di Aldo Vitale
– Non può parlare di aborto chi non è donna;
– Non può parlare di eutanasia chi non è malato;
– Non può parlare di divorzio chi non è sposato;
– Non può parlare di procreazione medicalmente assistita chi non è sterile;
– Non può parlare di suicidio chi non ha sofferto;
ma allo stesso tempo
– Può parlare di Dio chi è ateo;
– Può parlare di diritto chi non ha studiato giurisprudenza;
– Può parlare di filosofia chi non sa nemmeno chi sia Socrate;
– Può parlare chi ha un’opinione su tutto senza essersi documentato su nulla;
– Può parlare emotivamente di tutto chi non ha riflettuto razionalmente su nulla;
E sovviene la seguente: “L’esperienzialismo è il baratro dove si suicidano i pensieri pigri scoraggiati dalla scalata del ragionamento” : A. J. Rowson, L’arte, la magia e la fandonia, I, pag. 42
Beh Dio è l’argomento di discussione dell’ateismo, quindi sì, l’ateo può farlo per negarne l’esistenza. Non mi risulta che l’ateo parli del suo rapporto con Dio – di cui appunto non ha esperienza.
Per quanto riguarda quanto segue (può parlare di diritto, di filosofia, ecc. chi non ne sa nulla) non sono affatto d’accordo e non mi pare proprio che chi sostiene quello che chiamate “esperienzalismo” affermi questo.
Ed io invece sono d’accordissimo su quanto affermato nel post, cara Marina e caro Aldo Vitale. Ho sempre pensato queste lampanti verità e finalmente le vedo anche scritte da qualche parte.
Tommaso Pellegrino – Torino
http://www.tommasopellegrino.blogspot.com
Marina si nasconde dietro una foglia di fico. É verissimo infatti che a proposito di Dio, e specialmente a proposito della Chiesa, …”Può parlare emotivamente di tutto chi non ha riflettuto razionalmente su nulla…”
I laici-atei ripetono infatti a iosa il mantra che “la Chiesa non deve insegnarci e ancor meno imporci quello che dobbiamo fare o credere”, e questo mantra va di pari passo con gli altri mantra, sempre scaturiti dal (non) “pensiero” ateo-laico, che pretendono invece di imporre e insegnare alla Chiesa cosa debba o non debba insegnare (anche ai suoi membri).
Il colmo del ridicolo si raggiunge poi mettendo insieme i mantra di questo (non)”pensiero”. Ci sarebbe da ridere infatti, se non ci fosse da piangere, notando quanto questi mantra siano in evidente contraddizione.
E in specie il (non)“pensiero” laico pretende che:
1. “la Chiesa si deve aggiornare e aprire al mondo”, ma allo stesso tempo… “la religione deve rimanere nelle sacrestie”!
2. “La Chiesa condanni i fascismi ”, ma…. “mai si occupi la Chiesa di politica!”
3. “La Chiesa condanni i tiranni”, ma …“La Chiesa non si immischi mai degli affari dei governi, che è una ingerenza”!
4. “La Chiesa è omofoba!”, ma è pure… “piena di pedofili!”, ma “la Chiesa non confonda mai pedofili e omosessuali!”…. solo perché le associazioni gay distribuiscono ora nelle scuole dell’obbligo, dalle elementari alle scuole superiori E CIOÈ AI MINORI di ogni ordine e grado, ogni recapito possibile e immaginabile di gruppi, associazioni e organi di associazionismo GAY PER ADULTI! No, questa NON è “predazione sessuale di minori e cioè predazione pedofila”, ma solo “legittima informazione e aiuto alla presa di coscienza della propria sessualità”!
5. “La Chiesa deve accogliere i… diversi!”, ma soprattutto “preti e religiosi rinuncino ad ogni segno esterno di distinzione e si vestano e vivano come i laici!”
6. “La Chiesa lasci entrare nel suo seno i i divorziati-risposati”, ma …”La Chiesa non entri nelle loro camere da letto, pretendendo da loro l’osservanza delle sue leggi!”
7. “La Chiesa lasci i sacerdoti liberi, anzi li obblighi a contrarre il matrimonio!”, ma… “la Chiesa abolisca il matrimonio, perché è un’istituzione sorpassata e una GABBIA contraria alla libertà”!
8. ” La Chiesa deve rinunciare all’abito per i chierici e per le suore, che è un segno di discriminazione!”, ma… “La Chiesa non condanni chi si veste da donna o da uomo senza esserlo mai stato e senza diventarlo mai, perché vestirsi come pare e piace, specialmente in un “Gay Pride”…. è un segno di libertà”!
9. “La Chiesa abolisca il celibato, che è contro la libertà individuale e rende egoisti”, ma “mai si azzardi la Chiesa a condannare lo stile di vita dei single, come fossero degli egoisti. No, quella è indipendenza!”
10. “La Chiesa lotti contro la corruzione morale al suo interno!”, ma… “La Chiesa non sia moralista, castrando i suoi membri con l’imposizione di modelli di vita forzosi e sorpassati!”
11. “La Chiesa obblighi i suoi membri a vivere in povertà!”, ma…. al contempo “li obblighi a metter su famiglia, che così imparano cosa vuol dire arrivare alla fine del mese”!
12. “La Chiesa mandi i preti a lavorare!”, ma…”La Chiesa non permetta ai preti di impicciarsi degli affari del mondo con cooperative o attività commerciali, che leva posti di lavoro a chi ne ha bisogno!”.
13. “La Chiesa si metta dalla parte dei lavoratori!”, ma…”La Chiesa stia fuori dai sindacati e lasci loro l’autonomia, che la Chiesa non sa nulla del lavoro e non è affar suo!”
14. “La Chiesa non stia sempre dalla parte dei potenti”…ma “La Chiesa rinunci alla demagogia in favore dei poveri per non frenare il libero mercato”!
15. “La Chiesa tolga Crocefissi, Madonne e ogni immagine religiosa dalle scuole, dagli ospedali e da ogni edificio laico, e ritiri ogni cosa che sa di cattolico dalla vista del “poppolo” laico, che i laici non vi hanno nulla a che fare!”….”, ma “La Chiesa non si azzardi a richiedere la restituzione di Crocefissi, Madonne e ogni immagine religiosa dai Musei, ne richieda la restituzione delle Chiese, o degli Ospedali e delle Università…(o delle città come ROMA!!!!) da essa fondati, che quelli appartengono allo Stato e soprattutto… al poppolo laico, che ci guadagna pure bene con le folle di turisti, che vengono a vedere ogni anno quelle Chiese, turisti evidentemente tutti beceri e fanatici!”
16. “La Chiesa è nemica della cultura!”, ma…”La Chiesa non si azzardi mai ad aprire scuole o università, che quello è compito dello Stato laico!”
17. “La Chiesa non si cura di chi soffre!”, ma…”La Chiesa richiami le Suore e lasci alle USL l’amministrazione degli Ospedali, che anche quelli appartengono allo stato laico!”
18. “La Chiesa, che è ricca a dismisura e che sfrutta lo stato laicoo, paghi l’IMU sulle sue proprietà, che le fan guadagnare così tanti soldi!”, ma…”Le Banche, anche perchè ormai ridotte sul lastrico, non paghino IMU o TASI , perché… non sono mica società a fine di lucro!”…..
….ha ha ha!!!!!
Devo continuare? Meglio di no, sennò dovrei farlo….Per omnia saecula saeculoruuuuuuummmmm!!!!!!
Va bene, allora se non va bene l’esperienzialismo, e quindi il non aver vissuto un’esperienza in prima persona non è ostacolo a poterne parlare, anche i laici hanno il diritto di parlare di Dio, religione e Chiesa e dir loro prescrittiva mente come devono essere. Se gli uomini possono parlare di aborto, i sani di eutanasia, i coniugati fertili di divorzio e procreazione assistita e dire quello che pensano al riguardo, significa che ugualmente i laici atei possono dire quello che pensano, prescrittiva mente, sulla Chiesa e la morale cristiana.
per il n° 4 si potrebbe pure scrivere. “La Chiesa è omofoba”, ma…”LA Chiesa è governata da una lobby gay!”
e poi “La Chiesa è piena di pedofili”, ma “La Chiesa tiene al celibato, perchè i preti sono egoisti e non vogliono avere bibmbi fra i peidi!” ecc. ecc. ecc…
Ottimo! Una perla di saggezza. Grazie radio spada per questi articoli brevi, che possono irradiare saggezza in una giornata noiosa.
Abbiamo bisogno di formazione anche piccoli strumenti retorici, non solo con articoli profondissimi alla Maurizio Blondet.
Grazie anche a Maccabeo, per il contributo generoso.
Non mi scandalizzo che gli atei palino di Dio- può essere a volta che lo Spirito Santo tenti di farsi sentire anche in quelle caverne, in quei guazzabugli dell’umano cuore.
Il fatto irritante sono gli anticlericali che parlano di storia della Chiesa senza essersi mai documentati. Per questo apprezzo siti battaglieri come RS, effedieffe, ma anche voci più accomodant con la neo chiesa post C.V.II : penso ai i Cammileri, ai Messori, ai Leo Mouline, ai Socci, alla rivista “il Timone.”.
Aggiungo un’altra battuta: considerarsi privilegiati in quanto atei per poter parlare di questioni religiosi è come pretendere di essere esperti di navigazioni avendo il mal di mare.
Anche parlare di aborto essendo un maschio è come parlare di navigazione avendo mal di mare, allora.
Marina, forse non è chiaro. Molte volte gli atei vogliono insegnare teologia a tutti. In primis ai cattolici.