Pesce(secondo un altro studio è consigliabile sostituire la carne con il pesce)

Uno studio condotto nell’ Università Medica di Graz, in Austria e pubblicato dalla rivista PLos One parla chiaro: secondo i ricercatori coloro che eliminano completamente la carne dal proprio regime alimentare hanno il 50% di possibilità in più di ammalarsi di tumore o di essere colpiti da infarto. I vegetariani avrebbero inoltre il doppio delle probabilità di soffrire di allergie e sarebbero anche più esposti alla depressione e all’ansia. La notizia è stata recentemente riportata dall’Huffington Post e da Repubblica. Alcuni vegetariani militanti hanno obiettato che leggendo solo i dati senza addentrarsi nelle avvertenze non si sarebbe tenuto in conto il fatto che alcune persone malate sono tenute in astinenza dalle carni.

“Il problema non starebbe nel fatto che frutta e vegetali sono dannosi, ma nella dieta sbilanciata”. Infatti anche i grassi animali – se assunti in dosi ragionevoli e contenute – svolgono un ruolo positivo per il nostro corpo. Al netto di questo è riconosciuto che i vegetariani hanno un body mass index inferiore e abitudini migliori (ad esempio, in genere fanno più attività fisica, bevono meno alcool e non fumano).

L’AIRC (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) ha evidenziato I pro e i contro della dieta vegetariana.

Sempre l’AIRC, pur mettendo in guardia dal consumo di carne (che dovrebbe essere sporadico) sottolinea in riferimento allo studio EPIC – qualcosa di sgradito a chi sostiene la totale positività della dieta vegetariana o vegana: I benefici del pesce:

” […] C’è però un altro dato interessante: il gruppo che ha mostrato il maggior guadagno in generale (18 per cento di riduzione nell’incidenza di tutti i tipi di tumore) è quello di coloro che non mangiano carne ma mangiano pesce, a riprova del fatto che nel pesce vi sono sostanze importanti per la prevenzione dei tumori, in particolare degli acidi grassi omega-3.

Gli esperti invitano però a considerare anche altri elementi: chi sceglie la dieta vegetariana o decide di eliminare la carne a favore del pesce appartiene di solito a categorie sociali medio-alte, piuttosto colte e molto attente all’igiene e alla salute. È possibile, quindi, che i buoni risultati generali non siano da attribuire esclusivamente alla dieta vegetariana, bensì a stili di vita più salubri in generale, in particolare per quanto riguarda il fumo e l’esercizio fisico.

Nel caso di tumori in cui la componente genetica o familiare ha una grossa importanza, le ricadute della dieta vegetariana, in termini di prevenzione, sarebbero meno evidenti di primo acchito, ma potrebbero sommarsi ad altre iniziative di protezione dalla malattia, come gli screening per la diagnosi precoce”.