Il Vescovo Thomas Paprocki della diocesi di Springfield in Illinois ha dato direttiva a tutti i parroci della sua diocesi di spostare i tabernacoli nelle loro chiese di nuovo al centro del santuario.
In una lettera pastorale “Ars celebrandi et adorandi” il vescovo Paprocki espone la ricca tradizione e gli insegnamenti della Chiesa in materia di celebrazione e venerazione per l’Eucaristia.
Mons. Paprocki racconta anche il movimento deplorevole negli ultimi decenni che ha visto il Santissimo Sacramento relegato a “cappelle laterali”, che a volte sono niente di più che ripostigli convertiti.
Dispone Mons. Paprocki:
“Mi riferisco a chiese e cappelle della nostra diocesi, in cui i tabernacoli che erano già al centro del santuario, ma sono stati spostati, devono essere restituiti al più presto possibile al centro del santuario in accordo con il progetto architettonico originale . Tabernacoli che non sono al centro del santuario o comunque non in uno spazio visibile, importante e nobile devono essere spostati al centro del santuario; tabernacoli che non sono al centro del santuario, ma sono in uno spazio visibile, importante e nobile possono rimanere.”
Mons. Paprocki ricorda anche ai fedeli che il segno corretto di rispetto per il nostro Signore nel Santissimo Sacramento è genuflettersi. Egli incoraggia anche la più frequente esposizione eucaristica e l’adorazione, così come le processioni eucaristiche pubbliche per le strade.
sacrosanto, a condizione che la Messa torni ad essere quella cattolica; altrimenti quel pezzo di pane usato nella messa nova che torni anche nei cassetti della sagrestia se avanzato dalle ‘ comunioni’….E che tornerebbe a fare al “centro del santuario”, se poi la vecchietta che volesse fare la sua brava ‘adorazione eucaristica, correrebbe il rischio di un atto ‘idolatrico’ (cfr. Joseph Ratzinger….)???
Un inizio timido ma sempre un inizio. Speriamo che il 2015 veda molto di piu’ di inzi simili e che la mano del Signore tocchi I cuori dei vescovi.
Quale miglior modo per smantellare la Chiesa Cattolica che servirsi delle sue stesse armi? Ad esempio della misericordia. Predichiamo la misericordia per i peccatori impenitenti, ostili al pentimento, al ravvedimento, al cambiamento di vita (Scalfari, Pannella, i riottosi leoncavallini, ecc), abbracciandoli ed incoraggiandoli a proseguire nelle loro battaglie (aborto, eutanasia, violenza cieca e distruttiva, ecc.), e bastoniamo senza pietà chi ha ancora il coraggio di professare la Verità cattolica (misericordia legata al pentimento: si veda la conversione dell’Innominato, nei Promessi Sposi). Prendiamo l’unità dei cristiani: la Chiesa di Cristo “subsist in” tutte le confessioni e le sette pseudo cristiane: quindi niente preghiere per il ritorno all’ovile di eretici e scismatici (già Roncalli, in Bulgaria, sconsigliava i Pope che volevano convertirsi al cattolicesimo dall’attuare i loro propositi). Prendiamo infine l’annuncio del Vangelo a tute le genti, fino ai confini della terra (incarico affidato da Cristo ai suoi discepoli al momento dell’Ascensione al Cielo): il proselitismo? No, No, No, è un’enorme sciocchezza, paralizza (parole del VdR). Quindi fine dell’attività missionaria della Chiesa, quella che ha portato Cristo nel mondo (Asia, Africa Americhe), sostituita da uno scialbo umanesimo laico, un “curar le ferite” negli ospedali da campo, laggiù, nelle lontane e remote “periferie esistenziali”. Quale miglior piano luciferino per la scomparsa della Chiesa di Cristo dalla faccia della terra?
torno a insistere: il tabernacolo al centro della Chiesa, senza la Messa cattolica, è un’altra presa per i fondelli. Non abbiamo bisogno di fumo. Se quel vescovo adotta la fede conciliare, e la messa bugniniana, è un altro esempio del “bipolarismo” di questo Bergoglio detto papa Francesco ( che San Francesco lo perdoni!) e di tutta la chiesa vaticansecondista, che nella predicazione contradditoria della fede ha trovato lo strumento infallibile – pensa – di sterminare la fede cattolica.Tertium non datur.
Secondo Bergoglio noi dovremmo uscire fuori (di senno? di testa?) dal chiuso delle nostre chiese per andare incontro ai nostri fratelli e dialogare con loro, del più e del meno, senza però portare loro pesi insopportabili: precetti, comandamenti, ammonimento fraterno ad abbandonare condotte peccaminose, invito al pentimento, al ravvedimento operoso, al cambiamento di vita.
Quale miglior sistema per disarmare la Chiesa? Per spuntare le armi ai soldati di Cristo? Però i sono certo che questi modernisti non riusciranno a disarmare i “Cavalieri dell’Immacolata”, i guerrieri degli ultimi tempi, l’”invencible armada” che Maria SS.ma metterà in campo, radunandola dai quattro angoli della terra, per schiacciare la testa al serpente infernale ed a tutti i suoi accoliti, come profetizzato da San Luigi Maria Grignon de Monfort (il santo prediletto da papa Wojtyla) nel suo “Trattato della vera devozione ala Madonna”.
Maria, Madre nostra, Regina delle Vittorie, vieni presto in nostro aiuto ! Amen.
@anonimo 31 dicembre 2014 at 10:05 am
Condivido anch’io quello che hai scritto,
sembra proprio che la chiesa, ultimamente, con la scusa della “misericordia” voglia sdoganare tutto quello che il mondo considera “diritti”.
Una cosa si può fare: imitare il bel esempio del vescovo Paprocki!
Se nelle nostre parrocchie c’è qualche chiesa nella quale il tabernacolo è stato spostato in un angolo, ci si può attivare, magari in gruppo, per chiedere spiegazioni al parroco, al vescovo, e trovare il modo per ristabilire le cose come Dio comanda.
Chissà quale spiegazione “teologica” daranno se si ha il coraggio di chiedere il perché di un tale gesto!
Io vedo solo il tentativo di mettere al centro della Chiesa l’uomo (i modernisti lo scriverebbero con la U maiuscola) anzichè Dio.
Gesù constata come i figli delle tenebre siano più astuti di quelli della Luce(purtroppo!!!);ma poi per incoraggiare quest’ultimi nella lotta,narra la parabola del servo infedele,che fa beneficienza dei beni del padrone per il suo tornaconto affinchè lo imitino non a fare il male,ma per fare il bene .Egli vuole che i suoi figli devono difenderLo a costo di pagare di persona,se veramente Lo amano!
un ‘sacerdote’ modernista che si rifiuta di dare la comunione a chi si inginocchia, è un sacerdote che non esiste e non esiste la sua messa, e chi va da lui è solo un povero illuso: giusto che venga trattato in quel modo!
Vogliamo riparare agli abusi di alcuni uomini della Chiesa?facciamo la santa Comunione in ginocchio durante la S.Messa,nel caso in cui qualche sacerdote modernista si rifiutasse di farcela,ci si alzi senza farla e tornando al proprio posto farla spirituale.Rispettare il digiuno eucaristico lodevolmente dalla mezzanotte.Offrire un rosario a parte perchè il Signore salvi la Xsa dalle conseguenze degli abusi degli uomini della Xsa.Cristo regni oggi domani e sempre!
la giusta riparazione è rinnegare la nuova messa e la nuova liturgia: e fare ricorso eslusivamente alla Messa Cattolica di sempre,e alla liturgia collegata…il che vuol dire affidarsi esclusivamewnte ai probati sacerdoti cattolici validamente ordinati…. Il resto è fuffa o mascheratura o illusione..
Cari amici che inizi la “Reconquista”!
Tutti possiamo fare qualcosa @Luciano 31 dicembre 2014 at 2:19 pm ne da alcuni esempi ottimi, e altri se ne possono aggiungerne, fino ad ottenere la liturgia di sempre.
Per dirne una …..quando ho fatto la comunione in ginocchio a Loreto, il sacerdote mi disse ,..non farlo più……mi ha fatto molto male ……non ci potevo credere…..eppure questo mi è successo sentire…..