Gli eventi sembrano precipitare. L’aggressione si svolge sui vari fronti aperti dall’Impero del Caos. Vediamoli
Fronte della Siria
Come si sa, Barak Obama ha autorizzato una forte escalation dei bombardamenti in Siria. La scusa è difendere le formazioni di ribelli addestrate dal Pentagono contro DAESH, e di fatto debellate dai terroristi cattivi. Il numero dei ribelli “buoni” (una sessantina) da difendere con bombardamenti aerei rende trasparente come la scusa sia risibile. Il punto è che gli Usa vogliono abbattere il regime di Assad, come erano pronti a fare nel 2013 e sono stati impediti di fare.
Nei giorni seguenti, qualche fonte ventilava un piano occidentale che sembrava poco credibile: mettere “scarponi sul terreno”, per creare zone “liberate” interne alla Siria, dove i terroristi moderati possano instaurare il loro regime al riparo sia da DAESH, sia dall’aviazione siriana. Soprattutto da questa. Poiché le forze armate Usa ed occidentali hanno sempre evitato di impegnare truppe di terra loro proprie in simili teatri (o piuttosto pantani), la cosa pareva fantasiosa.
SAS mascherati da jihadisti operano in Siria
Questa notizia assume tutta la sua gravità se collegata ad un’altra, apparsa il 2 agosto sul britannico Sunday Express: “La SAS si traveste da combattenti dello Stato Islamico nella guerra segreta contro i jihadisti”.
Il giornale ci racconta che “più di 120 membri del reggimento di elite si trovano attualmente nel paese sconvolto dalla guerra, segretamente travestiti in nero e sventolando le bandiere dello Stato Islamico”.
http://www.express.co.uk/news/uk/595439/SAS-ISIS-fighter-Jihadis
Non ci vuol molto a capire che questi commando non servono a “combattere il califfato”, ma sono i puntatori, quelli che sul terreno hanno il compito di “illuminare” i bersagli da colpire, che poi gli aerei (in parte, droni in partenza dalla base turco-americana di Incirlik) colpiscono con bombe a guida laser. Sono stati mandati ad aiutare i jihadisti a rovesciare Assad. Il Sunday Express precisa che questi SAS mascherati da DAESH sono “sostenuti da oltre 250 specialisti che forniscono il sostegno delle comunicazioni”. Ciò che chiarisce in modo definitivo le funzioni dei finti-veri britannici islamisti. Per di più, il giornale inglese cita “l’ex capo dell’esercito britannico lord Richard” il quale dice: “i carri armati entreranno in azione” in Siria, perchè “lo Stato Islamico non sarà vinto senza uno sforzo concertato sul terreno”.
Quindi è vero: hanno deciso di rischiare truppe di terra per farla finita con la Siria.
Il Wall Street Journal (neocon) parla già di “Libia 2.0”. Complimenti, bel progetto.
Parà russi pronti per Assad
E’ in questo contesto che, il 4 agosto, l’agenzia Itar-Tass rende noto che “paracadutisti sono pronti ad aiutare la Siria a combattere il terrorismo”: Il generale Vladimir Shamanov, comandante delle Truppe Aerotrasportate Russe, dichiara che “naturalmente eseguiremo gli ordini dati dalla leadership del paese”. Anche la Russia è pronta ad inviare in Siria – dove ha una base navale, la sola del Mediterraneo, a Tartus – truppe di terra.
Solo il giorno prima, il 3 agosto. Il ministro degli esteri Lavrov aveva incontrato a Doha il collega John Kerry e il pari grado saudita Adel al-Jubeir presentando un piano russo “mirante a creare un vasto fronte antiterrorista” per contenere la diffusione del terrorismo “in Siria, in Irak e in altri paesi della regione; Mosca ritiene che di questa coalizione debbano far parte anche le forze armate irachene e siriane – che effettivamente già combattono contro il Califfato – nonché i curdi. E ciò, “nel quadro del diritto internazionale”. Putin intende chiedere il mandato ONU, durante la sessione plenaria che deve tenersi a settembre.
Sembra che l’iniziativa di Obama miri a prevenire e vanificare questo piano russo, che metterebbe sotto il controllo internazionale la lotta al terrorismo, rendendo più difficile colpire il regime siriano fingendo di colpire i fanatici del Califfato. Ai russi – a giudicare dai commenti raccolti dai loro media – è chiaro che Obama mira a distruggere quel poco che resta dell’aviazione di Assad, quasi unico elemento di superiorità contro i jihadisti.
https://www.rt.com/op-edge/311670-us-rebels-pentagon-syria/
Gli americani cercano la provocazione che consenta loro di eliminare il regime sostenuto da Mosca, e la base navale russa nel Mediterraneo.
Il portavoce della Casa Bianca John Earnest dice: “Per il momento, il regime di Assad ha rispettato l’avvertimento che gli abbiamo dato, di non immischiarsi nelle nostre attività all’interno della Siria”. Ovviamente l’armata siriana non spara sugli aviogetti occidentali che solcano i suoi cieli: una forza del tutto sproporzionata rispetto alla sua, che ha condotto migliaia di incursioni, le quali hanno prodotto almeno 450 vittime civili (secondo il sito Airwars, il numero può essere di oltre 1200)
Il voltafaccia di Ankara
La Turchia s’è evidentemente accordata con la strategia americana: finge di partecipare alla guerra contro il terrorismo di DAESH (che invece favorisce apertamente) e bombarda i curdi (specie ma non solo del PKK) che sono la sola forza di terra che impegna in conflitto i guerriglieri di DAESH. Per fare ciò, ha di sicuro avuto il permesso di Washington: i curdi, con le loro speranze di costituire uno stato nazionale ritagliato dai territori abitati da loro in Siria, Ira k e Turchia, sembrano essere stati venduti, in cambio dell’impegno di Erdogan di creare (secondo un accordo stilato fra turchi e americani a fine luglio) la creazione di una “zona di sicurezza” lungo la frontiera turco-siriana: un “santuario” per i jihadisti protetti d a Washington e per quelli sostenuti da Ankara.
Selahattin Demirtas, il capo del partito curdo d’opposizione HDP in Parlamento ad Ankara conferma: “La Turchia non intende colpire lo Stato Islamico con questa zona protetta. La zona cuscinetto è mirata a fermare i curdi, non lo IS”.
Ankara crea un battaglione islamico per aiutare Kiev..
Il primo agosto, all’hotel Bilkent di Ankara, il ministro degli esteri di Kiev, Pavlo Klimkin, e il vice-primo ministro turco Numan Kurtulmus presiedono al “Congresso monidale dei Tatari” (più di 200 associazioni). Lì il capo storico (e agente della Cia fin dai tempi di Reaga) dei tatari anti-russi, Mustafa Abdulcemil Cemiloglu ha annunciato la creazione di una “brigata musulmana internazionale”: per combattere in Crimea, dove abita una forte minoranza tatara e musulmana. La brigata islamista avrà base a Herson, e presso la frontiera della Crimea. Alla fine del Congresso, Cemiloglu è stato ricevuto da Erdogan che lo ha assicurato del suo appoggio, in funzione antirussa.
Ciascuno è in grado di valutare l’avventurismo turco, che non esita a scatenare il jihadismo nel cuore d’Europa.
A ulteriore conferma dell’alleanza Usa-Ankara, la notizia: il Turk Stream è stato bloccato sine die. Ossia il progetto di potenziamento del gasdotto (in parte ricalca il SouthStream) che doveva portare gas russo in Europa del Sud (Italia, Grecia, Bulgaria) attraverso la Turchia. Il progetto era stato proposto da Putin ad Erdogan nel 2014. Ora è Erdogan che silura il piano. L’alleanza anti-Assad con gli americani vale il prezzo.
Fronte del Donbass
Una bomba sporca per accusare i ribelli
Il giornalista ucraino Anatoly Shary, rifugiato in Russia, rivelava in un suo video del 2 agosto che gli occidentali si preparavano ad accusare i ribelli del Donbass di lanciare una bomba sporca – un classico false flag e pretesto per un intervento armato risolutivo delle truppe di Kiev, attualmente inquadrate, addestrate ed armate (e molto rimpolpate) da personale USA.
http://reseauinternational.net/ce-que-les-sales-medias-nous-preparent-de-sales-bombes-a-donetsk/
Notizia fantastica? Pura invenzione di parte?
Ma no: bastava leggere il Times di Londra del 1 agosto. L’ex autorevole giornale britannico comincia la campagna di preparazione al false flag. Titolo: “I ribelli ucraini ‘fabbricano la bomba sporca’ con l’aiuto di scienziati russi”.
http://www.thetimes.co.uk/tto/news/world/europe/article4514313.ece
L’articolo è a suo modo un capolavoro. Gli insorti del Donbass stanno fabbricando la bomba sporca con rifiuti radiologici e la collaborazione di “scienziati atomici russi”. Volontari, cani sciolti, evidentemente. Perché il Times aggiunge che Mosca ha negato la sua collaborazione alla costruzione della bomba sporca – il che dimostra solo che “il Cremlino non controlla più i ribelli”. Ma la sua colpa non diminuisce per questo. Il Times invita il presidente Putin a “dimostrarsi un dirigente responsabile” , autorizzando l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) a ispezionare i “nascosti depositi radioattivi” nel territorio del Donbass.
L’OCSE ha osservatori sul posto, che non notano le violazioni degli accordi di Minsk sul cessate il fuoco da parte delle forze armate di Kiev (a questo punto, americane) contro il Donbass. Che importa? Gli accordi di Minsk sono “morti e sepolti”, secondo il Times: “Lo spiegamento e la consegna di carri armati, lo spiegamento di artiglierie pesanti rendono assurde le promesse fatte da Vladimir Putin”, accusa il Times. Senza degnarsi di fornire le prove delle sue accuse.
Non servono, le prove. Il Times dice di aver letto “un rapporto dei servizi ucraini SBU” (della cui credibilità siamo tutti consci) il quale assicura che gli insorti hanno portato via “rifiuti radioattivi immagazzinati nella Fabbrica chimica di Donetsk”. La fabbrica “giace sulla linea del fronte di guerra tra i ribelli e l’armata ucraina”. Dunque anche l’armataa di Kiev potrebbe averr preso il materiale? No, cosa dite. Sono i ribelli.
Quindi vogliono preparare la bomba sporca. Anzi la stanno già preparando.
E ciò, secondo il giornale britannico, “mostra o che Mosca si appresta ad aggravare il conflitto, oppure che ha perduto il controllo dei ribelli”. E “questa imprevedibilità costituisce una minaccia alla sicurezza d’Europa”. Motivo più che sufficiente per l’intervento NATO.
Se la Russia strumentalizza gli accordi di Minsk per mascherare la preparazione a un più grave conflitto, è necessario rivedere completamente i rapporti tra l’Occidente e l’Est, “indurendo le sanzioni contro Mosca”
“Putin crede che creando incertezza a proposito dell’influenza russa (sui ribelli), ottiene il diritto di dettare le sue condizioni. Si sbaglia. Invece, trasforma rapidamente la Russia in stato-canaglia”.
Detto dal giornale semi-ufficiale della Gran Bretagna, che ha sul terreno in Siria i suoi commandos “mascherati da jihadisti dell’IS” per abbattere il governo legittimo, è una singolare impudenza. Ma soprattutto una seria minaccia: gli “stati-canaglia” sono quelli che, per definizione, l’Occidente si prepara ad aggredire per renderli democratici
Sui fronti aperti, Siria e Ucraina, è evidente lo sforzo di provocare la Russia per aver il pretesto di schiacciarla, umiliarla se si rifita al confronto militare, strapparle le zone di influenza.
E l’Europa?
“L’ondata di immigrazione causata dagli interventi Usa”
Ha avuto il coraggio di dirlo – unico – il presidente ceco Milos Zeman, in una intervista a Sputnik. “L’attuale ondata di immigrazione in Europa” non ci sarebbe, senza “l’idea folle di restaurare l’ordine in Libia e in Siria…In seguito a queste operazioni militari sono sorti sul territorio di questi paesi dei regimi terroristi, ed è questo che scatena il flisso incontrollato di clandestini in Europa”. La colpa, ha il coraggio di dire Zeman, non è solo degli Stati Uniti ma “dei loro alleati nell’Unione Europea”.
Si tratta della semplice verità, che Londra e Bruxelles, Roma e Berlino e Parigi non hanno mai pronunciato. Da noi, i giuornalisrti embedded tacciono sulle reposnabilità Usa e NATIO nella destabilizzaizone in corso, che porta ai flussi di migranti.
Zeman ha detto di voler portare la questione all’assemblea generale dell’ONU di settembre; lui proporrà, ha annunciato, la creazione di unità militari per distruggere i campi d’addestramento jihadisti. “Ecco quel che bisogna fare al momento, e non penetrare da qualche parte con cingolati, artiglieria e fanteria”, ha detto Zeman: con chiara allusione alle prove di invasione limitata attuate da Usa ed Ankara. Evidentemente, appoggia il piano russo che gli americani e gli inglesi stanno mandando a monte. Piccolo particolare, i campi d’addestramento dei jihadisti da distruggere: sono in Turchia e Giordania, altri in Arabia Saudita.
Ecco una notizia da leggere insieme a quelle sulla Chiesa ! Purtroppo siamo in guerra e la guerra non è limitata alla guerra alla nostra Chiesa cattolica di sempre, ma è una guerra totale su vari fronti per impedire ai credenti di aprirsi e comprendere anche le altre situazioni di guerra.
Vedo spesso una mancanza di conoscenza di geopolitica internazionale. Questa mancanza di conoscenza genera idee erronee che poi incidono anche sulla propria collocazione come cristiani-cattolici.
Questa analisi sopra, dalle mie conoscenze specifiche, frutto di indagini di anni e dello studio militare, è molto valida !
Altre fonti su siti inglesi indicano questo settembre come momento di varie tensioni che sfoceranno in drammatici scenari ancora, come ripetuto in passato.
Non si può conoscere quanto drammatici saranno gli scenari, ma bisogna tenere gli occhi ben aperti per saper cogliere i segni e gli avvertimenti che nella storia il Signore ci dà.
e perché non citare l’altra pedina di questo gioco al massacro condotto, come sempre, dalla potenza malefica degli Stati Uniti, che risponde al nome del detto-papa Francesco in Bergoglio? Ambedue inpegnate a camuffare i loro piani desstabilizzatori sotto le tute mimetiche della DEMOCRAZIA e della FRATERNITA’ universale? Sotte le quali diventa un gioco da ragazzi- visto lo stordimento universale della ragione umana – rovesciare da cima a fondo i concetti tradizionali logici, per i quali la sola resistenza ad una invasione – per esempio – in qualunque modo si compia – con droni o con barconi – diventa, essa, un atto di guerra, come abbiamo sentito dire, papale papale, in queste ore dalla bocca (lagnosa) del Supremo Pagliaccio del Vaticano, a servizio permanente dei suoi Padroni della Loggia???
Ben detto Bbruno. abbiamo sentito le parole di quel pagliaccio servo della Loggia che invece di chiarire il concetto o quantomeno fare i giusti “distinguo” emana dalla sua boccona sentenze che dovrebbero obbligare popoli allo stremo ad accogliere immigrati che spinti da differenti desideri o, qualche volta, urgenze, arrivano e sciamano come mosche dove li porta l’aguzzino di turno….
Abbiamo pure visto l’applauso entusiasta di quegli pseudo-cattolici dall’emozione facile che confondono ragione e sentimento e fede con sentimento filantropico.
Mi spiego meglio e completo:
“…per cui respingere una invasione è un atto di guerra, e la guerra – la loro – un atto di pacificazione democratica, e comunque sempre un dovere umanitario ( come umanitario , nell’ambito strettamente religioso cattolico , è dissolvere i dogmi e annullare i peccati , in nome della misericordia- per cui lo scomunicato non è più tale, e Dio deve sottomettersi agli ordini di Bergoglio- sennò che misericordioso è? – , e riprendere nella sua comunione tutte quelle povere vittime della passata intransigenza clericale….).
Dov’è lo pseudo-papa Francesco, chiamato + giustamente Bergoglio, che tuona ogni giorno contro le nazioni EU che non difendono i cristiani massacrati dall’Isis ?????
Dov’è il Pastore della Chiesa cattolica che difende il suo gregge dall’attacco su vasta scala ordito dalle massonerie ?
Prima belavano qualcosa ogni tanto, gli pseudo-papi tra cui il cosiddetto emerito, ora questo si schiera addirittura con i nemici in modo plateale !
Ieri 200 cristiani siriani sono stati sequestrati da miliziani terroristi dell’Isis.
Dov’è l’anatema di un papa contro le nazioni che non intervengono ? Ancora imbecilli di cattolici credono alle mistificazioni di questo servo dei poteri mondiali ? la mia indignazione è senza fine, spero che quella di Dio sia Misericordiosa come lo è da sempre, ma prego piangendo il Signore di aiutare quelli che dovrebbero essere difesi da noi fratelli cristiani, con atti di guerra salvifica, invece sono abbandonati al loro destino come fossero nulla.
“Non si vendono 4 passerotti per un soldo ? Eppure tutte le loro piume sono contate agli occhi del Padre che è nei cieli” Figuriamoci le vite dei cristiani di origine più antica !!!!
Aiutali Signore, fai i miracoli che noi non possiamo fare, per difendere i nostri fratelli di fede !
Padre Pio già nel 1948 disse a don Villa, a cui dava la missione di smascherare le manovre della massoneria tese a impossessarsi delle strutture della Chiesa, che essa già era giunta a lambire le ‘pantofole’ del Santo Padre… Ora, caro Mardunolbo, vediamo che la massoneria, con i suoi papi forgiati finalmente secondo i desideri suoi” (cfr Alta Vendita), dalle pantofole è giunta a sovrastare di un bel po’ di spanne la testa di questi papi. e dirigerli secondo i suoi beneplaciti…Ti chiedi dove sono i Pastori che difendono il gregge e danno la vita per essi…Abbiamo i pastori che dàanno il gregge in pasto ai lupi, e se ne rallegrano, perché in tal modo Stana si vendica dei credenti in Cristo,e Bergoglio è un satana a servizio di Satana, l ‘avversario! Qui da noi qualche settimana fa la folta e sempre più folta comunità islamica ha inauguarto il suo nuovo Centro Culturale (eufemismo per: moschea): indovina chi c’era tra i partecipanti invitati alla cerimonia? Esatto, il nostro Monsignore Parroco, immortalato sulla foto di gruppo con in faccia stampato il suo bel sorrisone da ebete dialogante…. Alla mia osservazione sulla pubblica via – presenti alcuni miei amici – che quella foto era un pugno nello stomaco per una piccola o grande parte non importa del suo gregge, la sua ripsosta è stata immediata ( e prevedibile): io sto col papa! Capito? Lui sta col papa e che gliene frega della sua gente, o di parte della sua gente, ogni giorno vilipesa dal suo papa!…E quando verrà a benedire per Pasqua, io gli mostrerò la foto e gli dirò di andare a benedire ecumenicamente, certo, i compagni di quella fotografia…
Si stanno alzando venti di guerra? Bene, vorrà dire che la mano di Dio si sta abbassando su di noi, divenuti insopportabilmente suoi nemici: e vedremo se papa Imbroglio sarà capace di sottrarre ad Essa i suoi cari protetti, in qualsisi angolo si siano RIFUGIATI col beneplacito dell’ ONU e sua sollecitazione! …Et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a malo… Ma lo sappiamo, le anime dei Giusti sono nelle mani del Signore: Signore, fa che noi siamo tra i tuoi Giusti, e non avremo timore di nulla…
Il TG di TelePordenone riporta la notizia secondo cui Bergoglio avrebbe detto che non accogliere i migranti è un atto di guerra. Risponde al vero questa notizia? A parte che non sappiamo se si tratta di profughi, clandestini, terroristi o altro, il direttore e conduttore del TG ha risposto dicendo che in Vaticano dovrebbero farsi un esame di coscienza, visto che lì non accolgono nessun migrante. Inoltre ha accennato al super attico del Cardinal Bertone: 700 mq per lui e due suore di sevizio: quanti “profughi” ci starebbero dentro? così è anche per molti seminari, conventi, palazzi vescovili, deserti o quasi. Che dire ? cosa pensare ? Cari amici del blog, sarebbe bello leggere cosa ne pensate anche voi.
che il detto papa francesco abbia detto tale amenità lo hanno riferito tutti i giornali, tra i quali il suo beneamato La Repubbica. Lo ha detto a proposito di fatti accaduti nel lontano oriente, ma con il pensiero rivolto ai casi nostri: ha parlato a nuora perché suocera intenda, insomma…
Che poi il detto papa dell’ Imbroglio non faccia lui per primo quello che predica è vero, e non lo fanno i suoi cardinaloni, i Bertoni e gli altri, anche se vescovi, in Germania e altrove dovunque…
Ma non sta qui il problema. Vaticano seminari conventi palazzi vescovili italiani pieni o vuoti o semivuoti sono in Italia: sarebbe questa una ragione per riempirli di gente che non deve stare in Italia? Addirittura collocati in Palazzi vescovili o nelle Stanze vaticane, come dei pascià??? In faccia agli Italiani che devono sgobbare per mantenerli, o disperati che dormono nelle tende o nelle vie o nelle loro auto???Ma stiamo scherzando? E poi, ecché, questi starebbero chiusi tra quelle mura senza sparpagliarsi per il territorio… a fare che, quello che stanno facendo la gran parte di quelli come loro, e sai che goduria per noi?
Non accogliere i ‘migranti’ (!!!) è un atto di guerra??? Ebbene sì, sarebbe un sacrosanto atto di guerra, che non osiamo nemmeno pensare – di LEGITTIMA DIFESA, da questa nuova tipologia di invasione…Almeno una volta gli invasori rischiavano la loro pelle per il fuoco o la spada dei nostri difensori, adesso rischiano solo la pelle per il cinismo brutale dei loro traghettanti, da loro lautamente pagati ( ahi, ‘sti poveracci dalle migliaia di dollari…ma per aereo non costerebbe meno???)…; non certo per le nostre azioni di contrasto! Il mondo davvero si è CAPOVOLTO. Come ‘sto Bergoglio che sta al papa come i piedi stanno alla testa!
Soffiate venti, soffiate, che dopo ci sarà un po’ di schiarimento!
Scusatemi, ma ho postato il commento prima di leggere quelli già presenti, molto confortanti, anche se preoccupanti. Grazie per aver espresso così chiaramente il vostro pensiero, che è poi quello “cattolico” per eccellenza. Che Dio ci liberi dal clero modernista e da Obama ! presto, molto presto, prima che la situazione precipiti, in Italia e nel mondo. Amen ! Laudetur Jesus Cristus !