di Martino Mora
La vittoria del sì al referendum sul matrimonio omosessuale nella ex cattolicissima Irlanda merita almeno tre considerazioni, che permettono di capire come sia stata possibile un tale implicito rifiuto non solo della morale cristiana, ma anche dell’ordine naturale e umano della società. E come tale rifiuto abbia potuto contagiare la maggioranza del popolo irlandese. Popolo un tempo cristianissimo.
La prima considerazione è lapalissiana: laddove si sono affermate la società dei consumi, l’idolatria della merce, il primato dell’avere sull’essere, insomma il materialismo pratico, sono calate la notte dello spirito, l’allontanamento dal sacro, l’individualismo estremo, l’edonismo largo diffuso, il nichilismo morale, lo sradicamento collettivo. In termini di secolarizzazione e quindi di nichilismo il capitalismo dei consumi si è rivelato molto più subdolo e pericoloso del comunismo sovietico dei mangiapreti. Caduto il comunismo, in molti Paesi dell’Est Europa le masse si sono riavvicinate alla fede cristiana, e in fondo non se ne erano mai staccate, nonostante il pericolo e le persecuzioni. Nella capacità di distruggere la vita dello spirito, market batte Marx con punteggio tennistico.
La seconda considerazione riguarda quello che è oggi il vero Potere. Dimentichiamoci Montesquieu, il liberalismo e la classica distinzione tra i poteri. Oggi i due veri poteri sono l’economia e l’informazione. Chi possiede i mass media, chi produce i film e i telefilm, chi gestisce le televisioni e i loro palinsesti, chi possiede i grandi quotidiani, detiene il potere di fabbricare e imporre l’opinione, di cambiare le parole e il loro significato, di esercitare tutta la persuasione retorica necessaria per influenzare la mentalità della gente. Gli irlandesi hanno perso la bussola, certamente, ma dopo avere subito per anni un vero e proprio lavaggio del cervello, non certo un dibattito razionale. Gli omosessualisti come gli immigrazionisti non vogliono dibattiti razionali, perché perderebbero. Gli omosessualisti come gli immigrazionisti vogliono far leva su emozioni, passioni, indignazioni, vittimizzazioni, veicolate dalla potenza dei media. E così vincono. In una società atomizzata come la nostra, in una società senza radici, chi gestisce i media vince.
La terza considerazione riguarda l’atteggiamento della Chiesa Cattolica irlandese, che per bocca dello stesso primate di Dublino ha rifiutato di combattere la battaglia con tutte le armi a disposizione, e ha assunto un atteggiamento quasi pilatesco, permettendo a circa un quarto del clero di esprimere chiaramente il suo favore al matrimonio omosessuale, in spregio alla Bibbia, al catechismo, alla Tradizione e al diritto di natura. Il clero si secolarizza, tradisce, svolge il compito di quinta colonna e lo si lascia fare. Non sia mai che qualcuno ci accusi di “integralismo”! Dalle statistiche sembra che gran parte dei giovani che hanno votato sì al referendum venga da scuole cattoliche. Ebbene, come è possibile che le scuole cattoliche non abbiano insegnato a questi giovani la differenza tra il bene e il male? Che cosa si insegna in quelle scuole? L’umanitarismo? L’ecologismo? A essere vegetariani?
Naturalmente questi sono i frutti di quel cambiamento radicale interno alla Chiesa iniziato – almeno dal punto di vista operativo – con il Concilio Vaticano II, i frutti cioè della “medicina della misericordia”, del rifiuto della Chiesa di svolgere il proprio compito di katèchon, della rinuncia a combattere il Male. È il rifiuto di Paolo e Agostino. È il rifiuto di essere katèchon, della distinzione delle due città agostiniane, di esercitare compiutamente il compito dell’auctoritas. Il Nemico non esiste più. E il Male avanza, travestito da bene, sotto mentite spoglie, ma avanza.
E ora la Chiesa di Roma che fa? È consapevole di questa sconfitta epocale? No, dice monsignor Galantino, fedelissimo di Papa Francesco: «Non credo alla categoria del “contro”. Un cristiano che si mette contro qualcuno o qualcosa già sbaglia passo». Sembrerebbe quindi che monsignor Galantino non abbia mai letto il Vangelo. Notte del mondo, notte della Chiesa.
Dio avra’scritto sul colletto del clero progressista a favore del matrimonio omosessuale la parola ipocrita.
la chiesa di roma che fa??? “Accetta la sfida” (Osservatore Romano)… adeguandosi ai supremi principi della ‘laicità’dello stato: “Niente isterismi” (Osservatore Romano )!!! Ha parlato il Parolin, ma tace il Bergoglin: costui, si sa, è impegnato sul fronte della misericordia: più malati crea, più misericordia effonde (lasciando crepare)!
E pensare che anche tra i detti tradizionalisti, la maggioranza crede che l’ombra spaventosa che copra il sole sia tuttavia la chiesa!
mi correggo, sciogliendo: “E pensare che anche i detti tradizionalisti, in maggioranza, credono che l’ombra spaventosa che copre il sole, sia il SOLE! Fuori metafora: che ‘questa’ chiesa sia la CHIESA!
Ma i tradizionalisti paravaticano sono stati messi in piedi da Lienart …. è quanto dire! Di che ci meravigliamo? Sono pure loro, anche se i più sono in buona fede, figli della vedova! Intelligenti pauca!
Mah, la ringrazio della sua attenzione, ma mi permetta di rispondere al suo accorato appello.
È vero, io non sono il papa, e quindi , più che non potere pronunciare “verità infallibili” ( che significa, ci sono verità fallibili? purtroppo oggi sì, stando all’ insegnamento alla moda: “nessuna verità è assoluta”, come dire: non c’è nessuna verità, perché una verità non è una opinione….), ho il dovere di attenermi ai pronunciamenti del papa in materia fidei, perché ‘esenti da errori, ‘infallibili appunto: dogma di fede cattolica, mi pare. E se ho questo dovere, come cattolico, ho anche la capacità, mi pare , di comprendere il senso di quei pronunciamenti, tanto che devo farne regola della mia fede e della mia vita cristiana. E quindi, se devo accettare quell’insegnamento, devo essere anche in condizione di capire quando un insegnamento è difforme da quello, e quindi rifiutarlo. Io non creo l’infallibilità, ma mi adeguo ad essa: el’infallibilità non è mai in contraddizione con se setssa: lapalissiano! “Siate sempre pronti a rendere ragione della vostra speranza” dice S. Pietro ai cristiani, non ai papi…
Che io debba concludere da un insegnamento errato che chi lo dà non è papa, me lo ha detto un papa, con un suo pronunciamento solenne in materia: Paolo IV…, che non mi dice che non posso capire se un papa non è papa fino a quando un papa non me lo dice, ma mi dice che ipso facto, se anche eletto nel rispetto di tutte le regole canoniche ( non è il caso delle elezioni di questi papi, da G.XXIII in poi…) , un papa, se eretico – figurarsi se peggio che eretico, nemmeno cristiano…- NON è PAPA, e qiuindi io NON LO DEVO riconoscere come tale ( Paolo IV chiama persino i Principi cattolici a fargli guerra, a questo falso papa… i principi cattolici, dice, non i Principi della Chiesa, e non i papi a venire….). Significa che io nel mio giudizio di fede, conformato sulla dottrina della chiesa, in forza del sensus fidei che mi appartiene come cristiano (vedi S. Pietro, sopra), io posso e devo riconoscere l’errore in chi lo pronuncia, e quindi disconoscerne l’ autorità, IPSO FACTO. IO allora sono infallibile della stessa infallibilità della Chiesa, a differenza di questi cosiddetti papi che in forza della loro eresia – o peggio della loro negazione della fede cristiana tout-court – nemmeno appartengono alla Chiesa.
Che una tal chiesa, voluta e guidata da tali papi, sia incapace di “buoni Sacramenti” e di “buona Messa”, è la conseguenza degli atti stessi posti in essere da questa chiesa e dai suoi papi: il Novus Ordo Missae e il Pontificalis Romani di quel detto papa di Paolo VI: anni 1968 e 1969.
Lei che mi invita a cessare di fare la guerra alla FSSPX, mi dica con quale autorità lei, voi, vi permettete di criticare questi papi, di resistere al loro insegnamento e a quello del loro Vaticano II, in materia di libertà religiosa ecumenismo dialogo interreligioso riforma liturgica….., pur riconoscendoli come papi… e intrattenendo con loro dialoghi surreali per veder di ridurli, di riportarli, alla ortodossia cattolica: voi papi dei papi stessi!
– Perfettamente d’accordo invece con Agostino Arciprete. Fa bene sentire che non si è soli ad avere certe idee…
Bbruno, ha mai provato a pensare che forse certi “tradizionalisti” non è che credono che questi uomini di Chiesa rappresentino la Chiesa, ma forse non si arrogano semplicemente il compito e la facoltà di decidere loro chi sia Papa e chi non lo sia, visto che solo un Papa potrà stabilirlo infallibilmente? Tutti possiamo capire che Francesco non parla da Papa, tutti possiamo avere la nostra opinione su vescovi e prelati vari e capire che dicono scemenze, ma forse crediamo di poter infallibilmente decidere chi è Papa e chi no? Non si dovrà forse attendere che un papa ci dica con certezza questo? E nel frattempo invece di disputare sul papa si o papa no, non è meglio prosseguire a dare i buoni sacramenti, la buona Messa, le buone scuole e a fare quotidianamente il nostro penoso dovere? Lo sa bbruno che se non c’è una gerarchia non possono esserci di conseguenza nemmeno i sacerdoti, e nemmeno i sacramenti? Lei forse mi risponderà che il sacerdozio è garantito per qualche miracolo, ma siccome in realtà nè lei nè io sappiamo di più di ciò che i nostri occhi vedono, non possiamo pronunciare nessuna verità infallibile, perciò se non possiamo dire nulla con certezza, perchè disputare su cose più grandi di noi? invece di fare guerra alla FSSPX, che pare la vostra peggior nemica, vivete in pace, fate il vostro dovere, poi un giorno un Papa ci dirà qualcosa di sicuro. Fino ad allora meglio pensare a fare cose buone che a cercare magagne fuori da noi.
Mah, la ringrazio della sua attenzione, ma mi permetta di rispondere al suo accorato appello.
È vero, io non sono il papa, e quindi , più che non potere pronunciare “verità infallibili” ( che significa, ci sono verità fallibili? purtroppo oggi sì, stando all’ insegnamento alla moda: “nessuna verità è assoluta”, come dire: non c’è nessuna verità, perché una verità non è una opinione….), ho il dovere di attenermi ai pronunciamenti del papa in materia fidei, perché ‘esenti da errori, ‘infallibili appunto: dogma di fede cattolica, mi pare. E se ho questo dovere, come cattolico, ho anche la capacità, mi pare , di comprendere il senso di quei pronunciamenti, tanto che devo farne regola della mia fede e della mia vita cristiana. E quindi, se devo accettare quell’insegnamento, devo essere anche in condizione di capire quando un insegnamento è difforme da quello, e quindi rifiutarlo. Io non creo l’infallibilità, ma mi adeguo ad essa: el’infallibilità non è mai in contraddizione con se setssa: lapalissiano! “Siate sempre pronti a rendere ragione della vostra speranza” dice S. Pietro ai cristiani, non ai papi…
Che io debba concludere da un insegnamento errato che chi lo dà non è papa, me lo ha detto un papa, con un suo pronunciamento solenne in materia: Paolo IV…, che non mi dice che non posso capire se un papa non è papa fino a quando un papa non me lo dice, ma mi dice che ipso facto, se anche eletto nel rispetto di tutte le regole canoniche ( non è il caso delle elezioni di questi papi, da G.XXIII in poi…) , un papa, se eretico – figurarsi se peggio che eretico, nemmeno cristiano…- NON è PAPA, e qiuindi io NON LO DEVO riconoscere come tale ( Paolo IV chiama persino i Principi cattolici a fargli guerra, a questo falso papa… i principi cattolici, dice, non i Principi della Chiesa, e non i papi a venire….). Significa che io nel mio giudizio di fede, conformato sulla dottrina della chiesa, in forza del sensus fidei che mi appartiene come cristiano (vedi S. Pietro, sopra), io posso e devo riconoscere l’errore in chi lo pronuncia, e quindi disconoscerne l’ autorità, IPSO FACTO. IO allora sono infallibile della stessa infallibilità della Chiesa, a differenza di questi cosiddetti papi che in forza della loro eresia – o peggio della loro negazione della fede cristiana tout-court – nemmeno appartengono alla Chiesa.
Che una tal chiesa, voluta e guidata da tali papi, sia incapace di “buoni Sacramenti” e di “buona Messa”, è la conseguenza degli atti stessi posti in essere da questa chiesa e dai suoi papi: il Novus Ordo Missae e il Pontificalis Romani di quel detto papa di Paolo VI: anni 1968 e 1969.
Lei che mi invita a cessare di fare la guerra alla FSSPX, mi dica con quale autorità lei, voi, vi permettete di criticare questi papi, di resistere al loro insegnamento e a quello del loro Vaticano II, in materia di libertà religiosa ecumenismo dialogo interreligioso riforma liturgica….., pur riconoscendoli come papi… e intrattenendo con loro dialoghi surreali per veder di ridurli, di riportarli, alla ortodossia cattolica: voi papi dei papi stessi!
– Perfettamente d’accordo invece con Agostino Arciprete. Fa bene sentire che non si è soli a ragionare in un certo modo…
visto che nessuno replica, io insisto…
… perché quel giudizio che, in nome della dottrina cattolica, mi permette di criticare il papa, che tuttavia risconosco, non mi dovrebbe permettere, in forza della stessa dottrina, di disconoscere come papa uno che quella dottrina disconosce? O il papa lo riconosco, e gli devo obbedienza, o il papa lo nego perché non è papa. Perché non è quello che Cristo mi ha detto che deve essere , colui che deve confermarmi nella fede.
Ma il papa è infallibile quando parla ex cathedra, dicono… Ma a parte che il papa la fede cattolica la deve insegnare incorrotta e integra, sia nel suo magistero ordinario che in quello straordinario, perché in quella dottrina crede lui per primo, e mai la può smentire, nemmeno quando dorme…, a quelli che sostengono che la sua infallibiltà scatta solo nel magistero solenne ex cathedra, dico: come potete pensare che uno di questi nuovi papi si possa permettere di condannare solennememnte ex cathedra quegli errori che con tanta efficacia riesce a propalare attraverso il suo insegnameto a braccio, come si dice??? Non c’è abbastanza confusione nel mondo cattolico, da richiedere finalmente quell’intervento staraordinario chiarificatore? Ma quando mai costoro potrebbero pensare di distruggere con le loro stesse mani quello che con tanta ostinazione hanno costruito? Demolire quella strana costruzione che loro stessi hanno elevata??? E che tanto consenso porta loro da parte dell’universo mondo??? E da parte, se ne ha ormai la certezza, dei loro Mandanti, che siedono in altre Logge che quelle vaticane, e ai quali, pare proprio, debbano rendere il conto finale???? Vedete il caso ultimo del presidente eletto della Conferenza episcopale francese, mon. Pontier, con ogni evidenza un affiliato del Grande Oriente di Francia…E Roma tace…Ma chi tace acconsente. Appunto.
Attendo fiducioso nella Parusìa…
e nell’attesa che facciamo?
Ho 22 anni e noto sempre più che noi cattolici siamo destinati ad estinguerci in un futuro relativamente vicino. Basti notare che siamo l’unico reale ostacolo all’approvazione dei “matrimoni” gay, per esempio. Non passerà molto tempo in cui si parlerà della “cattolicissima” Italia che ha approvato tali “matrimoni”.
Siamo come i dinosauri, con una lunghissima storia ma destinati a scomparire, ed è allora che spero si realizzi la Parusìa…
Salvo,
… ma nell’attesa della Parusia siamo illuminati dalla lampada della fede, nella parola di Colui che ha detto: “Nel mondo sarete oppressi; ma abbiate fiducia: io ho vinto il mondo!”. E i veri credenti in Cristo, seppure ridotti a una “manciata” ( secono l’espressione di Sant’ Atanasio), non sono destinati a scomparire, ma essi sono gli eredi del Regno: “ Non temete, piccolo gregge, perché a Dio è paciuto dare a voi il Regno”. È invece il mondo con tutto il suo apparato scenico di roboante potenza che sarà spazzato via (1Cor,7)
“In patientia vestra possidebitis animas vestras” (Lc 21, 19)
Belle parole. Le andrebbe uno scambio d’opinioni ? La mia email è salvoa.92@hotmail.it . Se le va le sarei grato.
Scusa, Salvo, se solo ora rispondo al tuo post. Ti ringrazio del’apprezzamento, ma quanto alla tua proposta di uno scambio di opinioni via email, se essa mi ha lusingato, nello stesso tempo mi ha lasciato perplesso: troverei estremamente difficile farlo, mancando esso di quella condizione che lo renderebbe proficuo: la conoscenza personale . Preferisco quindi mantenere il confronto delle idee nello spazio neutro del blog, che consente libertà di espressione senza il rischio del fraintendimento…
Le assicuro che non ci sarebbe alcun fraintendimento. Riguardo la conoscenza personale beh, in un certo senso è vero, non sono preparato in tutto il cattolicesimo. Anche per questo mi piacerebbe fare due chiacchiere.
Comunque, accetto la sua volontà.
Condivido le cose scritte da bbruno.
Mi pare di poter osservare in anbienti del tradizionalismo tante incitazioni alla resistenza, rinunciando tuttavia alla definizione esatta e inconfondibile del nemico. Chi urla (predica) all’orecchio altrui spesso ha già pronte le vie di mezzo da tirar fuori nel momento di massima eccitazione emotiva, annichilendo con codarda vigliaccheria anime buone e ben disposte. Così, dopo aver ascoltato e riascoltato tuitte le eresie dei “papi”, ci viene propinata anche la contraddittoria idea che comunque essi sono Papi. E’ come dire: smettete di ubriacarvi ma riconoscete, in tutto o in parte, che l’alcool è sempre vostro padrone. Questa indecisione, se tale è, poteva trovar giustificazione, forse, nei primi anni del disastro conciliare, ma ora evidenzia solo un tentativo di accomodarsi a discapito della verità.
Certo, il nemico a volerlo considerare (in tutto) tale, fa paura…..
e papa francesco che fa? Tace! In mancanza di una sua parola, acconntiamoci del suo Parolin!
In verità Bergoglio parla di famiglia naturale, ma in raduni circoscritti, piano-piano, senza esagerare nei termini per non offendere troppo le potenze “nemiche”… Anche perchè, non lo dice chiaro per non compromettere tutto, ma il popolo cattolico a certe modifiche non è ancora pronto !
Un passetto alla volta, imparando da Ratzinger e dai precedenti….
Montini fu “esagerato” nell’imporre la nuova messa-mensa ; ha fatto sentire a tutti puzza di zolfo ed ha scatenato la reazione dei cattolici veri, bloccando il passaggio alla nuova era.
Ma Woityla, cresciuto nella Polonia comunista, aveva ben imparato l’uso del bastone e carota, così a sorrisi e viaggi intercontinentali, ingraziandosi le masse, ha potuto scrivere eresie incredibili senza reazioni drammatiche.
Non si crederà mica che Bergoglio sia così fesso ?!
Quel che meraviglia è che vi siano ancora cattolici che lo credono cattolico…
Dio non é cattiolico! disse con imprudenza Bergoglio.
Ma bisogna ragionare un po’ perchè Bergoglio sa fin dove arriva l’acqua e si muove con tre passi innanzi ed uno, piccolo, indietro.
Analizziamo il fatto com’é e scrutiamo oltre la gravità dell’affermazione il suo fondamento logico e teologico.
Dice sempre la Chiesa di sempre, che il Signore Gesù per bocca dell’Apostolo San Paolo, detto universalmente il principe degli apostoli,o l’Apostolo per antonomasia:
“La Chiesa é Cattolcica.
“La Chiesa é il Corpo Mistico di Cristo che pertanto ne é il Capo! Vero? sì! incontrovertibile. Parola del NuovO Testamento.
Teniamo perciò questo dato incontrovertibile e andiamo avanti.
Nei Santi Evangeli, Gesù più volte afferma: “chi vede Me vede il Padre.” E: “Il Padre ed Io siamo Uno”. Incontrovertibile! Sì, é Parola di Dio.
In un organismo integro e sano, la il corpo é ciò che é la testa, vale a dire che un corpo e la propria testa sono identificabili come la stessa medaesima persona. Il corpo di un uomo che ha una testa umana é inequivocabilente un corpo umano.
L”uomo é un mesomorfo semita O camita O japetico. lA testa e il corpo non saranno fra loro difformi, saranno: quelli di un mesomorfo, senita oppure camita oppure japetici
Se il corpo é cattolico, la testa é cattolica e, poiché la testa e il Padre sono una cosa sola, il Padre é in primis, essndo origine del Capo e del Corpo, Cattolico.
Dunque, chi afferma il contrario, in materia logica e teologica fondamentale , erra enormemente!
Se chi erra enormemente in materia teologica si fregia del titolo dei Vescovo di Roma, il Vescovo di Roma é in contraddizione con il suo titolo di Sommo Pontefice, quindi non é Vescovo di Roma, successore di Pietro e pertanto non é Papa,.
non é infallibile, usurpa un’autorità che non gli spetta, E’ un’impostore se ne é consapervole, se non ne é cvonsapevole, é spiritualmente un ‘minus habens’
“Sacra Scriptura locuta est: causa finita est!”
Comprendo ora il disastro avviato nel 1958 con l’elezione di Siri a papa, con notizia nascosta e 3 fumate 2 blanc e 1 noir.L’errore è stato accettare allora per chi sapeva. Ora a chi è chiaro solo ora il gioco,tipo sottoscritt,la scelta spetta ora:ad ognuno la sua ora ma non è mai troppo tardi per dire ora basta. I fedel (veri e pochi) non ne possono più, comodo dire tiriamo avanti coi sacramenti per il popolo, ma il popolo che si ritrova tanti bergoglini come preti ed è la maggioranza assoluta che deve fare? Continuare a trangugiare non sapendo la verità? Eh no. La verità va urlata sui tetti perchè ne renderemo conto a NS Signore, l’ora è tragica. Questi 2 a roma non sono probabilmente manco uno papa ma entrambi vescovi in bianco a Roma (Fatima). Comunque il secondo di certo NON lo può essere, l’apostasia è la realtà al vertice ed in periferia, esistenziale e contingente. Io ho detto basta, prego in solitudine o con i lefebvriani ma basta questo teatro di sacrilegi. Il N.O. è eretico in base al Concilio di Trento e bolla papa S.Pio V Quo primum tempore. Quindi complice con la mia presenza a questo sacrilegio a NS Signore NON più! Ora di scelte gravi e non facili ma da farsi. Viva S.Atanasio e pazzi per Dio.Il popolo seguirà i sacerdoti santi dichiarati ora pazzi.Coraggio , non licet.
lasciamo stare Fatima per questi due biancovestiti, come se bastasse vestirsi di bianco per essere papi! La Madonna di Fatima parla di un ‘papa’, non di una scimiottatura di papa, e non sarà certo un vestito a ingannare la Madonna!! E questi nemmeno vescovi sono, se per loro è stato usato il Rito di Consacrazione ‘Pontificalis Romani’ del 68! E nemmeno più cristiani sono, avendo apostatato dalla fede cristiana, divenuti adoratori dell’unico dio del Tempio Massonico! D’accordo, saremo ridotti a una manciata, ma basta una manciata di cattolici perché la Chiesa sopravviva (Sant’ Atanasio). E le frottole vaticansecondisti lasciamole davvero ai gonzi, e che siano milioni fanno solo l’effetto di milioni di zeri sommati insieme!
Notte della chiesa, notte del mondo