Pegida Holds First March In Leipzig

Da Cattolici fedeli alla Tradizione della Chiesa e, di conseguenza, da forti critici del liberalismo non possiamo che dirci contrari al movimento PEGIDA (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes: Patrioti Europei contro l’islamizzazione dell’Occidente), che tanta approvazione sta riscuotendo anche in Italia. Siamo abituati ad andare controcorrente e non mancheremo di farlo anche questa volta.

Grattata la superficie di non meglio precisato “identitarismo” son molti gli aspetti che lasciano perplessi circa questo gruppo tedesco in costante crescita. Innanzitutto il forte sospetto di una identificazione fallaciana del cosiddetto “Occidente” coi valori del liberalismo. “Vive la liberté!!!” era il primo post dello scorso 8 gennaio. Inutile dire che si tratti della “libertà” rivoluzionaria francese tanto sbandierata in questi giorni. “Pegida=Charlie” recitava un cartellone portato nelle piazze tedesche. Di ambigua ed ecumenica difesa della cultura “giudaico-cristiana” parla il loro manifesto, il tutto condito con un’islamofobia d’accatto, non particolarmente differente da certe tinte neocons. Insomma: cose già viste.

Molta enfasi sui sintomi, nulla sulle cause delle malattie ideologiche che affliggono il Vecchio Continente.

Pur tenendoci ad anni luce di distanza da un immigrazionismo buonista e, in ultima istanza, spietato per i popoli che coinvolge dobbiamo constatare che se PEGIDA non cambierà pelle, non potrà che essere considerato come l’ennesimo fenomeno populista dell’inizio del XXI secolo. 

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