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da dici.org, traduzione a cura di G. P.

 

La JOC belga (Jeunesse Ouvrière Chrétienne, ndt) ha annunciato, il 10 aprile 2014, che avrebbe cambiato nome abbandonando ogni riferimento cristiano nella sua denominazione. D’ora in poi, bisognerà chiamarla “Giovani Combattenti Organizzati” (in francese sempre JOC, ndt). L’ultimo numero del giornale della JOC belga dedica qualche pagina a questo cambiamento.

L’articolo, pubblicato anche dal sito infocatho.be, asserisce che “era ormai chiaro che la maggior parte dei giovani non si riconosceva nei termini cristiano e operaio”. Soprattutto, si può leggere quest’affermazione:

“Ci siamo in seguito chiesti se il nostro nome corrispondesse davvero alla realtà, alla JOC del giorno d’oggi, a una definizione simile. Dopo voti e dibattiti il consiglio nazionale ha detto no: venuti da ambienti di precarietà e disoccupazione, molti componenti non si riconoscono più nell’origine operaia del movimento. Quanto all’aggettivo cristiano,era percepito come qualcosa che impediva a giovani di altri confessioni di riconoscersi nel gruppo JOC”.

Fondata nel 1925 da un prete belga, Joseph Cardijn, la JOC si era posta come obiettivo di ricristianizzare il mondo operaio.

 

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