Una breve, densa, appassionata omelia natalizia del Card. Gaetano Bedini, Arcivescovo di Viterbo e Toscanella, pronunziata nel 1861 nel ribollire della “questione romana” e delle violenze risorgimentali, nonché del dilagare di teorie laiciste e protomoderniste. Un testo che potrebbe apparire storicamente datato, ma che in alcuni passi, oltre ad essere di limpida dottrina e di lirica espressione, è quanto mai attuale. Ne proponiamo alcuni estratti. [RS]

il frontespizio

il mistero e il beneficio dell’Incarnazione si ripropongono sempre nuovi lungo i secoli

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non si può dire di festeggiare il Natale se non si accoglie la dottrina di Colui che vi si celebra

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il liberalismo è una menzogna

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le insidie dei protomodernisti
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