Sul numero di ieri de La Padania (pag. 8) si leggono alcune interessanti dichiarazioni di Andrey Nikiforov, politologo russo, editorialista de Lo specchio della Crimea, sulla situazione di estrema tensione russo-ucraina e sulle sanzioni economiche che hanno coinvolto anche l’Italia.
…il buon senso dice che le sanzioni che sono state emesse da un Paese… contro i propri interessi e che servono gli interessi degli altri sono evidentemente sfavorevoli e lo mettono in grande pericolo. Si tratta evidentemente di una manipolazione. Se un Paese permette di essere condizionato dalla volontà di altri, questi ultimi ne approfitteranno. […] I Paesi europei (Italia inclusa) quindi si trovano tra l’incudine e il martello.
Sui convogli umanitari (“invasione”?) inviati da Mosca al Donbass:
La comunità mondiale fa finta che non succede niente di grave nel Donbass […]. Così cercano di trasformare la comunità internazionale in collaborazionista dei crimini del governo di Kiev.