di G. S.
In Ucraina si combattono contemporaneamente tre guerre.
La prima, quella palese, che vede fronteggiarsi da una parte i combattenti filorussi e dall’altra i filogovernativi di Kiev.
La seconda, che si combatte in maniera più oscura, tra il mondo occidentale, guidato dagli Stati Uniti, e la Federazione Russa, per il controllo geostrategico della zona.
Ed infine una terza, di entità minore rispetto alle altre, di cui si parla poco, un po’ perchè non è chiaro il limite tra realtà e finzione, un po’ perchè realmente non rappresenta un punto focale della situazione, ma che in ogni caso è utile cercare di analizzare per avere un quadro generale della crisi.
Stiamo parlando dello scontro interno tra truppe regolari e gruppi “illegali” armati del governo di Kiev.
Negli articoli precedenti abbiamo già parlato di Pravy Sektor, nato proprio durante la rivoluzione di Maidan, una sorta di collettivo paramilitare che ha raggruppato dentro di sé varie sigle della galassia della destra.
Inizialmente, durante la rivolta contro Yanukovich, Pravy Sektor è stato funzionale all’opposizione moderata, ma subito dopo il rovesciamento del governo, il collettivo nazionalista si è rivelato immediatamente ingestibile.
Capo dell’organizzazione nazionalista è Dmitry Yarosh, inserito dall’organizzazione di polizia internazionale, in risposta alle richieste del governo russo, nella lista dei ricercati.
L’accusa è quella di:
Incitamento ad attività terroristiche ed estremiste attraverso i mass media.
A seguito della caduta di Yanukovich, il nuovo governo aveva offerto a Pravy Sektor la possibilità di fondersi nella Guardia Nazionale Ucraina, dove sono state cooptate parte delle organizzazioni di autodifesa nate proprio durante Euromaidan.
Insomma, la possibilità di diventare a tutti gli effetti un reparto ufficiale della “nuova Ucraina”.
Ovviamente l’offerta è stata rifutata, Pravy Sektor ha voluto mantenere la sua autonomia al di fuori dell’architettura istituzionale.
D’altronde i finanziamenti non gli mancano, ma questa è un’altra storia… probabilmente nei parleremo in futuro.
Pravy Sektor si riserva il diritto di continuare le operazioni di guerra in base ai propri piani operativi per completare la liberazione della terra ucraina.
Il 17 aprile 2014, i rappresentanti di Ucraina, Russia, Stati Uniti ed Unione Europea hanno firmato il testo dell’Accordo di Ginevra.
“Tutti i gruppi illegali armati devono deporre le armi” è scritto nel documento, che è stato presentato dai media occidentali come il primo passo per la costituzione della pace nell’ex Repubblica Sovietica.
Il problema però è sempre lo stesso.
“Tutti” significa infatti “tutti” solo per la Russia, mentre Ucraina, Usa e Ue possono fare orecchie da mercante.
Quindi nessun problema per i fedeli combattenti di Pravy Sektor, illegali a tutti gli effetti, ma, nonostante tutto, combattono dalla parte giusta (sic!) …
All’inizio di questo articolo abbiamo parlato di uno scontro interno tra il nuovo governo di Kiev e “Settore Destro”.
Punto focale dello scontro è l’uccisione di “Sasha il Bianco”, coordinatore di Pravy Sektor nelle regioni occidentali, avvenuta in circostanze sospette durante un’operazione delle forze speciali.
Ne parleremo approfonditamente nei prossimi articoli. Qui elenco articoli.
Il controllo “geostrategico” russo della zona è talmente ovvio che non è il caso di farlo capire ! Se poi si aggiunge che ,invece di mantenere nazioni “smilitarizzate” gli Usa ficcano intorno alla Russia (Polonia, Romania,Estonia, Bulgaria) una serie di postazioni missilistiche “contro il terrorismo” ed al soldo della Nato, allora diventa ancor più chiaro perchè una nazione russa abbia un orgoglio ed una “strategia” da difendere !
L’Ucraina è solo la nazione da mangiarsi , come la Siria, poichè interessante come rifornimento energetico e dispensatrice di terreno adatto alle multinazionali.
La Grecia non da’ rifornimenti energetici ma è ugualmente da spellare per i porti e per la lottizzazione che serve al FMI.
E le ragioni “democratiche” Usa sono servite !