La sorellina è stata presa dai “genitori” australiani perché sana. La madre thailandese chiede aiuto sul web per il piccolo Gammy: grande solidarietà ricevuta
Una storia triste che fa riflettere quella che arriva dalla Thailandia dove una donna in difficoltà economiche ha “prestato” il suo utero ad una coppia australiana. Nel grembo per nove mesi ha portato due gemelli, solo che al maschietto al terzo mese è stata certificata la sindrome di Down. La donna thailandese rifiuta l’aborto e dà alla luce entrambi. Gli australiani, però, si prendono solo la bimba sana. Nasce una gara di solidarietà online.
Gammy, questo il nome del bimbo, oltre alla sindrome di Down soffre anche di una patologia congenita cardiaca. Ha quindi bisogno di cure costose. Un medico dell’ospedale dove è nato e che ha seguito la vicenda ha quindi aperto una sottoscrizione online sul sito Gofoundme (per chi volesse partecipare questo è il link). Nel sito viene appunto raccontata la storia di Gammy.
La madre surrogata, che poi è rimasta la sua unica mamma, non ha voluto abortire. Al terzo mese aveva scoperto assieme alla coppia australiana che le avevano affittato l’utero, delle patologie del piccolo. Lei però è buddista e quindi ha rifiutato l’interruzione di gravidanza. La donna thailandese era in gravi difficoltà economiche quando ha deciso di affittare il proprio utero attraverso una società che si occupa di questo.
Con la coppia australiana aveva pattuito un prezzo di 11.700 dollari ai quali furono aggiunti altri 1.673 quando seppero che la signora aspettava due gemelli. Quando però sono nati, solo la sorellina di Gammy è partita verso l’Australia. Lui no. E’ Down e ha anche una patologia cardiaca. Troppo peso per la ricca coppia australiana.
Ma per una coppia senza cuore, ci sono migliaia di persone pronte ad aiutare Gammy attraverso la donazione di soldi. Questa vicenda è servita alla signora thailandese per lanciare anche un messaggio alle sue connazionali: “Fate attenzione se affittate il vostro corpo, se qualcosa va male nessuno vi aiuterà”.
Aspettiamo ancora il lancio di un VERGOGNA solenne dalla Cima del VATICANO!
Intanto è “affittare il proprio utero” e non il ” proprio corpo”, cosa che le donne hanno fatto fin dall’antichità.
Ma soprattutto grande orrore per quella coppia australiana: vai al supermercato e compri il prodotto che più ti aggrada, quello scadente lo rifiuti. Che schifo!
Ecco a cosa porta la porca pratica oggi in uso che, per di più, è utilizzata da froci e lesbiche in abominevole “unione civile”!
Ma quando questi poveri bambini saranno grandi, che ne faranno di simili “genitori”???
fosse solo quello che faranno ai loro “genitori” (stupratori?)- questo sarà del tutto meritato , ma quello che faranno alla società intera, che società anzi faranno ! E poi ci meravigliamo degli orroori che ogni giorno sentiamo, per ‘spiegare’ i quali chiamiamo i soliti esperti alla Meluzzi! Bimbi in provetta, bimbi in utero, bimbi da selezione eugenetica, bimbi genderizzati e bimbi omo-geneizzati…Che Dio ci salvi!
Ma no, bbruno, quello ha detto che non si impiccia di Bioetica!!!
Si è già ipotizzato di fare nascere i bambini utilizzando uteri di scrofe!
Cosa sarà la scrofa? Il “genitore 3”?
E quando il figlio (a cui magari piaceranno molto i salumi) vorrà conoscere colei che lo ha partorito cosa gli diranno?
Coppie di maiali che faranno formare il “figlio” nell’utero di una scrofa: cosa può esserci di peggio?
Grazie, grazie, demo(no)crazia! Quanti bellissimi regali! Viva viva viva il progresso, che ci ha liberati dalle catene dell’oscurantismo… come quello di avere un padre ed una madre veri!
Diego, mi faccia capire la faccenda degli uteri di scrofe.
E’ solo black humor il suo o cosa?
Cara Marisa,
“Nel 1997, in un articolo per la rivista LGBT The Advocate, il neuroscienziato gay Simon LeVay ha scritto parole molto precise sulla gestazione interspecifica o xenogravidanza: «Certo, vedo la clonazione come un beneficio per i gay (…) e anche la xenogravidanza (far partorire un feto umano da una specie differente) potrebbe essere di enorme beneficio, specialmente per le coppie di maschi gay, che attualmente devono pagare $40.000 o più per avere un bambino da una surrogata umana. L’idea ti rivolta, ma perché? Sceglierei senza problemi l’utero di un sobrio, non-drogato, non-fumatore maiale invece di un normale ambiente naturale». Avete letto bene: far partorire bambini dai maiali – che non fumano, non bevono, non si drogano quindi sono più “sani” delle gestanti – dopo aver impiantato in essi embrioni di uomo.
Ebbene, nemmeno questo è il fondo, perché si tratta di un vero abisso.
Il quale ci porta fra le tenebre dell’artificial womb, o utero artificiale. Bologna fu il primo centro di questo tipo di ricerca. Nel 1987 il dottor Carlo Flamigni, con il suo collaboratore riminese Carlo Bulletti (che è ancora oggi particolarmente attivo nella promozione della ricerca sugli uteri artificiali), impiantò un embrione umano – cioè, una persona – in un utero asportato e tenuto vivo artificialmente. Era l’alba della riproduzione ectogenetica, la «produzione» di bambini al di fuori del corpo umano. L’embrione, a quanto si racconta, «attecchì»; Flamigni, preoccupato dei contraccolpi politici, interruppe l’esperimento, anche se ora se ne pente: «Mi è mancato il coraggio e oggi me ne pento (…)
Anche perché avevamo ottenuto qualcosa di straordinario. (…) A Bologna, a quell’epoca stavamo facendo davvero ricerca d’avanguardia; quando si mette le mani sopra questa merce rara, non si deve abbandonare» (Corriere della Sera, 20 settembre 2010).
Quindici anni dopo, è una ricercatrice sino-americana della Cornell University (New York) la dottoressa Hung Ching-Liu, a compiere il grande passo: lavorando sulle cellule dell’endometrio (il tessuto interno all’utero), ottiene la nascita al di fuori del corpo materno di un topo da laboratorio, il quale però viene al mondo con non pochi difetti. Parallelamente, a Tokyo, il dottor Yoshinori Kuwabara della Juntendo University lavora ad un utero completamente artificiale – senza cioè uso di tessuti biologici – ottenendo notevoli risultati: nel suo embrio-incubatore, riesce a preservare lo sviluppo di un cucciolo di capra per tre settimane. Si dice che questa tecnologia potrebbe essere disponibile per gli umani tra 10 anni. La cosa, insomma, è decisamente destinata a divenire concreta.
La realtà è che la campagna presso i ginecologi è già iniziata, con ricerche sulla tossicità dell’utero materno, che è un organo fallibile, incontrollabile: non è più sano far crescere un feto in modo scientificamente governabile?”
Può trovare l’articolo completo a questo link: http://www.notizieprovita.it/voce-della-scienza/il-prossimo-passo-lutero-artificiale/
Anche per colpa di molti pseudocattolici la XENOGRAVIDANZA umana diventerà quasi sicuramente una realtà e l’animale che ha più probabilità di essere scelto è proprio il maiale, per una questione di “compatibilità”!
Le riporto da wikipedia:
“Con il termine xenotrapianto (dal greco xeno, che significa estraneo) si intende il trapianto di organi, tessuti o cellule tra organismi di due specie diverse.
L’animale più studiato come donatore di organi per l’uomo è il suino, in quanto ha delle similitudini anatomiche con la specie umana. La più grande barriera resta ancora quella immunologica, ma diverse ricerche si stanno concentrando sullo sviluppo di animali geneticamente modificati per poter superare alcune barriere.”
Ma sì, tanto a quello lì non frega niente della bioetica. Chi è lui per giudicare?!
Il Potere massonico gli ha detto di tacere.
E lui, anche senza essere costretto, obbedisce. Però se si tratta di difendere gli invasori allora ha un bel vocione, lui, che gli unici extracomunitari che ha nelle vicinanze sono le guardie svizzere.
non è costretto, non obbedisce, gli è del tutto natuatale: creatura della stessa pasta diabolica… (le guardie svizzere, quelle che stanno a presidiare i confini del Vaticano??? Voglio vedere una colonna di migranti d’ Africa e d’ Asia sfondare quelle linee e le guardie svizzere inginocchiarsi davanti a questa santa “Carne de Cristo”!!!! Il Buffone Prendiingiro!
Non è solo “creatura della stessa pasta diabolica”: è PARTE di quella diabolica organizzazione.
Uno che si è fatto fotografare con “la mano destra nascosta”; che saluta i Fedeli dalla Loggia con “la mano del marrano”; che è membro onorario del Rotary International.
Uno già candidato al Soglio Pontificio dal massone C.M.Martini; uno, la cui elezione è stata accolta con fervore dal Gran Maestro del GOI; che riceve in Vaticano (come i suoi predecessori) i rappresentanti del B’nai B’rit… e chi più ne ha, più ne metta.
E c’è chi dice che costui è il Vicario di Cristo in Terra!…
…magari ‘materialiter’…
Quindi mi state dicendo che oltre ad essere tutto quello che sappiamo e che abbiamo già detto tante volte Bergoglio è formalmente massone?
certissimamente, come amico certo dei massoni fu il detto-papa Roncalli (quello che disse che la massoneria era un’ innocua associazione goliardica…più o meno ), come massone era il detto-papa Montini (quello del pentalfa sull’anello del ‘pescatore’!) ; massone il ‘detto-papa e detto-santo Woitila (guardate tutta la sua gestualità, che basta e avanza); massone il detto-papa ora emerito Ratzinger (idem, e la sua stretta amicizia coi B’nai B’rith…).Questi ultimi due anche di discendenza marrana ….Il Bergoglio detto papa li segue sulla stessa linea… genealogica. A dimostrazione che la Neochiesa è di stampo massonico: e a chi affidare la guida di tale chiesa se non a membri della stessa famiglia??? O vi aspettate che vi mostrino la tessera di appartenenza, e le insegne e il grado e la Loggia??? E dopotutto, non bastano le parole di Cristo Signore: “ex fructibus eorum cognoscetis eos”? a smascherarli???
Non formalmente ma sostanzialmente!
http://destatevi.org/il-papa-francesco-e-un-massone/
Grazie del collegamento. Non so se certe cose sia meglio saperle o non saperle. Ma d’altra parte il comportamento del tizio di cattolico ha sempre di meno.
Camerata,
a parte l’articolo che mi ha segnalato, ho dato un’occhiata generale al sito destatevi.org , e si tratta di un sito da prendere un po’ con le molle. Alcune cose che dice sono vere, altre più o meno vere ma condivisibili, altre ancora un piuttosto eccessive ed alcune decisamente improponibili.
A titolo d’esempio della mia veloce visita, un estratto dall’articolo “Contro il Carnevale” : “…noi non dobbiamo compiacere ai bambini a carnevale vestendoli da Zorro o da Superman o da qualche altro personaggio televisivo in voga in quel periodo. Tutto ciò non servirebbe altro che a viziare i propri figli, ed a spendere tanti soldi inutilmente, e a fare biasimare la dottrina di Dio.”
Roba da quaccheri, di quelli che non usano i bottoni perchè a loro dire esprimerebbero vanità (!) e che vedono la vita solo come una privazione continua, poveri loro.
Quindi un sito da approcciare un po’ come un piatto di frutti di mare : prendere il buono e buttare i gusci. Comunque il buono pare di più.
Diego, grazie per la sua articolata e documentata risposta.
Sono trasecolata.
E sarebbe questa la gente con cui sta flirtando la chiesa bergoglian-galantiniana???