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Francesco Agnoli ci ha scritto chiedendoci di poter pubblicare questa sua lettera a Danilo Quinto, in risposta a quanto scritto QUI [RS]

Egregio signor Quinto,

Lei mi ha risposto con un grande minestrone, ma nei fatti evadendo tutti i punti critici:

1) non ha negato ciò che io ho scritto, cioè di aver ricevuto vari lavori grazie ad Eugenia Roccella (almeno 3, compresa la possibilità di scrivere sul quotidiano Liberal);
2) di aver ricevuto vari lavori da Domenico Delle Foglie; anche qui, almeno 3: a Scienza & Vita, presso la Fisc, e al Sir
3) di aver chiesto aiuto economico, un posto di lavoro all’ex radicale Quagliariello (finito poi sotto accusa innumerevoli volte dopo l’insuccesso).

Lei ha dunque lavorato, per anni, grazie alle persone che lei attacca più spesso nei suoi scritti. Perchè?

Lei ha dunque lavorato per anni per la Cei: non le sembra ipocrisia prendere soldi da chi lei considera traditore della fede?

Non cerchi di argomentare sui tradimenti della Cei. Non è questo l’oggetto della domanda. Risponda senza scappare: si possono prendere soldi dai traditori (come lei li considera)? Si può, mentre si ricevono questi soldi, andare in giro a chiederne a tanti altri fingendo di essere senza alcun lavoro? Si può scrivere sull’Osservatore romano, e sparlarne, quando non si scrive più? Non sarebbe più coerente non scriverci? Ancora: si può scrivere su Bussola e Timone, a pagamento, con certi toni e in un certo modo, e su altri siti con tutt’altro stile e altri contenuti? E’ coerenza e fedeltà a ciò che si crede?

Aggiungo: lei cerca di presentarmi come una sorta di fan della Bonino. La cosa è ridicola, ma chiedo solo: non ricorda che nel suo libretto contro la Bonino lei attinge abbondantemente ai miei scritti, citandoli espressamente?

Lei afferma di non essere mai stato a Trento, di aver rifiutato un mio invito: qui trova varie testimonianze della sua presenza a Trento: QUI; QUI; QUI
Potrei andare avanti a lungo, ma non mi interessa farlo.
Mi sembra possa bastare.

 

Francesco Agnoli

 

Ps: Lei mi accusa in modo vago di interessi politici ed ecclesiali. Ma io a differenza sua non ho mai fatto politica e non ho mai ricevuto da essa alcuna collaborazione, come invece e accaduto a lei. Quanto agli interessi ecclesiali presunti, mai ho scritto a pagamento per Sir, Scienza e Vita ecc. Ho scritto in passato per Avvenire e ho smesso dopo aver dissentito pubblicamente su alcune questioni