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di CdP Ricciotti.

Scrive il Corriere della Sera: “Si è conclusa poco dopo le 16 di sabato «Not in my name»: la manifestazione nazionale delle comunità islamiche per dire no al terrorismo. Sono arrivati da tutta Italia, e sfidando anche la pioggia, per radunarsi in piazza Santi Apostoli, a Roma, e hanno iniziato la manifestazione con un minuto di silenzio dedicato alle vittime delle stragi di Parigi. Sul palco troneggiava la scritta: «Musulmani d’Italia – Not in my Name – No al terrorismo».” – Titolo: Terrorismo, musulmani in piazza a Roma: «Isis, cancro per islamici». Sottotitolo: Da tutta Italia per la manifestazione promossa dall’Unione delle comunità islamiche italiane «Not in my Name». La foto è tratta dal Corriere della Sera.

Il nostro titolo è decisamente più d’effetto e descrive realmente ciò che è accaduto: Islamici moderati” sfilano a Roma contro il Corano: non c’era nessuno!

Abbiamo già assodato che il Corano NON è un libro di pace, come viene spiegato qui: Bergoglio: «Corano libro di pace». Violenza «colpa degli estremisti». È proprio così?. Abbiamo altresì già studiato: Sant’Alfonso Maria de Liguori e la dottrina cattolica: “Della setta di Maometto” e letto Islam: un promemoria da San Giovanni Bosco.

Ci è chiaro anche il dialogo, questo sì di fede veramente cattolica, fra san Francesco ed il sultano. Il sultano al-Kamil disse: “Il vostro Dio ha insegnato nei suoi Vangeli che non si deve rendere male per male […] Quanto più dunque i cristiani non devono invadere la nostra terra?”. Replicò Francesco: “Non sembra che abbiate letto per intero il Vangelo di Cristo nostro Signore. Altrove dice infatti: ‘Se un tuo occhio ti scandalizza, cavalo e gettalo lontano da te’ […], con il che ci volle insegnare che dobbiamo sradicare completamente […] un uomo per quanto caro o vicino — anche se ci fosse caro come un occhio della testa — che cerchi di toglierci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Per questo i cristiani giustamente attaccano voi e la terra che avete occupato, perché bestemmiate il nome di Cristo e allontanate dal suo culto quelli che potete. Se però voleste conoscere il creatore e redentore, confessarlo e adorarlo, vi amerebbero come loro stessi”. (qui un approfondimento: Il “Vescovo di Roma”, l’Islam e le “altre chiese”).

Sappiamo pure che Papa Benedetto XV promulgò l’Enciclica «Sacra Propediem», denunciando che i modernisti deformavano la figura e l’opera di San Francesco. «Innanzi tutto conviene che ognuno abbia un’idea esatta della figura di San Francesco, in quanto taluni, secondo l’invenzione dei modernisti, presentano l’uomo di Assisi poco obbediente a questa Cattedra apostolica, come il campione di una vaga e vana religiosità, tanto che egli non può essere correttamente chiamato né Francesco d’Assisi né santo» … Di lui va ricordato quanto egregiamente dice Tommaso da Celano: «Artefice veramente esimio, sotto la cui formazione religiosa, con lode degna di essere esaltata, si rinnova nell’uno e nell’altro sesso la Chiesa di Cristo, e trionfa una triplice schiera di gente che vuole salvarsi». Il Pontefice ricorda inoltre la vera carità di san Francesco, che non è il buonismo, e lo esalta ad esempio contro «le passioni predominanti in questa incredibile perversità di costumi, l’amore sconfinato delle ricchezze e un’insaziabile sete di piaceri» (da Apologia del Papato, EffediEffe 2014).

Allora perché la scelta del titolo: “Islamici moderati” sfilano a Roma contro il Corano: non c’era nessuno!?

Perché queste presunte parate contro il terrorismo, nella realtà nel mondo islamico vengono viste come degli attentati al Corano ed al mondo islamico in generale. Anche i maomettani, difatti, oggi si dividono in osservanti e non osservanti. I primi sarebbero “gli estremisti”, mentre i secondi sarebbero “i moderati”, questo secondo le bocche delle “teologhe” che leggono i TG. Ora noi non sappiamo con certezza quanti effettivamente siano i maomettani osservanti e quanti quelli non osservanti, ma siamo certi che a Roma alla manifestazione «Not in my Name»: “Piazza Santi Apostoli era vuota. Escludendo fotografi e giornalisti, accorsi numerosi, […] hanno partecipato all’evento poco meno di 400 persone” (da L’Islam moderato non c’è, a Roma la piazza è vuota).

Il cosiddetto “Islam moderato”, difatti, non esiste. Esistono gli osservanti ed i non osservanti. Questi ultimi sono chiamati dalle “ragazze delle previsioni del tempo” (senza offesa) e dalle loro discepole (Serracchiani, Moretti, Picierno, Morani, Bonafé, etc …) : “l’Islam moderato”. Si scherza, non è sessismo!

I non osservanti possono anche essere in maggioranza, tuttavia si guardano bene dal manifestare contro i loro fratelli osservanti, poiché la “barba del profeta non perdona”, e questo lo sanno tutti gli studiosi – anche “fai da te” – della teologia islamica.

Anche la citazione tanto sbandierata in TV nella sua versione mielosa “chiunque uccida un uomo, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera” – è una parodia del Corano. Nella realtà la lettura integrale di quel versetto coranico dice esattamente l’opposto: «Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera . E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità. I Nostri messaggeri sono venuti a loro con le prove! Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra. La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano lorotagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso” (Sura 5, 32-33). La spiegazione la trovate sui commentari. Buono studio.

Quanti sono i musulmani in Italia? “E’ l’Islam la seconda religione più professata in Italia, dopo il cattolicesimo. Ma stabilire quanti fedeli appartengono a una fede piuttosto che a un’altra non è facile. Lo spiega Franco Pittau, presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS e ideatore del dossier statistico sull’immigrazione: ‘Non ci sono archivi che precisano l’appartenenza religiosa e poi potrebbe essere una cosa pericolosa, perché è un fatto personale e potrebbe essere vissuta come una schedatura, come nella Germania nazista con gli ebrei. Nel nostro centro studi abbiamo presupposto chi proviene da un Paese a maggioranza musulmana, poi lo sia. Abbiamo studiato i manuali internazionali sulle appartenenze religiose e siamo riusciti a fare una stima dell’appartenenza’. Secondo il dossier statistico immigrazione 2014 su una popolazione migrante regolare di circa 5 milioni e 364mila persone, i musulmani sono circa un terzo e provengono da Pakistan, Marocco, Bagladesh, Tunisia, Egitto, Nigeria e anche da alcuni paesi balcanici“.

A Roma non c’erano!

di CdP Ricciotti