di Marco Martone
I terribili fatti di Parigi hanno provocato sul piano internazionale una serie di reazioni a catena dagli esiti tuttora incerti. La lotta all’Isis infatti vede contrapporsi sullo scacchiere internazionale l’asse della Nato, da un lato, e la Russia di Putin, dall’altro.
L’abbattimento degli aerei da guerra russi da parte della Turchia di Erdogan sembra aver scaldato una situazione già di per sé di rovente. Appare infatti evidente che la guerra al “terrorismo” sia in realtà un mero pretesto per ridisegnare le zone di influenza in medio-oriente.
Il governo italiano mantiene per il momento una posizione di sostanziale neutralità, mentre il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ripete come un mantra che la priorità è quella di “accompagnare il dittatore Assad alla porta, per una transizione democratica[1]” (sic!). Sorprende che queste stesse affermazioni siano state recentemente ribadite da Matteo Salvini, aspirante leader del centro-destra italiano.
Evidentemente l’Iraq e la Libia non hanno insegnato nulla. O forse – maliziosamente diremmo noi – è proprio questa situazione di instabilità che si vuole perseguire.
In questa guerra di schieramenti manca una voce cattolica, dal momento che, ad oggi, non si comprende bene che posizione debba tenere il fedele cattolico di fronte al dipanarsi degli eventi.
Oggi stiamo vivendo una situazione per certi versi simile a quella che si verificò nel 1915, all’indomani dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, ma con le dovute e significative differenze.
In quel periodo il governo italiano presieduto da Antonio Salandra mantenne, almeno sulla carta, una posizione di neutralità: si giustificava infatti questa scelta a causa del carattere difensivo della Triplice alleanza – di cui l’Italia faceva parte – mentre l’opinione pubblica auspicava un intervento militare a fianco delle potenze “democratiche” a danno dell’Impero cattolico austro-ungarico.
Il fronte interventista era in realtà frastagliato e comprendeva i partiti della sinistra democratica composta dai repubblicani, dai radicali, dai socialriformisti e dalle associazioni irredentiste, nonché da alcune frange estremiste del movimento operaio. Costoro videro nell’intervento militare un mezzo necessario per rovesciare l’assetto sociale e politico italiano.
Erano favorevoli all’intervento anche i nazionalisti che auspicavano una guerra contro l’Impero austro-ungarico al fine di completare il processo risorgimentale.
Più moderati, ma pur sempre favorevoli all’intervento militare, erano invece i c.d. conservatori dell’ala liberale, capitanati dal presidente del Consiglio Antonio Salandra e Sidney Sonnino, i quali temevano che il mancato intervento in guerra potesse pregiudicare gli interessi italiani una volta terminate le ostilità.
Chi invece si collocava nello schieramento contrario alla guerra erano quei liberali che si rifacevano a Giovanni Giolitti, dal momento che costoro temevano che l’inadeguatezza militare dell’Italia nell’affrontare una guerra lunga e di logoramento avrebbe comportato esiti disastrosi, nonché il Psi, unica forza di sinistra ad opporsi all’ingresso dell’Italia nel conflitto in corso.
In quella situazione così difficile i cattolici potevano contare su una guida sicura, rappresentata da papa Benedetto XV, il quale mantenne un atteggiamento di contrarietà alla guerra. Alcuni qualificano ancora oggi la posizione del pontefice pacifista, ma in realtà le cose non stanno proprio così. Nulla a che vedere con gli slogan sessantottini del Peace and Love durante la guerra del Vietnam. Vediamo perché.
Ebbene, papa Benedetto XV si schierò nettamente contro quella guerra poiché intuì che essa avrebbe provocato ingenti danni in particolar modo ai fedeli cattolici. Era infatti ben consapevole che un conflitto globale avrebbe potuto determinare uno stravolgimento degli equilibri politici. Cosa che, purtroppo, avvenne con la caduta dell’Impero austro-ungarico e che successivamente ha determinato, tra le tante conseguenze nefaste, anche quel fenomeno di balcanizzazione che ha provocato i terribili conflitti di fine Novecento. Tuttavia papa Benedetto XV non era – per così dire – filo austriaco: si temeva infatti che la guerra avrebbe provocato una inutile strage tra popoli legati dalla medesima fede cattolica e papa Benedetto XV era inoltre ben consapevole quali interessi economici e politici muovevano le potenze “democratiche”.
Si tratta peraltro di un atteggiamento non nuovo, giacché in pieno Risorgimento il papato mantenne una posizione ostile nei confronti delle mire “liberali” italiane e straniere, volte a ridimensionare l’influenza austriaca nei territori dell’Italia settentrionale. Questo non vuol dire che i pontefici, ed in particolare Pio IX, fossero “anti-italiani” – per usare uno slogan caro a certa destra italiana – significa, invece, che ebbero subito chiara la situazione e i danni che tali moti bellicosi avrebbero provocato. Peraltro lo stesso catechismo di San Pio X espressamente riconosce la legittimità della guerra, a determinate condizioni, sicché la posizione di Benedetto XV va vista in questa prospettiva.
Se invece diamo uno sguardo a ciò che sta accadendo in questi giorni non è possibile rinvenire una posizione da parte della Chiesa autenticamente cattolica. Il recente viaggio di J. Bergoglio in Africa è stato un momento di apoteosi “ecumenica”. I continui richiami al ripudio della guerra in nome di Dio lascia perplessi, poiché non si comprende – e forse è proprio questo l’intento – a chi sia rivolto. Ai cattolici? Ai musulmani? Ad entrambi? Ad una più attenta riflessione si scorge che in effetti J. Bergoglio ha voluto sostanzialmente lanciare un messaggio – questa volta sì – pacifista, senza alcun invito alla conversione di chi vive lontano dalla fede cattolica.
La scena del suo viaggio a bordo della papa-mobile assieme all’imam africano desta più di qualche interrogativo[2], dal momento che il Magistero ha più volte condannato questi atteggiamenti, a prescindere dal fine “nobile” che si vuole perseguire, come ribadito da Pio XI nella Mortalium animos[3]. La situazione non è affatto migliore se diamo uno sguardo alle dichiarazioni di J. Bergoglio all’indomani degli attentati parigini: non vi è stata alcuna esplicita condanna dell’ideologia maomettana e, anzi, si è cercato di minimizzare il tutto in nome del politically correct. Sicuramente non ci si aspetta l’indizione di una crociata, ma almeno una direttiva chiara e precisa al mondo cattolico e, soprattutto, una esortazione alla conversione all’unica vera fede. Infatti l’unica cosa che viene ribadita è la condanna di ogni tipo di estremismo, che sa tanto di relativismo etico[4]. Inoltre anche in merito alla crisi Nato – Russia non è dato rinvenire una linea cattolica che inviti i governanti al rispetto dei diritti di Dio. A tal proposito occorre sottolineare come sia pernicioso l’atteggiamento di quella parte della politica italiana e del clero troppo incline ad appoggiare le posizioni filo-scismatiche russe. Putin può sicuramente essere un argine allo strapotere americano, ma non può in alcun modo essere utilizzato come modello (anche) religioso. Forse però tale approccio deriva proprio dal fatto che manca una voce forte ed autorevole in campo cattolico.
Se invece osserviamo la posizione di papa Benedetto XV la differenza di prospettiva è netta, tanto è vero che sul finire del conflitto mondiale Egli inviò ai capi dei popoli belligeranti una lettera nella quale istruisce come raggiungere la vera e duratura pace. Si legge inoltre alla fine della predetta lettera:
«Riflettete alla vostra gravissima responsabilità dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini; dalle vostre risoluzioni dipendono la quiete e la gioia di innumerevoli famiglie, la vita di migliaia di giovani, la felicità stessa dei popoli, che Voi avete l’assoluto dovere di procurare. Vi inspiri il Signore decisioni conformi alla Sua santissima volontà, e faccia che Voi, meritandovi il plauso dell’età presente, vi assicuriate altresì presso le venture generazioni il nome di pacificatori.[5]»
Ebbene, appare evidente come oggi la nostra situazione sia incerta, sia per i venti di guerra che sembrano muoversi sia per la mancanza di autorità credibile che difenda innanzitutto la posizione di noi cattolici. Non ci resta che pregare affinché Chiesa torni dove era fino a qualche decennio fa.
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[1] http://www.corriere.it/esteri/15_ottobre_30/gentiloni-vienna-intesa-transizione-uscita-assad-75398b42-7f27-11e5-882e-dcc202b27802.shtml
[2] Cfr. http://www.askanews.it/top-10/francesco-prega-in-moschea-poi-con-l-imam-sulla-papa-mobile_711676397.htm
[3] Consultabile su https://w2.vatican.va/content/pius-xi/it/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_19280106_mortalium-animos.html
[4] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/15/attentati-parigi-la-condanna-del-papa-utilizzare-il-nome-di-dio-e-una-bestemmia/2221162/
[5] Consultabile su https://w2.vatican.va/content/benedict-xv/it/letters/1917/documents/hf_ben-xv_let_19170801_popoli-belligeranti.html
Non ci resta che pregare dinnanzi ai fatti di guerra e di violenza ,che stiamo vivendo;se aspettiamo una risposta precisa e giusta dalla Chiesa attuale sarebbe aspettare il succo da un limone,che ne e’senza.poveri noi,se non avessimo Fede in Cristo!
L’articolo abbraccia varie tematiche in una sola volta, quindi anche il commento dovrà saltare in po’ “da palo in frasca”.
1- In fatti di Parigi sono stati sì terribili, ma non solo per i morti, anche per la reazione totalmente inadeguata e grottesca della Francia, appoggiata dal solito coretto occidentaloide demo(no)cratico.
Per delle vittime di un attentato si celebrano Messe e si organizzano spedizioni militari, ma la “République” ha adottato ben altre contromisure, a parte degli ovvi spiegamenti di polizia che comunque non hanno portato alla cattura dei fuggitivi nonostante questi fossero già noti da mesi : canzonette (tra cui “Inmage”, sorta di inno mondialista che recita “… immagina un mondo senza religione…frontiere… radici…”, e non “un mondo di pace” come si è detto), chiacchiere buoniste, regali di abbracci, richieste di colorare le bare, veglie laiche, non si è visto un Crocefisso, non si è sentito un prete e nessun soldato è stato inviato, solo degli stupidi bombardamenti che non hanno portato a niente salvo far vedere che si sta facendo qualcosa ; tutto questo con giornalisti italiani sul posto che si definivano “commossi” da quel che vedevano… certo, dallo squallore al limite della blasfemia. E nessuno si è comunque degnato di dire che nella famosa Bat-caverna o come si chiama era in corso un concerto satanico con tanto di presenti che facevano il segno delle corna… detto tra noi, siamo così sicuri che parecchi di loro ci mancheranno poi tanto, italiana compagna compresa?
2- Assad dittatore cattivo? Ma non è contro di lui che la Massoneria gringa ha creato l’ISIS?
3- La situazione attuale non è granchè paragonabile a quella del 1915, prima di tutto perchè allora esistevano ancora eserciti, ed eserciti numerosi. Adesso abbiamo uno sparuto numero di impiegati in uniforme legati mani e piedi a concetti demo(no)cratici buonisti, quattro gatti dei corpi speciali che si addestrano continuamente ma non fanno un minuto di guerra, l’unica forma di combattere sono dei bombardamenti cretini e decisamente codardi che come la Storia insegna non sono affatto risolutivi.
Inoltre nel 1915 esistevano ancora Stati sovrani, adesso abbiamo penosi fantocci mossi dalla Massoneria e dalle banche.
Il cittadino medio dell’epoca era infinitamente più valoroso di quello attuale, e contemplava senza eccessivi timori l’eventualità di dover andare a combattere. Date un’occhiata ai giovani d’oggi (molti dei quali anche miei coetanei)… il 99% di loro non andrebbe bene manco per portare i rifornimenti.
4- La Grande Guerra fu un terribile bagno di sangue all’interno della stessa Europa, ed è ovvio che un Papa non potesse auspicarlo. Ma a posteriori, forse, avrebbe dovuto schierarsi con gli Imperi Centrali, e la ragione è chiara : se ci sono di mezzo le demo(no)crazie, sempre e comunque contro di loro a meno che dall’altra parte non ci siano i comunisti.
Tralaltro l’Italia faceva già parte della Triplice, e andarsene con l’Intesa è stato il mezzo tradimento che preannunciava il Grande Tradimento dell’8 settembre 1943.
5- Le dichiarazioni e le azioni di Bergoglio, qualunque esse siano, non sono ormai più da tenere in considerazione alcuna, a meno che per Grazia Divina non si convertisse all’improvviso. Stando le cose adesso come adesso, da parte mia che parli di fogne, di fratelli maggiori, di occhi di vetro o di UFO o asini che volano per me è lo stesso, così come che vada a braccetto con un imam, che riceva depravati o che si esibisca al Circo di Montecarlo come domatore di elefanti. Non ha più alcun peso.
6- Putin non può essere considerato un modello? Diciamo che finora il suo sbaglio è stato agire in maniera troppo morbida e lenta quando invece avrebbe la forza di chiudere la partita con i barba in poco tempo, per il resto se non lui chi dovrebbe essere il riferimento? E’ l’unico con il quale la Massoneria non possa vincere, ed è l’unico che difenda la Cristianità contro tutto il marcio liberale, pederasti innanzitutto.
Riguardo alla critica alla Chiesa Ortodossa, spiacente ma oggigiorno è molto ma molto migliore di quella “cattolica” ufficiale, quindi finchè non avremo nuovamente un Papa degno di questo nome con una gerarchia ecclesiastica all’altezza è saggio e pietoso evitare critiche.
7- La posizione di noi cattolici dobbiamo difendercela da soli, al massimo guardando ad est con speranza. Anche se priva di una vera potenza militare, l’Ungheria attuale resta un esempio da seguire… basta dare un occhiata alla loro Guardia Magiara (Magyar Gàrda, in internet si trova) e non si può che sentire un grande desiderio d’essere un Paese come loro (e di allearsi alla Russia).
Il pregare va benissimo, ma è anche necessario tenere conto della realtà attuale e schierarsi con il migliore, o se si preferisce con il meno negativo.
8- Venti di guerra? Ne dubito fortemente. Per lo meno nel vero senso della parola.
Una guerra vera e giusta sarebbe quantomai necessaria, ma mai come in questo momento storico si è stati impreparati a tale circostanza. D’alta parte settant’anni di demo(no)crazia non possono lasciare i popoli integri.
L’articolo abbraccia varie tematiche in una sola volta, quindi anche il commento dovrà saltare in po’ “da palo in frasca”.
1- In fatti di Parigi sono stati sì terribili, ma non solo per i morti, anche per la reazione totalmente inadeguata e grottesca della Francia, appoggiata dal solito coretto occidentaloide demo(no)cratico.
Per delle vittime di un attentato si celebrano Messe e si organizzano spedizioni militari, ma la “République” ha adottato ben altre contromisure, a parte degli ovvi spiegamenti di polizia che comunque non hanno portato alla cattura dei fuggitivi nonostante questi fossero già noti da mesi : canzonette (tra cui “Inmage”, sorta di inno mondialista che recita “… immagina un mondo senza religione…frontiere… radici…”, e non “un mondo di pace” come si è detto), chiacchiere buoniste, regali di abbracci, richieste di colorare le bare, veglie laiche, non si è visto un Crocefisso, non si è sentito un prete e nessun soldato è stato inviato, solo degli stupidi bombardamenti che non hanno portato a niente salvo far vedere che si sta facendo qualcosa ; tutto questo con giornalisti italiani sul posto che si definivano “commossi” da quel che vedevano… certo, dallo squallore al limite della blasfemia. E nessuno si è comunque degnato di dire che nella famosa Bat-caverna o come si chiama era in corso un concerto satanico con tanto di presenti che facevano il segno delle corna… detto tra noi, siamo così sicuri che parecchi di loro ci mancheranno poi tanto, italiana compagna compresa?
2- Assad dittatore cattivo? Ma non è contro di lui che la Massoneria gringa ha creato l’ISIS?
3- La situazione attuale non è granchè paragonabile a quella del 1915, prima di tutto perchè allora esistevano ancora eserciti, ed eserciti numerosi. Adesso abbiamo uno sparuto numero di impiegati in uniforme legati mani e piedi a concetti demo(no)cratici buonisti, quattro gatti dei corpi speciali che si addestrano continuamente ma non fanno un minuto di guerra, l’unica forma di combattere sono dei bombardamenti cretini e decisamente codardi che come la Storia insegna non sono affatto risolutivi.
Inoltre nel 1915 esistevano ancora Stati sovrani, adesso abbiamo penosi fantocci mossi dalla Massoneria e dalle banche.
Il cittadino medio dell’epoca era infinitamente più valoroso di quello attuale, e contemplava senza eccessivi timori l’eventualità di dover andare a combattere. Date un’occhiata ai giovani d’oggi (molti dei quali anche miei coetanei)… il 99% di loro non andrebbe bene manco per portare i rifornimenti.
4- La Grande Guerra fu un terribile bagno di sangue all’interno della stessa Europa, ed è ovvio che un Papa non potesse auspicarlo. Ma a posteriori, forse, avrebbe dovuto schierarsi con gli Imperi Centrali, e la ragione è chiara : se ci sono di mezzo le demo(no)crazie, sempre e comunque contro di loro a meno che dall’altra parte non ci siano i comunisti.
Tralaltro l’Italia faceva già parte della Triplice, e andarsene con l’Intesa è stato il mezzo tradimento che preannunciava il Grande Tradimento dell’8 settembre 1943.
5- Le dichiarazioni e le azioni di Bergoglio, qualunque esse siano, non sono ormai più da tenere in considerazione alcuna, a meno che per Grazia Divina non si convertisse all’improvviso. Stando le cose adesso come adesso, da parte mia che parli di fogne, di fratelli maggiori, di occhi di vetro o di UFO o asini che volano per me è lo stesso, così come che vada a braccetto con un imam, che riceva depravati o che si esibisca al Circo di Montecarlo come domatore di elefanti. Non ha più alcun peso.
6- Putin non può essere considerato un modello? Diciamo che finora il suo sbaglio è stato agire in maniera troppo morbida e lenta quando invece avrebbe la forza di chiudere la partita con i barba in poco tempo, per il resto se non lui chi dovrebbe essere il riferimento? E’ l’unico con il quale la Massoneria non possa vincere, ed è l’unico che difenda la Cristianità contro tutto il marcio liberale, pederasti innanzitutto.
Riguardo alla critica alla Chiesa Ortodossa, spiacente ma oggigiorno è molto ma molto migliore di quella “cattolica” ufficiale, quindi finchè non avremo nuovamente un Papa degno di questo nome con una gerarchia ecclesiastica all’altezza è saggio e pietoso evitare critiche.
7- La posizione di noi cattolici dobbiamo difendercela da soli, al massimo guardando ad est con speranza. Anche se priva di una vera potenza militare, l’Ungheria attuale resta un esempio da seguire… basta dare un occhiata alla loro Guardia Magiara (Magyar Gàrda, in internet si trova) e non si può che sentire un grande desiderio d’essere un Paese come loro (e di allearsi alla Russia).
Il pregare va benissimo, ma è anche necessario tenere conto della realtà attuale e schierarsi con il migliore, o se si preferisce con il meno negativo.
8- Venti di guerra? Ne dubito fortemente. Per lo meno nel vero senso della parola.
Una guerra vera e giusta sarebbe quantomai necessaria, ma mai come in questo momento storico si è stati impreparati a tale circostanza. D’alta parte settant’anni di demo(no)crazia non possono lasciare i popoli integri .
Scusi sig. Alessio Lei che si fa tanto il corifeo del cattolicesimo romano e tridentino, dovrebbe sapere che i russi sono scismatici, che rifiutano il Papato romano e in quanto tali sono esclusi dalla comunione dei santi (il catechismo lo dovrebbe conoscere). Non rifiutano Francesco, ma rifiutano il concetto di papato che è stato voluto da Nostro Signore. Il sig. Martone sottolinea nell’articolo molto giustamente che dal punto di vista geo-politico Putin funge da ostacolo (e se la Provvidenza lo vorrà, darà un abbrivo alla rigenerazione del continente), ma ciò non toglie è che la Russia non è nella Chiesa di Cristo. Non è un caso se la Madonna ha Fatima ne ha chiesto la conversione. Mi pare piuttosto sommario e puerile fare il gioco delle vergini oltraggiate : non è a causa dell’operato scellerato alcuni uomini di Chiesa, che la Chiesa ha fallito. La Chiesa è sempre vittoriosa anche negli scantinati e nelle pievi abbandonate dagli organi ufficiali. La Chiesa di San Pietro non ha bisogno di esempi, Essa sussiste e sussisterà fino alla fine del mondo. Chi afferma di trovare punto di riferimento nella Russia ‘ortodossa’, pecca quantomeno di ignoranza e superficialità, poiché i tesori sono tutti nella vera e unica Chiesa di Cristo.
Cara signora,
l’epiteto di “ignorante” se lo tenga a casa Sua, gentilmente, e quanto a superficialità vedo che Lei ha analizzato esclusivamente l’aspetto dottrinale senza tenere nessun’altro in considerazione.
Se vuole avere la bontà di leggere il testo (purtroppo inserito due volte!) con maggiore attenzione noterà che nella parte finale del punto 7 dico di schierarsi con il migliore o quanto meno con il meno negativo ; ed il meno negativo, o meglio l’unico, che abbia non solo la volontà ma anche la forza di opporsi al cancro massonico-occidentale è senza dubbio la Russia. Ha forse qualcun’altro da suggerire? Se esistesse ancora il Sacro Romano Impero mi creda che sarebbe stata la mia prima scelta, ma nella situazione reale ed attuale la Russia è l’opzione obbligata.
Quanto alla Chiesa Ortodossa, la vedo più vicina a Cristo che non Bergoglio e tutta la sua cricca di modernisti, eretici, apostati, traditori, vigliacchi e buffoni. Non si tratta del comportamento scellerato di “alcuni uomini di Chiesa”, come Lei afferma, ma di tutta l’alta gerarchia o comunque della gran parte, e questo da oltre cinquant’anni con un accanimento assurdo negli ultimi tempi.
La Chiesa Ortodossa non è più vicina a Cristo della vera Chiesa Cattolica, ovviamente, ma essendo questa ridotta alla buona volontà ed alla coerenza dei singoli, senza più una guida ufficiale, nutrire livore nei confronti degli ortodossi che si oppongono al Male più del Vaticano odierno mi pare piuttosto stupido, come lo è sempre affrontare un problema piccolo e lontano quando se ne ha tra i piedi uno grande e vicino.
Quanto alle apparizioni di Fatima, riporto le parole esatte riguardo alla Consacrazione della Russia da Wikipedia :
La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace”.
Qualora le parole non bastassero, considerando che il fatto avvenne il 13 maggio 1917 è molto più che evidente che la Santa Vergine stesse esprimendoSi contro il comunismo (il cancro dell’Umanità insieme alla demo(no)crazia) che in cinque mesi avrebbe portato alla nascita dell’Unione Sovietica, e non contro la Chiesa Ortodossa. Se no, che mi spieghi Lei quali sarebbero gli errori che gli ortodossi avrebbero diffuso nel mondo, e quali guerre e persecuzioni alla Chiesa avrebbero promosso. E’ del tutto chiaro che a fare ciò siano stati gli sporchi compagni, ed è contro di loro che le parole di Maria Santissima erano dirette.
Una svista che mi sorprende, da una conoscitrice del Catechismo come Lei.
Riguardo alla Sua altra affermazione, secondo la quale “La Chiesa è sempre vittoriosa anche negli scantinati e nelle pievi abbandonate dagli organi ufficiali”, essere vittoriosi in luoghi marginali non significa essere vittoriosi in genere e sinceramente non vedo nell’attuale società una vittoria della Chiesa, vittoria che Bergoglio ed i suoi accoliti contrastano peraltro con così tanta ostinazione.
Anche in questo caso, se mi sbaglio mi dimostri Lei che gli Italiani (tanto per andare sul facile) di oggi vivono in maggioranza secondo la Dottrina… considerando la totalità della popolazione, se è un 1% è già tanto, poi ci saranno un 10% di cattolici alla maniera ufficiale moderna, un 50-60% che si dichiarano vagamente cattolici ma non vivono come tali, un 20-30% che non si interessano affatto alla Religione ed un altro 5% decisamente ostile.
Sono numeri buttati a caso, ma non credo che siano così lontani dalle realtà, ed abbiamo considerato un Paese bene o male tra i meno lontani dalla Fede. Se mi parla di trionfi alla fine dei tempi sappiamo bene che alla fine la Chiesa sarà la vincitrice, ma stando al mondo di oggi non mi sembra che le cose vadano poi molto bene, anzi, direi che sia abbastanza un disastro.
E visto che volenti o nolenti nel mondo ci dobbiamo vivere, sia in Italia, all’estero o in entrambi come nel mio caso, limitarsi al tenere in considerazione scantinati e pievi abbandonate (per quanto degnissimi) non mi pare un’idea geniale.
Tornando al discorso di partenza, visto che la scelta è o con l’Est o con l’Ovest non c’è poi molto da discutere… imputridire di liberalismo, di pederasti e di musulmani continuando a guardare in cagnesco i Russi in quanto scismatici orientali (che di tali problemi soffrono molto ma molto meno, e sono uno Stato sovrano, beati loro!) mi sembra decisamente folle.
Ed accapigliarsi tra cattolici in questo senso mi fa tanto venire il mente quel vecchio detto “fare come i capponi di Renzo”.
Concludendo, in quanto ai suoi giudizi quali “ignorante”, “superficiale” e “vergine oltraggiata”, in questo sito può leggere molti miei commenti nei quali non v’è mai alcuna mancanza di rispetto nei confronti di altri lettori, a meno che non si tratti di una risposta ad un’offesa loro, quindi se si rivolge a me veda di stare al passo.
Saluti
Concordo con Alessio che ha fatto un resoconto preciso delle situazioni e mostrato chiaro questo “orrore” stupido verso la chiesa ortodossa che è stata sì sempre legata al potere civile (e ne ha dimostrato sempre la fragilità) ma ora il suo legame al potere è proprio un legame al potere civile che ,guarda caso, si identifica con moltissimi princìpi cristiani ora abbandonati dall’Occidente
erratum corrige : *a Fatima
Bavo Alessio, concordo con lei al 100%, in particolare sull’ostilità alla Russia da parte degli Usa e della UE, imperi del male manovrati dalla massoneria internazionale, dai poteri forti dalla finanza scellerata, in una parola da poteri satanici al 100%; altro che balle : ricordi le recenti parole di Bergolgio ” “La Chiesa non è più magister vitae, è terminata l’era della Cristianità”, NO caro Bergoglio, sarà terminato per Lei tutto questo,ma non per me ! Per questo ritengo, con lei caro Alessio, che oggi l’unico faro della Cristianità sia ad est e sa rappresentato dagli Ortodossi. Dio salvi Putin, quindi, e gli conceda la vittoria sull’attuale impero del male !
Sig. Alessio, l’uso del termine ‘ignoranza’ (non ho usato ‘ignorante’ perché non ero mossa dallo scopo di offenderla) non è un’offesa, ma una constatazione per affermare la non conoscenza di una realtà : essa è definita anche dal Catechismo. Per quanto riguarda la questione ortodossa io non esprimo idee mie. Basta leggere i pronunciamenti infallibili del Concilio di Firenze sotto il pontificato di Eugenio IV : ‘Extra Ecclesia nulla salus. I giudizi soggettivi sulle singole anime, ovviamente, vanno lasciati a Dio.
Non trovo nulla di offensivo nel definire una lettura degli avvenimenti ed una critica ‘superficiale’. Non Le ho dato del ‘cretino’ e non mi permetterei mai, nè lo penso. Tuttavia, mi pare che Lei adotti un atteggiamento piuttosto diffuso di venerazione per la Chiesa Ortodossa perchè apparentemente ‘fedele’. Ho usato termini oggettivi, e ribadisco che la Sua conoscenza del Magistero, tale quale emerge da ciò che scrive (tenga ben presente questo inciso) è superficiale
Mi stia in letizia.
Per quanto riguarda la questione della apparizioni di Fatima : vi è in modo palese un legame del comunismo, tuttavia tenga presente che la Russia non è stata consacrata ed è anche per questa ragione che essa permane nello scisma. Lo scisma ortodosso è una ferita inferta alla Chiesa di Cristo di cui Maria è Regina. Non esiste un cattolicesimo multipolare.
Gentile Signora La informo invece che non è così: la Madre di Dio chiese la conbsacrazione della Russia nel 1929 del Papa con i Vescovi del mondo, disse “alla fine il S.Padre la farà ma sarà tardi perchè la Russia avrà già diffuso i suoi errori nel mondo”. Infatti la Consacrazione non fu fatta come richiesto coi Vescovi ma dal solo Papa Pio XII che nel 1952 consacrò la Russia (nel 1942 aveva consacrato genericamente il mondo): ciò dice molto sullo stato interno della Chiesa fin da allora, troppi vescovi modernisti presumibilmente. La Consacrazione della Russia fu fatta comunque nel 1952 da Pio XII solamente.
é vero quel che dice. Ha pienamente ragione. Il problema è che la Consacrazione non è avvenuta secondo le modalità espresse dalla Madonna, come Lei dice. Più che altro era questo che volevo sottolineare, ma – mea culpa!! – sono stata imprecisa. Grazie per avermi corretta.
Quali errori avrebbero diffuso gli ortodossi? Beh che non esiste un’unica Chiesa fondata da Gesù Cristo!!! Se questo non è un errore stiamo a cavallo!! Che poi la Provvidenza Divina possa servirsi della Russia per ristabilire la cristianità, questo appartiene ai misteri di Dio.
Carissima signora,
mi rallegro che il piccolo equivoco del linguaggio sia stato chiarito e superato.
Andando per ordine :
1- Non ignoro affatto l’argomento del quale parla, ma lo ritengo non di primaria importanza nel contesto attuale.
2- Mi sono letto adesso la data del Concilio di Firenze : 1439. E’ passato qualche anno e nel frattempo qualcosa è capitato, e pur restando ovviamente valido è necessario prendere in considerazione alleanze che allora non erano affatto necessarie.
3- Non venero la Chiesa Ortodossa, ma anch’io come Lei mi baso su dati oggettivi, e tali dati dicono che oggi come oggi il Male sia ufficialmente ed efficacemente contrastato solo dagli ortodossi. Per questo motivo simpatizzo ampiamente con loro. Come le ho chiesto, ha qualcun’altro da suggerire? E’ forse meglio fare tanto gli schizzinosi e favorire così il nemico? Non credo proprio.
Purtroppo al momento chi può essere utile alla Cristianità è Putin, e non Sua Santità Eugenio IV (Dio lo abbia in gloria).
4- La mia conoscenza del Magistero non è profondissima ma neppure così superficiale, ma come ho spiegato ritengo che di questi tempi non sia possibile nè intelligente mettersi a fare certe distinzioni, soprattutto da parte nostra che abbiamo molto più bisogno della Russia di quanto la Russia non ne abbia di noi. Il nemico comune è uno, e tale nemico tende al nostro totale annientamento come Civiltà… questo supera di gran lunga le differenze con gli ortodossi.
5- Le parole della Vergine non sono minimamente riferite alla Chiesa Ortodossa, che al momento delle apparizioni di Fatima esisteva già da quasi 900 anni, ma solo ed esclusivamente ai porci comunisti. Ed la nascita dell’Unione Sovietica non è stata certamente causata dallo scisma ortodosso, se lo zar si fosse convertito al Cattolicesimo non sarebbe cambiato assolutamente niente.
6- Gli errori dottrinali degli ortodossi non hanno nulla a che vedere con gli errori descritti dal messaggio di Fatima, che sono stati diffusi al mondo e cause di guerre e persecuzioni alla Chiesa : sono errori ed orrori tipici del Comunismo.
Maria Vergine a Fatima, definitivamente, non ha fatto accenno alcuno alla Chiesa Ortodossa, se non chiedendo la Consacrazione. E’ evidente che questa sarebbe dovuta avvenire a scapito del nascente comunismo e non dell’agonizzante monarchia, visto che alla lurida rivoluzione mancavano solo pochi mesi e la Russia non è San Marino.
7- Le opzioni sono tre : rimanere isolati, schierarsi con l’Ovest o schierarsi con l’Est.
La prima è inutile e parzialmente controproducente, la seconda è totalmente errata e la terza è limitatamente utile e moralmente necessaria. Quale le sembra il male minore?
Stia in letizia anche Lei, buona e santa domenica.
Gentile sig. Alessio ,
Lei non coglie il punto della questione. Sono in piena comunione intellettuale con l’estensore dell’articolo : da un punto di vista geo-politico la Russia svolge un ruolo di prim’ordine e va appoggiata, ma ciò non deve prescindere dalla chiarezza del Magistero. Sbaglia quando afferma che è passata molta acqua sotto i ponti dal 1439, poiché un pronunciamento infallibile permane in quanto tale. Secondo la Sua lettura il Concilio di Trento sarebbe allora ‘superabile’…beh questo si chiama ‘Modernismo’, è pura volontà di storicizzare la dottrina.
Non oso entrare nei piani divini, ma se lo zar, ben priva del bolscevismo, si fosse convertito al Cattolicesimo, le cose sarebbero andate quantomeno in modo diverso. D’altronde quando la Vergine chiese la Consacrazione della Russia, volle che questo atto – mai compiuto – fosse emanazione della Chiesa Cattolica Romana. La conversione della Russia sarebbe stata un ritorno al Cattolicesimo. Il che sottintende implicitamente un’ostilità celeste verso la Chiesa scismatica. Ricordi, inoltre, la lunga sequela di anatemi pronunciati dai patriarcati scismatici nel corso della storia (non ultimo quello del Monte Athos dopo il ritiro della scomunica da parte di Paolo VI). Lo scisma, come l’eresia, è un grave scandalo ed un grave peccato, di cui Nostro Signore ha abbondantemente patito nella Sua dolorosa passione. Che poi il Signore abbia voluto umiliare l’occidente apostata, che tanto ha disprezzato la sede petrina, attribuendo alla Russia scismatica un ruolo fondamentale in questi grandi tempi, non sta a noi giudicarlo. Si potrebbe pensare a Putin come ad un novello Costantino (il quale in vita aderì all’eresia ariana). Tuttavia, attualmente, l’errore è proprio quello di lasciarsi affascinare dall’ ‘Ortodossia’, come unica soluzione possibile. Mi permetto anche di aggiungere che quando Nostro Signore era in croce, nessuno crebbe alla Sua vittoria sul peccato e sulla morte se non la Sua Santa Madre, che nel sangue e nell’acqua del costato vide nascere l’unica Chiesa e i sacramenti di cui Essa è depositaria. Non, dunque, dalle grandi gesta e dalle battaglie – seppur giuste, vittoriose e condotte con premuroso zelo – verrà il trionfo sul male, ma dall’adesione sincera da parte di ciascuno di noi della Verità rivelata da Gesù custodita nell’alveo Chiesa.
Come disse poco prima del Concilio un sacerdote : “Ci sono molte battaglie, ma poche preghiere”
Santa domenica
Cara signora,
se è d’accordo nel dire che ci si debba schierare con la Russia, tutto ciò che scrivo di seguito non serve a nulla. Ma dal momento che non ne sono sicuro risponderò ancora, ed un’altra volta con i numeri :
1- Come ho detto, e chiaramente, non sto mettendo in discussione il Concilio di Firenze che resta valido adesso come allora, ma sarà d’accordo con me che negli ultimi 600 anni l’assetto mondiale ha subito qualche cambiamento, e praticamente tutti nefasti. Pertanto quello che prima era ingiusto oggi è diventato quantomai necessario, non perchè sia la soluzione ideale ma perchè è l’unica possibile.
Nel mondaccio di oggi ci viviamo noi, non S.S. Eugenio IV, quindi siamo noi che dobbiamo fare i conti con la situazione. Tralaltro, durante la Storia le monarchie cattoliche si sono anche avvalse dell’appoggio di mercenari non cattolici, e quindi mi sembra davvero assurdo da parte nostra rifiutare la Russia. Rifiuto che viene a tutto vantaggio del nemico, chiaramente.
2- Per evitare la Rivoluzione lo zar avrebbe dovuto innanzitutto impiccare Lenin e tutti i sovversivi, dopodichè prendersi cura del suo impero invece che affidarsi a quello stregone di Rasputin e fare sedute spiritiche con fesserie assortite. Solo cambiando confessione non avrebbe cambiato nulla, per i bolscevichi ammazzare un cattolico o un ortodosso sarebbe stato esattamente identico.
3- L’ultima frase, quella che inizia con il “Non” e termina con “Chiesa” è davvero molto bella, ma non particolarmente attinente ai fatti. Con l’adesione sincera alla Verità di Cristo custodita dalla Chiesa (non da Bergoglio, chiaro!), da sola, ci si guadagna il Regno dei Cieli e la Salvezza Eterna, ma non per forza la vittoria fisica in questo mondo. Se la Chiesa non avesse avuto al suo servizio le armi di tanti soldati sarebbe stata ridotta al lumicino sin dall’alto medioevo. Non sono state le preghiere a fermare gli islamici a Poitiers (723), nè i Magiari a Lechfeld (955), nè i Turchi a Lepanto (7 ottobre 1571) o a Vienna (8 settembre 1683), nè i protestanti e massoni a Cartagena delle Indie (dal 9 marzo al 9 maggio 1741) nè innumerevoli altri nemici in innumerevoli altri momenti… o per lo meno non le preghiere da sole. Avranno di certo contribuito, ma senza la forza delle armi sarebbero finite ad essere pronunciate solo da altri martiri, vittoriosi nel Regno di Dio ma sconfitti su questa terra, come gli eroici vandeani.
E’ vero, ci sono molte battaglie ma poche preghiere, ed ancor meno combattenti. Il che rende tutte le battaglie automaticamente perse in quanto non combattute.
4- Una cosa è la Dottrina e l’aspetto spirituale della vita ed un’altra è la pratica e l’aspetto materiale, aspetti complementari ma distinti, alle volte vicini ed altre volte no. In effetti, posso avere un incredibile successo in questa vita e bruciare all’Inferno come essere un fallito totale ma andare diretto in Paradiso.
Pensare di risolvere problemi eminentemente pratici con soluzioni esclusivamente spirituali mi pare più vicino ai sogni che alla realtà. Come si è sempre detto, “Aiutati che il Ciel ti aiuta”.
5- Se non si vuole rimanere isolati la Russia, per ora, è sì l’unica soluzione possibile. Da soli non abbiamo la forza di fare granchè per palese mancanza di numeri e non c’è nessun’altro che possa dare il suo appoggio. Questa è una semplicissima considerazione pratica, per favore se desidera confutarla risponda in maniera semplice e pratica senza citare i Santi, le Sacre Scritture o episodi degnissimi ma lontani nel tempo, tutte cose meravigliose ma che non forniscono una risposta adeguata : il problema è quì, oggi, e la soluzione va trovata quì, oggi.
Buona e santa domenica nuovamente.
Gentile Alessio,
devo, purtroppo, autocitarmi per risponderLe : ” Sono in piena comunione intellettuale con l’estensore dell’articolo : da un punto di vista geo-politico la Russia svolge un ruolo di prim’ordine e va appoggiata, ma ciò non deve prescindere dalla chiarezza del Magistero.” Mi pare chiaro che intenda dire che bisogna schierarsi con la Russia dal punto di vista geo-politico. Tuttavia, come sottolinea il buon Martone ritengo che un’eventuale alleanza con una così grande potenza non debba trascendere nel fascino per il suo ‘cristianesimo’. Tra l’altro la Russia è multiconfessionale, in ragione della sua grande estensione, per cui davvero possiamo considerarla, alla stregua della Siria di Assad, un alleato politico, ma non spirituale. Se Lei rifiuta, per confutare un’idea la prassi della Chiesa nella Storia (che ha un certo valore infallibile secondo i teologi), questo si può chiamare solo in un modo : ‘modernismo’. Cosa che la Sua affermazione “Una cosa è la Dottrina e l’aspetto spirituale della vita ed un’altra è la pratica e l’aspetto materiale, aspetti complementari ma distinti, alle volte vicini ed altre volte no”, mi pare confermare. Poi ci lamentiamo del ‘divorzio cattolico’ e di Bergoglio…
Dissento massivamente dal Suo giudizio sul valore della preghiera : certo abbiamo bisogno di eserciti, ma Le ricordo, enumerando come a Lei piace fare, alcune cose :
1. La vittoria di Lepanto fu, secondo San Pio V, una vittoria del Rosario, che il pontefice chiese a tutta la Cristianità di recitare. E mi creda a quei tempi non ce la passavamo altrettanto bene.
2. Carlo Magno godeva del supporto spirituale di numerosi monasteri per le sue battaglie; mentre Giovanna D’Arco prima della battaglia chiedeva confessione e comunione per tutto l’esercito.
3. A Vienna c’era il Beato Marco d’Aviano
4. Quando il comunismo si ritirò dall’Austria pacificamente (unico caso nella storia), questa vittoria fu considerata dovuta al S. Rosario, recitato dall’intera popolazione nelle strade e dagli stessi gerarchi che si affidarono ad esso quale ultimo ricorso. Questo è un episodio molto più recente, quindi dovrebbe piacerLe.
5- A Fatima la Vergine ha detto che non c’è problema personale e internazionale che non possa essere risolto con il Rosario.
6. la Santa Vergine è la creatura più temuta dalle forze del male, pur essendo la più serafica e pacifica.
7. Tutto questo avviene nell’alveo della Chiesa Cattolica.
Questo ovviamente non vuol dire che dobbiamo restare inerti a pregare, senza agire, ma che bisogna soprattutto coltivare la preghiera per fortificarci nell’azione.
Tra l’altro quando Lei afferma ‘L’ultima frase, quella che inizia con il “Non” e termina con “Chiesa” è davvero molto bella, ma non particolarmente attinente ai fatti’, forse non si rende conto che sta ‘criticando’ quello che fu l’atteggiamento della Vergine circa 2000 anni fa, che dovrebbe essere un modello di condotta per tutti i cristiani. Non si possono disgiungere dottrina e pratica questo è, ancora una volta modernismo. Si può essere uomini di azione – ‘aiutati che il Ciel t’aiuta’ (come dice giustamente)- ma la dottrina deve restare integra.
Meglio, dunque, pregare di più, continuando ad impegnarsi nell’azione, invece di pensare che gli scismatici siano più graditi a Cristo della Chiesa Cattolica.
Mi dispiace che abbia dovuto perdere tempo nel rispondermi, poichè la mia posizione era chiara sin da principio.
Ancora santa domenica
Ho già spiegato sopra della avvenuta consacrazione della Russia nel 1952. Ciò evita presumo inutili diatribe, quali purtroppo anche nella vera Chiesa Cattolica di resistenza al modernismo, dove purtroppo la FSSPIOX critica il papa che ritiene valido il che non è cattolico , non è obbediente al Magistero Cattolico. Ed è un vero peccato.
Quale tristezza queste divisioni nella resistenza a meno che… non vogliano essere resistenti.
salve,
non si preoccupi della perdita di tempo, di tempo ne ho quanto me ne serve.
Se sostiene anche Lei l’alleanza con la Russia allora siamo d’accordo.
Quanto al modernismo, mi creda che lo rigetto in toto, pur tuttavia senza scendere nei dettagli ritengo che per combattere efficacemente il nemico sia indispensabile fare i conti con la realtà, e mediare tra ciò che si vorrebbe e ciò che è inevitabile, scegliendo così il male minore.
La disgiunzione tra vita spirituale e vita materiale, in riferimento al successo delle azioni, è un fatto inconfutabile e nel punto 4 non dico assolutamente nulla di modernista. Infatti dico COMPLEMENTARI MA DISTINTI, E NON SEPARATI. La differenza è sostanziale.
Riguardo a tutti gli esempi che mi ha citato, ribadisco quanto detto : la preghiera ha avuto sicuramente il suo peso ma, mi perdoni, inferiore a quello che hanno avuto le armi.
Ed inoltre non sono da confondere le forze del Male a livello di puro spirito e le forze del male operanti attraverso esseri umani traviati : un demone che occupa un corpo dev’essere combattuto con un esorcismo, l’essere umano empio dev’essere combattuto in maniera convenzionale. Purtroppo, i demoni temono la Santa Vergine ma gli esseri umani empi non La temono per nulla, e tale timore dev’essere loro inculcato da altri esseri umani con metodi umani, per quanto con l’assistenza e la benevolenza celesti.
I nostri commenti hanno superato di gran lunga la lunghezza dell’articolo. Si faccia sentire anche su altri, ce parecchio da dire e io mi sto già dando da fare.
Grazie dell’attenzione, buon resto della santa domenica.
Mi spiace ma non sono d’accordo con Lei, l’origine di ogni male risiede nel mondo spirituale e la preghiera non ha mai un ruolo inferiore (è la Madonna che lo ha detto a Fatima e non la sottoscritta, quindi si tratta di un giudizio incontrovertibile). Io su Radio Spada mi faccio sentire : infatti sono una collaboratrice.
“La disgiunzione tra vita spirituale e vita materiale, in riferimento al successo delle azioni è un fatto inconfutabile” …non conosce le promesse del Sacro Cuore per chiunque gli sia devoto?
“ritengo che per combattere efficacemente il nemico sia indispensabile fare i conti con la realtà, e mediare tra ciò che si vorrebbe e ciò che è inevitabile, scegliendo così il male minore.” Mi creda la superiorità della preghiera non è mai un fatto anacronistico.
Io non sono contraria alla Sua opinione su un’eventuale alleanza con la Russia, ma credo che in quanto cattolico il Suo pensiero sia fortemente indebolito da alcuni presupposti intellettuali, che anche involontariamente fanno scadere nel modernismo.
A presto su Rs
Fa benissimo a farsi sentire, ce n’è bisogno! Anch’io da un po’ di tempo scrivo parecchio, a tempo perso.
1- Sì, certo, l’origine del male risiede nel mondo spirituale, non c’è dubbio. Ma dal momento che il male è nel mondo va combattuto con mezzi fisici, opportunamente sostenuti dalla preghiera ma sempre con mezzi fisici. Se no la vedo dura. D’altra parte Dio ci ha dato anche braccia e gambe.
2- La disgiunzione dalla vita spirituale in riferimento al successo terreno è dimostrata palesemente dal fatto che ci siano moltissimi esecrabili individui che in questo mondo godono di abbondanti benefici materiali ed allo stesso tempo eccellenti persone che tirano la cinghia. Ricollegandosi al discorso dell’opporsi al nemico, ciò significa che seppure con l’importantissimo ausilio della preghiera bisogna darsi da fare con tutti i mezzi materiali che abbiamo a disposizione, esattamente come detto nel punto 1.
3- La preghiera non è mai anacronistica, è fondamentale oggi come ieri, ma da sola oggi come ieri non basta a vincere. Con il mediare tra ciò che si vorrebbe e ciò che è inevitabile mi riferivo comunque all’alleanza con gli ortodossi.
4- Nessun presupposto modernista, credo che tanto oggi come ieri e l’altro ieri in tema di vittorie in questo mondo la preghiera sia il preziosissimo aiuto all’azione pratica, azione senza la quale la vittoria rimane spirituale e godibile solo nell’altra vita.
Massima venerazione per il Rosario di Lepanto, santissimo ausilio, ma a fermare i Turchi fisicamente sono state le armi della Lega Santa.
Sempre lo stesso discorso, ora della fine.
A presto