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Riprendiamo volentieri il comunicato firmato dal Fronte Europeo per la Siria e dalla Comunità Siriana in Italia [RS]

COMUNICATO

Il 15 marzo del 2011, ha ufficialmente avuto inizio la cosidetta “crisi siriana”. Il 15 Marzo del 2011 si è mossa la macchina da guerra, progettata a tavolino, per destabilizzare e polverizzare la Repubblica Araba di Siria. Una Nazione sovrana e laica guidata da Bashar Al Assad, evidentemente scomoda per chi voleva e vuole tutt’oggi, impossessarsi di un territorio la cui conquista è più che mai strategica per il controllo dell’intero Medio Oriente.

A distanza di più di quattro anni, il Fronte Europeo per la Siria, organizzazione che sin dall’inizio della crsi ha voluto diffondere la verità su quella che dai media è stata definita una guerra civile, e la Comunità siriana in Italia hanno indetto una manifestazione per il giorno 18 giugno a Piazza Montecitorio, per ribadire ancora una volta che quella che colpisce la Siria non è una manifestazione di popolo contro un regime autoritario, non è una rivolta di piazza per la richiesta di un governo più democratico; ma è ben altro.

Dal marzo del 2011 è iniziata una guerra eterodiretta, i cui finanziamenti e le cui strategie, celate all’inizio, sono risultate più che evidenti con il passare dei mesi: quella mossa contro la Siria, con la volontà di far cadere il legittimo governo di Bashar Al Assad, è un attacco ingiusto, per non dire ignobile, nei confronti di una Nazione che fa della laicità, del rispetto e della convivenza interreligiosa ed interetnica i punti fondanti della costituzione e della propria storia millenaria.

Le congetture studiate e pianificate hanno avuto come artefice chi al contrario vuole mostrarsi, agli occhi dell’opinione pubblica mondiale, garante della pace internazionale, come patrocinatore degli interessi dell’intera umanità ed ancora come paladino della giustizia. Dall’inizio del conflitto sono state circa 215.000 le vittime, di cui più di 66.000 quelle civili, che nulla hanno potuto contro i terroristi mercenari che, con la copertura dei principali paesi occidentali (USA e UE) e al soldo di Turchia Arabia Saudita e Qatar, hanno imbracciato le armi per realizzare quel disegno inconcepibile che prevede la cancellazione di uno stato sovrano.

Una destabilizzazione la cui regia deve oggi fare i conti con la degenerazione che ne è seguita: l’evolversi dei fatti, ha dato linfa vitale alla squilibrata e forsennata costituzione dello Stato Islamico: una degenerazione inevitabile visto il finanziamento a bande di tagliagole e criminali che sono gli autori materiali del sovvertimento in territorio siriano. Una guerra che, tra le altre deprecabili conseguenze, ha portato alla distruzione, mai avvenuta al tempo d’oggi, di un patrimonio storico, artistico e archeologico senza eguali.

E’ proprio delle recenti settimane la conquista di Palmira da parte dell’Isis, ossia di una delle città più antiche e meglio conservate al mondo. Il Fronte Europeo di Solidarietà per la Siria insieme alla Comunità Siriana chiede quindi che il governo italiano riprenda i rapporti con la Siria, con la Nazione che, allo strenuo delle proprio forze combatte contro le barbarie, l’inciviltà e la soppressione delle libertà e della sovranità nazionale. Il Fronte Europeo per la Siria chiede che l’Italia riprenda i rapporti con il legittimo governo del Presidente Assad, baluardo di tutti gli uomini liberi.

 

Fronte Europeo per la Siria

Comunità siriana in Italia