gender_rivoluzione

di Massimo Micaletti

 

E’ noto che chi si batte per il riconoscimento di una falsa nozione di famiglia sostiene essenzialmente qualcosa che non esiste in realtà; qualcosa che dovrebbe avere un nome diverso ma si ostina a volersi accaparrare una parola – “famiglia”, appunto – che garantisca uno statuto morale e giuridico che non gli spetta. Chi afferma possa darsi un “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, insomma, deve operare una costruzione, deve convincere chi guarda (o chi legge) che quel che vede (due uomini o due donne che si tengono per mano davanti ad un officiante) assomiglia a qualcosa che è del tutto contrario all’evidenza.

Questa costruzione viene realizzata mediante i soliti due strumenti: l’emotività e la menzogna. Ma esse viaggiano sulle ali della propaganda e la propaganda, pur trovando sempre aperte le porte dei media e di certa “cultura”, ha un costo. E chi paga?

Nel caso del referendum sul “matrimonio” gay che si terrà questo 22 maggio in Irlanda, pagano i massoni americani, come riferisce efficacemente questo pezzo:

http://www.matchman-news.com/irlanda-denaro-usa-per-comprare-il-referendum/

Pur a fronte di tali evidenze, qualcuno si ostina a negare l’esistenza di lobby LGBT finanziate dai soliti plutocrati liberali, per i quali la distruzione della famiglia è obiettivo necessario all’affermazione dell’uomo consumatore, abbandonato ai propri istinti, al mercato ed in ultima analisi al Nemico.

E noi che possiamo fare? Tenere gli occhi aperti, svelare gli inganni e i traffici, denunciarli e soprattutto pregare. Il 22 maggio è Santa Rita, che la Santa dei casi impossibili vegli sulla cattolica Irlanda e su chi difende la famiglia e la vita.