BREVE COMMENTO SULL’APPROCCIO ETERODOSSO ALLA TRADIZIONE
di Andrea Giacobazzi
Spesso per semplicità ci capita di ricorrere all’impiego dell’inflazionatissimo termine “tradizionalismo”: anche noi – per farci capire – dobbiamo usarlo. Ora è probabilmente il momento di chiarire perché non siamo “tradizionalisti” nel senso proprio del termine.
Innanzitutto specifichiamo: siamo cattolici. Basterebbe questa parola, ma visti gli sbandamenti degli ultimi decenni, ci tocca aggungere “intergrali”*, ovvero non contaminati – almeno nelle intenzioni – da delirii eterodossi.
I collaboratori di Radio Spada, pur con differenze interne, vogliono schierarsi contro il (neo)modernismo e per la difesa della Tradizione Cattolica.
Sì, Tradizione Cattolica, non tradizione sic et simpliciter. Le definizioni “cattolici tradizionalisti”, “tradizionalisti cattolici”, “cattolici per la tradizione” ci piacciono poco. L’essere cattolico suppone già l’assunzione piena di ciò che questo aggettivo pretenderebbe di definire.
Qui, è bene ribadirlo, non si difende un generico ordine antico, non si ha nostalgia di epoche mai vissute, non si anela ai bei tempi andati, meno che mai si plaudono le “tradizioni” in quanto tali.
Va detto: il tradizionalismo spurio è l’altra faccia del modernismo. Non a caso la Chiesa diede luogo alla condanna del tradizionalismo filosofico, dato che esso voleva sostituire al procedimento razionale un fideismo facente appello alla tradizione storica[1]. Simmetricamente Pio IX respinse quella “strana verità” relativisticamente concepita che riteneva vera ogni religione e in nome della libertà affermava in vario modo l’equivalenza di ogni teoria[2]. Facile vedere come questa eterodossia e il modernismo interreligioso siano figli della stessa madre gnostica.
I nostri detrattori ci permettano di desiderare non la restaurazione di un ordine passato ma l’instaurazione di un Ordine Eterno.
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*talvolta è usato anche il termine “integrista”.
[1] Giacomo Martina, Pio IX (1867-1878), Gregorian Biblical BookShop, 1990,p. 189 et Alberto Cova, Storia dell’Università cattolica del Sacro Cuore: le fonti, Volume 1, Vita e Pensiero, 2007, p. 366.
[2] Alberto Cova, Storia dell’Università cattolica del Sacro Cuore: le fonti, Volume 1, Vita e Pensiero, 2007, p. 366.
Infatti, come mirabilmente ricorda G.K. Chesterton: “Tradizione non significa che i vivi sono morti, ma che i morti sono vivi”.
Cordialmente
Giusto precisare , vista la deriva che ha contraddistinto molti circoli “tradizionalisti” che hanno finito per abbracciare visioni gnostiche.
Verissimo, ciò che hai scritto ricorda un passo letto da poco in “Rivoluzione e Contro Rivoluzione”
“Se la Rivoluzione è il disordine, la Contro-Rivoluzione è la restaurazione dell’Ordine. E per Ordine intendiamo la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Ossia, la civiltà cristiana, austera e gerarchica, sacrale nei suoi fondamenti, antiugualitaria e antiliberale.”
Si stia però attenti da non confondere la presunta Tradizione di taluni, ovvero un corpus sincretistico che annulla la specificità storica dei momenti della rivelazione, con la Tradizione vera, presente dalla notte dei tempi, che per sua natura non è in contrasto con la rivelazione Cristica.
Lo gnosticismo si distingue per l’inganno(non a caso è la prima eresia ebraica, l’eresia che riguarda la natura divina), da una parte quello ancestrale Cristiano spezza in due la rilevazione, le sue derivazioni moderne invece mirano ad una presunta purezza in cui la storia e la metastoria sono solo un “accidente”, due opposti in cui il comune denominatore è la separazione o la confusione della rivelazione.
Il detto “il fondamentalismo divide, il sincretismo confonde”, è assolutamente adatto al caso.
Tradizione e Tradizione Cattolica, se anche non sono la stessa cosa, sicuramente non sono in contrasto, la “tradizione sic et simpliciter” di certi gruppi è una cervellotica ricostruzione delle teofanie, vere e presunte.
In questo senso Tradizione Cattolica è un termine correto, perchè la Tradizione Cattolica è perfetta per sua natura, ma non è in contrasto con la Tradizione(quella vera).
Quella che taluni chiamano “tradizione”, è vera quando quella di quelle decine di pseudo Chiese-Cattoliche apostoliche sparse per il mondo.
Noi conosciamo solo la Tradizione cattolica, l’altra “Tradizione” la lasciamo volentieri a Lei.