Fu un’Ombra santa a cingerMi leggiadra
quando al Nunzio risposi il si’ sublime,
ma in Me fu Luce Chi l’Universo squadra,
marchiando a Fuoco il Verbo che si imprime.
D’Amore eterno il grembo mio comprime
in quella sera che la Storia inquadra
il casto Frutto che in Creatura esprime
del tuo Fattore i tratti. E mi fe’ Madre.
Come la gazza ladra al luccicore
di un’ametista tosto volge il volo,
sì al Padre rapii in Spirto la vista,
mistica Rosa per un Giglio solo.
‘Ecce, fiat!’ – E in Me palpito’ il Cuore
del Re, che per Me avrà la tua conquista.
fra Ginepro
E’semplicemente sublime,forse e senza forse l’autore fra.G.si sara’meritato un sorriso di MariaSS.