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Il sacrificio e la rinuncia sono due delle caratteristiche tipiche del cavaliere, dell’uomo senza macchia e paura che, nell’iconografia tradizionale, ha da sempre rappresentato l’incarnazione delle più alte virtù cristiane. Si tratta di una sorta di santo belligerante che, lancia in resta, viaggia per il mondo in cerca di grandi imprese. Le sue opere, però, non hanno nulla di vanaglorioso, ma sono una preghiera rivolta a Dio. G. K. Chesterton parla di lui e di tutti noi quando, attraverso la figura di Don Chisciotte, fa appello alla condizione militante del singolo fedele cristiano, anch’egli chiamato a una sfida contro un mondo malvagio e volgare.

 

“Un uomo non merita una spada fino a quando non riuscirà a tenerla dalla parte della lama. La sua mano sanguinerà, ma è così che vedrà la Croce”.

(G. K. CHESTERTON, Il ritorno di Don Chisciotte)

 

 

citazione a cura di Luca Fumagalli