La Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) inglese ha dato il via libera ad alcuni scienziati del Francis Crick Institute a modificare geneticamente gli embrioni umani, provenienti da cliniche che utilizzano tecniche di fecondazione in vitro, per comprendere il processo cruciale nelle prime fasi di sviluppo. Gli esperimenti si svolgeranno nei primi sette giorni dopo la fecondazione per capire anche che cosa va storto quando si verifica un aborto spontaneo. Nel dettaglio gli scienziati vogliono disattivare alcuni geni di questi embrioni per vedere che cosa succede e chiarire quali sono i geni cruciali per sviluppare bambini sani. Non sarà comunque possibile impiantare gli embrioni modificati in una donna.
È la seconda volta al mondo che viene autorizzata questo tipo di procedura. Lo scorso anno un team cinese aveva condotto esperimenti molto simili e aveva annunciato di aver effettuato, per la prima volta al mondo, la modifica umana di embrioni umani per correggere un gene che causa la talassemia. [non solo: cfr. https://www.radiospada.org/2013/03/cina-bambini-sempre-piu-intelligenti-fabbricati-grazie-alleugenetica/]
Attualmente circa il 50% degli ovociti fecondati non si sviluppa correttamente e secondo gli esperti il responsabile potrebbe essere proprio un’anomalia nel codice genetico. Una volta identificati quali sono i geni cruciali per la divisione delle cellule sane, si potrebbero escludere da metodiche di procreazione medicalmente assistita gli embrioni in cui Dna non funziona correttamente. In questo modo, sostengono gli studiosi britannici, si potrebbero prevenire aborti e favorire la fertilità. Il progetto pilota – che dovrà essere sottoposto anche a una valutazione di tipo etico – coinvolgerà fino a 30 embrioni e il team potrebbe lavorare su ulteriori 3 geni, portando il totale a 120.
La richiesta di modificare gli embrioni umani era stata avanzata al governo conservatore britannico dalla scienziata Kathy Niakan, che l’aveva giustificata così: «Ci piacerebbe davvero capire quali sono i geni necessari in un embrione umano per sviluppare con successo in un bambino sano. La ragione per cui è così importante è perché gli aborti e l’infertilità sono molto comuni, ma non sono molto ben compresi».
L’annuncio è chiaramente destinato ad alimentare polemiche etiche e religiose, ma anche scientifiche, visto che in molti temono che alterare il DNA di un embrione sia un rischioso passo in avanti per la creazione di bambini su misura. Sarah Chan, dell’università di Edimburgo, ha detto alla BBC che «L’utilizzo delle tecnologie di genome editing nelle ricerca sugli embrioni tocca alcune questioni delicate, quindi, è opportuno che questa ricerca e le sue implicazioni etiche siano attentamente considerate dall’HFEA, prima di dare l’approvazione a procedere. Dobbiamo essere sicuri che il nostro sistema di regolamentazione in questo settore stia funzionando bene, per mantenere la scienza in linea con gli interessi sociali». Già sull’esperimento cinese gli scienziati avevano invitato alla prudenza perché si erano verificate mutazioni inaspettate.
«Modificare geneticamente un embrione umano per studiare cosa succede nei primi giorni del suo sviluppo ci permetterà di capire cosa possiamo fare per prevenire gli aborti spontanei, un problema molto diffuso e importante» ha commentato il genetista Edoardo Boncinelli. «Sappiamo che non tutti gli embrioni portano alla nascita di un bambino. Molti non si sviluppano – ha detto Boncinelli – e muoiono nei primissimi giorni. La ricerca britannica ci consentirà di far luce su cosa può andare storto e cosa impedisce la nascita di un bambino». Per il genetista questo tipo di ricerca è «di base» e non avrebbe nulla a che vedere con l’eventualità di far nascere bambini «su misura». «Studiare per cercare di capire qualcosa non è mai sbagliato, che poi un giorno la scienza ci condurrà verso la creazione di bambini geneticamente modificati non lo possiamo escludere».
«Non sono sorpreso dal fatto che in Inghilterra sia stata data questa autorizzazione, era nell’aria e ce l’aspettavamo» commenta il professor Bruno Dallapiccola, genetista e direttore scientifico dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma. «Vorrei ricordare però le parole dette recentemente da Papa Francesco in occasione dell’incontro con il comitato nazionale di Bioetica, che richiamano a non compromettere la dignità dell’uomo per fini industriali e commerciali. Anche ammesso che tali finalità non siano nello spirito di questa approvazione bisogna però essere consci dei rischi che comporta. In ogni caso qui si delinea il divario fra chi pensa , come me, che in ogni embrione ci sia dall’inizio un programma genetico umano unico e irripetibile e chi ritiene che fino a un certo numero di giorni si sia in presenza solo di un gruppo di cellule su cui si possono operare manipolazioni». «Queste ricerche, rimanendo in un ambito strettamente tecnico, poi, vanno valutare anche sotto un altro aspetto» prosegue Dallapiccola. «Infatti se si interviene su un gene correggendolo si rischia di indurre una mutazione di un’altra parte del genoma, e questo è il grande limite di questa tecnica».
Ecco perché il biancovestito, giorni fa, ha detto che “la Chiesa non rivendica alcuno spazio privilegiato nel campo della Bioetica”…
Qualche anno fa Mauro Bottarelli, con riferimento ad un’intervista concessa al Nouvel Observateur dal Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, scrisse:
“Stanno costruendo sopra le nostre teste un continente a misura di massone: laicismo estremizzato per svuotare d’ogni senso morale la persona, distruzione di qualsiasi eredità religiosa, libertà di ricerca finalizzata alla creazione artificiale della vita umana, derubricazione di ogni sovranità popolare…”
Ora sappiamo che, mentre la massoneria in Inghilterra era già all’opera, il massone argentino ha anticipato i tempi dicendo che alla (sua idea di) Chiesa non frega nulla di ciò che fa la Bioetica…
Il NWO è in atto!!!
e l ‘ INFAME ha poi il coraggiodi gridare VERGOGNA se non agevoliamo il piano Kalergi di sostituzione dei popoli europei attraverso la immigrazione forsennata afro-asiatica! Tace sulla Bioetica massonica, perché questa, sì, è funzionale allo stesso piano: la creazione di un umanità bestiale, dall’ interno e dall’esterno! I creduloni dell’ evoluzione sono serviti: godetevi l’ evoluzione alla rovescia! La motivazione del rispetto dell’ autonomia legislativa degli stati vale solo come sostegno, e finché è sostegno, alla volontà di dissacrazione e stravolgimento dell’ opera di Dio, che Satana persegue dal principio attraverso i suoi Agenti, ora collolocati addirittura ai vertici della (Neo)Chiesa!! L’ Anti-chiesa si è data finalmente la parvenza di chiesa per operare al meglio alla distruzione della Chiesa!
Ma non ce la farà, Bruno, dobbiamo esserne convinti, perché altrimenti come potremmo pregare la Santa Vergine di anticipare la Sua venuta in nostro aiuto, il trionfo del Suo Core Immacolato. Ricordiamoci le Sue parole “quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi”. Non vorrei essere nei panni di questa gentaccia, preti e politici massoni, quando ciò avverrà: dies irae, dies illa…etc
Quando queste barbarie venivano praticate negli ospedali nazisti ai tempi di Hitler oggi inorridiamo. Al contrario, siamo ben aperti a queste “rivoluzioni” se chi le pratica non ha raffigurata una svastica sulla manica. Eppure, in entrambi i casi, l’obbietto era (ed è) quello dell’uomo perfetto, su misura.
Dunque, chiamiamo questa pratica per ciò che è: nazismo.
Alè, un altro che deve tirare in ballo nazisti e/o fascisti anche quando non hanno nulla a che vedere.
1- Questo NON è nazismo, è un’ infame pratica genetica. Il nazismo non è una pratica, è un’ideologia.
2- Se una porcheria che è stata commessa (nonchè ingigantita dalla propaganda) dai nazisti viene commessa in modo simile anche da altri, non si tratta di un’azione nazista, ma semplicemente d’una azione schifosa. Che NON per forza fà rima con nazismo, in questo caso infatti fà rima completamente con demo(no)crazia.
Se il cane di Hitler avesse dato fastidio di notte abbaiando, non posso dire che se lo fà anche il cane del mio vicino questo sia nazismo.
3- Nella classifica delle uccisioni e delle atrocità, il nazismo si colloca MOLTO dopo il comunismo. E se consideriamo anche gli aborti come uccisioni (lo sono, ed anche prima del Battesimo!), il nazismo viene anche MOLTO dopo la demo(no)crazia.
4- Gli esperimenti su esseri umani pare avvengano ancora oggi in Cina e Korea del Nord. Perchè non dice allora che questa sia una pratica comunista, visto che a differenza di quelle naziste non è finita da più di settant’anni?
Piantiamola con ‘ste associazioni di idee da documentario pseudostorico propagandistico con commenti del viscido Mieli.
Da accusare di malvagità e porcherie ne abbiamo fin troppi, purtroppo ancora vivi e vegeti, cerchiamo di accusare quelli o al massimo i loro amici compagni.
Alessio, siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quello che volevo esprimere io era una sorta di ritorno all’eugenetica di stampo nazista. Senza dubbio oggi si pratica un’eugenetica ancora peggiore, perché celata da falso buonismo o in nome del fantomatico “progresso scientifico”.
Sono anche d’accordissimo sul fatto che l’unica Autorità ad opporsi a queste diavolerie sia stata sempre e solo Santa Romana Chiesa.
Chiaro, poi, che «se Dio non c’è tutto è ammesso».
Felice di saperlo, ma come viene spiegato nei dotti commenti di seguito non si tratta comunque di qualcosa di stampo nazista, visto che anche in altri tempi i veri diffusori non furono certo i nazisti.
Mi sono sentito in dovere di intervenire in questo senso perchè, purtroppo, anche qua in RS ogni tanto si fa vivo il cretino di turno che tira in ballo i fascisti cattivi e/o nazisti cattivissimi a vanvera, come se stesse commentando sul sito di Repubblica.
Lieto di sapere che non fai parte dei loro.
Un saluto
So che non è pertinente con il tema qui trattato, ma chiedo la vostra opinione https://www.radiospada.org/2015/12/dobbiamo-accettare-o-rifiutare-limmigrazione-qualche-utile-riflessione-di-san-tommaso-daquino/#comment-21547
Oltre a quello detto da Alessio, come si fa a dimenticare i veri inventori e propagatori della pratica?
Hitler deve tutto all’Occidente che a sua volta lo guardava ammirato e anzi faceva pellegrinaggi ideologici e lo eleggeva a modello di studio.
E’ stata l’Inghilterra che, dopo aver appoggiato l’evoluzionismo biologico, lo ha trasformato in darwinismo sociale per l’egemonia sociale e politica, da Spencer e Galton in poi.
E l’America, fin da tempi molto più remoti di Hitler lo ha eletto a teoria necessaria per la sua popolazione: addirittura alcuni suoi Stati lo avevano in vigore fino al 1979!!
http://www.ilfoglio.it/articoli/2011/12/13/cosi-lamerica-delleugenetica-sterilizzava-per-il-bene-sociale___1-v-106467-rubriche_c154.htm
Ancora una volta, solo la Chiesa Cattolica ha sempre difeso la verità sull’uomo, ha denunciato e si è opposta a queste mostruosità.
Che invece dobbiamo tutte al Protestantesimo e alla Massoneria. Bel lascito, non c’è che dire!
Cito da:http://www.ilfoglio.it/articoli/2011/12/13/cosi-lamerica-delleugenetica-sterilizzava-per-il-bene-sociale___1-v-106467-rubriche_c154.htm
La prima legge sulla sterilizzazione forzata entrò in vigore nel 1907 nell’Indiana.
Successivamente, questa prassi fu adottata da altri ventinove stati, tra cui la Virginia nel 1924, e continuò fino al 1979. Le leggi imponevano la sterilizzazione alle persone “socialmente inadeguate”: malati di mente, “promiscui”, albini, alcolizzati, talassemici, epilettici, immigrati come irlandesi e italiani, afroamericani e messicani. A tale scopo inventarono persino l’Iq, l’esame del quoziente di intelligenza. La sola California sterilizzò oltre 20 mila persone, un vero record. Il settanta per cento delle operazioni è avvenuto dopo il 1945.
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Il motto dell’Eugenics American Society recitava: “Alcune persone sono nate per essere un peso per altri”.
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A partire dal 1928, l’eugenetica divenne un corso universitario anche a Yale, Stanford e Harvard.
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Nel 1921, assai prima che Adolf Hitler salisse al potere, la Società americana d’eugenetica propose addirittura la sterilizzazione selettiva del dieci per cento della popolazione. Tutto il gotha del capitalismo statunitense ha partecipato al FINANZIAMENTO di questo peccato originale americano: ANDREW CARNEGIE… EDWARD HARRIMAN…JOHN ROCKFELLER, che finanziò il Kaiser Wilhelm Institute in Germania, epicentro dell’eugenetica nazista… HENRY FORD… JOHN KELLOGG, patron della Race Betterment Foundation; e per finire CLARENCE GAMBLE, della famosa Procter&Gamble, che si spese per il controllo demografico eugenetico.
Nel 1935 il Los Angeles Time giunse perfino a pubblicare un elogio delle sterilizzazioni naziste degli handicappati. Gli scienziati tedeschi negli anni Venti e soprattutto nei Trenta avevano dichiarato apertamente il loro debito verso il movimento scientifico sviluppatosi negli Stati Uniti …Nel 1927 il giudice della Corte suprema Oliver Wendell Holmes, introducendo l’eugenetica nella legislazione americana, disse che “tre generazioni di imbecilli sono abbastanza”. Al processo di Norimberga alcuni gerarchi nazisti citarono a propria difesa questa sentenza.
PS. mi sembra di aver anche letto da qualche parte (su Effedieffe???) delle gare di bellezza eugenetica,come si fa dei cavalli, già nel secolo XIX in America…
Quando si dice che l’America puritan-giudo-massonica è il cancro del mondo, ormai dovunque metastatizzato, non si dice nulla di offensivo. Hitler era solo un allievo. Allora se si grida all’America come terra dei valori democratici e di libertà -come ha fatto per esempio, qualche mese fa Bergoglio detto papa al Congresso Americano- allora smettiamola di gridare boia ad Hitler! Invece che pratica nazista, diciamola americanista! Un po’ di correttezza non guasta… A proposito di Chiesa cattolica, quando dici di essa come della “sola che ha sempre difeso la verità sull’uomo, ha denunciato e si è opposta a queste mostruosità”, dici cosa verissima, checché ne dicano i folli visionari dell’ oscurantismo e oppressivismo cattolici, ma attenzione a non includervi anche la Neo Chiesa cattolica, quella che protestantizzatasi e massonicizzata dice, bontà sua, di non volersi occupar di di bioetica, per non disturrbare i manovratori dell’ l’eugentica… Effetti dell’ ECUMENISMO, del dialogo del rispetto delle competenze, del tutto-fa-brodo…
Eh bè Bruno, ci mancherebbe che identificassi la falsa neo chiesa con la Chiesa Cattolica!!
Siccome parlavo di quei tempi preconciliari, la Chiesa Cattolica non poteva che essere l’unica vera.
I paesi (nel ’36) che avevano approvato leggi sulla sterilizzazione obbligatoria (e la data indicata) sono stati:
Stati Uniti (1907)
Danimarca (1929)
Norvegia (1934)
Svezia (1935)
Finlandia (1935?)
Paesi che stavano valutando l’approvazione di tale legge:
Ungheria
Inghilterra
Svizzera
Polonia
Giappone
Lettonia
Lituania
Una volta sdoganata l’idea dell’inferiorità di certe categorie, al via ogni sperimentazione illegale medica…
“Dopo 60 anni, gli Stati Uniti chiedono scusa al Guatemala per un esperimento nel quale dei guatemaltechi furono usati come porcellini d’India. Il Ministro degli Esteri Hillary Clinton si è scusata con il Guatemala e ha ammesso che negli anni ’40 ricercatori americani avrebbero contagiato di nascosto 696 uomini e donne in un ospedale per malati di mente, nelle caserme dell’esercito, e in un penitenziario. Anche il presidente Obama si è scusato personalmente al telefono con il presidente del Guatemala, Alvaro Colòn. Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca, ha definito l’episodio come “stupefacente, tragico e riprovevole.” E’ stata Susan Reverby, studiosa del Wellesley College del Massachussets, a scoprire l’esperimento segreto, denominato “Studio sul contagio di malattie veneree”, che era rimasto nascosto per oltre 60 anni. Scienziati americani condussero gli esperimenti fra il 1946 e il 1948 in Guatemala, con il consenso dello stesso governo guatemalteco, ma senza che ne venissero informati i prigionieri e i pazienti. Il riprovevole esperimento intendeva verificare l’efficacia della penicilllina, che in quegli anni iniziava a venire usata per curare o prevenire le infezioni. A questo scopo, uomini e donne furono contagiati intenzionalmente, esposti alla sifilide e alla gonorrea, tramite l’uso di prostitute o, in alcuni casi, di iniezioni.”
“Test segreti sui soldati neri nella II Guerra mondiale
Inchiesta della «Npr» rivela: le truppe erano esposte a gas nocivi per scoprirne gli effetti. E studiare le variazioni in base al colore della pelle
Divisi per gruppi razziali e soggetti a pericolosi esperimenti con agenti chimici: migliaia di soldati americani scelti sulla base delle loro etnie sono stati esposti dal Pentagono a micidiali gas, come l’iprite, durante la Seconda guerra mondiale. L’obiettivo era scoprirne gli effetti e capire se variavano a seconda del colore della pelle.”
“casi di neonati infettati con sostanze radioattive, di malati di mente chiusi in gigantesche camere refrigeranti, di personale militare esposto ad armi chimiche proprio da quel governo che stavano servendo, e di bambini mentalmente disabili deliberatamente infettati con il virus dell’epatite.”
etc etc :
http://olodogma.com/wordpress/2015/06/27/1097-esperimenti-medici-dei-buoni-yankee-su-negri-giapponesi-portoricani-durante-la-ii-guerra-mondiale-ed-oltre/
Ma non dimentichiamo pure Israele che accettò gli esperimenti su ebrei “inferiori”, non azkhenazi, sefarditi, neri, marocchini e dello Yemen. Ovviamente ben DOPO il famoso nazismo.
Chissà perché NESSUNO ne parla MAI!! :
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=6489&Itemid=100021
Da un articolo di Francesco Agnoli:
“C’è da sottolineare che nonostante per la maggior parte delle leggi sulla sterilizzazione fosse previsto il carattere volontario e consenziente da parte degli inadatti, in realtà il maggior numero di operazioni venne fatto in modo costrittivo. Per far ciò si ricorreva all’inganno e all’utilizzo di false scuse, quali l’incapacità di dare direttamente il consenso di alcuni malati mentali e l’autorizzazione firmata da parenti o tutori di queste persone. Ma gli uomini e le donne che venivano sottoposti alla sterilizzazione forzata nei manicomi degli Stati Uniti, come testimoniato dagli Stati della Virginia e della California, erano in maggioranza neri o immigrati, persone che certamente erano in grado di intendere e di volere.
Il sostegno popolare di cui godevano gli istituti di segregazione, come le Scuole Statali, e di sterilizzazione, fu davvero notevole; anche la formazione di una commissione di esperti, provenienti soprattutto da Università americane, col compito di far luce sulle problematiche di maggior importanza e complessità, come ad esempio la salute pubblica, fu accolta benevolmente. Queste commissioni, che contavano un gran numero di esperti provenienti dall’ E.R.O. di Davenport e Laughlin, furono una proposta iniziata con la Wisconsis Idea.
Molte delle leggi eugenetiche, fatte nei primi anni del Novecento allo scopo di liberare la società dagli inadatti, rimasero in vigore fino agli anni ’70, come per la Virginia che fu l’ultimo Stato nel 1979 a rimuovere la legge sulla sterilizzazione forzata. In totale ventisette dei cinquanta stati americani adottarono leggi eugenetiche tra il 1907 ed il 1979;
[…]
L’eugenetica insomma era riuscita a diventar parte di qualsiasi genere di istituzione, dalla sanità, al Wellfare, all’istruzione, divenendo nel 1928 un corso universitario in 328 colleges, tra cui Yale, Harvard, Standford. Anche il premio Nobel James Watson ci dà alcune informazioni interessanti: “A salutarla (l’eugenetica) con entusiasmo furono soprattutto coloro che oggi sarebbero definiti la ‘sinistra liberale’. I socialisti fabiani abbracciarono in massa la causa; fra loro George Bernard Shaw scrisse: ‘Oggi non esiste alcuna scusa ragionevole per rifiutarsi di affrontare il dato di fatto che nulla, se non una religione (sic) eugenetica, può salvare la nostra civiltà’”. “L’eugenismo”, continua Watson, “era d’obbligo anche nel nascente movimento delle donne. Le femministe paladine della contraccezione – Marie Stopes in Gran Bretagna e, negli Stati Uniti, Margaret Sanger , fondatrice di Planned Parenthood (ancor oggi influente associazione abortista, ndr) – consideravano l’eugenetica come una forma di controllo delle nascite. Nel 1919 la Sanger disse senza giri di parole : ‘Più figli da chi è dotato e meno da chi non lo è: questo è il primo punto per il controllo delle nascite’ ”. ”
[…]
Wallace, “scopritore insieme a Darwin della selezione naturale (ma assertore dell’unicità dell’uomo, ndr), condannò l’eugenetica nel 1912, ritenendola ‘null’altro che l’invadente interferenza di un arrogante casta scientifica’ ”
[…]
gli eugenisti americani non abbiano mai preso le distanze per differenziare tra la loro “buona” eugenetica e la “cattiva” eugenetica dei nazisti; ne furono anzi entusiasti, tanto da considerare la legge nazista come la realizzazione del ‘modello di sterilizzazione eugenetica’. I numerosi gruppi, società, istituti e laboratori di ricerca e sperimentazione di eugenetica, sorti negli USA a partire dai primi anni del ‘900, ebbero fedeli rapporti con i loro corrispondenti tedeschi, fin dalla fine degli anni Venti. La collaborazione tra eugenisti americani ed eugenisti tedeschi continuò per tutti gli anni Trenta, nel corso dei quali ci furono molte occasioni di incontro, di scambio di opinioni, di informazione sugli sviluppi e di reciproci apprezzamenti per il lavoro condotto.
[…]
Due anni dopo l’ascesa al potere di Hitler, un membro del movimento eugenetico della Virgina manifestava così la sua preoccupazione che l’America perdesse il primato su ciò che loro per primi avevano sviluppato partendo dalle teorie di Darwin e del cugino Galton; egli diceva: ‘I tedeschi ci stanno battendo al nostro stesso gioco’.
[…]
Harry Laughlin, sovrintendente dell’Eugenetics Record Office. Egli, sfruttando la sua posizione, cercò di far conoscere la propaganda razziale dei nazisti e fece tradurre un film propagandistico tedesco, realizzato allo scopo di diffondere nella società americana l’idea dell’indispensabilità dei provvedimenti di sterilizzazione dei malati. Questo filmato fu proiettato in chiese protestanti, club, college ed istituti superiori. Nel ’36 l’Università’ di Heidelberg assegnò a Laughlin la laurea ad honorem per i suoi risultati in ambito scientifico”
[…]
La Fernald e oltre un altro centinaio di istituti statali che hanno confinato centinaia di migliaia di bambini americani – molti dei quali assolutamente normali – furono al centro di un tentativo nazionale a lungo respiro, in gran parte dimenticato, di creare una razza umana migliore. Per oltre cinquant’anni i medici e i burocrati statali hanno applicato ai bambini e alle bambine problematici i principi dell’allevamento del bestiame per isolare ed eliminare i ceppi di qualità inferiore. Questi individui furono marchiati con lo stigma di deboli di mente, ma gran parte di loro sarebbe oggi considerato normale secondo gli standard diagnostici in uso. Il movimento eugenetico americano svolse campagne pressanti per far edificare questi istituti e farvi rinchiudere i bambini reputati inadatti alla riproduzione…Questi bambini inermi furono rinchiusi in istituti da funzionari e burocrati che fecero un uso distorto dei test per il calcolo del Quoziente Intellettivo. Una volta reclusi furono sottoposti all’isolamento, al sovraffollamento, ai lavori forzati e a regolari abusi fisici tra i quali vanno ricordati la lobotomia, l’elettroshock e la sterilizzazione chirurgica”. Inoltre “gli scienziati della Fernald usavano i residenti per un’enorme varietà di studi diversi che spaziavano dalla psicochirurgia al testosterone. L’uso dei bambini istituzionalizzati come soggetti di ricerca non fu limitato alla Fernald. Negli anni ’60 i bambini della scuola Willobrook di New York, per esempio, furono contaminati col virus dell’epatite da ricercatori che sostenevano che l’avrebbero contratta in ogni caso” .
[…]
oltre che negli Usa e in Germania, ottenne notevoli successi anche in altri paesi e presso altre ideologie. Si può tranquillamente parlare di una eugenetica rossa (Cina e Corea del Nord), verde (alcuni teorici animalisti ed ambientalisti nazisti, come Walter Darrè, e contemporanei), e socialdemocratica. Sempre, in ogni modo, fu fondata sulla riduzione dell’uomo ad animale. L’eugenetica nella prima metà del Novecento era tanto diffusa che al processo di Norimberga ai tedeschi non fu contestata come crimine contro l’umanità la campagna di sterilizzazione forzata attuata in Germania a partire dal 1938. Sarebbe stato troppo facile, per gli imputati, ricordare che erano stati preceduti da campagne analoghe condotte, ancora prima, o in contemporanea, negli Usa, in Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia, tutti paesi, non a caso, in cui la voce della Chiesa cattolica era debole o quasi nulla. In Svezia, per esempio, i primi provvedimenti eugenetici datano al 1922 e vennero condotti dai socialdemocratici, su impulso delle teorie di due premi Nobel, i coniugi Gunnar e Alva Myrdal .
[…]
l’eugenetica fu una vera ossessione di quegli anni, anche nel nostro paese, dove però fu mitigata dalla cultura cattolica, e non riuscì quindi a tradursi in provvedimenti legislativi concreti. Si pensi al fatto che nel 1889 lo psicologo Giuseppe Sergi, nel suo “Le degenerazioni umane”, proponeva una “repressione violenta dei degenerati, quali i criminali, i vagabondi, i parassiti”, arrivando ad affermare: “Chiamo degenerati tutti quegli esseri umani i quali, pur sopravvivendo nella lotta per l’esistenza, sono deboli e portano i segni più o meno manifestamente di questa loro debolezza, tanto nelle forme fisiche che nel mondo di operare; e chiamo degenerazione il fatto di individui e di loro discendenti, i quali nella lotta per l’esistenza non essendo periti, sopravvivono in condizioni inferiori e sono poco atti a tutti i fenomeni della lotta susseguente” . A tali aberranti considerazioni, e all’eugenetica in genere, la Chiesa cattolica si oppose da subito, con più successo dove più alto era il numero dei cattolici, ad esempio con l’enciclica Casti connubii del 1930, dura condanna dell’aborto e della pretesa dell’autorità pubblica di vietare ad alcuni il matrimonio, o addirittura di sterilizzare quanti venissero ritenuti a rischio di “prole difettosa”.
Occorre, scriveva il papa, provare a dissuadere dalla procreazione coloro che rischiano di avere figli malati, ma “le pubbliche autorità non hanno alcuna potestà diretta sulle membra dei sudditi” e “non possono mai, in alcun modo ledere direttamente o toccare l’integrità del corpo, né per ragioni eugeniche, né per qualsiasi altra cagione”. Naturalmente questa enciclica suscitò le tradizionali reazioni nevrotiche degli eugenisti, tutti compatti, che fossero inglesi, tedeschi o italiani. Scrisse la rivista “Eugenics rewiew” nel 1931: “Bisogna tristemente riconoscere che da qui in avanti non ci può essere nessuna tregua tra noi, che cerchiamo la salvezza a modo nostro, e i crociati di Roma. Poiché in questo caso ci troviamo di fronte a qualcosa di più che un invito a regredire al medioevo rivolto ai singoli cattolici; ci troviamo di fronte, se interpretiamo correttamente, ad un invito alla crociata contro la libertà di pensiero e di azione dallo Stato moderno” . Libertà di pensiero, lesa laicità, crociate, intromissioni ecclesiastiche, oscurantismo medievale, autonomia dello Stato: sempre i soliti slogans, triti e ritriti, dei giorni nostri!”
Abbasso gli oscurantisti crociati, papisti, phuà, noi sì che salviamo il mondo dalle tenebre!
Olè, libertè, libertè, modernitè!
Una volta sconfitti, la colpa ai soli cattivoni nazisti=eugenisti!
Oggi i soliti, ritornano, guarda caso quando la Chiesa Cattolica non c’è più a difendere la Verità ad alta voce.
grazie frank10 per avere rimesso in circolazione questi DATI inconfutabili… Di nuovo c’è solamente la tragica insorgenza di questa Neo-chiesa ‘cattolica’ e del suo papa impostore…
Si dovrebbe scrivere un libro riguardo a tutti i crimini di cui vengono accusati i nazisti che furono, e sono, perpetrati da altri in forma anche peggiore.
Chissà mai che RS possa occuparsene, sarebbe davvero un’opera di grande interesse e giustizia.