Per approfondire in maniera ulteriore il filone interpretativo già ampiamente presentato nell’articolo “La tela del ragno: le concessioni di Bergoglio”, reperiamo in rete e pubblichiamo ora il comunicato ufficiale dell’Istituto “Mater Boni Consilii”, che esprime le sue valutazioni generali sui rapporti tra Fraternità San Pio X e “autorità conciliari” e, in specifico, la concessione giubilare in merito alle confessioni amministrate dalla FSSPX. [RS]
La fine di un equivoco: riflessioni sulla “Fraternità San Pio X” o “Fraternità degli Apostoli di Gesù e di Maria”
Il 1 settembre 2015, in una lettera indirizzata al ‘Presidente del Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione’ Mons. Rino Fisichella, l’attuale occupante della Sede Apostolica, Jorge M. Bergoglio, ha dichiarato che, durante ‘l’Anno Santo della Misericordia’, a partire quindi dall’8 dicembre, 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, i sacerdoti della Fraternità Sacerdotale San Pio X, per sua disposizione, avranno i poteri per confessare tutti i fedeli che ricorreranno al loro ministero, in modo tale che le assoluzioni sacramentali da loro impartite saranno valide e lecite.
Questa decisione ha fatto molto scalpore, anche se in realtà non fa che confermare altre decisioni altrettanto importanti.
Il 17 marzo 2015, infatti, il governo argentino ha riconosciuto la Fraternità Sacerdotale degli Apostoli di Gesù e di Maria (vero nome della Fraternità San Pio X) come persona morale in quanto associazione di diritto diocesano, godendo dei privilegi che lo stato accorda agli enti riconosciuti dalla Chiesa cattolica, e questo in seguito a una espressa richiesta dell’arcivescovo (modernista) di Buenos Aires, successore di Bergoglio, Mario Aurelio Poli, il quale ha dichiarato al governo argentino, il 23 febbraio, che la Società fondata da Mons. Lefebvre è stata eretta nella sua diocesi come società di diritto diocesano a norma del canone 298 del (nuovo) codice di diritto canonico (associazione di fedeli) in attesa di essere riconosciuta come Società di vita apostolica. Ricordiamo che la Fraternità San Pio X fu eretta, a suo tempo, nella diocesi di Ginevra-Losanna-Friburgo, ad experimentum, come ‘pia unio’. L’atto compiuto il 1 novembre 1970 da Mons. Charrière è praticamente identico (anzi, l’approvazione dell’ordinario di Buenos Aires non è ad experimentum) a quello dichiarato da Mons. Poli al governo argentino. Risulta che Mario Poli abbia agito su precisa domanda di J. M. Bergoglio.
Il 5 giugno 2015, la Congregazione per la dottrina della Fede ha accordato a Mons. Fellay, in qualità di superiore generale della medesima Fraternità San Pio X, i poteri di giudice di prima istanza in un processo canonico nei confronti di un sacerdote della Fraternità.
La decisione del 1 settembre è quindi in perfetta continuità con le precedenti.
Fin dal 1974, quando Paolo VI volle la soppressione della Fraternità San Pio X, si parla di “un accordo” tra la Fraternità e i Modernisti (temuto dagli uni, auspicato dagli altri). Ancor oggi si discute per sapere se questo “accordo” (ovvero il riconoscimento canonico della Fraternità San Pio X da parte della ‘autorità’ modernista, che resta tale) si farà o meno. Noi siamo stupiti nel costatare che nessuno, o quasi nessuno, si sia accorto che l’ “accordo-riconoscimento” canonico (un ‘accordo’ tacito è sempre esistito) è già avvenuto, e questo proprio sotto il ‘pontificato’ di J. M. Bergoglio. Non si può ufficialmente dichiarare a un governo che la Fraternità San Pio X è stata canonicamente eretta nella propria diocesi, senza che – in qualche modo – ciò sia realmente avvenuto. Non si può nominare il superiore generale della detta Fraternità giudice di prima istanza sui suoi sudditi, e quindi ordinario, senza che detta società esista canonicamente in qualche modo. E non si vede come si possa dare il potere di giurisdizione ai membri di una società che non è riconosciuta nella Chiesa, fosse anche solo per confessare. E difatti la Fraternità San Pio X o Fraternità degli Apostoli di Gesù e di Maria non si distingue più realmente dagli altri movimenti Ecclesia Dei o Summorum Pontificum, ricevendo infatti di già accoglienza dai ‘vescovi’, anche in modo stabile, nelle chiese, e collaborando in sacris coi ‘sacerdoti’ di cui sopra (Ecclesia Dei eSummorum).
Qualcuno obietterà che anche nella lettera a Mons. Fisichella, Jorge Bergoglio precisa che i sacerdoti e i superiori della Fraternità non sono ancora “in piena comunione”. Senza dubbio, un riconoscimento canonico definitivo e ufficiale non è ancora intervenuto. Ma proprio in questo si nota l’abilità, e lo stile ‘pastorale’ di Bergoglio, allergico alla teologia e al diritto, che lascia volentieri a teologi e canonisti. Aggirando ogni difficoltà, ha riconosciuto di fatto la Fraternità San Pio X, senza che quasi nessuno se ne renda conto e senza sollevare quindi, gli ostacoli che, da una parte e dall’altra, erano stati mossi quando era Joseph Ratzinger a preparare il riconoscimento canonico. Dove il ‘teologo’ Ratzinger ha fallito, il ‘pastore’ Bergoglio ha ottenuto lo scopo.
Per il resto, il concetto di ‘piena comunione’ o di ‘comunione imperfetta’ è concetto e terminologia conciliare (della costituzione Lumen Gentium in particolare): non si può quindi applicare alla teologia conciliare i principi cattolici dell’enciclica Mystici Corporis, ad esempio. Per Bergoglio, in particolare, la ‘piena comunione’ sembra essere questione giuridica secondaria, laddove per l’essenziale, ovvero il comune battesimo, “siamo già tutti una cosa sola, tutti… cattolici, evangelici, ortodossi…” e…. lefebvriani. Il pastore Traettino o l’evangelico pentecostale, il prete ‘callejero’ della teologia della liberazione, il patriarca bizantino col suo modello sinodale di Chiesa e l’economia della misericordia nel matrimonio che autorizza nuove unioni, ed anche il prete lefebvriano, sono ai suoi occhi semplicemente dei cristiani che evangelizzano i poveri e portano la ‘misericordia’ per le strade della periferia esistenziale, espressioni diverse ma autentiche del sentimento religioso.
Per la Fraternità San Pio X, d’altro canto, risulta impossibile rifiutare quanto è generosamente offerto da colui che è riconosciuto come ‘Sommo Pontefice’ e ‘Santo Padre’. L’‘una cum Papanostro Francisco’ è di già un dichiararsi membro e suddito di quella che, pur tuttavia, era da loro chiamata ‘chiesa conciliare’. Di fronte al dono generoso del ‘Santo Padre’, come rifiutare? Come non ringraziare? Come non esultare? Eppure, la giurisdizione accordata per l’anno santo (a partire quindi dall’otto dicembre, nel 50° anniversario di Dignitatis Humanae, di Nostra ætate e del ‘culto dell’Uomo’) per poter confessare validamente oltre che lecitamente, lascia intendere che, prima di questa data, e dal 1974, i sacerdoti della Fraternità hanno confessato illecitamente e invalidamente! Timidamente, la casa generalizia ricorda che per loro le confessioni fin qui amministrate, lo sono state validamente e lecitamente secondo le norme generali del codice di diritto canonico, stante il caso di necessità. Ma come invocare lo stato di necessità (che comunque il diritto canonico limita al pericolo di morte e all’errore comune, e non estende come fa la Fraternità, anche legittimamente ma non canonicamente, ad ogni caso) che accorderebbe una giurisdizione supplita, visto che, se ci si basa sui principi della stessa Fraternità – specialmente ai nostri giorni – chiaramente esso non esiste. Quale sarebbe la necessità di confessarsi ai sacerdoti della Fraternità San Pio X se, per essa, la Chiesa ha un Papa, dei Vescovi diocesani, dei sacramenti e una messa assolutamente validi, anche se amministrati secondo il nuovo rito (e persino leciti, secondo la rivista Si si no no)? Quale necessità, se comunque tali sacramenti, incluso quello della Penitenza (o – come viene chiamato ora – della Riconciliazione) sono amministrati da sacerdoti tutti validamente ordinati, in comunione col Papa, e si possono comunque ottenere nel rito antico dai sacerdoti Ecclesia Dei- Summorum Pontificum o da altri sacerdoti benevoli? Se si risponde che tali sacerdoti sono eretici o non professano integralmente la fede cattolica, com’è che la Fraternità li accoglie spesso nelle sue case, li fa celebrare ai propri altari (anche se ordinati col nuovo rito e celebranti abitualmente detto nuovo rito)? È evidente che, stante l’attuale situazione, dal punto di vista della Fraternità San Pio X non sussiste alcuno stato di necessità che sia così grave da giustificare, nei sacerdoti della Fraternità stessa, una giurisdizione supplita, tanto più che Bergoglio concede loro la giurisdizione delegata senza che neppure la debbano chiedere (in apparenza, almeno). Ci possiamo legittimamente chiedere allora: in virtù di quali principi confessano e confesseranno i sacerdoti della Fraternità? Di uno stato di necessità che per essi stessi non ha più motivo di sussistere? O in virtù dei poteri accordati dall’occupante la Sede Apostolica? E per realizzare quale missione essi confessano, celebrano, amministrano i sacramenti: quella che Gesù Cristo ha affidato alla Chiesa (‘chi crederà sarà salvo, chi non crederà sarà condannato’) o quella che ha per Capo J. M. Bergoglio (che predica il dialogo interreligioso e l’ecumenismo: anche chi non crederà sarà salvo)? Una simile domanda dovrebbe porre agli sventurati penitenti dei sacerdoti della Fraternità (e simili) penosi dubbi e tormenti di coscienza…
Per chi ha occhi per vedere e orecchie per udire, dovrebbero essere sempre più chiare le conseguenze logiche e ineluttabili dell’‘una cum’ – ovverosia del riconoscere – come la Fraternità San Pio X ha sempre fatto, la legittimità e l’autorità dei modernisti che almeno dal 1965 occupano la Sede Apostolica. Alcuni, che pur si dicono ‘sedevacantisti’, temono che si faccia l’‘accordo’ tra la Fraternità e J.M. Bergoglio, accordo rappresentato come una trappola. Noi ci auguriamo invece che finalmente cessi l’equivoco, e che i cattolici che ingenuamente si erano fidati di guide prive di vista, sappiano finalmente aprire gli occhi, abbandonando definitivamente un’opera che non ha mai avuto il coraggio di dire fino in fondo la Verità.
3 settembre 2015, festa di San Pio X,
a 30 anni dalla nostra uscita dalla Fraternità San Pio X (dicembre 1985)
L’Istituto Mater Boni Consili ha come scopo e fine quello di aggiornarci su ogni mossa della FSSPX? Invece di fare questo curi le anime e si preoccupi semai di consigliare cristianamente chi crede stia errando, magari pregando pure per questi, nel nascondimento e con prudenza e carità. Sono 20 anni che ci dite di stare all’erta,che la FSSPX tradisce la causa. Per ora io vedo solo sacerdoti (della FSSPX)che si fanno ore di strada per portarci i sacramenti e la buona dottrina. Attenzione che nessuno è immune alle cadute e spesso chi crede di essere duro, puro e immacolato poi fa tonfi più rumorosi. Più preghiera, più apostolato e meno comunicati, noi povere anime abbiamo bisogno di sacerdoti santi e dotti, non di commari che puntano il dito verso gli altri. Se la FSSPX diventerà modernista non c’è bisogno che sia l’Istituto mater Boni Consili a dirci di fuggire a gambe levate. Si cerca di rimanere cattolici e almeno a me non interassano le sette, ma solo le cose buone che i ministri di Dio possono darmi per santificarmi. Al resto provvederà Dio.
Gentile signore, se in coscienza l’IMB pensa che la FSSPX stia sbagliando e inducendo in errore quanti vi aderiscono, non credo che, a loro avviso(dell’IMBC) possa esserci cosa più utile alla Salvezza delle anime di ammonire con chiarezza quanti ancora, sempre secondo tale benemerito Istituto, si sono lasciati irretire da compromessi fondati su incoerenza e ambiguità. A ben vedere l’IMBC fa solo il proprio dovere.
Concordo pienamente: l’eccessiva litigiosità nuoce alla causa tradizionalista. C’è bisogno di rinsaldare e rimpinguare le fila della Restistenza Antimodernista, non possiamo farci la guerra gli uni gli altri. Incorraggiamoci a vicenda a combattere la peste modernista, ovunque si presenti. Vedrete che si innalzeranno anche le difese immunitarie della FSSPX, che potrà così resistere alle sirene ingannatrici del Vaticano. Laudetur Jesus Cristut !
Giusto Cattolico, il buon samaritano mica da mazzate a chi è ferito dalla lunga battaglia, ma gli da una spalla e cerca di aiutarlo. Il fine credo sia lo stesso, dare gloria a Dio, ripristinare la sua regalità nella società e salvare le anime. A me sti comunicati mi suonano come borbotii di stomaco di chi a causa dell’ orgoglio ferito ha un gran mal di pancia da sbollire. Più umiltà e più carità tra noi, almeno nell’anno della Misericordia.
Mi scusi gentile Alessandro, ma crede che le anime si perdano ad andare ad una buona Messa, al catechismo di S.Pio X, e a confessarsi da buoni sacerdoti? Non credo che i sacerdoti della FSSPX facciano altro che questo, almeno quelli che ho conosciuto io, non mi hanno mai inseganto nulla di diverso di quello che la Chiesa ha sempre insegnato. Cosa bisogna chiedere ad un sacerdote se non questo? A me delle idee personali di uno o dell’altro non importa molto, e nemmeno dei cavilli teologici che lascio ai teologi, a me importa ricevere le cose sante e rimanere fedele a Dio, specialmente cercando di far bene i miei doveri di stato anche con l’aiuto dei sacramenti e della preghiera. L’IMBC fa il suo dovere quando insegna la dottrina della Chiesa cattolica, quando elargisce i sacramenti come Dio comanda, quando fa apostolato e cerca di convertire anime, quando consiglia chi crede sia in pericolo di perdersi (ma non con comunicati stampa, ma parlando personalemte con chi crede in pericolo). Mentre L’IMBC non fa il suo dovere quando da giudizi senza averne l’autorità e l’infallibilità, quando instilla nei suoi seguaci la presunzione di saperne più degli altri invece dell’umiltà, quando scrive bollettini solo intrinsi di disprezzo per la FSSPX, invece di scrivere qualcosa che edifichi le anime. Dio ha messo le chiavi della sua Chiesa in mano a Pietro non a qualche sacerdote dell’IMBC, perciò starà a Pietro giudicare. Se invece di perdere tempo a sottolineare tutti gli errori di mons Fellay, o le debolezze della FSSPX (facile fare i forti nascosti dentro le buche, mentre gli altri sono in prima linea), santificassero ed edificassero le anime che li seguono avrebbero fatto abbondantemente il loro dovere.
scusi “Mah!”, ma “Pietro” in questo momento sarebbe Jorge Mario Bergoglio?
Caro Mah,
condivido in pieno il pensiero del sig. Alessandro.
Se c’è qualcuno che tra le righe critica ingiustamente chi cerca di salvare anime è proprio lei, non certo l’IMBC.
Settario e “rabbioso” è il suo commento.
Saluti.
La sentinella DEVE avvisare del pericolo, sennò Dio le chiederà conto dell’anima che si danna, ma se avvisa e quella si danna allora .. Ezechiele. Quindi avvisare non è colpa ma dovere. Devo dire che è brutto sentir criticare il “papa” . Ma tacere sugli errori è grave. L’uscita di Bergoglio è ridicola e farsesca la risposta, con rispetto .Hai amministrato i sacramenti illeciti, amnistia di un anno e poi tornano illeciti. Ormai manco più si nasconde dietro la foglia di fico il Bergo e quindi rivela anche meglio chi erano i suoi degni predecessori da GXXIII.Se la SanPio si decidesse a “scomunicarsi” da questa falsa chiesa….
concordo con Mah, in parte e mi chiedo: se L’IMBC ha emesso un comunicato contro RS, perché RS dovrebbe postare commenti e “encicliche” dell’IMBC facendo da cassa di risonanza dell’IMBC stesso, se questi ha chiesto di non voler aver nulla a che fare con RS?
Scusate il giro di parole ma proprio non capisco. Mi sembra un teatrino orchestrato dall’IMBC in comunione con RS per farsi gratuitamente pubblicità….come facevano coppi e bartali.
Caro Simone, sei completamente fuori dalla realtà, lasciatelo fraternamente dire. Il comunicato si inserisce nelle reazioni del nostro mondo alle “concessioni” giubilari, andava quindi riportato. Ogni lettore può farsi una propria opinione, come in effetti puoi leggere dai commenti. Un saluto.
L’IMBC non ha alcun bisogno di farsi pubblicità.
Così come non l’avevano Coppi e Bartali.
E bene ha fatto RS a pubblicare il comunicato,
Giacché la buona causa non è questione di ripicche
Il comunicato è stato riportato esclusivamente per dare modo ai lettori di farsi un’idea sulle reazioni del nostro mondo alle “concessioni”, nè più nè meno. In futuro la prego di non spezzettare le sue frasi in più commenti. Grazie!
Non mi pareva di aver risposto con rabbia e di essere settaria proprio non ci penso, comunque ribadisco semplicemente una cosa senza polemiche: io non mi salvo perchè l?IMBC ogni mese mi mette in guardia (da 20 anni almeno) che la FSSPX tradisce. Mi pare si dia troppa importanza al mezzo piuttosto che al fine, nel senso che la FSSPX è un mezzo per avere la S.Messa, i sacramenti, la dottrina di S.Romana Chiesa fine, non datele maggior importanza, non è lei la Chiesa e non è lei il pericolo per le anime. Le anime si salvano semplicemente (bisogna essere semplici e non cavillosi) facendo i propri doveri di stato e per fare questi doveri si ha bisogno di forza, la forza si prende dai sacramenti, dalla Santa Eucarestia, dalla dottrina, dalla preghiera, Sinceramente il pormi il problema di cosa farà in futuro la FSSPX mi pare assurdo, perchè ho il problema principale di come debellare le mie pecchè per aver tempo di preoccuparmi di cosa farà Mons Fellay. Questo perchè se la FSSPX diventerà modernista come da 20 anni auspicate, io andrò a cercare i sacramenti altrove, magari all’IMBC. Non credo che le anime si danneranno a causa della FSSPX, credo si dannino piuttosto a causa dei loro peccati e bisognerebbe preoccuparsi più di quelle anime che vivono lontane da Dio, e che non sanno nemmeno qual’è il loro fine ultimo e che c’è un’eternità che le attende. Perciò scusate, ma mi pare siate morbosamente impegnati a scrutare i pensieri di mons Fellay e della FSSPX, mentre c’è da preoccuparsi di come siamo messi noi personalmente, e preoccuparci dei nostri figli, mariti, mogli, genitori, amici.
Ma scusate tutti voi che con certeza assoluta e infallibilità (forse vi siete autoproclamati Papa?) annunciate a noistolti che non c’è più autorità, mi spieghereste una cosa?: Se non c’è più l’aiutorità che potere potete avere voi? Perchè senza autorità, non ci sono più vescovi, nè pertanto sacerdoti e dunque non ci sono battesimi, cresi,e, matrimoni, estreme unzioni, confessioni. Dunque da chi ricevono autorità i sacerdoti dell?IMBC? Da falsi vescovi? da chi ricevono i sacramenti i vosti fedeli? Da sacerdoti mai ordinati?
Oppure è possibile che Dio vi abbia investiti dei vostri poteri scendendo personalmente? Io sono ignorante lo ammetto, e dunque mi chiedo non è un bel zibaldone questo? E in mezzo a sto caos così tremendo a queste perplessità a questi misteri, a voi pare così semplice dire con certezza e senza alcun minimo dubbio che non c’è più un papa e da 50 anni non c’è l’autorità? Scusate ma allora ognuno balla con sua nonna e va e fa ciò che vuole, perchè mai dovrei dare retta voi, quando la Chiesa di Cristo è finita? a quesdto punto un sacerdote che non lo è a causa di una mancata autorità a monte, o uno sciamanno fanno lo stesso. E in questa ottica tremenda, voi vi ponete pure il problema di quello che fa la FSSPX? Senza più Papa da 50 anni e senza più veri vescovi e veri sacerdoti signori è bene mettersi a piangere in un angolo in silenzio e mestizia e fine
,
il non praevalebunt ci assicura sulla parola di Dio che la Chiesa cattolica sussiste e sussisterà fino alla fine dei tempi. Con vescovi (perché falsi?) e fedeli. Ma è, almeno ora, meno visibile (il che non significa assolutamente perenta o non visibile). Bergoglio non c’entra con la Chiesa, egli è il capo (vicario, perché quello reale è satana) della contro-chiesa. A Franco Damiani ricorderei che non c’è solo l’IMBC in prima linea. Occorrerebbe ammetterlo (e non lo dico solo a Damiani) con un po’ più di correttezza. Che la FSSPX sia passata al nemico è fuor di discussione. Lo ammettono loro stessi, talvolta apertis verbis: ricordate quando Mons. Fellay diceva che, vabbè, dopo tutto che cosa ci sarà mai nel concilio che non va bene? poca roba! Sarebbe questa la “buona dottrina quotidiana” che danno ai fedeli? O l'”una cum” personaggi che ammettono la liceità per i giudei di attendere un altro (scil. dei giudei!) Messia??? Anche a me è costata fatica, ma ormai è passato parecchio tempo e non posso che essere convintissimo d’aver fatto bene, “lasciare” una Fraternità che ho amato e nondimeno, oggi, già strutturalmente compromessa con la contro-Chiesa; ma che cosa avremmo dovuto fare? Accompagnarla sulla strada della perdizione?
Guardi il sito http://www.agerecontra.it e potrà farsi un’idea di che cosa facciano i “sedevacantisti”, anche al di fuori dell’IMBC con cui pure condividono strette simpatie e anche collaborazione.
Boh! Sinceramente non ho mai sentito dire mons Fellay: cosa ci sarà mai di male nel concilio, però se lo dite voi…
Antonio, lei dice dunque che i vescovi non sono falsi vescovi, che in questo modo la Chiesa sussiste. Che la Chiesa sussista sono d’accordo anch’io perchè Gesù non inganna, ma allora non comprendo come mai i sedevacantisti quando gli fa comodo dicono che i vescovi modernisti sono tutti eretici (ricordiamoci che anche i migliori vescovi con diocesi non rifiutano nulla di ciò che i Papi del CVII hanno detto, e fatto,, ne hanno persino canonizzati due), poi però quando fa comodo loro di averne qualcuno alla mano per le consacrazioni, allora non sono più eretici. Se non si crede che esiste un’autorità da 50 anni , non si può nemmeno dire che però la Chiesa sussiste in alcuni vescovi meno cattivi. Per intenderci meglio, visto che in realtà nessuno di noi può avere qualche certezza in merito a dove sia oggi rappresentata la Chiesa cioè da chi, da quali vescovi, allora tantovale tacere, cercare di rimanere nella Fede con i mezzi che si hanno a disposizione, e mettersi pazientemente ad attendere un buon Papa, che ci definisca con certezza chi era Papa, chi non lo era chi era vewscovo eretico, chi era buon vescovo. Inutile dire non c’è l’autorità, ma la Chiesa sussiste nei suoi vescovi, quali? li segliete voi? sono investiti da chi visto che non c’è un Papa da 50 anni?
Io non la farei così facile come fate voi.
E poi non è che i sedevacantisti sono tutti immacolati, se addirittura negli anni hanno eletto non si sa quanti Papi in giro per il mondo. Dai non facciamo i secchioni della classe, che ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio. A me pare che l’IMBC speri che finalmente la FSSPX venga distrutta, e mi pare che contribuisca non poco a diffamarla. Sarà alla fine ciò che Dio vorrà e visto che la Chiesa non è certo la FSSPX e nemmeno l’IMBC, aspettiamo, il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e della Chiesa cercando semplicemente di comportarci da cattolici, ricevendo sacramenti cattolici da sacerdoti cattolici.
Antonio, ma la strada della perdizione perchè?, Nel senso, lei crede che conti per la nostra salvezza seguire le dispute teologiche tra modernisti e tradizionalisti? Ci salviamo, santifichiamo, seguendo delle ideologie o compiento il Bene e fuggendo il male? Non comprendo. Se per caso, rimanessi solo io cattolica e attorno avessi solo ministri di Dio tiepidi, mondani, ariani, gallicani o modernisti io non avrei via di scampo? Andrei alla perdizione? Cioè cosa ci fa diventare santi e cosa ci fa salvare, gli atti degli altri, o i nostri personali? Per questo non comprendo questo voler mettere in guardia i fedeli della FSSPX, la FSSPX può indurmi a peccare?
Semai posso capire che tra sacerdoti che desiderano il trionfo della Chiesa e pertanto della tradizione, ci si possa dire: “eih! attenti, che Bergoglio vi vuole fregare!”. Questo lo capisco, ma che si voglia mettere i fedeli contro dei buoni sacerdoti che vengono da noi per dirci una buona messa, farci il catechismo, mi pare di cattivo gusto.
Se un sacerdote dela FSSPX mi venisse a dire delle sciocchezze e insegnare degli errori, mi propinasse una messa blasfema, beh, mica sono così tonta da frequentarlo. Dunque a che servono sti comunicati? L’IMBC, scriva a mons. Fellay descrivendo le proprie perplessità, mettendolo anche in guardia se si ritiene che ci sia qualche pericolo, ma non si tormentino i fedeli. Sono 20 anni che un mio amico sedevacantista (ora passato alla teoria, del papa c’è ma solo materialmente) gufa contro la FSSPX, 20 anni che mi dice: Ecco la FSSPX fa l’accordo.
I testimoni di Geova più o meno fanno uguale, sono decenni che dicono che c’è la fine del mondo e prima o poi verrà, così potranno
dirci che avevano ragione.
Annarita, alcune cose dette sono quasi buone altre sono senza logica. Ad. es. mai sentito che vi siano vescovi che alcune volte van bene, altre volte no, (dall’ IMBC) . Dove ha pescato questa diceria ?. Comunque. aldilà di quel che ognuno vuol pensare per suo comodo o per suo “sentito dire”, reputo valido il commento dell’IMBC, sia per ammonire, sia per consigliare i dubbiosi, sia per esprimere un parere di LOGICA che va ben oltre le dialettiche mondane e moderniste.
E chi ama la logica e la Verità, sa quanto c’è bisogno di logica in questi tempi di parolai !
Mardunoldo, allora mi spieghi la posizione dell’IMBC. I Vescovi che ci sono in giro sono veri vescovi oppure no? Solo il Papa non è Papa, ma i sottomessi al Papa sono veri cardinali, veri vescovi, veri sacerdoti, pur abbracciando, o non rifiutando il modernismo? Mi è difficile capire, perchè se il Papa da 50 anni non c’è, oppure c’è ma non agisce da Papa è li come una statua a far presenza, come fa ad esserci una successione vescovile valida? Chi ha dato in questi 50 anni il permesso di fare nuovi vescovi se il Papa non c’è? Chi ha conferito loro il mandato? Dunque vorrei sapere i sedevacantisti delle varie teorie credono che i vescovi diocesani siano veri vescovi? che pertanto i sacerdoti da loro consacrati veri sacerdoti?
Per arrivare al dunque chi consacra i sacerdoti dell’IMBC? Vescovi diocesani, vescovi “lefebvriani”, vescovi dissidenti, insomma i sacerdoti dell’IMBC saranno pur consacrati da qualche vescovo, no? E qui dunque il problema, se sono consacrati da vescovi diocesani, siamo certi che siano vescovi, se i sedevacantisti dicono che da 50 anni non c’è più nessuna autorità a Roma?
Insomma in soldoni, ciò a cui voglio arrivare io è: siamo sicuri che la teoria sedevacantista sia più valida della posizione della FSSPX, che non si arroga il diritto (perchè non ne ha il dovere e nemmeno l’autorità) di definire chi sia Papa e chi non lo sia? Visto che c’è il dovere ed il diritto di resistere ad un’autorità che erra, non comprendo tutti i cavilli che ponete. Non è che i cattolici sono come i comunisti di Guareschi che devono avere un’obbedienza pronta, cieca ed assoluta, i cattolici obbediscono ad ordini che rimangono nella verità e sono per il bene, non ad ordini che deviano dalla verità e non servono il bene. Ribadisco, nella mia ignoranza, se viene a mancare il Papa (da così tanto tempo poi) non vengono a mancare tutta la gerarchia a lui sottoposta e di conseguenza ogni sacramento? Sono 50 anni dunque che non c’è possibilità di accedere alla fonte delle grazie? Le mie sono domande non presuntuose, ma proprio perchè voglio capire i vostri ragionamenti.
Concludo: solo i sacerdoti dell’IMBC o di altri istituti che non riconoscono gli ultimi Papi, possono dare sacramenti validi e leciti? O anche quelli della FSSPX, e magari anche quelli dei Frati dell’Immacolata o (esagero) anche i sacerdoti e vescovi diocesani?
Si salveranno solo i fedeli che seguono i sedevacantisti? Tutti gli altri andranno alla perdizione? Giusto per avere chiare le posizioni. Perchè se mi dite che le grazie arrivano solo dentro il mondo sedevacantista (dalle varie teorie) significa che la Chiesa è traslata altrove e non è più a Roma, se mi dite che invece le grazie legate ai sacramenti possono essere acquistate anche alla FSSPX non comprendo l’utilità dei comunicati.
Bene, domande lecite su un argomento grave.
Ma il problema è un altro, molto più semplice, dal quale partire a trarre poi tutte le altre conseguenze ed eventuali spiegazioni.
Risponditi tu stessa a queste semplici domande:
1) i papi degli ultimi 50 anni hanno professato eresie contro l’inalterabile Deposito della Fede, sì o no?
2) sono dunque “eretici”, sì o no?
3) può qualsiasi persona “eretica” essere Capo della Chiesa cattolica di Cristo, sì o no?
continua (vedi post seguente) …
Se in particolare alla 3° domanda risponderai sì, stai affermando che un eretico non è fuori della Chiesa, ma che addirittura è talmente dentro da poterne essere perfino il Capo. Ovviamente contradirresti l’insegnamento perenne della Chiesa stessa.
Il resistere al comportamento di papi indegni, come è già successo nella storia, è un altro argomento perché, pur indegni o cattivi, sono rimasti papi nel continuare a insegnare la stessa Fede di sempre. Cosa opposta alla situazione attuale.
Leggi anche l’articolo e il mio commento qui:
https://www.radiospada.org/2015/08/resistenza-pubblica-a-decisioni-dellautorita-ecclesiastica/
OT x moderatori di Radio Spada:
Mi spiace di aver dovuto suddividere il post in tre, ma, se lo mettevo più lungo mi spariva il pulsante “commento all’articolo” per inserirlo: provvedete ad allungare la finestra di inserimento commenti. Grazie.
Ma cari signori / fratelli ,io non leggo più sessun articolo di questo sito io leggo voi . Ma vi rendete conto quanto è devastate l’odio e la rabbia per come vi esprimete ,ma che pensate di ottenere così !.Incominciate a vedere le cose buone negli altri anche perché se venite a incontrare delle difficoltà in questo, il problema siete voi .Se il mondo ancora esiste e’ perché tutto sommato siamo stati premiati per la nostra volontà di fare ” buone e bene ” con l’aiuto del buo Dio ,tutte le cose quindi ,cerchiamo di essere positivi e fiduciosi .
Sì certo, anche prima del Diluvio tutti erano positivi e fiduciosi….
Non c’è odio e non c’è rabbia, ma indignazione sì per lo pserpero di risorse mentali cattoliche per cercare di discernere un problema ENORME creato da papi pseudo o finti papi che dir si voglia.
Riguardo alle consacrazioni religiose, c’è il forte dubbio che tutte quelle fatte dopo il Concili, pochè fatte variando e di molto sia le parole sia i gesti, siano invalide.
Per questo mons. Lefebvre proseguì la consarazione tradizionale.
Quindi tutti i sacerdoti consacrati in questo modo (FSPPX e IMBC) hanno di certo una consacrazione valida. Per gli altri ,l’IMBC usa rifare una consacrazione da vescovo (consacrato forse illecitamente, ma più che validamente) “sub condicione” ovvero supponendo che….Nessuno infatti può essere certo della validità o meno delle consacrazioni post-concilio.
Un esempio sono le santificazioni forsennate e veloci fatte su papi sui quali si possono avere enormi dubbi…
Ognuno di noi nel dubbio di una strada sbagliata torna indietro e rifà solo il percorso conosciuto. Lo stesso si fa in questi tempi infidi di modifiche estreme.E’ veramente un gran rottura dover tagliare e reimpostare ogni commento, come diceva anche Frank10 !!!!!
In ogni caso, apprezzo l’operato dell’IMBC, meno quello della FSSPX, ma non posso condividere l’isolazionismo dell’IMBC, arroccati in un isola deserta.
Cioè, loro sarebbero quelli che hanno mantenuto più integra la dottrina e nascondono la luce??
Ma piuttosto dovrebbero continuamente sporcarsi le mani in mezzo ai cristiani che sono confusi in quest’ora di tenebre! Usare il massimo di diffusione dei mezzi oggi disponibili.
Senz’altro dovrà venire il tempo di chiarire le varie posizioni, ma non si può confondere il vero nemico da quelli che sono invece solo confusi o dubbiosi o incerti.
Qui ci sono senz’altro invece quelli che, ai vertici della Chiesa attuale, sanno perfettamente quello che fanno per distruggerla. Non li si può trattare allo stesso modo delle vittime del loro inganno!!
In particolare mi riferisco alle “proibizioni” a partecipare a siti come questo di RS che hanno certamente una diffusione maggiore del loro sito: possibile che accettino di privare le persone di contributi così utili per chiarirsi le idee in questi tempi di oscurità?
Ad esempio con gli ottimi articoli/contributi di CdP che in passato vedevo molto di più (sempre che sia per questo motivo…).
Penso sia cattolicamente inaccettabile, ricordando anche il Vangelo, dove Gesù rimproverava gli apostoli che volevano proibire a qualcuno di cacciare i demoni nel Suo Nome perché non erano dei “nostri”.
Oggi, dovremmo unire le forze contro i modernisti/post-modernisti e poi mettere i puntini sulle i, per quanto grandi possano essere questi puntini, dovuti comunque sempre alla stessa causa distruttrice.
Almeno un certo “accordo” verso chi ha lo stesso VERO nemico.
“Cuoci la verità nella carità fino a che ha un sapore dolce”, questa famosa frase di San Francesco di Sales è il principio del nostro lavoro apostolico. DISCUSSIONI INUTILI, O PEGGIO, POLEMICHE FEROCI, NON ATTRAGGONO MAI LE ANIME VERSO IL SIGNORE. Di nuovo, San Francesco di Sales disse: “una goccia di miele attrae più api che un barile di aceto”. La verità rivelata della nostra Santa Fede Cattolica è di per se attraente a causa della sua profondità, lucentezza e logica. Dovunque essa appare, vestita nei bei panni della carità, diventa sempre più accettabile a coloro che potrebbero altrimenti temere le sue inevitabili conseguenze per la durezza con la quale taglia attraverso le nostre debolezze e scuse.
La famosa poetessa religiosa Gertrude von Le Fort ha scritto a proposito della Chiesa e della Verità rivelata: “Sono caduta nella tua Fede come in una spada aperta e tu hai tagliato tutte le mie ancore”. Quanto più facilmente una anima accetta la grandezza e la maestà della Fede Divina quando è presentata con la carità misericordiosa e la paziente dolcezza che Nostro Signore stesso mostra sempre verso i Suoi figli!….
Unire le forze . Concordo. Il nemico è sulla cattedra di Pietro come usurpatore.