Radio Spada, con questa piccola pubblicazione rende omaggio alla luminosa figura del torinese Monsignor Attilio Vaudagnotti (1889-1982), morto nel settantesimo anniversario del suo ingresso nella milizia sacerdotale, professore di Seminario, canonico, pastore, storico, apologeta e, soprattutto, custode della Messa cattolica che continuò a celebrare nella chiesa della SS. Trinità, in via Garibaldi, angolo XX Settembre, nella Torino occupata dagli intrusi Pellegrino e Ballestrero. Il suo nome certamente rimane indelebile per i molti cattolici fedeli di quegli anni.
Commiato
Come pesce nell’acqua e come uccello
nell’aria immerso, dei tuoi doni o Dio,
m’hai penetrato, e naufragare è bello
in questo mar, sarebbe empio l’oblio.
Lungi da me tenesti il reo flagello
della mala passion, con sguardo pio
all’ara mi scortasti, ove l’Agnello
da sessant’anni immolo, è il gaudio mio.
Poi mi accordasti quanto il cuor desira
per servire i fratelli, e ogni litigio
spegnere in nome del tuo amore santo.
Dai vent’anni più non toccai lira,
vecchiaia nevicò. Nuovo prodigio:
da arida selce fai sgorgare un canto.
(Mons. Attilio Vaudagnotti, Il poema dei santi, 1972)
Segnalazione a cura di Marco Massignan e Piergiorgio Seveso
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