).
Questa volta non è più un dettaglio, non potrebbe nemmeno essere una svista in quanto abbiamo notato almeno una dozzina di volte delle testimonianze dei “veggenti” che affermano che la “Vergine” ha l’abitudine di recitare il Pater con loro.
Fece notare il sacerdote e teologo don Luigi Villa, recentemente scomparso, che l’Immacolata direbbe dunque al Padre, come noi tutti: «Perdona a noi i nostri debiti… Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male?». Ciò è almeno sorprendente, afferma il teologo. Tanto più che a Lourdes, Ella teneva ostensibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave e i Pater, che Bernardette recitava da sola. La Vergine inchinandosi pronunciava solamente il Gloria Patri, l’unica preghiera del Rosario che Ella possa effettivamente pronunciare senza incongruenze o ambiguità. (cf. Mons. F. Trochu, Sainte Bernardette Soubirous, Ed. Émmanuel Vitte, 1954, pag. 84). A Lourdes la Madonna non recitava il Pater, ed i teologi ne diedero questa spiegazione: il Padre nostro è la preghiera dei viatori, e cioè delle persone che si trovano in questo mondo, nel mentre Bernadette diceva il Rosario, la Madonna sgranava le perle della corona, lei presenta le preghiere all’eterno Padre, è mediatrice.
Gesù (cf. Luca 11,1 e succ.) insegna il Pater ed è una docenza ad una richiesta formulata appositamente da e per i discepoli, non da o per Maria, difatti dalla Scrittura mai risulta che Maria abbia pregato il Pater, risulta comunque che pregò nel Cenacolo (cf. Atti 1,14). Cristo Docente insegna ai discepoli, non mai a Maria. Proclo di Costantinopoli , Omelia 6 (PG 65,753-757): «Maria è il santuario dell’impeccabilità, il tempio santificato di Dio […], il paradiso verdeggiante e incorruttibile» 8 dicembre 1854, Ineffabilis Deus: « […] dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli. »
Spero che il presente articolo non venga letto quale “sfida” al credente inconsapevole o come scritto offensivo, poiché la mia unica intenzione è quella di riportare alla luce alcune verità storiche così celate in Italia. La Vergine ci protegga e dissipi in noi tutta questa confusione!
Carlo Di Pietro (clicca qui per leggere altri studi pubblicati)
in quale messaggio la veggente Vicka afferma che la Madonna le abbia detto che, durante la Sua permanenza terrena, pregava il Rosario continuamente?
“Rimetti i nostri debiti”, pronunciato da Gesù Cristo: Siccome la preghiera chiede il perdono dei peccati, alcuni si sono chiesti se Gesù l’avesse proposta per sé stesso o per i suoi discepoli. Nel primo caso parrebbe in contrasto con il dogma della impeccabilità di Gesù, e quindi l’espressione è un insegnamento ad una richiesta formulata appositamente dai e per i discepoli, non da o per Maria, difatti dalla Scrittura mai risulta che Maria abbia pregato il Pater. Cristo Docente insegna ai discepoli, non mai a Maria. Vi risulta il contrario?
Luca 11
1 Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; 3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, 4 e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione». C’ anche il parallelismo con Giovanni Battista che insegna solo ai suoi discepoli …
Proclo di Costantinopoli , Omelia 6 (PG 65,753-757): «Maria è il santuario dell’impeccabilità, il tempio santificato di Dio […], il paradiso verdeggiante e incorruttibile»
8 dicembre 1854: Ineffabilis Deus: « […] dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli. »
Compendio di Teologia Dogmatica del Casali: “La maggior parte dei Teologi ritengono che Maria avesse il privilegio della impeccabilità, non però intrinsecamente come Gesù per la sua natura, ma estrinsecamente e moralmente, e cioè per la grazia datale da Dio per la sua divina Maternità, non poteva peccare, senza che però fosse priva della libertà e quindi del merito.” – si tratta di impeccabilità estrinseca e morale. Tale impeccabilità non si oppone alla libertà.
Come rilevo nel breve studio “che l’Immacolata direbbe dunque al Padre, come noi tutti: «Perdona a noi i nostri debiti… Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male?» … Ciò è almeno sorprendente … Tanto più che a Lourdes, Ella teneva ostensibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave e i Pater, che Bernardette recitava da sola. La Vergine inchinandosi pronunciava solamente il Gloria Patri, l’unica preghiera del Rosario che Ella possa effettivamente pronunciare senza incongruenze o ambiguità”.
Grazie per aver commentato.
si veda il commento di Vania in proposito. Se Gesù Cristo può insegnare, non vedo quale impedimento potrebbe avere la Beata Vergine, peraltro onnipotente per grazia, a ripetere gli insegnamenti del Figlio, soprattutto in un periodo storico e in un luogo dove era stato fatto di tutto per cancellarli e non tutti li conoscevano…
altra domanda: quale impedimento dogmatico avrebbe la Vergine a recitare il Pater? il dimitte nobis debita nostra?
No! La vergine non lo può fare, perchè la Vergine in sostanza direbbe a Dio Padre: Tu mi induci in tentazione!!! e questa è una bestemmmia gravissima!! anzi per la verità forse nemmeno Gesù insegno quella parola, molto probabilmemnte la traduzione dal testo aramaico a quello greco è errata, perchè la pronuncia in aramaico non corrispondeva a alla traduzione greca, perchè se la Vergine non può dire a Dio tu mi induci in tentazione, figuriamoci se lo ha mai fatto suo Figlio Gesù sostanza della stessa sostanza del Padre!!! Al limite la Vergine può recitare il Pater, fino a sia fatta la tua volontà, ma altro non può dire… Anzi dico di più vi siete mai chiesti perchè durante gli esorcismi l’Ave maria pare dominante rispetto al Padre nostro, per questa ragione, perchè contiene un errore che inficia la preghiera ed anzi la annulla…e forse non sapete che satana è in grado di recitare il padre nostro con l’indurci in tentazione come mai? è più che ovvio…perchè in realtà con questa variante errata esso bestemmia Dio, e quindi se lo fa lui, lo facciamo pure noi! Tanto perchè lo sappiate!!
La Santa Vergine ha sempre pregato per e con la Chiesa. Fin da quel mirabile momento nel Cenacolo, quando lo Spirito Santo discese su Maria Santissima e gli Apostoli. La Madonna prega da sempre con noi, non mi pare ci sia niente di strano.
Ella è Madre e quale Madre non pregherebbe con i suoi Figli ripetendo in modo dolce quelle stesse parole che chiede loro di dire? Nell’articolo si ricorda che Nostro Signore recita il Padre Nostro con gli apostoli, in qualità di Maestro, appunto, perché la Madonna non dovrebbe fare la stessa cosa? È da pensare che i primi tempi della nascente Chiesa avessero Lei come maestra, Lei, la migliore Discepola del Figlio suo. Oggi è forse meno Guida e Maestra di allora?
Ci sono interessanti spunti nell’articolo e l’invito a riflettere e leggere con attenzione i messaggi di tutte le rivelazioni private è sempre ottima cosa.
Grazie per l’interessante articolo 🙂
condivido in pieno il post di Vania!
La Vergine pregava le preghiere tipiche ebraiche, con i salmi ecc, ma altro non ha mai pregato, l’Ave Maria non la conosceva, così neppure il gloria ecc ne l’una e ne l’altra esistevano…neppure il magnificat.
“È da pensare che i primi tempi della nascente Chiesa avessero Lei come maestra, Lei, la migliore Discepola del Figlio suo. ”
Il maestro era Pietro.
Il miglior discepolo era Giovanni.
Maria ha avuto altri compiti ben definiti.
Grazie per aver commentato.
***
“Rimetti i nostri debiti”, pronunciato da Gesù Cristo: Siccome la preghiera chiede il perdono dei peccati, alcuni si sono chiesti se Gesù l’avesse proposta per sé stesso o per i suoi discepoli. Nel primo caso parrebbe in contrasto con il dogma della impeccabilità di Gesù, e quindi l’espressione è un insegnamento ad una richiesta formulata appositamente dai e per i discepoli, non da o per Maria, difatti dalla Scrittura mai risulta che Maria abbia pregato il Pater. Cristo Docente insegna ai discepoli, non mai a Maria. Vi risulta il contrario?
Luca 11
1 Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; 3 dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, 4 e perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione». C’ anche il parallelismo con Giovanni Battista che insegna solo ai suoi discepoli …
Proclo di Costantinopoli , Omelia 6 (PG 65,753-757): «Maria è il santuario dell’impeccabilità, il tempio santificato di Dio […], il paradiso verdeggiante e incorruttibile»
8 dicembre 1854: Ineffabilis Deus: « […] dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli. »
Compendio di Teologia Dogmatica del Casali: “La maggior parte dei Teologi ritengono che Maria avesse il privilegio della impeccabilità, non però intrinsecamente come Gesù per la sua natura, ma estrinsecamente e moralmente, e cioè per la grazia datale da Dio per la sua divina Maternità, non poteva peccare, senza che però fosse priva della libertà e quindi del merito.” – si tratta di impeccabilità estrinseca e morale. Tale impeccabilità non si oppone alla libertà.
Come rilevo nel breve studio “che l’Immacolata direbbe dunque al Padre, come noi tutti: «Perdona a noi i nostri debiti… Non indurci in tentazione, ma liberaci dal male?» … Ciò è almeno sorprendente … Tanto più che a Lourdes, Ella teneva ostensibilmente le labbra chiuse durante tutte le Ave e i Pater, che Bernardette recitava da sola. La Vergine inchinandosi pronunciava solamente il Gloria Patri, l’unica preghiera del Rosario che Ella possa effettivamente pronunciare senza incongruenze o ambiguità”.
Grazie per aver commentato.
che il primato della Chiesa spettasse a Pietro è indiscutibile, ma che egli fosse migliore di Maria e che Giovanni fosse un migliore discepolo che Lei non mi sembra una posizione ortodossa…
Gentile Renatorenatocriscuolo1977,
le dico con grande affetto che le rispondo ad un commento probabilmente “rigirato” o “che induce a credere qualcosa di non detto”. E’ accaduto anche in altro articolo su Medjugorje.
Io rispondo alla signora Vania quando afferma: “È da pensare che i primi tempi della nascente Chiesa avessero Lei come maestra, Lei, la migliore Discepola del Figlio suo.”
Bene.
La risposta ortodossa è: “Il maestro era Pietro, Il miglior discepolo era Giovanni, Maria ha avuto altri compiti ben definiti”.
Ora, se lei altera la mia risposta e scrive:
“ma che egli (Pietro) fosse migliore di Maria e che Giovanni fosse un migliore discepolo che Lei non mi sembra una posizione ortodossa”
Replico:
1) nessuno ha affermato che “egli (Pietro) fosse migliore di Maria”;
2) Pietro è “maestro”, nei “primi tempi” e sempre;
3) “Giovanni fosse un migliore discepolo che Lei non mi sembra una posizione ortodossa”, vada a dirlo a Papa Pio XI e legga la definizione che lo stesso attribuisce a san Giovanni nella Mortalium Animos.
Spero che lei capisca, visto che c’è gente che legge e potrebbe essere confusa dai suoi commenti.
posso riferire a papa Pio XI, di venerata memoria (e che non mi pare si sia avvalso del dogma dell’infallibilità in occasione di tale giudizio), che Maria era sine labe originali concepta e lo stesso non credo si possa dire per San Giovanni.
Se si vuol fare teologia d’accatto (di cui a volte questo blog mi pare essere copiosa fonte, e non mi riferisco certo al commento di Ricciotti, ma in generale), si può affermare che la Beata Vergine Maria può tranquillamente recitare la preghiera del Pater Noster purchè insieme ad altre persone che non siano sine labe originali conceptae: in un’assemblea infatti, si prega per intenzioni comuni. Se, ad esempio, io guido un gruppo di preghiera in cui ci sono molte persone malate, posso tranquillamente dire “Ti prego Signore, guarisci le nostre malattie” pur essendo sanissimo. Inoltre, se non vado errato (ma mi riservo di verificare la cosa), la Vergine, durante le apparizioni, iniziava solo la preghiera del Pater, lasciandola terminare dai veggenti.
Tutto questo ovviamente perché si vogliono trovare cavilli per creare discredito su un’apparizione mariana che ha portato a conversioni, guarigioni e riprese di pratiche, come il digiuno a pane e acqua e il Santo Rosario, che erano state messe in disparte dalla Chiesa postconciliare e che dovrebbe trovare consenso e considerazione proprio in quel francgente che si dice legato alla Tradizione
Ricciotti ha perfettamente ragione, il fatto stesso che Gesù affida Sua madre alla tutela di Giovanni e non a Pietro la dice molto lunga, su chi fosse realmente il discepolo più amato da Gesù che non era affatto Pietro.. Oltretutto Giovanni è l’unico che ha la visione totale di Dio cosa che nessuno degli altri l’ha, neppure Paolo. Che tutti i discepoli tenessero Maria come elemento fondamentale, era ovvio visto cheera la madre di Gesù. Ma Solo Giovanni dispone di tutta la conoscenza spirituale, più di tutti gli altri discepoli. Io asserisco che Maria è infinitamene migliore di Pietro, per il solo fatto che poi Dio l’ha elevata perfino sopra gli angeli, e da ciò che vi è scritto in apocalisse, addirittura essa siede alla destra del Figlio sul trono del Padre, se questo non la pone sopra a tutti gli apostoli ammazza…
“””a conversioni, guarigioni e riprese di pratiche,”” queste mamnifestazioni non dipendono da Dio, ma dalla fede del soggetto e non dipendono neppure dall’apparizione, è esempio proprio di questi giorni, dei miracolia avvenuti alla cattdrale di Buenosaires, che un uomo con la figlia in fin divita si reca alla chiesa, e trovandola chiusa prega fuori tutta la notte la madonna il giorno dopo trova la figlia guarita, questo esempio esemplare indica che non centra nulla, l’apparizione e neppure i veggenti, ma che è solo la fede del credente che muove a pietà Dio, per far avvenire il miracolo. Non sono i veggenti che fanno i miracoli, dobbiamo smetterla con queste false verità!!! Chi crede senza vedere otterrà la grazia!
Avete ragione, il ruolo di Maria va ben oltre il discepolato, chiedo scusa a tutti e alla Vergine e Madre in particolare, non avrei dovuto dire Maestra della prima chiesa e Discepola perfetta del Cristo, ma “generosa Socia del Divino Redentore, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l’eternità”. (Munificentissumus Deus, di Pio XII).
Per il resto vi chiedo perdono, ma sono molto ignorante, attingo ai vostri post soprattutto per imparare. 🙂
Grazie per ciò che fate e grazie agli altri per gli stimolanti commenti 🙂
Grazie a te per aver commentato.
Vedo sempre un fanatismo ruvido tra gli invasati del disordine ascetico, magari in ansia per il prossimo sms gospista … Crisciuolo se questi sono i frutti, con pane e acqua aggiunga qualcosa di sostanzioso che magari … Ante manducare inde …. Teologare 🙂
da cosa deduca che io sia un fanatico?
Ricordo che non credere in un’apparizione mariana non costituisce peccato, ma offendere e deridere una prassi di ascesi tradizionale della Chiesa cattolica, come il digiuno a pane e acqua, che andrebbe fatto A PRESCINDERE dalla veridicità delle apparizioni, costituisce non solo grave peccato, ma anche causa di castigo divino
Sono alcuni anni che i veggenti di Medjugorie hanno rimosso, sia dai loro siti che dai loro racconti ma sopratutto dai loro libri tutto quello che riguarda la loro attività dal 1981 fini al 1983-4 motivo perchè in questi 3 anni hanno sparato una marea di eresie, oltre aver visto satana i primi due tre giorni, che la stessa Gospa avrebbe detto loro che si scusava per quello che avevano dovuto vedere…ma dico io la Madonna si scusa? Come se avesse commesso un errore o una colpa? Insomma questi veggenti dicono non solo eresie ma pure bestemmie…e la gente lobotomizzata gli crede pure…. hanno trovato un bel modo per far soldi, mi chiedo quando mai riveleranno questi farlocchi 10 segreti, che non esistono…fa altri 30 anni?
pensa,Boanerges, che sono riusciti, questi tre furbastri e squadra annessa – da premio Nobel dellla Manipolazione Credulonitaria (la Vanna Marchi è una principiante innocua`) a dare in pasto, a milioni di Paolo Brosio, Succi e padri Livio, come Madonna, una Incontinente Messaggera di Panzanate…La Madonna con le Corne di Sant’ Eustorgio a Milano, ci dice che ‘nihil novi sub sole’: Satana è campione imbattibile di Lestofantìsia, e fa diventare campioni nella specialità chi si lascia manovrare da lui!
BY
e perché dovrebbero farlo? Le loro finanze andrebbero così ad esaurirsi….
Infatti è assolutamente vero!
Ma ci sarebbe molto di più da dire sul soggetto in questione e sulle sue abilità nel tratte in inganno non solo gli “innocenti” , gli ignoranti, e perfino certi dottori della legge, oltre quello che ha detto S.Eustorgio
ma certo che pregava con/come noi peccatori: mica la madonna è nata ‘santa’ (parola di Bergoglio)… Santa è diventata, quindi ha pregato come i peccatori che santi sono chiamati a diventare…
nota: ad evitare malintesi, detto con sarcasmo…per rilevare il bell’ ‘insegnamento’ del ‘papa’ bergoglio, qui dicitur papa, etiamsi materilaiter papa…
NOTA: A scanso di equivoci, il commento è sul tono sarcastico… ( come dire: a questo siam giunti, nella nova-chiesa: a offendere la santissima Vergine Maria, e quando si arriva qui, e davvero finita…
State combattendo contro Dio, lo constaterete presto. Onore a tanti meriti ma su questo sbagliate alla grande.