A cura di CdP Ricciotti.
Introduzione.
Questo breve estrapolato dal «Dizionario di Teologia Dommatica» (1952, Piolanti, Parente, Garofalo, Editrice Studium Roma) spiega con relativa semplicità come si può arrivare all’eresia (materiale o formale) ed allo scisma (o atteggiamento scismatico) attraverso il sentimento.
Alla luce dei fatti, si può sostenere che oggigiorno il «sentimentalismo» sembra aver causato numerosi “piccoli” scismi all’interno della Chiesa, tante eresie, di fatto provando a minare l’Unità e la Santità della Chiesa stessa, in contesti più o meno vasti.
Tuttavia, laddove non ricorrono le note distintive (una o più di una) che caratterizzano la Chiesa, ovvero Unità, Santità, Cattolicità, Apostolicità, lì c’è un problema che, nella storia, all’occorrenza, abitualmente i Pontefici (e/o i Vescovi – Chiesa docente) hanno sanato, talvolta tempestivamente, altre volte nei tempi comunque necessari ed opportuni ad evitare il divampare di eresie e scismi.
Unità e Santità.
L’Unità della Chiesa implica la professione della stessa Fede, a cui si oppone l’eresia (negazione di una verità rivelata e definita); la partecipazione agli stessi Sacramenti, a cui si oppone il peccato (contro l’Unità della Grazia data dai Sacramenti); la sottomissione alla stessa Gerarchia legittima, a cui si oppone lo scisma. Le Encicliche «Satis Cognitum» (Leone XIII), «Mortalium Animos» (Pio XI) e «Mystici Corporis Christi» (Pio XII) spiegano l’Unità della Chiesa.
La Santità della Chiesa, come l’Unità, è triplice. La Santità dei principî, ovvero la Chiesa è dotata di mezzi che sono atti a produrre santità negli uomini (Magistero, Ministero, Autorità); la Santità delle membra, ovvero il fedele che vive santamente (osservando il Magistero, ubbidendo alla legittima Gerarchia, etc…) e/o chi segue i santi consigli, generalmente «raggiunge le alte vette dell’eroismo» (canonizzazione); la Santità dei carismi, ovvero il dono dei Miracoli (veri, definitivi) con i quali lo Spirito Santo manifesta la sua presenza nella Chiesa (in tutto il Corpo Mistico), come in alcuni membri particolarmente virtuosi (anime più care a Dio, in via ordinaria usate «per operare meraviglie»). Non esistono veri miracoli nelle false religioni. Eresie, peccati e falsi carismi, ovviamente, sono opera del maligno per “attentare” alla Santità della Chiesa.
Il Sentimento religioso.
Secondo il «Dizionario di Teologia Dommatica» pagg. 308 e 309, alcuni «ritengono che il sentimento deriva da una facoltà affettiva o emotiva distinta sia dalla facoltà volitiva (motiva) sia dalla facoltà percettiva-intellettiva; altri riducono i sentimenti a «moti e fenomeni psicologici»; infine altri ne fanno «delle funzioni rappresentative o intellettive».
La teoria scolastica formulata dall’Aquinate sulle tracce di Aristotele: «nonostante l’antichità, presenta le migliori garanzie di verità» (ivi.). Nell’uomo, quindi, ci sarebbero «due sole facoltà psichiche: la conoscitiva e l’appetititva», ognuna delle quali può essere sensibile o soprasensibile (quindi spirituale).
Dice il Dizionario: «Si ha quindi la zona sensitiva con gli organi sensori, le sensazioni e le passioni, che appartengono insieme al corpo e all’anima che lo informa. Da essa si passa alla zona spirituale, in cui funzionano intelletto e volontà, che sono facoltà immateriali. Propria delle facoltà sensitive è la sensazione, che da impressione passiva del mondo esterno sui sensi diventa percezione dell’oggetto e sua rappresentazione (fantasma – immagine), cui corrisponde nella facoltà appetitiva il movimento verso l’oggetto percepito, ossia quell’impulso accompagnato da emozione fisica, che suol chiamarsi passione (amore, odio, gioia, tristezza ecc.)».
Quale spiegazione poteva meglio disegnare il movimento verso l’oggetto percepito, ossia quell’impulso accompagnato da emozione fisica?
Ancora: «Come l’appetito sensitivo ha le sue passioni subordinate alle rappresentazioni sensibili, così l’appetito razionale o volontà ha le sue affezioni subordinate alle rappresentazioni intellettive (concetti-idee). Tra queste affezioni della volontà va collocato il sentimento, il quale pur risiedendo in una facoltà spirituale, come la volontà, ha ripercussioni nella zona sensitiva e, a somiglianza della sensazione, ha insieme carattere passivo e attivo, in quanto può dirsi impressione ordinata ad una azione» (ivi.).
Il Sentimentalismo.
Spiega il Dizionario: «Indefinita è la gamma dei sentimenti, che ha alla base l’amore». Per esempio, il sentimento religioso «nasce dalla conoscenza di Dio Creatore, che ispira all’uomo umile soggezione, adorazione, timore, soprattutto amore». Secondo la dottrina cattolica, il Magistero, «il sentimento religioso non precede, ma accompagna e segue la conoscenza di Dio ed è energia preziosa per lo sviluppo della pietà e della perfezione spirituale».
Il sentimento, dunque, non può precedere la conoscenza di Dio, che noi abbiamo correttamente illustrata dal Magistero della Chiesa, ma deve seguire la guida (Chiesa docente) che opera per la santificazione dell’uomo così come abbiamo visto in precedenza (insegnamento, Sacramenti, governo, etc…).
Purtroppo dal dannato Luteranesimo in avanti, «il sentimento è diventato per molti l’unica o la principale fonte della religione ridotta a una semplice esperienza psicologica individuale».
Questa «esperienza religiosa» è oggi, dal comune fedele (sovente ignorante, in buona o cattiva fede), «elevata a criterio di conoscenza e di vita etico religiosa».
Adesso è opportuno far capire meglio, cito un caso concreto. Per esempio si sente dire: se non vai a Medjugorje non potrai mai capire le sensazioni, l’atmosfera, ci sono i miracoli (sono definitivi e riconosciuti dalla Chiesa? No), ci sono le conversioni (in che senso? Il “convertito” crede nella Chiesa o in Medjugorje? Conosce il Credo commentato? I dieci comandamenti commentati? Il Catechismo? È una conversione o è un principio di conversione, che può avvenire ovunque quando Dio vuole?), etc … indifferenti a tutte le condanne ivi comminate dalla Chiesa, freddi alla guida della Chiesa (qui, sul sito ufficiale della Diocesi, una vasta carrellata). Ecco concretizzarsi «il superamento della conoscenza di Dio», che noi abbiamo correttamente illustrata solo dal Magistero della Chiesa (eresia materiale o formale); ecco la sovrapposizione dell’«esperienza religiosa» al Governo della Chiesa (scisma o atteggiamento scismatico). Con carità dobbiamo saper spiegare ad un fratello in errore perché sbaglia. Ecco a cosa serve l’erudizione in materia (non serve a pavoneggiarsi o ad aggredire ostentando verità).
Questo atteggiamento provoca «tutte le aberrazioni di cui è capace il sentimento cieco, individuale, subcosciente, non disciplinato della luce e dalla forza della ragione». Per conseguenza «riduce la religione ad un capriccio psicologico, rinnegando, insieme con la dignità dell’intelletto, la personalità stessa di Dio, il fatto storico della Rivelazione [es. si nega, di fatto, che la guida è la Chiesa docente, a favore della Chiesa discente che è invece suddito, gerarchicamente inferiore, NdR.], e tutti i fatti esterni religiosi, che si impongono alla coscienza e non derivano da essa» (ivi., pag. 120).
La Chiesa ha rigettato questa tendenza condannando nel Concilio di Trento il Luteranesimo ed il Modernismo poi (cf. Pascendi Dominici Gregis, san Pio X e Humani Generis, Pio XII).
Il fondatore della «teologia sentimentale», adottata come criterio di vita da molti fedeli contemporanei (spesso ignari a causa della carente cultura e pericolosa formazione delle loro guide), è Schleiermacher.
Conclusione.
Conclude il Dizionario (pag. 309): «il sentimentalismo psicologico, esagerazione del semplice sentimento, sul terreno religioso è anarchia e smarrimento dello spirito, che s’avvia inconsciamente verso il Panteismo e l’Ateismo».
È ovvio, poiché, come dimostrato, se il fedele (Chiesa discente) si pone, anche “in buona fede”, al di sopra dell’Autorità (Chiesa docente), o nella materia della docenza o nella materia dei sacramenti (e/o sacramentali) o nella materia del governo, non può esserci altro che anarchia celata nella «fede sentimentalista», con le logiche conseguenze a cui conduce.
Difatti, per concludere, o si crede realmente nella Chiesa dotata di Unità, Santità, Cattolicità, Apostolicità, o si crede in altro, poiché sono due fedi differenti.
In una normale condizione di giurisdizione nella Chiesa, i prodotti della «teologia sentimentale» all’interno della Chiesa sono stati sempre arginati sul nascere con misure di Governo adeguate.
Esempio conclusivo.
In foto, Bergoglio e Cantalamessa ricevono una “benedizione” mediante l’imposizione delle mani dei “pastori”, “sacerdoti” e laici che hanno animato l’incontro protestante (vietato dalla Chiesa, v. «Mortalium Animos», Pio XI) . Nello stesso contesto, Raniero Cantalamessa, «il nostro contributo all’unità è l’amore reciproco», ha spiegato. Se alcuni vogliono costruire l’unità a partire della verità di fede, «noi vogliamo farlo partendo dal cuore» (fonte – fonte). Ecco dei chiari esempi di «teologia sentimentale». Alcuni approfondimenti qui su Radio Spada.
Come si può notare, anche in questo breve studio non vuol esserci alcun giudizio temerario, ma c’è solo la normale esposizione della dottrina cattolica. Per concludere leggiamo Pio XII contro le tattiche sentimentaliste di presunto dialogo:
Sempre grande Papa Pacelli, il “Pastor Angelicus”, altro che l’attuale ideologia del dialogo ad ogni costo (anche se l’interlocutorie ci vuole zittire e far scomparire dalla faccia della terra). Che ideologia calabraghista, tipica degli apostati, di chi vuole la capitolazione della Chiesa dinanzi al mondo ed ai non cristiani. Ma tant’è: avendo aperto al protestantesimo, al ecmunismo, all’ecumenismo ed alla massoneria, cosa ci potevamo aspettare dai papi del C.V. II ? semprec he li si voglia considerare veri papi, e non usurpatori (ad esempio del seggio già assegnato al Card. Siri, che aveva anche già scelto il nome Gregorio XVII). Il tragico errore di Pacelli fu di non aver ridotto allo stato laicale (o scomunicato) Montini, quando scoprì il suo tradimento (le spiate al Cremlino sui preti infiltrati in URSS da Pio XII per aiutare la Chiesa del silenzio).
Adesso con la foto del Raniero, è ancor più chiaro cosa germogliava da tempo nel Bergoglio e nel vatican -massonico !
ho fatto parte del movimento carismatico per anni, anche làc’erano persone che si fissavano sulla liturgia, cioè sull’apparenza , sulla fenomenoia del pregare, tutti felici se qualcuno imponeva le mani, guai a non imporle. Una mia carissima amica, davvero una brava persona però mi insegnò quello che era successo. Dal movimento carismatico, cominciò ad aiutare con le preghiere, il rosario, un esorcista. Un bel giorno, le venne in mente di imporre le mani sugli indemoniati, la gente veniva liberata da Cristo, è sempre così non siamo noi, o i santi o chissà cosa, ma il Signore, lo Spirito Santo, la Terza Persona ecc., cosa recitiamo nel Credo?
La mia amica cominciò ad insuperbirsi,a sentirsi qualcuno, a sentirsi importante. Sapete cosa è successo? Che il demonio dall’indeminiato, passò direttamente a lei e dovette fare un anno di esorcismi, perché pecco di superbia.
I santi si contano sul palmo delle mani in ogni secolo, il resto è un’armata Brancaleone.
MAI insuperbirsi.
Ed è nel cuore che possiamo capire appieno quanto siamo piccoli rispetto il buon Dio e fragili, essendo semplicemente sue creature.
L amia amica studiava teologia, e non si laureava mai, aveva seri problemi con il latino e toccava a me correggere le sue tesine, sinceramente non ne potevo più. IO poi finiì con lo studiare alla gregoriana, perchè applicai la teologia alla storia dell’arte del 500, e lei psicologia.
C’è sempre un disegno, e non è il nostro, noi siamo matite, nemmeno penne in mano al Creatore, il sommo Artista.
Si possono avere i più grandi doni, cioè carismi, ma nel momento esatto che ci dimentiachiamo che vengono da Lui, ecco pronta una bella batosta, legnate serie.
Bergoglio, da vero gesuita, qual è, fate attenzione un gesuita vero, non un gesuitista, come tanti oggi, all’inizio non poteva soffrire quelli del rinnovamento carismatico, in amercia latina ce ne sono così tanti.
Ma poi ha visto i frutti, così lui riferisce in una intervista.
IO ho studiato con i gesuiti, stavo zitta, parlavo di Gesù come icone, ma anche come Persona, una Persona viva, non solo una bellissima immagine, una iconografia.
Poi un gesuita, dopo 5 anni di amabili chiacchere sull’immagine di Gesù, alla fine ci è arrivato da solo.
Ma lei ha dono?
Si , ma non per me, per gli altri.
Ma è il rinnovamento nello Spirito, perché non me lo ha detto?
Poi è andato a esplorare, e finalmente l’ho visto sorridere, tutto contento mi fa: oggi ho cantato in lingue il Signore!
Come era felice, uno che parla tante , cinese, tedesco , italiano, inglese, ecc.
Ho sorriso.
Ci vuole anche un po’ di gioia a portarla la Croce, soprattutto perché c’è Gesù a fianco a noi.
Poi io ho letto la vita di S.IGnazio, ma gli Esercizi spirituali no, che noiosi, sono sincera.
E non sono gesuita, ne carismatica, ma criastina, cristiana è il termine giusto, e una madre di famiglia, anche se il gesuita era convinto che avessi la vocazione, ma essere suora non è studiare storia dell’arte, ance se perché no, una suora può studiare, medicina, fisica, storia dell’arte, psicologia, ecc. oppure no.
C’era una cosa che faceva questo gesuita, e non capivo all’inzio. All’improvviso si buttava in ginocchio e si batteva il petto.
Ma padre che fai?
MI umilio, come S.Ignazio, così faceva.
ERa convinto, sono andata a controllare nella biografia di S.IGnazio.
Se osservate di nuovo la foto che avete messo, Bwergoglio che fa?
Sta in ginocchio!
Ma per lui è facile, è un tale appassionato del rosario, se segue anche Maria, come fa a non essere umile….( Magnificat, incipit..l’anima mia magnifica il Signore perchè ha guardato alla umiltà della sua SERVA…)
Dio benedica i gesuiti, speriamo che un giorno ritornino a combattere la massoneria, come 50 anni fa, e questo papa che il Signore ha messo a capo della chiesa, per rinnovarla e per rinnovare il suo ordine.
Si fa così si fa cola, e lo dico sia al Rinnovamento, che a Radio Spada…ma tu, nel tuo piccolo, ci hai fatto sopra un’oreta di adorazione davanti al Santissimo prima di affermare questo, di andare litigando in giro, criticando.
Ho conosciuto un altro sacerdote, un brasiliano, faceva delle prediche molto belle, molto politicizzate, poi nella sua vita, tutto il contrario, eppure era molto colto e intelligente, che peccato.
Ma era talemnte preso dai suoi ragionamenti, i suoi, che non vedeva più quelli di Cristo, sie ra perso nella tangente.
meditate gente
cosa converte di più un anima in pena, cioè la porta a Cristo, un ragionamento, un sorriso, un abbraccio, un ascolto silenzioso di ore, il pane se è povero, …?
Boh, sinceramente io ancora non ho una formula vincente, e ora sto zitta, perché a parlare troppo si dice sempre qualche stupidaggine, si pecca sempre .
non è mia è di san Luigi Gonzaga
ciao 🙂
A.M.D.G.
Grazie per la testimonianza. L’articolo spiega brevemente dove c’è Cattolicesimo e dove c’è Pentecostismo, come accade sempre più spesso nel RNS.
padre Cantalamessa l’ho incrociato a Hautecombe, correvo durante il ritiro dentro il chiostro e gli sono andata a sbattere contro, quasi l’ho fatto cadere, poverino, era tardi e dovevo andare a cucinare, non si può solo pregare, gli altri che mangiano sennò?
Da quello che ho osservato, passava ore di preghiere in cappella, in silenzio, non metteva mai male tra le persone, ascoltava i problemi degli altri e poi li teneva per se e suoi sandali da francescano non erano Max Mara, ma davvero consumati.
MI sa che siete così spaventati dei massoni, che finite per vederli anche tra quelli che non lo sono davvero, che bel casino, DIo vi illumini
riciao
Anche i satanisti passano ore ed ore a pregare.
vi metto un link di una suora che pregava sempre per i massoni, una donna semplice , più brava a ricamare e cucire, che a studiare teologia, ma con una preghiera fortissima in Cristo.
https://sites.google.com/site/testimonianzedifede/mistici/madre-speranza-di-gesu
si massacrava con il cilicio e le penitenze prima di incontrarne uno, e alcuni sono stati salvati da Cristo, non dalle disquisizioni teologico-dogmatiche, perché come fai a convincere uno che è intrappolato in una setta che gli ha lavato il cervello, questa è la massoneria
Pregare non è incompatibile con la dottrina e non è sentimentalismo, se si prega come Dio vuole e non come vuole l’uomo. Non vedo la pertinenza del caso di questa suora con il nostro articolo.
Ho fatto parte del movimento carismatico e mi è servito come esperienza. Ho scoperto delle cose che non sono in sintonia con la sacra scrittura come danzare d’avanti al sanntissimo e mi domandavo se era adorazione o spettacolo in quanto mi distoglieva
dallo sguardo a tu per tu con Gesù,forse non si rendono conto che la parola de Signore si sente nel silenzio,a santirli sanno tutto loro .invece si scprono delle eresie