LE VERE «ORAZIONI» DI SANTA BRIGIDA E QUELLE MUTILATE!

In tempi di crisi e di belligeranza c’è chi consiglia vivamente di recitare le «Orazioni di santa Brigida», e ne capiremo i motivi; questa mia di oggi non è una sterile polemica (cf. 1Cor 13,6; Eb 10,38): «Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore che si compiace di quanti agiscono con sincerità» (Prov 12,22).

Premessa. «Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa» (Gal 3,26-29).

Biografia della Santa (in breve). Santa Brigida di Svezia (Finsta, 3 giugno 1303; † Roma, 23 luglio 1373) è stata una religiosa, mistica e fondatrice svedese dell’Ordine del Santissimo Salvatore; fu proclamata santa da Papa Bonifacio IX il 7 ottobre 1391. Nonostante il benessere del suo ceto sociale, Brigida, insieme al marito, il nobile Ulf Gudmarsson, figlio del governatore del Västergötland, studiò la Sacra Scrittura, fondò un piccolo ospedale e assistette i poveri. Fu molto apprezzata anche per le sue doti pedagogiche, tanto che venne richiesto il suo servizio alla corte di Stoccolma; questo primo periodo della vita di Santa Brigida si conclude con il pellegrinaggio a Santiago di Compostela. Brigida rimase vedova nel 1344. Da quel momento sentì la necessità di spostarsi dal suo paese natale per iniziare nuove missioni: per questo lasciò la Svezia nel 1349 e si stabilì a Roma. Visitò molti luoghi italiani, soprattutto dove si trovavano reliquie di santi: Milano, Pavia, Assisi, Bari, Ortona, Benevento, Arielli, Pozzuoli, Napoli, Salerno, Amalfi, e il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. L’ultimo pellegrinaggio la portò in Terra Santa, tra il 1371 e il 1372, permettendole di visitare gli stessi luoghi vissuti da Gesù. A conclusione del suo pellegrinaggio a Gerusalemme, nel 1372, in visita alla casa della Madonna, percepì la chiamata del Signore: Tornate ormai nei paesi cristiani; cercate di emendare sempre più la vostra vita e cercate di vivere in seguito con somma vigilanza e attenzione, dal momento che avete già visitato questi Luoghi Santi, dove io e mio Figlio vivemmo corporalmente. Morì a Roma il 23 luglio 1373. Brigida svelò i disegni di Dio sugli avvenimenti storici sia a principi che a pontefici. Non risparmiò dure ammonizioni in tema di riforma morale del popolo cristiano. Visse in continuo legame con Cristo; ebbe lunghe visioni e colloqui con Lui. Da uno di questi nasceranno le sue famose orazioni.

Orazioni. A santa Brigida, desiderosa da molto tempo di sapere il numero dei colpi che Nostro Signore Gesù Cristo aveva ricevuto durante la sua Passione,  apparve Gesù che le disse: «Figlia mia, ho ricevuto sul mio corpo 5480 colpi. Se tu vorrai onorarli, dirai ogni giorno 15 Pater e Ave con le orazioni seguenti che ti do, durante un anno. Trascorso un anno tu avrai salutato ognuna delle mie piaghe».

Facciamo bene attenzione a quello che Gesù dice alla Santa, ovvero «dirai ogni giorno 15 Pater e Ave con le orazioni seguenti che ti do, durante un anno»; sempre Gesù le comunicò ventuno promesse di grazia e concessioni per chi avesse recitato (o avuto intenzione), le Orazioni per un anno. Per «intenzione» si intende, per esempio, che se un fedele sta recitando le Orazioni ed una sera, provato dal lavoro e spossato, dovesse addormentarsi senza adempiere alla pia Pratica, ma con l’intenzione di farlo, comunque Dio di misericordia considererà valida appunto l’«intenzione»; e Dio non si lascia ingannare, anche perché il fedele sarà così diligente da annotarsi la mancanza e recuperare in futuro!

Il Sant’Uffizio. Credo che la Provvidenza operò al luogo in un decreto del Sant’Uffizio datato 1954. Si legge: «In aliquibus locis divulgatum est opusculum quoddam, cui titulus “SECRETUM FELICITATIS – Quindecim orationes a Domino S. Birgittae in ecclesia S. Pauli, Romae, revelatae”, Niceae ad Varum (et alibi), variis linguis editum. Cum vero in eodem libello asseratur S. Birgittae quasdam promissiones a Deo fuisse factas, de quarum origine supernaturali nullo modo constat, caveant Ordinarii locorum ne licentiam concedant edendi vel denuo impremendi opuscula vel scripta quae praedictas promissiones continent» [Acta Apostolicae Sedis, XLVI (1954), 64].

Cosa significa? Senza sminuire assolutamente il «messaggio» della Santa di Svezia e la «potenza» delle Orazioni se recitate con fede, il Sant’Uffizio dissuadeva dalla diffusione delle «promesse» in tempi di fede minata dal modernismo (Perniciosa eresia; cf. Lamentabili Sane Exitu; Pascendi Dominici Gregis), per evitare l’utilizzo meramente utilitaristico di questa pia Pratica che è invece una splendida meditazione sulla Passione di nostro Signore, come si apprende, «con le orazioni seguenti che ti do» disse Gesù. Quindi, posto che il motivo per cui si recitano le Orazioni deve essere la meditazione della Passione di Nostro Signore quale sostegno per ricercare una «vita santa» con l’aiuto della Grazia di Dio, va anche ricordato, per completezza ma brevemente, che le Orazioni furono rivelate da Gesù a santa Brigida e da lei trascritte nel secondo tomo delle Rivelazioni insieme al Sermone Angelico.

Nelle pie Pratiche (del Cattolicesimo). Non esiste alcun «automatismo», diversamente si corre il rischio pericoloso di incorrere nello stesso errore che fu condannato nel 543 dai padri del Concilio di Costantinopoli: l’«apocatastasi», ovvero «apokatastasis» o riconciliazione che presenta il concetto di salvezza per tutto il creato: angeli e uomini, anche se peccatori o dannati, secondo alcuni anche demoni. Questa eresia, oggi rilanciata da numerose «chiese riformate» dette protestanti, purtroppo ha preso piede in forma mitigata, ma non per questo meno perniciosa, nella «chiesa conciliare» probabilmente a causa di vari pensatori, scrittori e teologi quali Hans Urs von Balthasar, Guardini, Daniélou, de Lubac, Kasper, Claudel, Marcel e Bloy. Secondo von Balthasar, per esempio, il dogma del «Giudizio particolare» la «Missione» sarebbero stati male interpretati dalla Chiesa per 2.000 anni e noi, stando a quello che sostiene il soggetto in questione, «non abbiamo alcun diritto e alcuna possibilità di conoscere in anticipo la sentenza del giudice. Com’è possibile identificare speranza e conoscenza?» (Sperare per tutti. Breve discorso sull’inferno, Milano, Jaca Book, 1997).  

La realtà è ben diversa ma va espressa bene per evitare di fare confusione con la «predestinazione», ed i «nuovi teologi» sono molti abili nel farci commettere peccato, tuttavia basta sfogliare un Denzinger oppure un comune Catechismo Maggiore alle voci «Giudizio» e «Missione» per capire che non solo la Chiesa ha il diritto e dovere di insegnare, ammonire e condannare (cf. Mt 16,19; 18,18), ma lo stesso Dio, come ci ricorda l’Apostolo (Gl 5,21; At 20,27), ha rivelato alla Chiesa tutto il necessario per procurare all’uomo la Salvezza o diversamente per ottenere condanna dal giusto Giudice. Ma questo è un altro discorso …. (cf. «LA TREMENDA FRASE DEGLI EDICOLANTI: “… LA CHIESA APRE A …”!»; «CONTRO I FALSI PROFETI: “IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO, MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO”».

Nel contempo. Riporto adesso una riflessione tratta dalla «Evangeli Gaudium» al n° 247 ss., per poi tornare alle orazioni di santa Brigida: «Uno sguardo molto speciale si rivolge al popolo ebreo, la cui Alleanza con Dio non è mai stata revocata, perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Rm 11,29). La Chiesa, che condivide con l’Ebraismo una parte importante delle Sacre Scritture, considera il popolo dell’Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana (cfr Rm 11,16-18). Come cristiani non possiamo considerare l’Ebraismo come una religione estranea, né includiamo gli ebrei tra quanti sono chiamati ad abbandonare gli idoli per convertirsi al vero Dio (cfr 1 Ts 1,9). Crediamo insieme con loro nell’unico Dio che agisce nella storia, e accogliamo con loro la comune Parola rivelata. […] 249. Dio continua ad operare nel popolo dell’Antica Alleanza e fa nascere tesori di saggezza che scaturiscono dal suo incontro con la Parola divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce quando raccoglie i valori dell’Ebraismo. Sebbene alcune convinzioni cristiane siano inaccettabili per l’Ebraismo, e la Chiesa non possa rinunciare ad annunciare Gesù come Signore e Messia […]».

Breve riflessione (come da Deposito). «Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio […] ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo» (1Gv 2,22.4,3). «Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo!» (2Gv 7). Certo non è una religione estranea; essi negano solo Gesù Cristo, che sarà mai, dov’è poi tutta questa grande differenza? Secondo me, in questo caso si sdegnano finanche gli Ebrei, perché loro ci tengono pubblicamente a non voler avere nulla a che spartire con la fede in Gesù Cristo!

La Dottrina cattolica ha sempre nello specifico insegnato qualcosa di diverso, e lo abbiamo appreso dalla «Chiesa docente» nel suo vivo Magistero e nel sangue dei suoi Martiri, nei primi suoi quasi due millenni di vita, e il dogma non muta né la Tradizione può essere estromessa con un colpo di spugna dal «sapore conciliare». Inutile ripetersi o polemizzare poiché: a) non è oggetto del presente studio; b) se ne è ampiamente scritto per secoli, e lo hanno fatto i Papi, i Santi, i Martiri, i Padri e Dottori, si è insegnato anche con implicata infallibilità a partire da san Pietro (istruito da Gesù e guidato dallo Spirito Santo) fino a papa Pio XII. Anche il povero Liberio ne fu consapevole ed onorò il Primato conferitogli da Cristo.

Per maggiori approfondimenti a riguardo (Chiesa cattolica e Giudaismo) si possono, se ritenuti utili e credibili, studiare i documenti:

IL “PAPA EMERITO”, IL “VESCOVO DI ROMA” E IL GIUDAISMO;

STIRPE DI ABRAMO: UN ALTRO CATTOLICESIMO NEL POST-CONCILIO?;

IL FALSO ECUMENISMO;

LA TOLLERANZA TEOLOGICA: SCIENZA DEGLI EGOISTI E PRIVILEGIO DEGLI INCAPACI;

SULLA LIBERTA’ RELIGIOSA E SULLA DIGNITATIS HUMANAE;

– SI VEDE SUBITO CHE TALI TEORIE SONO IN CONTRASTO CON LA FEDE CATTOLICA …

Ignoranza e fede. San Tommaso d’Aquino nella Quastio disputate de Malo, e la sua dottrina è «vincolante», spigava che l’ignoranza, quando «vincibile», non scusa, ed è tale se il peccatore vuole volontariamente ignorare qualcosa per non abbandonare il male che desidera, trascura di informarsi, desidera direttamente o indirettamente qualcosa che provoca l’ignoranza. Allo stesso modo il Simbolo Atanasiano (Quicumque vult …): «Chiunque voglia salvarsi deve anzitutto possedere la fede cattolica. Colui che non la conserva integra ed inviolata perirà senza dubbio in eterno […] Ma per l’eterna salvezza è necessario credere fedelmente anche all’Incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo. La retta fede vuole, infatti, che crediamo e confessiamo che il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo […] Questa è la fede cattolica, e non potrà essere salvo se non colui che l’abbraccerà fedelmente e fermamente». E san Paolo: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione.» (2Tm 4,7).

Orazioni originali e mutilate. Torniamo adesso a santa Brigida ed alle Orazioni che Gesù le consegnò. Ho analizzato vari libricini e testi che consigliano ed illustrano la pia Pratica; devo dire che sono rimasto inorridito da certe evidenti mutilazioni che alcuni hanno fatto a discapito della verità , quindi della parola di Gesù. Come dire, se in documenti di “magistero” post conciliari ci viene presentata una dottrina assolutamente nuova e non in linea con la Tradizione, non c’è da stupirsi se poi alcuni editori collegati alla «chiesa conciliare» stessa si adeguino, adoperandosi in mutilazioni.  Ecco un esempio:

ORAZIONI NELLA CHIESA CATTOLICA

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ORAZIONI NELLA «CHIESA CONCILIARE»

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Conclusione. Per bontà e prudenza, voglio pensare che quanto al tema specifico, qui trattato brevemente, abbia ragione la «CHIESA CONCILIARE»: se così fosse, la CHIESA CATTOLICA sbaglierebbe e loro avrebbero quindi ragione, poiché le due dottrine sono palesemente in contrasto, e non lo dico certo io ma fior di Dottori. Il motivo per cui essi, la «CHIESA CONCILIARE», abbisognano di dichiarare queste novità, è certamente per CORREGGERE gli errori della Fede che invece la CHIESA CATTOLICA ha annunciato per circa 2000 anni. Avessero per assurda ipotesi ragione loro, ovvero la «CHIESA CONCILIARE», … proprio per questo, nell’uno e nell’altro caso, la loro fede è diversa da quella Cattolica, e quindi la dottrina ci insegna che non possono essere ritenuti CATTOLICI! E se non si è Cattolici, come abbiamo visto, non può esserci alcuna appartenenza al «Corpo mistico» (Catechismo Maggiore ai n° 115 ss.).

Pubblicazione a cura di Carlo Di Pietro (clicca qui per leggere altri studi pubblicati)