Una breve, densa, appassionata omelia natalizia del Card. Gaetano Bedini, Arcivescovo di Viterbo e Toscanella, pronunziata nel 1861 nel ribollire della “questione romana” e delle violenze risorgimentali, nonché del dilagare di teorie laiciste e protomoderniste. Un testo che potrebbe apparire storicamente datato, ma che in alcuni passi, oltre ad essere di limpida dottrina e di lirica espressione, è quanto mai attuale. Ne proponiamo alcuni estratti. [RS]

 

1

il frontespizio

 

2

il mistero e il beneficio dell’Incarnazione si ripropongono sempre nuovi lungo i secoli

 

 

3

[segue]

4

non si può dire di festeggiare il Natale se non si accoglie la dottrina di Colui che vi si celebra

 

5

[segue]

6

il liberalismo è una menzogna

 

 

7

[segue]

8

le insidie dei protomodernisti