Assemblea Nazionale PD Partito Democratico presso MICO Milano Congressi

di CdP Ricciotti.

Il creso Gad Lerner (per mano di Andrea Mollica) ha decisamente tempo da perdere, talmente tanto che dedica ben 38 righe agli epici «tradizionalisti cattolici» ed a noi, Radio Spada (clicca qui).

Premetto: non siamo una radio, come sostengono alcuni “illetterati” di celebrate testate (clicca qui), ma uno stile di vita.

Lo sgraziato Gad Lerner (per mano di Andrea Mollica), forse neanche poi troppo dal momento che lui piace a Benigni e Mattarella, ha da poco pubblicato il suo atro editto: «Campagna contro Conchita Wurst a Sanremo: ma quanto tempo da perdere hanno i tradizionalisti cattolici?» (clicca qui).

«Tradizionalisti cattolici»? Che significa? Perché è mai esistito un Gesù «tradizionalista» ed un Gesù «progressista»? Solo chi ne deforma la vita, il condannato modernista (cfr. Quanta cura,  Providentissimus Deus, Pascendi, Mortalium animos, Humani generis), arcobalenizzando il bianco, teorizza questa distinzione; differenza idealizzata dai corrotti e bramata dai fanatici, con cui Gad Lerner plausibilmente chiude nababbi affari.

Scrive il noto prestanome degli sponsor (per mano di Andrea Mollica): «I tradizionalisti cattolici si sono mobilitati contro la presenza a Sanremo di Conchita Wurst, la drag queen interpretata dal cantante austriaco Tom Neuwirth».

Sbagliato. Esistono Cattolici e non cattolici, già è stato spiegato, la Chiesa lo espone chiaramente da 2.000 anni: ateo liberale, indifferente, ignorante, arrogante o maleducato?

«Tradizionalista» sarà lei, noi siamo Cattolici, o quantomeno proviamo ad esserlo a Dio piacendo, Dio trinità che lei deride.

I cattolici «si sono mobilitati» giammai contro un essere umano (cfr. Gal. III,28), ma semplicemente (come fecero durante il Fascimo, cfr. Non Abbiamo Bisogno) contro ogni dittatura, contro qualsivoglia totalitarimo, contro il nazismo (cfr. Mit brennender Sorge) e lo stalinismo della violenta e motteggiante imposizione (cfr. Divini Redemptoris; Quadragesimo anno): in questo caso del gender e dell’omosessualismo militante (cfr. I Cor. VI,10).

Gad Lerner (per mano di Andrea Mollica), istrione di una commedia che ormai crolla su se stessa (cfr. Lc. VI,49), deride sprezzante l’onesto, non violento e sincero dovere altrui. Si legge: «la mobilitazione contro Conchita Wurst non è stata raccolta dalla politica, ma è rimasto rinchiuso nella galassia del tradizionalismo cattolico. Lo dimostra lo scarso successo della petizione su Change.org lanciata da Radio Spada per chiedere l’annullamento della partecipazione di Conchita Wurst a Sanremo».

Ma se «mobilitazione» è femminile, perché dice che è «rimasto»? Forse anche la grammatica ha la presunta identità di genere?

Aggiunge: «Unico partito che ha aderito all’appello di Radio Spada contro Conchita Wurst è Forza Nuova, formazione di estrema destra guidata da Roberto Fiore, e protagonista  negli ultimi anni di diverse iniziative internazionali di matrice neofascista».

Allora perché non ospitare, dietro lauto compenso, il signor Thomas Neuwirth, in arte Conchita Wurst, in una manifestazione di Rabbini Ortodossi? O forse, meglio ancora, in Tv dai suoi amici dell’Arabia Saudita e del Qatar? Probabilmente Gad Lerner, solo allora, capirebbe cosa significa essere «neofascista» nella peggiore degenerata ed idealizzata accezione del termine, così verosimilmente non ciancerebbe.

Il genio dei mercanti dell’etere (per mano di Andrea Mollica) conclude: «[…] sicuramente i tradizionalisti cattolici avrebbero potuto trovare qualche motivo un po’ più sensato per protestare rispetto alla semplice esibizione di un cantante vestito da drag queen».

Gad Lerner (per mano di Andrea Mollica), come conviene al naturalmente sgominato,  pretestuosamente tenta di invertire la realtà. Si può usare ancora la parola invertito oppure è reato secondo il codice Boldrini?

Noi cattolici chiediamo solo che degli innocenti bimbi crescano candidi, spensierati, non costretti ad intimorirsi al cospetto di “donne barbute” e “uomini in gonnella”. È forse “omofobia”? Affatto, qui pacificamente si chiede di evitare la violenza psicologica sui minori. Equilibrio, onestà, tolleranza e buon senso, chiediamo solo questo e lo facciamo pacificamente.