di Maria Guarini

Alcuni pensieri in libertà sull’enciclica – che possiamo non esitare a definire laica, molto attesa dall’opinione pubblica laica a livello globale – che sta suscitando tanto scalpore. Pensieri sull’onda degli echi internazionali che rimbalzano sui media in questi giorni, rinviando ogni riflessione più accurata sul testo ufficiale che sarà reso disponibile da domani.
Alcuni cugini d’Oltralpe ritraggono il Papa in relazione alla nuova enciclica come da immagine a lato, che ha ispirato il titolo. Il nuovo comandamento: Tu non inquinerai

Secondo La Croix [vedi], essa si focalizza sulla salvaguardia della natura e,

«a ridosso della Conferenza internazionale di Parigi sul Clima1, COP21, questo testo sulla tutela della Terra e della vita è attesissimo a livello internazionale. È la prima volta che un papa consacra un’enciclica ai temi ambientali, riconoscendo con questo che la questione ecologica è una questione importante per l’umanità».

Le Monde [vedi] mette l’accento sulle

«sfide ambientali attuali ed alle loro implicazioni economiche e sociali». E aggiunge che «nel testo, che il papa destina « a tutti » e non soltanto ai cattolici2, egli richiama ad un’azione urgente per lottare contro il riscaldamento climatico». Su questo una breve notazione di seguito.

Nel frattempo Tempi.it [vedi] non manca di citare il Catholic Herald:
Ci mancava solo il Papa in versione Rocky Balboa che combatte contro perfidi sfruttatori delle risorse naturali del pianeta per salvare il creato. È questo il contenuto del trailer “L’enciclica”, della durata di 1:53 minuti, realizzato dal gruppo ambientalista brasiliano Observatório do Clima.
LAUDATO SI’. La nuova enciclica di papa Francesco, intitolata Laudato si’, sarà presentata giovedì in Vaticano da un cattolico, un ortodosso e un ateo. La particolare composizione, come riportato dal Catholic Herald [vedi], è stata spiegata così dal Papa in un’udienza con alcuni sacerdoti di Roma: «Abbiamo bisogno di unità per difendere il creato». […]
Non possiamo non chiederci unità di chicon chi, per che cosa, e come, se non è in Cristo Signore?
Da una rapida incursione nel testo messo a disposizione da L’Espresso – piuttosto che da Magister che ne ha curato l’introduzione -, sono rilevabili passaggi interessanti sulla nozione di bene comune sulla famiglia cellula di base della società e richiami alla dottrina sociale della Chiesa, anche se si trovano più riferimenti alle conferenze episcopali sudamericane che al magistero dei papi anteriori… ma avuto riguardo al soggetto… Da non sottovalutare, al volo, tra le note :
53: citazione di Teilhard de Chardin.
148: Carta della Terra, L’Aja (29 giugno 2000), ritenuta uno strumento educativo aconfessionale e mondialista
159: “Un maestro spirituale, Ali Al-Khawwas” Inchallah! Un sufi!
Su Le Forum Catholique, c’è chi definisce inquietante tra i relatori la presenza di John Schellnhuber. Il personaggio è un estremista del «riscaldamento climatico antropico». Secondo lui la Terra non può supportare durevolmente più di un miliardo di esseri umani, promuove una «Costituzione della Terra», un «Consiglio mondiale » eletto a suffragio universale dal mondo intero (sic), ed una « Corte planetaria» per giudicare le violazione della «Costituzione della Terra». In compagnia dell’ormai celebre Jeffrey Sachs (universalmente conosciuto come uno dei principali ispiratori dell’enciclica), il co-autore del rapporto patrocinato dalla Pontificia Accademia delle scienze dal titolo « Cambiamento climatico e Bene Comune: Definizione del problema e sollecito di soluzioni trasformative »,  a quanto pare non ancora tradotto in più lingue (ed è anche sparito dal sito della Pontificia Accademia). L’obiettivo di pervenire rapidamente ad un « mondo a zero emissioni di carbonio ». Proprio così.

 

Se questo è nell’enciclica, compreso il linguaggio, diciamo che si tratta di qualcosa di molto sorprendente e completamente inedito dal Soglio di Pietro; il che, del resto, non è ormai più una novità…

 


1. Allo scopo di intraprendere misure tendenti a limitare l’impatto dell’attività umana sull’atmosfera.
2. Dobbiamo prenderla come l’inaugurazione dell’ONU delle Religioni?