La presentazione ha visto la partecipazione del metropolita di Pergamo Joannis Zizioulas, considerato il più grande teologo vivente dell’ortodossia, in rappresentanza del patriarca Bartolomeo I. E’ il primo caso nella storia di un’enciclica presentata da un alto rappresentante di un’altra denominazione cristiana. Francesco ha sempre riconosciuto infatti di essere stato ispirato per questa enciclica dal patriarca ecumenico di Costantinopoli, autore di precedenti testi sulla cura del creato.
Secondo il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, lo scopo del Laudato Si’, “Non è quello di intervenire” sul dibattito scientifico […] “Nella prospettiva dell’Enciclica – ha spiegato il cardinale – è sufficiente che l’attività umana sia uno dei fattori che spiegano i cambiamenti climatici perché ne derivi una responsabilità morale grave di fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre il nostro impatto e scongiurare gli effetti negativi sull’ambiente e sui poteri”.
[…] Francesco critica apertamente il laissez-faire che costituisce il caposaldo del liberismo economico quando bolla come “relativismo” l’atteggiamento di chi sostiene “lasciamo che le forze invisibili del mercato regolino l’economia”. “La crisi finanziaria del 2007-2008 era l’occasione per sviluppare una nuova economia più attenta ai principi etici, e per una nuova regolamentazione dell’attività finanziaria speculativa e della ricchezza virtuale. Ma non c’è stata una reazione che abbia portato a ripensare i criteri obsoleti che continuano a governare il mondo”, scrive Bergoglio, che poi torna sull’argomento: “Il paradigma tecnocratico tende ad esercitare il proprio dominio anche sull’economia e sulla politica. L’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano. La finanza soffoca l’economia reale. Con il loro comportamento affermano che l’obiettivo della massimizzazione dei profitti è sufficiente. Il mercato da solo però non garantisce lo sviluppo umano integrale e l’inclusione sociale”. […] “Ma il potere collegato con la finanza è quello che più resiste a tale sforzo, e i disegni politici spesso non hanno ampiezza di vedute. Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo?”.
[…] “E’ arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti” continua Francesco. “Sappiamo che è insostenibile il comportamento di coloro che consumano e distruggono sempre più, mentre altri ancora non riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana. Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita”. “Diceva Benedetto XVI che ‘è necessario che le società tecnologicamente avanzate siano disposte a favorire comportamenti caratterizzati dalla sobrietà, diminuendo il proprio consumo di energia e migliorando le condizioni del suo uso'”. Francesco precisa: “Nessuno vuole tornare all’epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia per guardare la realtà in un altro modo, raccogliere gli sviluppi positivi e sostenibili, e al tempo stesso recuperare i valori e i grandi fini distrutti da una sfrenatezza megalomane”.
[…] Invertire il degrado ambientale e creare sviluppo sostenibile rende “indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti e efficacemente organizzate”: nell’enciclica Bergoglio ricorda la proposta di Ratzinger di una Autorità politica mondiale.
… e intanto il gran bergoglio papa francesco pensa a salvaguardare la terra, una cum i suoi amici l’ Ortodosso e il Sufi e gli amici (fratelli di grembiule) dell’ ONU, mentre resta impassibile di fronte alla devastazione del ‘pianeta’ UOMO, assalito dai virus micidiali del genderismo e dell’ omofilismo, contro i quali la sua scienza si arresta, non sentendosi in partenza capace di “giudicare”, o incompetente, materia questa da lasciare alla libera sfera politica o alla sempre rispettabilissima scelta di ciascuno…E non sa, poveretto, che la devastazione del pianeta terra passa per quella del pianeta uomo, e se non provvedi a questa, col cavolo che la terra si salva, che destinata al fuoco essa è per la degenarazione umana, come sta scritto. E prima alla devastazione:
“E vidi, ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli uscì fuori da vincitore, e per vincere.
“E uscì fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di toglier la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.”
l terzo cavaliere: “Ed io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi che diceva: Una chènice di frumento per un denaro e tre chènici d’orzo per un denaro; e non danneggiare né l’olio né il vino.”
Quarto cavaliere: “E io vidi, ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava avea nome la Morte; e gli teneva dietro l’Ades. E fu loro data potestà sopra la quarta parte della terra di uccidere con la spada, con la fame, con la mortalità e con le fiere della terra.”
-Su Bergoglio, chiamerai in soccorso i Caschi Blu dell’ Onu tua, il Braccio Armato della tua Autorità politica Mondiale [ecco ancora la maschera cadere dalla facciia di questi Sommi Impostori in Bianco!] i benemeriti cavalieri della pace e della fratellanza e del cibo per tutti (!) , a combattere i Quattro cavalieri ‘ dell ‘ Apocalisse, devastatori sfrenati della Cara Terra???????
Concordo Bbruno !
ma in tutta questa profusione di vezzeggiamenti alla cara creazione da amare ammirare rispettare preservare proteggere custodire, con la quale vivere in perfetta “armonia”, non è venuto in mente al Supremo Pastore Ecologo, che il primo dovere che incombe all’uomo, posto al centro di questa creazione, è quello di riconoscere in essa la Mano di Dio, di vedere in essa la PROVA INCONFUTABILE dell’esistenza di Dio, e che quindi inescusati del tutto sono quelli che si rifiutano di credere, e che per tale rifiuto sono abbandonati all Ira di Dio???
“In realtà l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia, poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato. Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa. Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti…” (Rom1 )
No, questo è troppo, troppo duro: troppo tenero e compassionevole e misericordioso è il gran cuore del nostro Pastore Ecologo! No, lui è pieno di riguardi per tutti, al massimo si limita, sommessamente, ad invitare quegli “alcuni (!)” che “con forza rifiutano l’idea di un Creatore, o la ritengono irrilevante, o irrazionale”, a prendere in considerazione almeno “ la ricchezza che le religioni [ e te pareva, “le religioni”!!!] possono offrire per un’ecologia integrale e per il pieno sviluppo del genere umano.” Quindi determinata la funzione delle ‘religioni’. Non quella di re-ligare l’uomo a Dio, ma di re-ligarlo alla terra! E se poi, “alcuni” non ne vogliono sapere, basta la loro ‘coscienza’ a salvarli. Non si salvano anche gli atei, parola sua già detta??? E infatti: “le creature di questo mondo non ci si presentano più come una realtà meramente naturale, perché il Risorto le avvolge misteriosamente e le orienta a un destino di pienezza” (lo sentite il maestro Teilhard de Chardin, Crisro come l’ Omega finale?)
Avanti umanità stravolta, dilaniata tra gli egoismi dei pochi a danno dei molti, “saccheggiatori” dei beni della terra, noncurante del progressivo sfiguramento del bel volto di essa, tornate a guardare l’ Uomo! Siete bravi , siete capaci dei “progressi scientifici più straordinari”, delle “prodezze tecniche più strabilianti” , della “crescita economica più prodigiosa”, ma avete trascurato “ l’ autentico progresso sociale e morale” dell’uomo, e allora, coraggio, umanità infelice, guardatevi dall’imminente “catastrofe ecologica”, volgetevi all’ amore della Terra, compite opere degne di una autentica “conversione ecologica globale”, e vivrete felici, da fratelli rappacificati!
Buona sera.
Franciscus.
Bbruno, sei un Grande!