di M.H.G.
Francesco oggi ha detto: “Prima di iniziare la catechesi, in nome della Chiesa vorrei chiedervi perdono per gli scandali che in questi ultimi tempi sono accaduti sia a Roma che in Vaticano, vi chiedo perdono”. Scandalo Charamsa? Scandalo dei tredici (nove? uno? zero?) card-cons non entusiasti del Sinodo? Entrambi?
In ogni caso pare che, seguendo l’ipotesi di Guido Horst sul Tagespost, riportata e tradotta da Tosatti:
“L’incertezza sull’esito di queste tre settimane di negoziati sia resa ancora maggiore dal fatto che nel Residence del Vaticano, Santa Marta, ha luogo una specie di “Sinodo parallelo”: papa Francesco si incontra con partecipanti al Sinodo e con ospiti esterni per parlare con essi individualmente. Alla fine toccherà al Papa prendere una decisione sulle questioni ancora aperte e comunicare la sua decisione all’intera Chiesa in un testo conclusivo. Questo, comunque, è per ora il più grande interrogativo che incombe sull’intero Sinodo.”
Insomma un Sinodo poco sinodale (secondo la fantomatica lettera di protesta) e più votato all’individualità che alla collegialità (secondo Horst). Per dirla con un po’ di brio: “Son tutti collegiali, con il Sinodo degli altri”.
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Sullo stesso tema:
- Sicuri che sia auspicabile per il Sinodo la ‘vittoria conservatrice’?
- Reportage (antipatico) dal Sinodo [tra stampa internazionale e chiacchiere locali]
- Charamsa – Fuori dalla morsa
oh finalmente, il commento è entrato!
questo qui ora parla di ‘scandali’! ma non è lo stesso che ha detto che “se uno cerca Dio, chi sono io per giudicare”? – Ma allora se ha visto degli scandali,e chiede perdono, vuol dire che lui è uno che dà dei giudizi!