Come già preannunciato, anche su Radio Spada, il 19 marzo 2016 a Nova Friburgo in Brasile, Monsignor Williamson ha consacrato vescovo senza il mandato romano il benedettino Tomas de Aquino di cui avevamo già segnalato alcune interessanti dichiarazioni. Assisteva alla consacrazione Monsignor Jean Michel Faure, già consacrato dallo stesso Williamson il 19 marzo dello scorso anno. I due vescovi collaboreranno con Monsignor Williamson nel cosiddetto movimento della Resistenza, nato da una scissione della Fraternità San Pio X.
A questo link molte immagini dell’evento. Segnaliamo dallo scorso anno due comunicati critici su queste consacrazioni, pur se di segno opposto: quello della Fraternità San Pio X e quello dell’Istituto Mater Boni Consilii.
Ma mons. Williamson ed i vescovi da lui consacrati, come si differenziano dalla FSSPX ? Ritengono i papi attuali, come papi veri o come papi “finti” ? Se li ritengono veri papi, che differenza c’è dalla Fraternità gallicano-secondista, detta FSSPX ?
Il “movimento di resistenza” per che cosa? per essere stato estromesso dalla Fraternità, quindi cercare una visibilità altrimenti ?
Fatemi capire, grazie !
Sembrerebbe che abbiano posizioni analoghe alla FSSPX riguardo ai Papi
Comunque confesso che io in questa diatriba tra sedevacantisti e sedeplenisti non ci sto capendo più nulla, è una sfortuna che il fronte anti-vaticano II sia così diviso!!
Concordo con Giacomo, la divisione fra i cattolici fedeli alla Tradizione è un grave male che favorisce indirettamente gli eretici modernisti.
Mi permetto di correggerla parzialmente: le guerrette tra di noi favoriscono DIRETTAMENTE i modernisti
Beh, indipendentemente dalle posizioni “fellayane e williamsoniane” nei confronti dei papi, Williamson è negazionista nei confronti della “shoah”. Tanto basta a renderlo più credibile.
Penso che il problema sia l’inadeguatezza e il non avere le proprietà attitudinali per poter amministrare e dirigere la fraternità da parte di mons. Fellay. Da quando vi è lui, scismi interni (di basso e alto livello), diminuzione di seminaristi, diminuzioni di ordinazioni, defezioni, un vergognoso silenzio nel momento in cui bisognerebbe criticare più vivamente ecc. mostrano materialmente la mancanza delle qualità tipiche di un governante santo, efficace, vigoroso e quindi capace nella fede. Effettivamente, è tempo che Fellay che vive nel lusso della sua casa generalizia nella ricca, silenziosa, tranquilla e rilassante cittadina di Menzingen, affidi il compito a qualcuno che ami l’onore di Nostro Signore e comprenda le parole del Signore Gesù Cristo: quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita!
No, Menzingen non mi sembra proprio un luogo adatto per governare il popolo Cristiano Cattolico.
Per le vacanze, invece, sì e ve la consiglio caldamente.
Infine, a Mons Lefebvre non ha mai interessato il fatto di essere riconosciuto dalla Chiesa modernista, ma dalla Chiesa Cattolica. Quindi, ha sempre cercato di far capire ai capi della Chiesa modernista che stavano sbagliando e solo dopo avrebbe cercato di farsi riconoscere, ma solo dopo che la Chiesa modernista, avesse lasciato il posto alla Chiesa Cattolica. Non capisco, quindi, questo desiderio di mons. Fellay di farsi riconoscere da una Chiesa che non è Cattolica. Al contrario capisco totalmente mons. Williamson e spero che continui così.