La Bolivia dichiara Israele “stato terrorista” e straccia l’accordo di esenzione dai visti.morales bolivia

La Bolivia ha dichiarato Israele “stato terrorista” ed ha annullato un accordo per l’esenzione dai visti con Israele per protesta sulla perdurante offensiva militare israeliana a Gaza che ha già ucciso più di 1300 persone ed ha causato oltre 7000 feriti.

 L’annullamento dell’accordo del 1972 che consentiva agli israeliani di viaggiare liberamente in Bolivia

 

“significa, in altre parole, che noi dichiariamo Israele uno stato terrorista”

ha annunciato il Presidente Evo Morales.

 Morales ha spiegato che l’operazione Protective Edge dimostra chiaramente che Israele non è un garante dei principi del rispetto per la vita o degli elementari principi di diritto che governano la pacifica ed armoniosa convivenza della comunità internazionale

Tempo addietro, in Giugno, Morales ha presentato una richiesta all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite perché perseguisse Israele per “crimini contro l’umanità”.

 Altri Paesi Latinomaericani, compresi Cile ed El Salvador hanno richiamato i loro ambasciatori per consultazioni lo scorso Martedì, a causa dell’aumentata violenza verso i civili nella striscia di Gaza. Questa mossa segue decisioni similari assunte dall’Ecuador, dal Brasile e dal Perù i quali pure hanno richiamato i loro ambasciatori. 

La Bolivia ha interrotto le relazioni diplomatiche con Israele nel 2009, a seguito di una precedente operazione militare a Gaza. Proprio Mercoledì mattina l’attacco ad una scuola delle Nazioni unite a Gaza ha lasciato almeno venti vittime. L’incidente ha sollevato la condanna del mondo intero.Il Segretario Generale delle Nazioni unite Ban Ki Moon ha condannato l’attacco mortale contro una scuola delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza assediata. “E’ vergognoso. E’ ingiustificabile. E comporta assunzione di responsabilità e giustizia” ha detto il capo dell’ONU in Costa Rica, Mercoledì.

La campagna militare dell’esercito israeliano, che è iniziata l’8 luglio, ha lasciato fino a questo punto più di 1.300 morti ed oltre 7.000 feriti.

 

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