A cura di CdP Ricciotti.
“Si è svolto sabato 11-4-15 a Milano e Caserta il terzo corteo nazionale NO194, finalizzato a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’iniziativa referendaria per l’abrogazione della legge 194, a cui si può aderire tramite il sito www.no194.org”.
Lo ricorda l’avv. Pietro Guerini, presidente dell’Associazione No194.
Il discorso introduttivo dell’evento milanese è riportato nel seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=uRl9LozTCO0&app=desktop
La cronaca della manifestazione campana è riferita nell’articolo sottostante:
Nel comunicato No194 si legge ancora:
“Il corteo era aperto a coloro che condividono tre concetti di fondo: che l’aborto è la soppressione di un individuo e non di un grumo di cellule, che l’interruzione volontaria di gravidanza non deve essere legalizzata e che l’abrogazione della legge abortista 194 può avvenire solo per via referendaria. Sul secondo e terzo passaggio sorgono tutte le divisioni del pro life italiano, divisioni che si fondano su differenze molto nette e sostanziali e non su dettagli secondari e trascurabili, come non riescono a comprendere – dice Guerini – tutti coloro che straparlano di praticabile unità del pro life nazionale, al limite solo fittiziamente configurabile sotto forma di comune presenza in manifestazioni demagogiche, generiche e prive di obiettivi concreti, nelle quali non a caso sono del tutto assenti contestazioni”.
“Se volete avere un esempio di una persona che non potrebbe mai aderire al comitato no194 per carenza del terzo requisito, leggete il seguente articolo scritto da un pro life sul nostro corteo , per il quale l’istituto del referendum non esiste, ma solo il parlamento, e che partendo da questo incredibile presupposto fa pure il professorino, afferma l’avvocato Guerini”: http://www.lanuovabq.it/it/articoli-aborto-e-kill-pill-tra-testimonianze-e-nuovi-paradossi-12351.htm.
Nel comunicato si elencano alcuni link dove è stata ripresa la manifestazione:
http://www.ilgiorno.it/milano/corteo-no-aborto-1.842275
Anche delle “eterogenee contestazioni”: http://www.mi-lorenteggio.com/news/36020
Prosegue il presidente dell’Associazione e omonimo Comitato referendario: “Erano certamente comprensibili le manifestazioni contrarie di coloro che si riconoscono esplicitamente in una tradizione comunista (a partire da Rifondazione, ma non solo), se è vero che il primo paese nel quale l’aborto volontario è stato legalizzato è l’Unione Sovietica nel 1921, manifestazioni del resto ufficialmente preannunciate, come si può notare sotto”:
http://www.rifondazionemilano.org/nws/mobilitazione-in-difesa-della-legge-194/
http://proletaricomunisti.blogspot.it/2015/04/pc-12-aprile-contro-la-marcia-dei-no.html
“Una presenza estesa a coloro che sono nati dal vecchio Pci, anche se oggi governano il paese applicando princìpi berlusconiani, per quanto una parte consistente dei propri elettori non ne sia consapevole”:
http://www.radiolombardia.it/rl/news.do?id=58045
“Assai meno comprensibili sul piano razionale le proteste di organizzazioni vicine agli ambienti omosessuali, si veda”:
https://www.facebook.com/events/1514539142127374
Infatti se un omosessuale ed una lesbica sono veramente tali non possono fare o far fare dei figli, quindi non possono essere protagonisti di un evento abortivo.
Queste prese di posizione rischiano, con effetti presumo controproducenti per gli interessati, di avvalorare la tesi secondo cui costoro semplicemente detestano i bambini – afferma Guerini – come forse si potrebbe desumere dal loro impegno diretto ad indottrinarli con programmi scolastici “ad hoc” fin dalla più tenera età per convincerli che ciascuno può scegliere “ad libitum” i suoi orientamenti, in spregio alle proprie tendenze fisiologiche, che dovrebbero viceversa essere rispettate, in quanto innate (leggi qui il documento pubblicato su Radio Spada).
“A prescindere da ciò, a mio avviso – dice Pietro Guerini – fermo restando il rigetto di ogni forma di violenza, se non riconducibile alla legittima difesa, riconosciuta per legge a tutti, queste contestazioni vanno affrontate guardando in faccia i loro autori e non rimanendo silenti, immobili, con la testa bassa e inverosimilmente concentrati su altro anche a fronte di insulti, sputi e aggressioni. Noi non dobbiamo vergognarci di nulla poiché esercitiamo il diritto di manifestare le nostre opinioni, che, per giunta e nel merito, sono dirette ad affermare l’ulteriore diritto di nascere, basilare per la Vita di ciascuno. Se continueremo ad annullarci, anche con deboli ed intimoriti atteggiamenti, di fronte alle nostre aggressive controparti subiremo uno sterminio culturale e legislativo ben peggiore rispetto a quello fisico che i cristiani stanno pagando per la loro fede in alcune parti del pianeta, in quanto non frutto di una soccombenza locale ed occasionale, ma progressiva, irreversibile e generalizzata”.
Infine l’appello all’unità nella battaglia: “Coloro che condividono la nostra battaglia per la difesa della Vita nascente, abrogazionista e referendaria, si uniscano a noi orgogliosi delle proprie idee in occasione delle nostre prossime manifestazioni, a partire dalle 9 ore regionali di preghiera all’esterno degli ospedali indicati sul sito il primo sabato dei mesi dispari, dalla 9 ore nazionale del 13-6-2015, ore 9-18, di fronte all’ospedale Maggiore di Bologna e in vista dei prossimi cortei di Milano e Caserta del 10-10-2015, ore 15, con partenza sempre e rispettivamente da piazzale Cadorna e piazza Vanvitelli. Ogni partecipante sarà considerato uno di noi, essendo vani e degni di ilarità tutti i tentativi di indurci a rinnegare parte dei nostri sostenitori con argomentazioni non riconducibili al loro comportamento, poiché per il nostro comitato la lealtà e la riconoscenza sono due valori intangibili”.
Comunicato a firma Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194 e omonima associazione: no194@hotmail.it
sottoscrivo il presente comunicato
Alberto Speroni del Comitato NO194