Papa a Caserta, la lettera del vescovo:f.alone

Santità, incontri anche i miei concittadini


CASERTA – Dieci giorni alla venuta di Papa Francesco a Caserta. E non esiste ancora un programma «ufficiale» della visita privata del Pontefice nel capoluogo di Terra di Lavoro, sebbene l’iniziativa sia «in preparazione» – come precisato dalla stessa Santa Sede – ormai da alcune settimane. Un ritardo che crea fughe di notizie incontrollate su presunti spostamenti del Papa in città ma anche ulteriori aspettative in chi cova ancora la speranza che Bergoglio – oltre a visitare la nuova chiesa evangelica del pastore Giovanni Traettino, in costruzione alle porte della città – possa rivolgere un saluto anche a tutti i casertani. Primo fra tutti, il vescovo Giovanni D’Alise.

 

Il nostro amato Francesco non smette di stupire il popolo cattolico. 

Se magari non sembra strano che noi ed i cittadini del casertano, apprendiamo da notizie di stampa della visita di Francesco dall’amico pastore evangelico, desta parecchio stupore il fatto che i vertici ecclesiastici locali abbiano saputo del viaggio papale col medesimo mezzo.

Si legge dalle pagine del Corriere del Mezzogiorno:

Se i casertani hanno saputo della visita del Pontefice al pastore evangelico, con il quale intrattiene da anni un fitto dialogo ecumenico, solo da notizie di stampa, altrettanto si può dire che sia accaduto per i vertici della chiesa locale. Vescovo in testa, erano tutti all’oscuro di quanto si andava predisponendo dalla Santa Sede. Finanche l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe – casertano di Carinaro – non era a conoscenza delle intenzioni del Papa di ricambiare le visite del pastore Traettino a Santa Marta

Umilmente la curia casertana ha contatto il segretario di stato vaticano, proponendo un programma che potrebbe fare felici anche i cattolici, oltre agli amici protestanti. 

 

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