Non sono un Tornielli né un Odifreddi né,tanto meno,un prelato nostalgico: non ho mai avuto la fortuna o il privilegio di ricevere una Sua lettera, né Lei l’onere di leggere una delle mie. Forse mai accadrá. Forse anche queste parole rimarranno-come diceva Catullo- una facezia “letteraria”, un puro esercizio di scrittura.
Le scrivo in un occasione per Lei forse felice, per me un po’ meno: l’anniversario di quel ventotto febbraio 2013,quando, tra le lacrime e l’affetto di milioni di cattolici, strettisi attorno al proprio Pastore, assistemmo alla chiusura di quel massiccio portone di legno della residenza estiva di Castel Gandolfo. Alle ore 20 il Pontificato del Papa della ragione si concludeva e la tiara veniva consegnata nelle mani dei Cardinali, che, secondo il Codice di Diritto Canonico, reggono con legittima potestà la sede vacante.
Sono passati 12 mesi,sono passate 54 settimane, sono passati 365 giorni e l’affetto che nutro nei suoi confronti -e che spero anche altri nutrano!- non é venuto meno.
Mai la Chiesa capirà la grandezza e l’importanza del Suo apostolato in questo periodo storico -confessiamolo!- poco luminoso per il cristianesimo: Lei é stato il Papa incompreso, il Papa rigettato sia dai progressisti sia dai tradizionalisti più incalliti ed ha affrontato questo peso con quella mansuetudine evangelica che mi ha conquistato.
Non meno importante la ricchezza di un Magistero che voleva essere la cerniera tra antico e nuovo; Lei, quel giovane che con simpatica insolenza il Card. Siri ricordava come «un giovane dalla faccia comune,tarchiato per quanto non basso di statura e dalla vocina di donna», sempre con un piede in avanti e l’altro indietro.
Nonostante la simpatica descrizione dell’ex Presidente della Cei che Le ho rammentato, anche lui riconobbe il Suo valore e la Sua preparazione con queste parole: «Quello che apprezzo di più é il teologo Ratzinger. Ringrazio Dio che sia entrato nel Sacro Collegio e sia a capo dell’Ufficio più importante della Santa Sede. Siamo buoni amici, diciamo le stesse cose, molte io le ho dette prima di lui». E Lei avrebbe avuto di che vantarsi di fronte agli altri cardinali e a tutta la Chiesa,considerando che in una altra occasione il prelato genovese disse:« I teologi che stimo di più per il passato sono Tommaso e Agostino. Dei viventi quasi nessuno». Lei era uno di quei pochi!
D’altronde Lei, perito Ufficiale del Concilio Vaticano II, e il Cardinale avete combattuto la stessa buona battaglia, avete terminato la stessa corsa e conservato la stessa unica fede cattolica: resteranno nella storia i vostri sforzi per rinnovare la Chiesa pur mantenendo la continuità e l’integrità della fede vera.
Voi avete combattuto i pericoli contingenti di un Concilio durante il quale ci fu il rischio che venisse canonizzato lo stesso Lutero, ma che,alla fine, «ha rinfrescata la verità che la Chiesa non é solamente occidentale e può marciare attraverso tutti i casi umani e tutte le culture» e,allo stesso tempo,«gli stravolgimenti del Vaticano II», «il Concilio dei media,che non si é realizzato,naturalmente, all’interno della fede».
Innegabile é stata la Sua attenzione per la liturgia,alla cui decadenza Lei connette propedeuticamente la crisi della Chiesa oggi. E,durante il Suo Pontificato, ha ricattolicizzato, per quanto possibile, l’Ordo di Paolo VI,che in molte parrocchie é ridotto ad una mensa protestante, ponendo il crocifisso verso il celebrante e non verso il popolo,particolare questo eloquente sul valore sacrificale della Santa Messa e sulla reale presenza di Cristo nell’Eucarestia,senza la quale «la Chiesa semplicemente non esiste». E questa controriforma della liturgia l’ha raggiunta con il nostro Motu Proprio Summorum Pontificum e la remissione della scomunica dei quattro vescovi Lefebvriani. D’altronde Lei aveva detto in una intervista del 2003 «[…] una presenza più marcata di alcuni elementi latini aiuterebbe a dare una dimensione universale, a far si che in tutte le parti del mondo si dica “sono della stessa Chiesa”».
Tale fu lo sbigottimento,all’indomani del Concilio, per «il divieto del messale antico,dal momento che una cosa simile non si era mai verificata in tutta la storia della liturgia»!
Sono stati segnali importantissimi per noi tradizionalisti e gliene rendo grazie e merito!
Ha continuato l’opera del ristabilimento dell’unità dei Cristiani senza porre in discussione la fede (Lei avrá a mente il testo del documento congiunto di cattolici e luterani sulla giustificazione,con una netta “vittoria” della teologia cattolica), convinto che non tutte le religione hanno la verità,come espone nella Sua “Introduzione al Cristianesimo” e,più tardi, nella famosa “Dominus Iesus”.
Pur riconoscendoLe l’eccesso degli incontri d’Assisi, inaugurati da Giovanni Paolo II, Le devo,altresí, riconoscere la diversità dell’approccio, in base a quanto scrisse nel Suo libro “Fede,verità e Tolleranza. Il Cristianesimo e le religioni del mondo”.
Lei, infatti, riconosce il rischio di queste preghiere multireligiose,che devono «restare solo come un segno in situazioni straordinarie», e che necessitano di tre condizioni senza le quali tali incontri diventerebbero la «negazione della fede». Inutile esporLe, ricorderà ciò che disse a proposito.
Non dimentichiamo neppure i suoi richiami, forti e ignobilmente fraintesi, ai valori non negoziabili della fede.
Concordo con Mons. Fellay, Lei ha davvero cercato di porre il freno a questa crisi della Chiesa che ci angoscia tutti e ci travolge.
Lei ha deciso di salire da solo sul monte per servire la Chiesa con l’ufficio non meno importante della preghiera; é, peró, una solitudine solamente materiale perché sotto quel monte vi sono centinaia di anime che pregano per il Papa emerito e per la Chiesa.
E queste non potranno mai venire meno da chi,davvero tradizionalista, davvero cattolico, sa che questa Chiesa di Roma, «colonna e fondamento di veritá», anche se sotto l’attacco di eresie e malcostumi, ci é necessaria per la salvezza e, solo per questo, degna della nostra riconoscenza.
Con affetto filiale,
Un cattolico tradizionalista nostalgico.
NUTRANO!!!
FRATELLO TRADIZIONALISTA STIA TRANQUILLO LA CHIESA CAPIRÀ BENEDETTO XVI
SALOMONE SI DEFINIVA INCAPACE DI COMPRENDERE LA GIUSTIZIA E LE LEGGI (Sapienza 9,5).
figuriamoci….
La chiesa capirà ma temo che non la capirà il Padre Eterno a cui dovrà dare, papa emerito, molte spiiegazioni come, ad es. aver cassato il canone 2335 del CDC(1917) cancellando, così, la condanna della Massoneria, come ad es. l’essersi fatto cresimare da uno sciamano aborigeno maori, come aver pregato nella moschea blu di Istambul. Deus misereatur tui.
L’osservazione é stupida, in quanto il sacramento della confermazione é estraneo alle credenze di un maori. La veda così.. il Santo Padre ha amato lasciarsi abbracciare in quel modo, di sicuro non attribuiva alcuna intenzione sacramentale a quel gesto, come lei invece scioccamente e gratuitamente gli attribuisce, giudicandolo. Francamente trovo più pericoloso questo suo “audace e leggero” parlare! 😉
No, sig. Pietro, il commento del Prof. Luciano Pranzetti è perfetto: se lei, da papolatra normalista, ha difficoltà a capirlo è un problema suo!
Io non capirò mai perché si è dimesso, specie dopo aver constatato che è lui il successore di Giovanni Paolo II, certo sarà stato stanco, ma non era certo moribondo e d’altro canto non credo che ritenesse il suo predecessore un matto, visto che è lui che ne ha accelerato la beatificazione né certo non posso credere che abbia deciso di
restare vestito di bianco e farsi chiamare papa emerito, perché in vaticano erano finite le stoffe.
Altra cosa che non capisco è come mai dopo aver deciso di dimettersi per restare nel nascondimento e nella preghiera (restando a San Pietro però) abbia continuato ad apparire
in pubblico, abbia continuato a ricevere delegazioni e visite, abbia continuato a scrivere lettere pubblicate a destra e manca e a farsi riprendere dai fotografi di tutto il mondo assieme a Bergoglio mostrando l’immagine inquietante dei due papi, tutte cose che a mio avviso non corrispondono affatto al concetto di nascondimento e preghiera.
Forse sarebbe stato assai meglio se fosse rimasto papa, ma così non è stato, una ragione ci sarà ma non ce la vuole dire e la cosa è assai poco rassicurante.
In merito poi al suo pontificato temo che tutto quello che pure di buono aveva avviato sia stato devastato in meno di un mese dalle sue dimissioni e dall’insediamento del sudamericano in vacanza a Santa marta, tutto il lavoro sull’ermeneutica
della continuità è finito perso. Del Suo pontificato temo resterà ben poco, tranne quel Summorum Pontificum che è l’unico vero punto fermo che ha posto e che oggi è generalmente avversato e disatteso. Se poi come alcuni dicono sarà persino revocato, allora il papato di Benedetto XVI sarà stato veramente “leggero” e dico purtroppo perché poteva essere ben altro.
“tutto il lavoro sull’ermeneutica della continuità è finito perso”.
Questo era senz’altro il primo obiettivo di chi ha plaudito , diciamo pure voluto, l’allontanamento di Benedetto XVI. C’è una quota di episcopato che vorrebbe “ulteriori aperture” sulla scia dell’ermeneutica della rottura , un “Vaticano III” e c’è una quota che pur ascrivibile all’area conservatrice non ha mai digerito certe iniziative del pontefice. Constatato che la sua persona era diventata tema di scontro e di ossessiva attenzione , fino al furto di documenti riservati dalla sua scrivania, Ratzinger ha compiuto un gesto discutibile sotto il profilo teologico ma secondo lui inevitabile. Quando accenna a gravi decisioni per il futuro della Chiesa temo che non si possa escludere nemmeno il rischio di uno scisma minacciato.
Ecco allora che arriva , o si arriva a Bergoglio , l’ultimo compromesso accettabile per i novatori.
Caro pietro: sarà sciocco parlarne, ma a me sembra che sia lo stesso gesto – la cresima (sterco di vacca “sacra) imposta a GP II a Madras,da una sacerdotessa di Shiva. Se a lei va bene che il Vicario di cristo si faccia cresimare con siffatti “crismi” tanto bene per lei. E’ come se Gesù, se invece di andare da Giovanni, nel Giordano, fosse andato in un tempio di Mithra e si fosse cosparso il capo di sangue taurino. Si vede che l’ecumenismo vaticanosecondo ha fatto breccia. Complimenti!
Ciò che é improprio é che lei continua a definire cresima ciò che tale non é.. Lei davvero ritiene che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, nel momento in cui si accingevano a condividere quell’esperienza con quella gente pensassero tra sé di aver arricchito la propria persona di un ennesimo valore sacramentale? Bene, continui a pensarlo, io invece sono assolutamente certo che il loro gesto di partecipazione é stato semplicemente un atto di cortesia, un saluto, una forma di riconoscimento del valore umano presente anche in quelle espressioni di imperfetta religiosità. Del resto, é indubbio che i due uomini di Dio da lei GIUDICATI (e di cui paventa la divina condanna) nel loro magistero abbiano espresso inequivocabilmente di riconoscere Gesù Cristo come loro unico Signore e Creatore. Che dirle, mi piacerebbe diassuaderla, ma se ritiene di vedervi giusto, non posso che esortarla a continuare pure a “filtrare il moscerino”.
Ho le mani e la mente così stanche di rispondere a questi neocattolici che non so quanto durerò ancora…
È un aberrazione che il Vicario di Cristo si sottoponga pubblicamente a rituali non cattolici commettendo così un gesto apostata de facto. Invece che testimoniare l’unico e vero Dio ha baciato il Corano, si è fatto imporre benedizioni false e profane sul capo disprezzando il Cristo che dovrebbe proclamare.
Aprite gli occhi finché siete in tempo, gente , la cui vista è ottenebrata dal timore di una realtà così tragica che fa preferire arrampicarsi sugli specchi invece che scalare l’ardua vetta della Verità.
Voi vi scandalizzereste ancora oggi del Signore, vedendolo soggiacere alle attenzioni della peccatrice, o vedendolo “abbassarsi” a chiedere dell’acqua ad una donna samaritana, o chiedere ospitalità ad un pubblicano. Non sono forse scaturiti i più grandi insegnamenti del Signore da questi episodi? Voi vedete l’ecumenismo come una confluenza della dottrina in una visione sincretistica, mentre é lampante che trattasi di una occasione di testimoniare Cristo, offerta ad un mondo in cerca di Dio. Leggete un po’ di cristologia giovanpaolina e benedettina.. quando vi troverete un insegnamento contrario alla fede cattolica, allora date fiato alle trombe.. fino a quel momento, qualunque cosa blateriate sarà solo vana espressione di una fede farisaica. Mi spiace.
Ci spiace: si vede che questo blog non fa per Lei. Ce ne faremo una ragione.
Sarebbe bello che la signoria vostra desse una definizione che ritiene appropriata di “ecumenismo”, perché la cristologia “giovanpaolina e benedettina” è una locuzione assai oscura e di contro le evidenze sincretistiche relativiste ed indifferentiste che nascoste sotto
l’ipocrisia dell’ecumenismo d’accatto oggi in voga sono tali e tante che se tornasse Cristo
le sue funicelle dovrebbe usarle di acciaio
Egregio Pietro: lo so bene che quel rito sciamanico, o quello indù, non sono “cresime”. Se ne faccia una ragione perché, stando al salmo 95 – omnes dii gentium damonia – cioè, essi sono le cifre più eminenti del satanismo. Ed allora, le sembra opportuno, per mero spirito di ecumenismo, farsi imporre un gesto che appartiene al paganesimo, quello che Satana, giusto domenica ricordava Matteo, dichiara essere il suo regno? La sua è una polemica opaca che evita di considerare l’attuale ecumenismo – la scoperta del Concilio, quasi che la Chiesa preconciliare fosse stata isolata – come vero e proprio sincretismo. E se non lo è, mi può dire che cosa sia, perché ancora non riesco a capire la opportunità di GP II a partecipare, nella sua visita nel Benin, ai riti silvestri woodoo durante i quali ha avuto parole di elogio e, nel contempo, di rammarico per l’opera missionaria; oppure benedire il Sudan – febb. 1993 – in nome di Allah, e baciare, lui il Vicario di Cristo, a Roma, nella Chiesa di Cristo, il Corano? Me lo sa spiegare al di là di semplici negazioni? Prima di consigliare la lettura della cristologia giovanpaolina, si faccia un ripasso di S. Agostino, di san Tommaso e di S. Bonaventura, o ci racconti delle missioni, di S. Ignazio e ci dica quante volte i Papi hanno amoreggiato con Islam o paganesimo. Ci racconti dell’ecumenismo di San Padre Pio. In sintesi, io non riesco a filtrare il moscerino ma lei ha inghiottito l’elefante e l’intero armamentario della tribù. Benedicat te Dominus Jesus.
Vede che non sta parlando di Benedetto XVI , ecco allora forse il discorso cambia
Non concordo nemmeno con la sua osservazione.. Non ha forse Benedetto XVI riconosciuto la santità di Giovanni Paolo II? Se dunque ne ha pienamente legittimato le virtù cristiane, come può approvare uno e disapprovare l’altro?! I loro magisteri sono stati mossi da una sostanziale unitarietà di vedute, benché diversamente esplicitate nella forma. E’ mio parere che se proprio si vuol imputare qualcosa a Giovanni Paolo II è proprio un difetto di forma nel dialogo interreligioso, non l’aberrazione e la deriva dello stesso.. in quanto è fuori discussione che il Papa in questione sia rimasto pienamente fedele a nostro Signore e al magistero affidatogli.
Il metro che consente di giudicare se la cortese partecipazione dei pontefici alle altrui manifestazioni di fede rappresenti un opera di sincretismo ideologico oppure di proselitismo cristiano, è il sentire comune della gente. Voi ritenete di poter identificare i pontefici “incriminati” come pagani, come cristiani o magari degli ibridi? Ritenete che il popolo cattolico sia stata indotta ad abbracciare le pratiche e le concezioni pagane? Vi sembra che sia accaduto questo? Di converso, non ha forse il cristianesimo fatto breccia (magari senza attecchire, ma é quanto meno reso noto) su popolazioni cui era più o meno sconosciuto?! Per me, checchè voi ne diciate, la risposta é unica ed evidente.. chi nè cercasse altre o tergiversasse con diverse argomentazioni é solo mosso da un cieco spirito farisaico. E’ lampante.. Lo stesso metro (stima dei risultati) dimostra la sua efficacia quando si assiste alla deriva dottrinale che sta per affacciarsi oggi (spero di sbagliarmi), ahimè purtroppo, col nuovo pontificato. Misure concrete per sovvertirla non sono ancora state prese, ma non sono forse già tangibili gli effetti di una certa politica?! Lucidità ragazi, lucidità.. non cieca faziosità.
Gent.mo Pietro: provi a confutare i fatti, gli argomenti con i fatti e gli argomenti senza trincerarsi dietro esclamazioni che nulla adducono alle sue ragioni. Mi dovrebbe rispondere, intanto, e solo a questo: perché l’ex prefetto SCDF, nel 1983, regnante GP II cancellò il canone 2335 del vecchio Codice Diritto canonico in cui si faceva chiara e nitida la condanna della massoneria -citata per nome – sostituendolo con altro in cui si menzionano le associazioni che tramano contro la Chiesa? Strano, perché poi, nel 1985 sempre l’ex prefetto, ex papa Ratzinger, sentì il bisogno di dichiarare, su una circolare, che sussisteva ancora incompatibilità tra massoneria e cristianesimo – non CATTOLICESIMO!. Sarebbe come aver depennato l’assassinio dal codice penale e averlo trasferito in una circolare ministeriale. Il risultato è che in molte chiese del sudAmerica i massoni celebrano, sull’altare la santa messa, i massoni fanno la comunione. Interrogato da me, un “tre puntini” mi ha risposto che la Chiesa ha depennato la condanna dal codice canonico. Va bene? Mi risponda, diversamente la smetta di tirar giù esclamazioni di stupore o di sdegno. Usi la ragione e la teologìa. Ma non fuGesù che vietò alla Maddalena di toccarlo? – Noli me tangere. Benedetto XVI e GP: si sono invece fatti imporre le mani secondo i più degradati riti pagani: E uno di questi sarà santo. Saluti
Scusi ma non le viene il dubbio che la “cancellazione” non fosse iniziativa di Ratzinger e che, come avvenuto tante altre volte, egli sia dovuto correre ai ripari, ribadendo con la nota del 1983 che le circostanze non erano mutate? Tanto è vero che la nota uscì in contemporanea con la pubblicazione del nuovo codice.
Fintanto che lei continuerà a confondere l’ecumenismo propriamente detto con il dialogo interreligioso, il suo sarà solo un vaniloquio. Il dialogo interreligioso ha come finalità il reciproco riconoscimento istituzionale (necessario per non trasformare le religioni in minacce alla pace) e nulla ha a che fare con la convergenza ideologica e dottrinale. L’ecumenismo che intende lei é invece volto a riunificare sotto la Chiesa di Roma i cristiani separati (non le religioni non cristiane). A tal proposito, si chieda come mai tale riunificazione ancora non avviene.. evidentemente é perché la sede apostolica difende il suo primato, altrimenti, se le cose stessero come dice lei, sarebbe già scesa a compromessi pur di accattivarsi a buon mercato i consensi dei “dissidenti”. Un consiglio.. abbandoni l’immagine che ha di un cristo boia e abbracci piuttosto quella veritiera di Cristo giudice. Il boia è un esecutore acefalo come si mostra lei quando spara le sue invettive. Lasci pure che sia il Signore, evitando di farlo a suo nome.
Signor Pranzetti.. non tergiversi, formuli l’accusa contro i due imputati. Di cosa sarebbero colpevoli? Di favoreggiamento della massoneria? Di eresia? Di sovversione all’ordine costituito? Dimentica che é il Risorto a non farsi toccare, ma Egli non si é forse fatto ungere i piedi da una prostituta quando era impegnato ad espletare il suo magistero? Formuli perciò un’accusa ben precisa, non si limiti a citare presunte cople. Di cosa sono rei i due Papi che aborra?!
DI MALE IN PEGGIO…IL CATTOLICO NEOMODERNISTA CITA IL VANGELO COME FANNO I PROTESTANTI METTENDO SULLA BOCCA DEL SIGNORE LE PIÙ TURPI ERESIE. QUANDO NOSTRO SIGNORE INCONTRA LA SAMARITANa NON FA ALTRO CHE SVELARE A LEI LE SUE MISERIE MORALI E PROCLAMARE LA VERITÀ CHE VIENE DALLO SPIRITO E NON DALLA LEGGE MOSAICA. NON FA NESSUNO SCONTO SULLA VERITÀ, NON SI SOTTOMETTE A NESSUN RITO PAGANO, NON DIALOGA MA PROCLAMA E SPIEGA COME EGLI VOGLIA ESSERE ADORATO IN SPIRITO E VERITÀ. QUINDI NON CITI IL VANGELO A SPROPOSITO. CRISTO NON HA MAI MESSO FATTORI POLITICI DINANZI ALLE VERITÀ, ANZI È VENUTO PER RENDERNE TESTIMONIANZA. DAL DOPO CONCILIO IN POI LA CHIESA È TESTIMONE DELLA PACE COSÌ COME LA DA IL MONDO, CIOÈ ASSENZA DI GUERRA. MA LA Pace VERA È CHE TUTTI RICONOSCANO CRISTO COME UNICO SIGNORE E LO ADORINO. QUESTO È IL SIGNIFICATO DEL PASSO CHE HA CITATO , NO IL DELIRIO POSTCONCILIARE CHE VEDE IN QUESTO VANGELO IL GESTO ANTESIGNANO DI TUTTI GLI SCIAGURATI ACCOMIDAMENTI VAtiCANSECONDISTI ALLA Dottrina sullaPROCLAMAZIONE DI CRISTO RE E SIGNORE .
Scusate il maiuscolo ho scritto da un cellulare
Deve seguirmi signor Juan, altrimenti mi attribuisce intenzioni argomentative che mi sono del tutto estranee. Non le balza nemmeno lontanamente per la mente che i Papi per i quali lei prova disgusto abbiano stretto relazioni con i capi di altre religioni per perseguire il fine ultimo di introdurre la conoscenza della Verità in seno alla loro cultura? Mortificare con invettive accusatorie o imporre un insegnamento forse non é un approccio conveniente per richiamare l’attenzione, quando non si ha a che fare con singoli individui, ma con interi popoli, spesso molto lontani culturalmente.
Il Signore si é avvicinato a pagani e peccatori per insegnare loro.. i Papi (avvalendosi di un approccio fraterno e diplomatico) non erano forse mossi dagli stessi intenti, interagendo con le stesse categorie umane?! Io non adatto il Vangelo alle mie argomentazioni, é lei che non mi segue e fa uso di ragionamenti imbalzamati che per il rigido schematismo con cui sono impostati, la rendono incapace anche di comprendere il senso delle mie parole, travisandole e inducendola a giudicarmi.
Infatti innumerevoli shamani, indù, animisti e musulmani dopo essersi riuniti ad Assisi con il Vicario di Cristo hanno pubblicamente abbracciato la vera fede; migliaia di protestanti incalzati dalle stupefacenti argomentazioni delle dichiarazioni congiunte hanno abiurato i loro errori; ed ancora gli scismatici ortodossi a centinaia sono tornati a chinare il capo dinanzi al successore di Pietro. Meraviglia, meraviglia del dialogo! Ma perché centinaia di santi missionari hanno preferito intridere la terra con il sangue del martirio per annunciare senza compromessi Cristo Signore? I primi cristiani ,che miserabili! Avrebbero dovuto dialogare magari in un pantheon come propose loro l’imperatore romano invece di finire straziati dalle belve.
Dio, sul Monte Carmelo sfida e vince i profeti di Baal,( IRe, 18, 20-40) riconducendo Israele al culto per il vero Dio. GP2 sul sagrato della Porziuncola lascia intendere al mondo intero che le parole rivolte alle false divinità possano condurre l’umanità alla pace, abdicando al suo munus docendi.
Io non giudico lei ma lo spirito di tenebra che anima le sue parole. Andate ed ammaestrate tutte le nazioni dice il Signore riferendosi a tutti i popoli della terra a partire dai singoli individui fino alle istituzioni. Siate maestri di Verità. Ed invece ecco questa povera Chiesa che balbetta dinanzi al mondo. Ecco che Bergoglio non impartisce la benedizione per non urtare i non credenti, ecco che il cattolico moderno dimentico degli ammaestramenti del Signore si sta facendo ammaestrare dal principe di questo mondo . La parola di Dio è una spada a doppio taglio che vale più di mille dialoghi. E quando Pietro, portavoce del pensiero del mondo, cercò col dialogo di persuadere il Signore , Egli lo apostrofò con nome di Satana.
Per finire: Cristo Gesù pranzò e cenò con puvblicani e peccatori ma mai peccó insieme con loro. Quando io ricevo un rito di un’altra religione commetto un peccato contro la vera religione che dovrei professare. Apra gli occhi e non si nasconda dietro l inconsistenza di discorsi ma si basi sulla roccia della parola di Dio e della certezza del magistero millenario della Chiesa che ha apertamente condannato questi orrori postconciliari. “Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere fra la giustizia e l’empietà, o quale unione fra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? Quale accordo fra il Tempio di Dio e gli idoli?» (Cor II, 6, 14-16).
Non ho dubbi sul fatto che GPII fosse un gigante nella fede , una dimensione personale
paragonabile a quella dei santi. Ma se si fa della casistica (quella che non piace a Bergoglio)
è necessario associarla al pontificato corrispondente e non ad altri. Questo vizio lasciamolo
alla cosiddetta grande informazione.
Fin quando non si avrà il coraggio di considerare serenamente che l’origine di enormi problemi che hanno costituito e costituiscono persino fonte di ricatto per la chiesa ricadono per diversi motivi sotto il pontificato di Wojtyla, si resterà costretti a fare spallucce persino di fronte ad eventi epocali come la rinuncia di un papa. o coma fa Socci , adombrare chissà quale scenario, evitando però accostamenti scomodi , benchè evidenti.
Qualche esempio. Assisi ’86 nei modi e nelle forme in cui si è svolto è stato un bene? Ratzinger ne era entusiasta? Se è stato un bene come mai – grazie a Dio – non si è ripetuto?
La scomunica ai Lefebvriani è stata un bene metterla o toglierla? Lo strapotere dei movimenti
“ecclesiali” (che ecclesiali non sono) andava incoraggiato o poteva essere arginato?
Padre Maciel poteva essere fermato prima e lo scandalo della pedofilia evitato o è stato
un successo così? Medjugorje è vera e va incoraggiata o è meglio vederci chiaro con una Commissione? Il Concilio va letto nell’ermeneutica della continuità o è un successo comunque vada?
Tra un mese con la santificazione di Roncalli e Wojtyla si rischia di stendere un nuovo
strato di melassa senza offrire la benchè minima indicazione al popolo dei fedeli.
Concordo pienamente con questa lettera. Ho tanto nostalgia di Papa Benedetto. Nella sua discrezione e silenzio è passato attraverso le persecuzioni, come il vero cristiano e il vero papa sono soliti fare se vogliono essere tali. Ma è sempre stato una roccia diritta che non ha deviato “nè a destra nè a sinistra”. Ora invece io, che sono sempre stato Papista, e ho sempre creduto nell’importanza dell’obbiedienza al Papa, che ci contraddistingue da qualsiasi altra finta religione, mi trovo a sperare che avvengano delle seconde dimissioni. La Chiesa si fonda sulla Parola di Cristo, che invece ora viene presa a scherno, manipolata, mostrata in parte. Essere di Cristo non significa piacere a tutti e avere il consenso di tutti. Attenti, cari fedeli, che l’ecumenismo è un grande inganno ! Non che non si debba avere carità di chiunque, certamente ! Ma troppi sono gli strafalcioni dottrinali dell’attuale Pontefice, nei quali non cadrebbe nemmeno un prete di paese! Quindi c’è solo da intuire che non sono strafalcioni, ma un impostazione ben radicata. Chi ha coraggio e intelligenza non si nasconda dietro i buonismi e i pacifismi ! Cristiani decapitati, matrimoni omosessuali, corruzione della Chiesa e qui si organizzano partitine di calcio per la pace. Il Papa emerito si è sempre pronunciato sui temi attuali che coinvolgevano la morale e infatti si è preso gli sputi. Questo fa di lui un vero Papa. Chi ha orecchi intenda. Firmato un normalissimo fedele della Chiesa