Ieri si è tenuta la giornata tematica diocesana “Famiglia in & out”, presso l’Istituto salesiano San Marco della Gazzera (Mestre). Ha partecipato anche il patriarca di Venezia mons. Moraglia, che ha mostrato di aver purtroppo recepito con prontezza il dannoso cerchiobottismo sinodale:
Sull’Eucarestia ai divorziati risposati, Moraglia si attiene a quanto indicato da papa Francesco: «Il Papa ha invitato a non prendere scorciatoie, ad accompagnare le persone, ha dato indicazioni molto chiare e ha messo paletti». Bisogna valutare caso per caso, ma sarà il prossimo sinodo a decidere. Il Patriarca non si tira indietro neanche sulle unioni gay: «Se ci sono rapporti che si instaurano tra persone e chiedono di essere tutelati, vanno tutelati nell’ambito del diritto privato e della persona». [fonte]
Il riferimento sarebbe, per esempio, ai trattamenti previdenziali di reversibilità (qui).
Se questa è la situazione tra i pastori, nessuno stupore che le pecorelle si smarriscano e vengano rapite.
ma non ci deve essere un’ altro sinodo?eh sì…i lupi che vogliono sbranare i fedeli e si aggirano famelici fuori dal recinto cercando di entrarvi, invece di trovano invece di robusti pali….dei paletti! paletti moderni,anzi modernisti!….ah,paletti molto umani…..
errata corrige:invece di trovare dei robusti pali trovano dei paletti!paletti moderni,anzi modernisti!
Il grande conservatore discepolo di
Siri
Da veneziano purtroppo devo notare come il mio entusiasmo verso Moraglia si stia rapidamente esaurendo, avendolo creduto tradizionalista ma essendosi invece dimostrato modernista (benedizione dei quadri dell’ereticissimo Arguello Kiko nella parrocchia neocatecumenale di mestre, diffusione e discussione della Evangelii Gaudium, fino a questa dichiarazione).