Ora che il “nuovissimo corso” impostosi nella Chiesa sta lentamente ma inesorabilmente spazzando via anche gli ultimi fragili e contraddittori “fronti di resistenza”, quello prolife e profamily, Monsignor Galantino, segretario CEI, perde ogni remora e pudore e dalla prima pagina del Corriere della Sera auspica una legge dello Stato che, pur diversa dal d.d.l. Cirinnà-ter, legittimi e disciplini le “unioni di fatto”. Ossia i concubinati, sia eterosessuali sia contro natura. E, per ora, nessun membro della gerarchia ha pensato di contraddirlo.
A ciò si aggiunge la freddezza con cui l’asservito, distratto e disorientato episcopato ufficiale di lingua italiana guarda alle pur generose mobilitazioni “di piazza” di cittadini che cercano di salvare gli ultimi brandelli di legge naturale rimasti nell’ordinamento civile.
Quando abbiamo denunciato a gran voce il sempre rinnovato tradimento di queste guide cieche, ampiamente preannunciato dal Sinodo 2014-2015, ci hanno chiamati “farisei”. Probabilmente anche voi che ora leggete questo j’accuse lo avete pensato e scritto. Ma di fronte a tanta impudenza in seno alla conferenza episcopale, di fronte a tanta ignavia, di fronte a tanta collusione col nemico, non possiamo esimerci dal chiamarvi, usando della più santa ira, a manifestare forte e chiaro il vostro sdegno:
#NOTINMYNAME
NON NEL MIO NOME!
Chi è Cattolico Romano rigetta il compromesso, il male minore, la commistione di buono e cattivo.
Chi è Cattolico Romano grida la verità dai tetti e non la bofonchia a microfoni spenti, non la diluisce con parole melliflue.
Chi è Cattolico Romano non teme di segnalare il pericolo per le anime costituito da una “guida” che sbaglia e lavora per distruggere la società che presiede.
Chi è Cattolico Romano non è prono alle esigenze e ai capricci dell’uomo ma vuole rendere gloria e onore a Dio.
Chi è Cattolico Romano non è rappresentato da chi emula Giuda ed è alleato di Barabba.
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Come premessa a questo appello: Lettera ai ‘conservatori’ perplessi
Carissima Radio Spada,
da parte mia ho l’orgoglio d’essermi schierato con voi sin da subito, se c’è qualcuno lontano dall’essere un fariseo è chi scrive in questo nobilissimo sito.
Un ottimo articolo, che spero metta un po’ di senno anche nelle cervici più ostinate ad accettare la realtà.
Quanto alla domanda “In nome di chi parla Galantino?”, è una domanda che avrebbe eguale risposta anche cambiando più soggetti. Se chiedessimo :-In nome di chi parla Renzi?- sarebbe più o meno la stessa cosa, fanno entrambi parte di coloro che cercano solo un posticino comodo nell’empio baraccone mondialista, ma per lo meno Renzi non rappresentando nulla non sta tradendo nulla.
C’è da augurarsi che una così evidente apostasia possa dare luogo a qualche risveglio, per quanto timido. E’ vero che al peggio non c’è mai fine, ma sarebbe bene non aspettare che facciano cardinale un travestito prima di accorgesi che qualcosa sta scricchiolando.
questo disastro cui stiamo assistendo all.interno della nostra Chiesa e’ dipeso dal fatto che si e’ omesso colpevolmente di predicare i nuovissimi:Morte, Giudizio,Inferno eParadiso.
Perfetto, nonostante il rinvio alla dubbia “Lettera ai ‘conservatori’ perplessi”.
Ad Andrea Sandri
Mi scusi, ma cos’avrebbe di dubbio la lettera in questione?
La consueta litania del “tutto va male madama la marchesa” e anche del “tanto peggio , tanto meglio” si è lanciata un po’ troppo presto a mettere una pietra tombale sul prossimo raduno.
L’uscita di Bagnasco ha invece sparigliato , mettendo un po’ di sano subbuglio anche nella compassata linea Avvenire/Forum famiglie.
Non si capisce poi tutta questa serie di appelli da parte sedevacantista a quale titolo vengano inviati. Probabilmente il solo scopo è qualche click in più, dal momento che la loro autoreferenzialità è ormai motivo di studio anche negli Usa.
A me piace Bergoglio. Trovo che sia un grande sindacalista…..
Gentile Radiovandea,
bella e sana la sua ironia.
Peccato che il ‘nostro’ non abbia ancora ben capito in quale istituzione è stato eletto, nè cosa vuol fare da grande…
O forse l’ha capito benissimo, e la faccenda si fa grave, oltre che – se possibile – più seria.
A Marisa
Commento azzeccatissimo, con poche parole ma quelle giuste.