“Una intesa di massima tra i numeri uno del Pd e di FI sarebbe stata trovata anche sulle nomine alla Consulta e al Csm di indicazione parlamentare: per i giudici della Consulta, prevede un giudice al Pd e uno a Forza Italia; degli otto membri “laici” del Csm in votazione in questi giorni, quattro andranno al Pd e quattro agli altri partiti. Berlusconi ha poi chiesto al premier precise garanzie circa il destino delle sue aziende e cercato rassicurazioni rispetto al timore che il governo possa recepire qualche direttiva europea relativa al tetto della pubblicità”. La fonte che lo riferisce non è sospetta, è Libero.
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Insomma, aggiungiamo noi, un’Italia consegnata al PD in cambio di determinate garanzie. Inutile dire che il nuovo Senato “delle rappresentanze locali” sarebbe PD-centrico (data la forza – da sempre maggioritaria – della cosiddetta “sinistra” nelle amministrazioni comunali e regionali), la Consulta continuerebbe ad essere una roccaforte gauchista e, come visto, anche al CSM varrebbe il principio “metà al PD e il resto diviso tra gli altri”. Sembrano gli accordi sulla divisione delle monete d’oro nei film western.
Berlusconi vuole salvare il salvabile. Ormai è pronto a quasi tutto. Dopo essersi fatto fotografare in mezzo a libri massonici, dopo aver fatto il paladino omossessualista, ora è pronto a fare l’opposto di ciò per cui era sceso in campo: regalare l’Italia al PD. E in tutto questo il M5S è poco più di un fantasma: tra Grillo che gira per il Consolato statunitense e la coppola di Casaleggio.
Parliamoci chiaro: le uniche riforme necessarie sono quelle di cui non si parla. Riguardano l’idea generale di Stato e di popolo, per non parlare della moneta e delle stesse tasse. Mai come ora il popolo italiano è trafitto da una fiscalità che istiga apertamente al suicidio attraverso i suoi plotoni di tassazione. La “riforma” del Senato proposta è insensata, si tratterebbe del tipico carrozzone all’italiana. Una medaglietta per Renzi, che potrebbe dire: “Sono quello che ha cambiato l’Italia”. Sì ma in modo gattopardesco: cambiare tutto per non cambiare nulla.
Le parti più disincantate di PD e Forza Italia, l’hanno capito. Non ci voleva molto. “Se Forza Italia diventa una corrente di Renzi, come sta accadendo, allora liberi tutti” è il commento di un frondista. Minzolini vede ancora più in là: “Non vi sembra strana questa fretta di Renzi? Quello ci porta a elezioni anticipate in primavera”. Anche qui non ci voleva molto.
Guido Crosetto – Fratelli d’Italia – definisce Silvio Berlusconi “presidente di una sezione del Pd”.
Insomma, il gioco è chiaro.
e allora aver sperato in un addetto alle logge, non importa di quale P…., è stata daverro una speranza disperata…La scelta del minore male è solo illusione: il ‘minore male’ è solo la porta di ingesso di tutto il male! E allora? Abbiamo voluto la democrazia? Allora godiamocela! Abbiamo avuto a noia il potere del Trono e dell’ Altare? Allora subiamoci i Poteri Forti, tutti insieme coalizzati, dal Vaticano a Wall Street!
lo avete votato per vent’anni, ha fatto quello che ha voluto facendo leggi ad persanam e stravolgendone altre; ora cera l’opportunità di votare Beppe Grillo che avrebbe cambiato tutto ma avete avuto PAURA!!! Di che non so e mo’ ce dobbiamo tenere tutti e purtroppo anch’io. Continuate a pensare al calcio , al ciclismo, ai nani e ballerini e vedrete dove andremo a finire
Lo abbiamo votato quando c’era da votarlo. Lei continui la ricerca del karma
non sarà che abbiamo pagato tutti il biglietto per vedere lo stesso film, ciascuno credendo di vedere un film diverso solo perché ciascuno faceva il tifo per i suoi attori preferiti? Questa è la BELLEZZA della ‘democrazia’: darci l’illusione di essere liberi solo perché ci scanniamo sulle nostre preferenze….E nemmeno ci accorgiamo che il film segue inesorabile il suo intreccio pre-stabilito, senza curarsi delle nostre sorprese per i colpi di scena inaspettati….