Traduzione, con adattamenti, a cura di Massimo Micaletti.
Edward Snowden fu addestrato per essere una spia professionista e lavorò effettivamente sotto copertura in diversi luoghi per le più grandi agenzie di intelligence d’America sviluppando il loro sistema di sicurezza per l’information technology, ha rivelato la “gola profonda” in un’intervista esclusiva ad NBC News.
“Sono stato addestrato per essere una spia nel senso tradizionale del termine; in tale ruolo ho vissuto e lavorato sotto copertura, all’estero, fingendo di lavorare in un impiego che non era quello vero… e mi è stato persino assegnato un nome diverso dal mio” ha detto Snowden a Brian Williams, conduttore della NBC nel programma Nigthy News.
“Quindi, quando dicono che io sarei solo un amministratore di sistemi di basso livello, che non sa di che parla, è quantomeno fuorviante”.
NBC News aveva accennato che appena Edward Snowden aveva iniziato a carpire informazioni sensibili sui metodi e sull’entità della sorveglianza globale dell’NSA, l’amministrazione Obama aveva tentato di dipingerlo come di un pesce piccolo, un hacker disonesto cui era capitato di essere un amministratore di sistema all’NSA per puro caso.
“Non farò certo alzare in volo i caccia solo per acciuffare un hacker di 29 anni” aveva detto Obama un anno fa, liquidando Snowden.
Edward Snowden ha specificamente sottolineato che non ha “lavorato con le persone”, essendo impegnato soltanto nel rendere sicuri i dati per l’intelligence degli Stati uniti.
“Sono un tecnico professionista”, ha dichiarato Snowden alla NBC “io non lavoro con le persone, non recluto agenti. Quel che faccio è porre in opera sistemi informatici per gli Stati Uniti. E l’ho fatto ad ogni livello, dal più basso su su fino al vertice”, ha detto.
Snowden ha precisato che non è stato coinvolto soltanto in operazioni sotto copertura per la CIA e l’NSA, ma che ha anche insegnato ad altri le specifiche abilità che aveva acquisito.
“Quello che stanno cercando di fare è rilevare un solo momento, per distrarre l’opinione pubblica dalla mia esperienza complessiva, che è questa: io ho lavorato per la CIA sotto copertura e all’estero; ho lavorato per l’NSA sotto copertura e all’estero; ed ho lavorato per la Defence Intelligence Agency come relatore nell’addestramento di controspionaggio” ha rivelato Snowden.
L’agenzia ha confermato all’NBC che Snowden ha tenuto almeno tre relazioni alle conferenze della DIA. Due fonti non precisate hanno pure confermato all’NBC che Snowden era davvero solito ricoprire il ruolo di specialista in comunicazioni per la CIA, svolgendo il suo compito all’estero.
La CIA ha rifiutato di fornire un commento ufficiale.
L’intelligence degli Stati uniti ha dato la caccia a Snowden sin da quando lasciò in volo le Hawaii per Hong Kong. Nel tardo luglio 2013 gli fu assicurato asilo politico temporaneo in Russia (dove sta cercando di prorogare il proprio status di rifugiato), non appena il governo degli Stati uniti lo aveva incriminato di spionaggio, revocando il suo passaporto cosicché egli non ha potuto spostarsi per raggiungere l’America Latina, come aveva pianificato di fare.
Secondo quanto riferisce il New York Times, Brian Williams dell’NBC ha condotto un’intervista di quattro ore con Edward Snowden all’Hotel Kempisky la scorsa settimana, dopo “mesi di trattative” con gli intermediari di Snowden.
Kerry: saremmo felici se Snowden tornasse.
In risposta, il Segretario di Stato Americano John Kerry in diretta alla trasmissione NBC Today ha sfidato Snowden dicendo che egli dovrebbe “comportarsi da uomo e tornare negli Stati Uniti”.
“Per un ragazzo che si ritiene furbo, francamente si tratta di un comportamento davvero sciocco” ha detto Kerry “Se il Signor Snowden vuole tornare indietro negli Stati Uniti, gli troviamo un volo oggi stesso”.
“Saremmo felici se tornasse. Dovrebbe tornare. Ecco ciò che un patriota farebbe, un patriota non fuggirebbe via per rifugiarsi in Russia o Cuba o in qualche altro Paese. Un patriota farebbe la sua battaglia negli Stati Uniti e porterebbe la sua vicenda all’attenzione del popolo americano” ha aggiunto Kerry.
“Può tornare a casa, ma per la giustizia è un latitante ed è questo il motivo per cui non gli è permesso di volare in giro per il mondo”.
Kerry ha aggiunto che Snowden è colpevole di aver “rubato” informazioni arrecando un “grave danno” agli Stati Uniti.
“Se gli sta tanto a cuore l’America e crede nell’America, allora dovrebbe aver fiducia nella giustizia americana”.
Nel suo ultimo posto di lavoro, Snowden ha copiato fino a 1,7 milioni di documenti segreti dell’intelligence USA, rivelando l’estensione, senza precedenti, della sorveglianza di internet e delle altre comunicazioni in tutto il mondo.
Le rivelazioni di Snowden hanno descritto l’NSA come il più grande archivio al mondo di dati telefonici e telematici, capace di intercettare comunicazioni diplomatiche e personali da qualunque luogo, compresi i cavi sottomarini a fibre ottiche, e di agganciare i cellulari dei leader stranieri.
[Fonte: rt.com]
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