Avevamo già parlato di questo ignobile individuo qui [RS]
Si definisce “artista”, è semplicemente un sacrilego: cerca la provocazione, la trasgressione, la bestemmia. Si “nutre” di profanazioni, di offese a Nostro Signore, dell’indignazione dei fedeli. E’ Abel Azcona, disposto a perder l’anima in cambio di un briciolo di notorietà. Per questo ha colpito ancora. E pesantemente.
Questa volta ha beffardamente dichiarato alla stampa d’esser riuscito a sottrarre altre 32 Ostie consacrate, oltre alle 242 già utilizzate per l’oscenità messa in mostra a Pamplona. Certo, non le ha rubate direttamente. Ormai il suo volto è noto a tutti, laici e sacerdoti. Se si ripresentasse in chiesa, ne verrebbe subito espulso. No, questa volta si è servito di quelle altre anime perse, che lui definisce “fans”, pronte ad emularne le dannate gesta (è davvero il caso di dirlo ed in senso letterale). I suoi complici hanno quindi, a loro volta, trafugato il Corpo di Cristo, per poi consegnarglieLo. Pare che abbiano colpito, tragicamente, anche durante la S. Messa di riparazione, che ha avuto luogo in Cattedrale, a Pamplona, voluta dall’Arcivescovo, mons. Francisco Pérez González (nella foto), dopo l’empia sua mostra, contro la quale numerose sono pervenute le denunce alla magistratura. Anche perché non ne è stata concessa la sospensione temporanea, in attesa della sentenza, prendendo a pretesto il fatto che le Particole in questione non siano più esposte. Mani anonime le avevano “riscattate” e trasferite in una parrocchia. Ma restano esposte le immagini, che “immortalano”, fase per fase, i vari momenti della realizzazione dell’opera sacrilega. Questo, evidentemente, per i giudici, non conta.
Dal canto suo, Abel Azcona continua a prendersi gioco di Cristo e dei sentimenti dei credenti, dichiarando alla stampa: «Io vi libero, non v’è bisogno di pregare per me e per la mia anima». Quanto agli oltre cento sacerdoti presenti alla S. Messa di riparazione, ha affermato: «Mi chiedo come abbiano fatto, per tutto il tempo, a non abusare di qualcuno». Si tratta veramente di un «essere abietto», come lo ha definito l’agenzia Médias-Presse-Info, che ha dato ampio risalto alla notizia. Invece, l’anima sua e quelle dei suoi seguaci, sebbene non se ne rendano conto, han bisogno, eccome, delle orazioni di tutti. Ma sono davvero, loro, gli unici responsabili?
Già nel 2008 il Card. Malcolm Ranjith, all’epoca ancora Segretario della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti, affermò, nella prefazione al libro Dominus est, scritto dal Vescovo Athanasius Schneider: la prassi di ricevere la Santa Comunione sulla mano è stata «introdotta abusivamente ed in fretta in alcuni ambienti della Chiesa subito dopo il Concilio», estendendosi poi ovunque. «Questo gesto contribuisce ad un graduale e crescente indebolimento dell’atteggiamento di riverenza verso le Sacre Specie Eucaristiche», manifestatosi anche attraverso «un’allarmante mancanza di raccoglimento ed uno spirito di generale disattenzione. Si vedono ora dei comunicandi, che spesso tornano ai loro posti come se nulla di straordinario fosse accaduto». Per non parlare degli abusi: c’è «chi porta via le Sacre Specie per tenerle come souvenir, chi le vende» o «chi le porta via per profanarle in riti satanici». Da qui, la conclusione: «Credo che sia arrivato il momento di valutare bene la suddetta prassi e di rivedere e, se necessario, abbandonare quella attuale». Sette anni dopo i reiterati sacrilegi compiuti da Abel Azcona e da quelli come lui mostrano quanto tutto questo fosse vero allora e sia vero, a maggior ragione, anche oggi. Se il sedicente “artista” è colpevole, come non considerare quanto meno complici quelle pratiche, che ne assecondino la tentazione e lo pongano materialmente nelle condizioni di peccare e di dannarsi? Oggi, alla luce dei fatti, occorre quanto meno porsi, seriamente e con urgenza, il problema
Lui sta lavorando….per andare presto…all inferno…!!! Pazzo..!! Ingrato!!
Ribadisco quanto già commentato riguaurdo all’altro articolo, parola per parola.
Per riparare le profanazioni di quel demonio,la Chiesa dovrebbe tornare alla tradizione nel dare la S.Comunione ai fedeli:in ginocchio,sulla lingua,braccia coperte in estate e rispettare il digiuno.
Tutto giusto: ricevere la Comunione sulla mano può consentire queste aberrazioni.
Però, mia figlia, al mio contestare tale prassi, mi fece notare un particolare: se le labbra e/o la lingua di un comunicando affetto da malattia contagiosa, metti AIDS, toccano le dita del Sacerdote officiante, quelle stesse dita contageranno altre Particole, trasmettendo il contagio ad altri comunicandi.
Ma, senza arrivare al possibile contagio, potrà sempre capitare il nonnetto bavoso che…
Forse è meglio che ognuno si prenda la sua Particola, con le proprie mani.
la saliva non trasmette l’AIDS.
OK, togliamo d’AIDS. Ma le altre malattie trasmissibili tipo meningite, epatite B?
Ed il nonnetto 🙂 ?
sì però il rispetto dovuto al Signore dovrebbe sorpassare queste cose
Ha perfettamente ragione. Però…
Comunicarsi non è obbligatorio, ma se lo si fa lo si deve fare come la Tradizione insegna. Finora i morti per dita di prete infette sembrano essere stati molto pochi.
Divertente!
Forse che Lei li ha contati? Io comunque parlavo di possibilità.
E dai! Ogni tanto anche sdrammatizzare non fa male.
Lo capisco che non sia la cosa più igienica del mondo, se è per quello neppure l’acquasantiera lo è. Ma d’altra parte la Tradizione è questa, e non possiamo cambiarla in seguito a considerazioni sanitarie, quantunque oggettive.
Ci si ammala per tante ragioni, e questa è sicuramente una per cui vale la pena. Per il resto,confidiamo che sia una possibilità remota.
c’è da dire che la Comunione tecnicamente è “sulla lingua” per cui se il gesto è fatto con sufficiente lentezza e circospezione, e chi riceve la Comunione sa come mettersi, sia per la posizione (più in basso del celebrante) sia per la disposizione del cavo orale, bagnarsi le dita è molto difficile. di toccare per sbaglio (peraltro coi denti) le dita del ministro mi è capitato più che altro nel novus ordo (quando ancora lo frequentavo), dove la Comunione era somministrata in piedi e c’era la paura di far cadere la particola in quanto spessissimo il chierichetto col piattino mancava, per cui istintivamente si chiudeva la bocca troppo presto. facendo le cose con calma alla balaustra si impara velocissimamente l’automatismo della giusta posizione e si evitano sia i sacrilegi sia le bavosità.
Che buaggine questa. Allora se il suddetto malato infettivo con saliva infetta si starnuta sulle mani e poi scambia il gesto di pace con un’altro che si comunica con le mani?
Ancora, se il sacerdote tocca la mano infetta di saliva anziche la bocca infetta di saliva cosa cambia di grazia?
Questi timori sono tipici di chi pensa ben poco al sacramento che va a ricevere.
Che volete le particole sigillate in confezione monodose e sterile da consumare sotto una lampada agli ultravioletti coi guantini di gomma?
Che pena!
Se c’è uno che fa pena, quello è Lei.
Ciò che ho scritto è incontestabile e sono eventualità incontrovertibili. Poi un conto è rispondere serenamente, con riferimento al Signore, come ha fatto jeannedarc, in maniera pacata, educata, un altro è farlo come ha fatto Lei, poveraccio ineducato.
Mi vien da sperare che, le dita del prete che hanno toccato le labbra del nonnetto bavoso, tocchino le Sue labbra, con tanto di filetto elastico di congiunzione.
Senza voler arrivare al contagio di cui sopra …
Io sono serenissimo mia cara e serenissimamente le ho fatto notare che seguendo la sua isteria sanitario – sacramentale è persino piu facile entrare in paranoia prendendo la comunione in mano che non in bocca.
Si preoccupi di prendere il Santissimo Sacramento senza paranoie sanitarie e con devozione e reverenza, altro che ipotetici vecchietti bavosi, come educatamente li chiama lei.
Per quanto riguarda infine la mia educazione, io mi tengo il mio niente e lei propaghi pure il suo tutto, mentre nel frattempo io pacatamente me ne infischio.
ps: pena x 2
Ma basta! Si sta a qui a inventare storie sui rischi di ricevere la Santa Comunione sulla lingua, quando il problema reale è che quel demonio, nel senso letterale del termine, ha compiuto tale sacrilegio. Bisognerebbe attivarsi e qualora venisse in Italia, organizzare una manifestazione tosta e impedirgli di fare quello che fa! E quando dico manifestazione dico con la Preghiera e anche con i muscoli che Dio ci ha dato e che forse dovremmo tenere allenati per la causa di Cristo Re!
Ho commentato lo stesso ma in termini più secchi nell’altro articolo. Limitarsi alla preghiera è abbastanza vergognoso, e che gli Spagnoli siano caduti così in basso è una pena.
ho rintracciato questa internista del fetente http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=47668
vi riporto solo qualche frase, così possiamo giudicare meglio il tipo
‘Che un bambino, come è stato nel mio caso, in una società eteronormativa e patriarcale e disgustosamente cattolica, venga obbligato a nascere, obbligando una prostituta a partorire, indica che il divino mi ha costretto a nascere. L’aborto è un diritto, non solo delle donne, ma anche del bambino. Dovrebbe esserci un diritto a non nascere. Se io non fossi nato, non avrei vissuto una vita segnata dall’abbandono, abusi e carenze psico-affettive’
indubbiamente ha molto sofferto e la cosa dispiace. ma anziché cercare di riscattare il degrado in cui si trovava, si rigira nel brago
Lui nel fango ha detto di trovarsi bene… eppure lamenta di starci bene
Per me dovremmo essere caritatevoli e fare una colletta per il ricovero in un ospedale psichiatrico
Quante persone nel mondo hanno avuto molto di peggio e non per questo si sono date alla blasfemia pubblica? Ci sono genitori che hanno messo al mondo bambini con malformazioni e carenze spaventose, che non possono certo riscattarsi con la buona volontà, eppure restano fedeli a Dio. Quanti malati sono costretti senza speranza su di un letto o una sedia, e rimangono cattolici?
Questo empio pagliaccio direbbe qualsiasi cosa per farsi pubblicità, probabilmente spera di riciclarsi in qualche modo nel mondo pseudo-intellettuale sinistroso.
Comunque se ha ancora voglia di schiattare è sempre in tempo a provvedere con le sue stesse mani, visto che purtroppo finora nessuno l’ha aiutato in tal senso. Eventualmente, una corda di pianoforte per impiccarsi gliela posso spedire io stesso con la posta prioritaria.
Purtroppo non sono le persone di buona volontà ad emergere ma lui, la feccia
Se vai a vedere in cosa consistono le sue opere precedenti ( le riassumo in breve: sesso sangue e merda) capisci che è una persona che sprizza odio da tutti i pori
Grazie, non ci tengo a saperne di più su ‘sto immondo essere, vorrei anzi saperne di meno a parte l’eventuale notizia d’una sua dipartita.
Sprizza odio… è solo un pagliaccio di cattivo gusto che probabilmente mira a diventare una sorta d’opinionista di grana grossa per sempliciotti sinistrosi, una specie di Saviano in versione maligna, non riferito al mondo della criminalità ma a quello dell’oscuro e del proibito.
Tutta scena per trasferirsi in salotti radical-chic filofroci e vedere di mettersi in tasca qualcosina, magari pubblicando anche qualche libraccio per scandalizzare le vecchiette per bene e piacere a gentaglia in stile Bataclan.
Nessun demonio, solo una “merda” (per usare un termine che mi hai passato tu) in cerca della sua occasione nell’ambiente più “merdoso”.
Senti: sappiamo che ha fatto un peccato gravissimo: però dobbiamo pregare per la sua conversione, non sperare nella sua morte: se si converte riparerà al male fatto
Mi spiace, preferisco dedicare le mie preghiere ed il mio tempo ad altra gente ed altre cause e/o passatempi, in mancanza d’altro dormire.
La vedo molto difficile che ‘sto schifoso si converta, quindi per me prima se ne va all’Inferno e meglio è, qua da solo fastidio. D’altra parte fà di tutto per andarci, e allora che ci vada, una buona volta!
E’ un poveraccio e suscita sdegno, schifo e pena.
Ciò non toglie che qualche bastonata pedagogica ci starebbe proprio.
Nostro Signore Gesù Cristo nel tempio ha dato l’esempio. Quando è troppo è troppo!
Nell’illuminato regno della grande Isabella di Castiglia l’avrebbero messo a morte immediatamente. Ecco la bastonata pedagogica che ci vorrebbe.