Schiaffo dei valdesi a Bergoglio: «Commossi dalla richiesta ma non possiamo sostituirci a quanti hanno pagato col sangue la loro testimonianza alla fede evangelica e perdonare al posto loro»
«Caro fratello in Cristo Gesù, il Sinodo della Chiesa evangelica valdese riceve con profondo rispetto, e non senza commozione, la richiesta di perdono da Lei rivolta, a nome della sua Chiesa, per quelli che Lei ha definito “gli atteggiamenti non cristiani, persino non umani” assunti in passato nei confronti delle nostre madri e dei nostri padri». Ma l’esordio non inganni, perché nella lettera di risposta al Papa c’è anche un «però» che pesa: «Questa nuova situazione non ci autorizza a sostituirci a quanti hanno pagato col sangue o con altri patimenti la loro testimonianza alla fede evangelica e perdonare al posto loro».
La missiva indirizzata al Pontefice è stata approvata oggi dai 180 sinodali (riuniti fino a venerdì a Torre Pellice, in provincia di Torino). È la replica alle parole pronunciate dal Pontefice lo scorso 22 giugno nella sua visita – la prima in assoluto di un papa in un luogo di culto valdese – al tempio di Torino.
«Il dialogo fraterno che oggi conduciamo è dono della misericordia di Dio – hanno scritto – che molte volte ha perdonato, e ancora perdona, la sua e la nostra Chiesa, invitandole al pentimento, alla conversione e a novità di vita, permettendo loro così di assumere ogni giorno di nuovo il compito di servirlo».
I valdesi accolgono le parole di Francesco «come ripudio non solo dalle tante iniquità compiute ma anche del modo di vivere la dottrina che le ha ispirate. Nella Sua richiesta di perdono cogliamo inoltre la chiara volontà di iniziare con la nostra Chiesa una storia nuova, diversa da quella che sta alle nostre spalle in vista di quella “diversità riconciliata” che ci consenta una testimonianza comune al nostro comune Signore Gesù Cristo. Le nostre Chiese sono disposte a cominciare a scrivere insieme questa storia, nuova anche per noi».
Poi aggiungono: «La nostra comune fede in Cristo ci rende fratelli nel Suo Nome, e questa fraternità noi già la sperimentiamo e viviamo in tante occasioni con sorelle e fratelli cattolici: è un grande dono che ci viene fatto e che speriamo possa essere condiviso da un numero crescente di membri delle due Chiese».
Tuttavia, «questa nuova situazione non ci autorizza a sostituirci a quanti hanno pagato col sangue o con altri patimenti la loro testimonianza alla fede evangelica e perdonare al posto loro. La grazia di Dio, però, “è sovrabbondata, là dove il peccato è abbondato” (Romani 5,20), e questo noi crediamo e confessiamo, certi che Dio vorrà attuare questa sua parola anche nella costruzione di nuove relazioni tra le nostre Chiese».
Non posso che felicitarmi con i valdesi per aver dimostrato una volta di più l’inanità e l’illusione ormai cinquantennale di chi si bea nella “nuova profezia” dell’ecumenismo irenico del Concilio. Se nessuno infatti dicesse più la verità anche le pietre si metterebbero a parlare. Impossibile trovare comprensione anche solo psicologica dove non esiste quella dottrinale. Ma rilevo pure che i valdesi dimostrano di essere allineati a quelle confessioni che non sono andate al di la del Vecchio Testamento nelle sue parti più dure. Essi mostrano bene di condividere la stessa concezione del perdono degli ebrei: anche dopo la morte e dopo le scuse non si perdona mai il nemico. Vedi caso Priebke. Diametralmente opposta a quella di Gesù, che pur punendo sempre gli impenitenti induriti nel loro peccato- vedi distruzione di Gerusalemme, causata moralmente dall’indurimento dei farisei – perdona sempre però chi si pente sinceramente. Perché per questo Gesù si è incarnato ed è morto in Croce, per perdonare i nostri peccati. Ma si vede che i valdesi sono così evangelici da…non aver mai letto il Vangelo, ad es il cap 18 di San Matteo dal versetto 12 in poi oppure da non aver mai letto quanto successe sul Calvario.
Eh ssí, “Mio Dio perdonali, perchè non san quel che fanno”… Poichè non sanno neppure quel che credono di credere.
…bravo, posso, sommessamente, sottoscrivere?
Risposta da incorniciare!!!
In effetti è così, e se da una parte si può notare la poca carità dei protestanti, dall’altra si può intravvedere, sepur camuffata tra le sciocchezze del buonismo ecumenico, sempre più ridicolo, che solo la Chiesa vuole la vera pace, solo la Chiesa ama. Purtroppo i nostri pastori rendono piuttosto melenso questo amore, tutto umano, ma nonostante ciò tra le fessure delle fesserie, la vera natura della Chiesa non smette di ergersi sopra tutte le altre religioni, che hanno tutte in comune, l’orgoglio, e l’odio. Forse mi sbaglio, ma nonostante il CVII, i vari Papi modernisti e le loro azioni demolitrici, nonostante le ferite che la sfigurano, la Chiesa ha sempre quella luce che la fa distinguere. E se pare di vedere questa luce anche tra i discorsi assurdi e mielosi dei suoi uomini, quale luce sprigionerà quando finalmente anche questa eresia crollerà sotto i piedi della Madonna e si ritornerà finalmente alla tradizione?
Se gli eretici si compiacciono nel vedere che i cattolici non sono più cattolici, siamo al buio.
Questa ossessione delle richieste di perdono per il passato della Chiesa, che si sostanzia nella negazione del suo passato, della sua dottrina e del suo magistero bimillenari (quindi una negazione ed un tradimento di NSGC tout court) condurrà inevitabilmente alla scomparsa del cattolicesimo. Già l’eresia ecumenista ne ha minato le basi (dissolvendone il carattere missionario, evangelizzatore e liberatore di tutti gli uomini). Non c’è follia peggiore dell’ecumensimo vaticansecondista, del rinnegamento dell’Euntes Docete ( adempimento del compito lasciato da Cristo ai suoi apostoli al momento della Sua Ascensione al Cielo). Finirà a sputi in faccia, o peggio (con i tagliagole del’Isis) per una gerarchia che non ha più il coraggio di testimoniare Cristo al mondo. Il sale ha perso il suo sapore, e ad altro non serve se non ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Con l’aggiornamento giovanneo i modernisti si sono letteralmente scavata la fossa. Stiamone lontani, cari amici. Laudetur Jesus Cristus
Ecumenicamente cornuti e mazziati.
Dopo questo insuccesso dell’ecumenismo “che buca gli occhi” sarebbe pure logico che Francesco si dimetta per incapacitá manifesta. Lui non si inginocchia di fronte al SS.mo Sacramento, ma si inginocchia da anni di fronte ai pastori protestanti. E`ora che si inginocchi anche di fronte alla realtà. Anni e anni di richieste di perdono sono un vero buco nell’acqua. “È finita la comedia”.
Cosiccome dovrebbero dimettersi nell’ordine:
1) il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Jean-Louis Tauran
2) il suo Segretario, il Rev.do Padre Miguel Ángel Ayuso Guixot,
3) M.C.C.J.S.E. Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti – Vasto, Presidente della Commissione Episcopale della CEI per l’ecumenismo e il dialogo;
evidentemente incapaci per il ruolo che ricoprono.
Ma questi valdesi: partiti dal culto della povertà evangelica in opposizione alla chiesa cattolica, finiscono con l’ abbracciare la Riforma Protestante, nella quale sono già confluiti i Principi tedeschi, spintivi dal notorio lor desiderio di spogliarsi delle ricchezze terrene , e un po’ dopo, appena al di là del continente, Enrico VIII, quell’altro campione della Povertà cristiana, che non sopportando la ricchezza della Chiesa, l’ ha fatta evaporare nell’ aria dissolvendo i Monasteri nella quale essa si concentrava…. E tutti così carini e pazienti nei confronti di chi non intendeva seguirli sulla stessa via….!!!
Che loro non perdonino, a differenza di Dio, pazienza, ce ne faremo una ragione, noi cattolici ( di Bergoglio detto papa cattolico non ci interessa ): per richiamo alla povertà evangelica, al cattolico basta, per dire un nome tra i mille, un San Francesco d’ Assisi, senza che mi infastidisca la benedizione avuta proprio da quell’ Innocenzo III….
saranno anche poveri ma, come testimonia il loro sito, nel 2015, si sono “pappati” 40 milioni e 285 mila euro che, sempre per bocca loro: “……. destina i proventi dell’Otto per mille ..esclusivamente a finalità sociali, culturali e assistenziali, sia in Italia sia all’estero. “Questa scelta costituisce un tratto irrinunciabile del nostro modo di gestire i fondi che ci affidano i contribuenti: convinti che si tratti di fondi ‘pubblici’, non utilizziamo un euro per finalità di culto o di evangelizzazione…”
( Fonte: http://www.ottopermillevaldese.org/)
In pratica sono come una grande ONG, del tipo di Gino Strada. 🙂 🙂
Nota bene: per chiedere l’8 per mille, occorre fare richiesta allo stato italiano col quale si stipula un’intesa. 🙂
Ma poi l’assurdità antievangelica riferita a quelli che sarebbero morti a causa delle presunte ingiustizie patite.
Secondo loro, questi sarebbero dei martiri, di sicuro dovrebbero già occupare il Paradiso ed essere quanto di più vicino a Gesù, no?
E questi modelli di santità cristiana, in Paradiso, secondo i valdesi viventi oggi in terra, non potrebbero perdonare la Chiesa, nonostante che chieda loro perdono?
No, dico, Gesù ci ha chiesto di perdonare, *da vivi* settanta volte sette a chi mortificato ci chiede scusa, e loro sostengono che uno che è già morto e beato in cielo non sarebbe in grado di farlo neppure una volta??!
Non c’è che dire, bei “santi” avrebbero i valdesi!
Ovviamente considerando solo il loro (falso) punto di vista, lascio stare qui la vera realtà storica dei fatti e le follie ecumenico scusarole per pietà.
I “martiri valdesi”, che sembrano incapaci di perdinare e che sno proposti come campioni di evangelo vissuto, sono però stranamente l’opposto di s. stefano protomaritre che invocò il perdono sui suoi persecutori e che, come scrive s. agostino, procurò così la conversione di Saulo/S-Paolo.
Eh certo, c’e´sempre un sacco da… imparare dagli a-cattolici!!!!
Ma gli antenati dei Valdesi erano pacifici? Perchè mi risulta che non fossero proprio dei stinchi di santo.
La domanda che tanti cristiani dovrebbero porsi è: a quale chiesa ci sentiamo di appartenere?
le risposte sono molteplici:
1) si può scegliere di appartenere ad una vecchia comunità di credenti che sterminava i valdesi o che voleva bruciare la sindone o che minacciava di fare la pelle al buon Don Bosco, difendere a spada tratta errori e valori di un tempo, gloriarsi dei misfatti….. fatti esubiti
2) si può invece non sentirsi parte di comunità cristiane che seminarono e coltivarono l’odio, la divisione e la persecuzione, di non avere con alcuni individui del passato alcuna comunione
Nel primo caso le possibilità sono due: o si fa i tradizionalisti e si sceglie di fare l’inevitabile apologia del proprio passato oppure ci si pente degli errori dei padri, si piagnucola di vergogna e si chiede scusa
Nel secondo caso non ci si identifica con gli uomini malvagi del passato, non si vanta con essi alcuna comunione, li si considera pura zizzania e non ci si sente in dovere di chiedere scusa proprio a nessuno.
A me, il secondo caso sembra molto più logico e razionale
I Valdesi hanno DIMOSTRATO in modo inconfutabile di NON ESSERE CRISTIANI… Bravo Bergoglio !!
Inutile parlare di teologia, il popolo non capirebbe, ma questo lo capisce chiunque. Il Perdono é la DISTINZIONE TRA CRISTO ed il resto del mondo.
Come ogni falsa chiesa che si dice cristiana ma NON lo é (vedi i mormoni, i battisti, metodisti ecc.ecc.) VA SMASCHERATA per riportare le pecore ingannate dai falsi messaggi nella vera CHIESA DI CRISTO.
Egli stesso l’ha localizzata a ROMA e CREATA in Pietro… e non ha ancora cambiato idea !1
x Cristiano ! ebbravo Cristiano, un punto a Bergoglio, dunque, nella partita a scacchi su chi è più ecumenico ! E chi ne aveva dubbi ?
Lui è solo il prosecutore di chi chiedeva scusa a tutti delle colpe della Chiesa che non era la sua. Poi venne lo scusatore delle colpe dei pervertiti pedofili di fronte allo scandalo che cresceva enorme.
Ma questi ben più astuto del predecessore impostò la possibilità di una messa tradizionale “una cum apostata” tanto per pacare gli animi tradizionali.
Ora questo argentin-piemunteis….
Tra due rappresentanti del becerume moderno non importa granchè al cattolico su chi dei due vince la partita….
Bergoglio è un cafone. Il ragionamento dei valdesi è coerente. Il perdono va chiesto agli offesi che sono già morti. La cosa si può rivoltare: è illogico che la chiesa di oggi chieda perdono per le colpe degli uomini della chiesa del passato. Ratzinger sosteneva ciò contro Woytila.
te
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Klaus Gerbert ha risposto al tuo commento al link di Radio Spada.
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Klaus Gerbert ha scritto: “Quanto sei eretico da zero a Calvino?” – Rispondi …
23 ott (1 giorno fa)
Geremia Di Vincenzo
14:18 (4 ore fa)
a Rispondi
Gentile Sig. Gerbert, non so se il suo interrogativo si riferisce al mio commento al post concernente i Valdesi o a quello che riguarda Lutero. Comunque la mia riposta che segue può essere esaustiva a dissipare la sua curiosità sia nell’uno che nell’altro caso. Prima di entrare nel merito, le comunico che sono eretico nella misura di meno 10 in calcolo algebrico: credo fermamente a quanto Cristo ha rivelato e la Chiesa, nella lunga tradizione millenaria dal Concilio di Nicea al successivo Concilio indetto dall’Imperatore Costantino, ci propone a credere. Calvino, in materia religiosa costituisce il riferimento paradigmatico per chiunque voglia piegare la religione a servizio della politica, teorizzando una posizione equidistante sia dal Luteranesimo che dal cattolicesimo…. forse più vicina all’anglicanesimo. Ma dovrò pure darle spiegazioni più dettagliate, sulla natura delle mie osservazioni cosa che farò, anche se dubito che possa essere intuito e creduto: le prenda come opinioni, se non le ritiene in linea con il suo modo di vedere circa la materia. Io ho trattato gli argomenti dal punto di vista storico e lo storco, quello vero, non giudica gli eventi, ma li riferisce, senza demonizzarli (come ha fatto la trascorsa storiografia cattolica) se non li condivide emotivamente e senza edulcorali se li trova più congeniali al a proprio modo di pensare. Se i Papi postconciliari del Vaticano II chiedono perdono (opportuno o meno, non sta a me giudicarlo) è evidente che riconoscono che la Chiesa, a suo tempo, non si comportò in maniera coerente con i principi evangelici che propugnava. Non mi dilungo ulteriormente per non essere stucchevole e non essere tacciato di saccenza….questa è storia… se la studi e così eviterà di porsi interrogativi sulla fede altrui e, magari, cerchi di sondare meglio la propria. Cordiali saluti.
Quando nel nostro cammino mettiamo come riferimento la nostra storia (per quanto sacra e importante) invece di Gesù cristo e il suo vangelo, restiamo al palo e ci giriamo intorno…