A cura di CdP Ricciotti.
L’articolo, una vera e propria mistificazione della storia e fantaeresia autoreferenziale, è di Luigi Danesin (già Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia), pubblicato oggi su “Il Gazzettino”, titolo: “Nessuna contrapposizione tra Chiesa e Massoneria, ma ricerca di nuovo dialogo”.
Riportiamo il testo senza alcuna aggiunta. Seguirà un commento di Papa Leone XIII.
Citazione:
L’intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi, pubblicato sul “Sole 24 ore” intitolato “Cari fratelli massoni”, mi dà occasione propizia per affrontare un tema che, da cristiano cattolico praticante, che ogni domenica si accosta alla Comunione mi è assai caro: il rapporto tra Chiesa e Massoneria. La Massoneria è un istituzione iniziatica a cui mi onoro di appartenere da circa cinquantanni, essendo anche il decano del Supremo Consiglio. Il Cardinale Ravasi, come noto, punta di diamante della cultura ecclesiastica, spiega con chiarezza, parole saggie ed “illuminate” come, al di là della diversa identità tra Chiesa e Massoneria, non manchino valori comuni come comunitarismo, beneficenza e lotta al materialismo. Come abbiamo più volte ribadito la Massoneria non è una religione, e nemmeno un suo surrogato, operando su un piano assolutamente diverso; la Massoneria, per me, è una vera “Scuola di Vita”, è un cammino di crescita che perfeziona l’uomo, in un mondo di simboli, e con una certa ritualità. Vorrei anche smentire un errato luogo comune: non è affatto vero che il massone è ateo. Anzi è l’esatto contrario: la Massoneria postula l’esistenza di un Ente supremo che chiama Grande Architetto dell’Universo ed ogni massone in ossequio alla Sua Credenza riconosce il proprio Dio. In questo momento di crisi di valori la Massoneria, anche veneziana, ha avuto un fiorente impulso. Anche tra i giovani perché, in momenti di difficoltà aumenta la ricerca anche di “spiritualità” e dei veri valori. L’esempio più emblematico lo viviamo in una loggia della Gran Loggia d’Italia a Beirut in Libano. Qui nella loggia “Cavalieri d’Oriente” vi sono, assieme, allo stesso tavolo, “fratelli” di dodici credenze religiose diverse: Cristiano Cattolici, Cristiano Ortodossi, Cristiano Siriaca, Musulmani Shiiti, Musulmani Sunniti, Cristiano Protestanti, Musulmani Alawiti, Cristiano Maroniti, Cristiano Armeni Ortodossi, Cristiano Armeni Cattolici, Druzi, Cristiano Latini. Alla nostra Gran Loggia aderiscono uomini e donne, diversamente da quanto accade nelle obbedienze di schema dogmatico. Il nostro obiettivo è quello di conoscere l’Uomo – questo grande sconosciuto – ed a condurlo al perfezionamento attraverso l’educazione, quindi alla sua vittoria sul vizio e sulle passioni mediante la conoscenza e l’esercizio delle virtù. Si cerca di raggiungere la conquista della Verità, il culto della Giustizia ed il rispetto della Gerarchia. Infine il ruolo Sociale, anche esso molto rilevante. La Massoneria Universale, non concepisce come fine a se stessa l’acquisizione delle virtù fondamentali che sono i pilastri del suo Ordine. Ma si comporta in modo da far lievitare il mondo in cui vive: quello della famiglia, della società e del Paese di origine e dell’umanità. Vi è, quindi, un preciso e chiaro ruolo sociale in tutto ciò. Tutto ciò sapendo che fin dalle remote età, lo sforzo dei nostri Maestri tese a fare del mondo intero una “Famiglia Ideale” in cui deve regnare lo spirito di Eguaglianza, di Libertà e di Fraternità. In questo senso va ricordato, con riconoscenza, il ruolo avuto da tanti nostri fratelli eminenti e valorosi. Massoni famosi se ne contano a migliaia; dalla cultura alla politica, dallo spettacolo all’imprenditoria. Numerosi i premi Nobel: Carducci, Quasimodo, Flaming. Inventori ed esploratori: Antonio Meucci, Giuseppe Garibaldi che fu anche Gran Maestro della Massoneria Italiana, il mio amico Hugo Pratt, veneziano come me, Kipling, Mozart, Napoleone Bonaparte, Pascoli, Goethe, Voltaire Amstrong. Non vanno dimenticati George Washington e quasi tutti i Presidenti americani. Nessuna contrapposizione con la Chiesa e la religione. L’auspicio è che ora il brillante intervento del Cardinale Gianfranco Ravasi possa contribuire, e dare nuovo slancio, al dialogo, nel rispetto delle reciproche appartenenze e prerogative, tra Chiesa e Massoneria; dialogo, ad oggi, un po’ sopito che potrà ricevere nuovo slancio.
Fine della citazione.
Adesso leggiamo cosa dice la Chiesa cattolica (che non è Ravasi):
Il genere umano, dopo che “per l’invidia di Lucifero” si ribellò sventuratamente a Dio creatore e largitore de’ doni soprannaturali, si divise come in due campi diversi e nemici tra loro; l’uno dei quali combatte senza posa per il trionfo della verità e del bene, l’altro per il trionfo del male e dell’errore. Il primo è il regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo; e chi vuole appartenervi con sincero affetto e come conviene a salute, deve servire con tutta la mente e con tutto il cuore a Dio e all’Unigenito Figlio di Lui. Il secondo è il regno di Satana, e sudditi ne sono quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori, ricusano di obbedire all’eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza curarsi di Dio, molte contro Dio. Questi due regni, simili a due città che con leggi opposte vanno ad opposti fini, con grande acume di mente vide e descrisse Agostino, e risali al principio generatore di entrambi con queste brevi e profonde parole: “Due città nacquero da due amori; la terrena dall’amore di sé fino al disprezzo di Dio, la celeste dall’amore di Dio fino al disprezzo di sé (De Civit. Dei, lib. XIV, c. 17).
In tutta la lunga serie dei secoli queste due città pugnarono l’una contro l’altra con armi e combattimenti vari, benché non sempre con l’ardore e l’impeto stesso. Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e aiutati da quella società, che larga mente diffusa e fortemente congegnata prende il nome di Società Massonica, pare che tutti cospirino insieme, e tentino le ultime prove. Imperocché senza più dissimulare i loro disegni, insorgono con estrema audacia contro la sovranità di Dio; lavorano pubblicamente e a viso aperto a rovina della Santa Chiesa, con proponimento di spogliare affatto, se fosse possibile, i popoli cristiani dei benefizi recati al mondo da Gesù Cristo nostro Salvatore.
Gemendo su questi mali, spesso, incalzati dalla carità, Noi siam costretti a gridare a Dio: “Ecco, i nemici tuoi menano gran rumore e quei che t’odiano hanno alzato la testa. Hanno formato malvagi disegni contro i tuoi santi. Hanno detto: venite, e cancelliamoli dai numero delle nazioni” (Psalm. XXXII, 2-5).
In sì grave rischio, in sì fiera ed accanita guerra al Cristianesimo, è dover Nostro mostrare il pericolo, additare i nemici, e resistere quanto possiamo ai disegni ed alle arti loro, affinché non vadano eternamente perdute le anime che Ci furono affidate, e il regno di Gesù Cristo, commesso alla Nostra tutela, non solo stia e conservisi intero, ma per nuovi e continui acquisti si dilati in ogni parte della terra.
Chi fosse e a che mirasse questo capitale nemico, che usciva fuori dai covi di tenebrose congiure, lo compresero tosto i Romani Pontefici Nostri Antecessori, vigili scolte a salute del popolo cristiano; e antivenendo col pensiero l’avvenire, dato quasi il segnale, ammonirono Principi e popoli non si lasciassero ingannare alle astuzie e trame insidiose. Diede il primo avviso del pericolo Clemente XII (Cost. In eminenti, 24 Aprile 1738); e la Costituzione di lui fu confermata e rinnovata da Benedetto XIV (Cost. Providas, 18 maggio 1751). Ne seguì le orme Pio VII (Cost. Ecclesiam a Jesu Christo, 13 Settembre 1821); poi Leone XII con l’Apostolica Costituzione Quo graviora (Cost. in. data del 23 Marzo 1825), abbracciando in questo punto gli atti e i decreti de’ suoi Antecessori, li ratificò e suggellò con irrevocabile sanzione. Nel senso medesimo parlarono Pio VIII (Encicl. Traditi, 31 Maggio 1829), Gregorio XVI (Encicl. Mirari, 15 Agosto 1832) e più volte Pio IX (Encicl. Qui pluribus, 9 Novembre 1846. Alloc. Multiplices inter, 25 Settembre 1865, ecc.).
Imperocché da fatti giuridicamente accertati, da formali processi, da statuti, riti, giornali massonici pubblicati per le stampe, oltre alle non rare deposizioni dei complici stessi, essendosi venuto a chiaramente conoscere lo scopo e la natura della setta massonica, quest’Apostolica Sede alzò la voce, e denunziò al mondo, la setta dei Massoni, sorta contro ogni diritto umano e divino, essere non men funesta al Cristianesimo che allo Stato, e fece divieto di darvi il nome sotto le maggiori pene, onde la Chiesa suol punire i colpevoli. Di che irritati i settari e credendo di poter, parte col disprezzo, parte con calunniose menzogne sfuggire o scemare la forza di tali sentenze, accusarono d’ingiustizia o di esagerazione i Papi, che le avevano pronunziate.
Che tenerezza, il “cardinale” ed il massone a braccetto. Potrebbero essere l’oggetto del prossimo caramelloso video di Bergoglio.
Come sono dolci, i signori dell’odio
La massoneria è notoriamente creazione satanica fin dall’antichità, ossia sin dalle origini del mondo, esatta antagonista (o almeno pretende di porsi come tale) di Dio in tutto e per tutto, il suo scopo, come la sua origine, è il tentativo di opposizione totale a Dio e innanzitutto la distruzione della chiesa di Cristo. Pertanto, sentire simili mistificazioni propagandistiche, è davvero nauseante. La massoneria è colei che, con ogni mezzo lecito e illecito, sta tentando di distruggere ogni ordine e legge divina, e pretende di “ricostruire il Nuovo Ordine Mondiale, esattamente opposto a quello divino. E chiunque tenti di sdoganarla, dimostra ampiamente di essere collaboratore diretto di satana, destinato all’inferno, senza se e senza ma. Ricordo infine una cosa assai semplice: contro la massoneria è stata emessa una bolla papale ed una scomunica “ipso facto” che pone al di fuori della chiesa e scomunica, chiunque ne fa parte direttamente o indirettamente. Pertanro, indirettamente dal fatto che si sappia dell’appartenenza pubblicamente, chiunque ne fa parte o vi collabora, sa di essere scomunicato, pertanto, l’accostamento a qualsiasi sacramento è sacrilego. Onde per cui VADE RETRO SATANA Luigi Danesin e tanto più VADE RETRO SATANA finto cardinal Ravasi, schifosissimo essere spregevole che ha la superbia di indossare l’abito talare pur essendo scomunicato IPSO FACTO. per voi già arde il fuoco della Geenna.
Se poi il normalista che odia la verità vi tenta con la cortina fumogena della SCDF che avrebbe ribadito le condanne ricordategli che la scomunica non esiste più da nuovo (invalido) codice e che GS al numero 92 apre al dialogo indirettamente anche coi massoni. Insomma Ravasi non fa altro che proseguire la scellerata e promulgata apostasia della cricca Una Cum CVII
Evidentemente questo tale Danesin, quando si fa la fototessera, si pone di spalle e a 90°, dopo essersi tirato giù pantaloni e mutande!
Con quella faccia da cu.., infatti, ci viene a dire (ma non ci credo nemmeno se lo vedo) che lui è un “cattolico praticante, che ogni domenica si accosta alla Comunione”; definisce, con estrema piaggeria, il Cardinale Ravasi “punta di diamante della cultura ecclesiastica”; sproloquia dicendo che la massoneria conduce una “lotta al materialismo”.
Poi si contraddice affermando che la massoneria fa “lievitare il mondo in cui vive: quello della famiglia, della società e del Paese di origine e dell’umanità”, mentre poi, tronfio, dice che quella vuole “fare del mondo intero una Famiglia Ideale in cui deve regnare lo spirito di Eguaglianza, di Libertà e di Fraternità”. Fantastico!
Con la stessa boria ci elenca tutta quella serie di personaggi senza rendersi conto che, così facendo, ci mostra la loro appartenenza, vivi o morti, al Regno di Satana.
E poi conclude con la parola magica buona per tutte le occasioni, per tutti i gonzi: DIALOGO.
E quello che alberga al S.Marta tace.
No, mi correggo: parla di ecologia, immigrati, accoglienza, fraternità, lavoro, eguaglianza… massoneria?
Esatto, la parola magica buona per tutte le occasioni e per tutti i gonzi, che con la storia del dialogo finiscono immancabilmente a calar le braghe.
Come sempre, “libertè, egalitè, inculattè”.
VADE RETRO SATANA anche ai monss. Moraglia, Gardin, Pizziolo e tanti altri prelati veneti compiacenti alla massoneria. Con la loro infamia hanno permesso la profanazione e devastazione della terra che ha dato i natali al grandissimo Papa San Pio X.
Del ripugnante articolo di Luigi Danesin, ne gioira’, per ora, il principale sponsor finanziario veneziano della setta: il perfido rabbinato lagunare……..che dopodomani ricevera’ la visita del “fratello” francese Hollande.
Articolo di benvenuto?
ben detto, da correligionare non posso che condividere. Davvero lunga quella lista di prelati….come altrettanto vera l’occulta opera devastatrice del rabbinatoveneziano (e non solo oovviamente) saluti.
Errore battitura intendevo corregionale
Delle enormi fesserie scritte dal sacrilego Danesin (scomunicato che volontariamente continua a fare sempre la comunione), sarà il caso di sfatarne almeno una, piuttosto diffusa:
“la Massoneria non è una religione”.
Vediamo ora gli undici punti per cui certamente si può chiamare qualcosa “Religione”: la Massoneria li ha tutti!
1) l’Altare
2) il Tempio
3) il Sommo Sacerdozio
4) il Culto
5) le Consacrazioni e Unzioni
6) il Rituale
7) le Feste
8) il Credo
9) la Moralità
10) la teoria dell’Anima umana
11) il Dio peculiare
Che poi sia ovviamente una falsa, falsissima religione, certo, ma è innegabile che lo sia. Uno scimmiottamento di quella Vera. Con la pretesa di essere una super-Religione, qualcosa che è in diritto di correggerle tutte, dato che sarebbero tutte erronee. Appunto, non UNA religione, ma LA religione.
Ma ascoltiamo il Maestro dr. Mackey: “Gran numero di oratori e trattatisti massonici ebbero a fare un dispendio inutile d’ingenuità e di talento in adoperarsi a dimostrare che la massoneria non è una religione. Fu questo senza dubbio un errore, prodotto dal concetto sincero ma falso delle relazioni tra la religione e la massoneria, e dal timore che, se non si rendesse manifesta la totale discrepanza tra l’una e l’altra, gli oppositori della massoneria avrebbero avuto di che confermare con buon successo una teoria ch’essi sono già sì bramosi d’inculcare, vale a dire che i massoni mirano a sostituire cogl’insegnamenti del loro ordine le verità del cristianesimo. […] Al contrario sostengo, senza ombra di esitazione, che la massoneria, in ogni senso della parola tranne uno, cioè il minimo filosofico, è una istituzione eminentemente religiosa — ch’essa va debitrice unicamente all’elemento religioso, che contiene, della sua origine e della sua continuata esistenza e che, senza questo elemento religioso, sarebbe appena degna di trovare chi la coltivi tra i savii ed i buoni”
“la Massoneria non ha la pretesa di prendere un posto tra le religioni del mondo come un ‘settario sistema di fede e di culto’ nel senso in cui distinguiamo il Cristianesimo dall’Ebraismo, o l’Ebraismo dal Maomettanesimo.”
Sia mai, accomunarsi agli errori, essa ne è superiore, vuol essere LA vera religione universale, veramente cattolica (ma va?, magari in sostituzione di quella già esistentre Cattolica Romana?) che accomuna tutte le altre.
Anche qui:
http://progettobarruel.comlu.com/novita/11/religione_massonica_II.html#14
Per chi è interessato ad approfondire consiglio il bellissimo libro “Saggio sulla Massoneria Americana” di Arthur Preuss, ed. Sodalitium. Al cap. V-VI.
Dunque Danesin, ignoranza o malafede?
Malafede, la menzogna assunta a cattedra, ormai in tutti i campi…
Grazie del contributo.
Beh! finchè abbiamo uomini di Chiesa effeminati la contapposizione di certo non ci sarà, perchè i virili massoni comandano e lavorano indisturbati. Perchè contrapporsi ad una classe di ministri della Chiesa massoni di fatto o di pensiero? Nessuna contrapposizione, siamo tutti massoni!
“Virili” mi sembra una parola moooolto grossa…
Non si può credere!! Carlo2 ma che cosa ringrazi: non sentì come parlano.Ma pensi che codesti signori siano in grado di liberarti dai tuoi problemi.Caro mio, sei caduto dalla pentola alla brace…..cerca altrove.
Se esistono……
Ciao Maria, mi fa piacere sentirti, e che ti occupi di me.
Spero tu stia bene, nonostante il freddo che credo da te in montagna/campagna si fa sentire.
Ti pensavo l’altro giorno, per il tuo commento sulle patate/zucche.
Tu condividi sempre delle cose allegre, e provo io a condividere una piccola idea.
Una volta da me nel campo di patate davanti a casa, tirando su le patate a settembre,
ho visto una patata bucata da parte a parte dalle radici della gramigna, e notando come è fatta la radice distruttiva della gramigna, come non si può pensare a ciò che disse Gesù.
Sì perchè chi non l’ha mai vista, è terribile la radice della gramigna, è fatta in modo da non potersi estrarre, ha un struttura orribile e particolare, come fossero dei ganci, che distrugge le altre coltivazioni.
Tutte queste piante, rovi, spine, sono conseguenza del peccato originale.
Non ci rimanere male Maria, se scrivo qualche fregnaccia…
Te l’ho detto che sono in epoca di cambiamento, l’uomo vecchio prima o poi lascerà posto all’uomo nuovo.
Tirami le orecchie da brava mamma, che ne ho bisogno !
Ciao !
Mussolini, come tutti sapete, privò la Massoneria del loro Palazzo Giustiniani.
Il Governo Ameri Cano appena fu a Roma nel 1945 , subito, lo offerse di nuovo alla Massoneria
Possibile che fosse l’unica priorità appena messo piede in Roma?
Forse anche per quello…si scrive:
“All’Italia, perché sede del mio Vicario, ho mandato Benito Mussolini, per salvarla dall’abisso verso il quale si era avviata, altrimenti sarebbe arrivata in condizioni peggiori della Russia.”
(Suor Elena Aiello, lettera a Mussolini, Cosenza, 23 Aprile 1940)
La massoneria è stata sempre in antitesi alla Chiesa cattolica che ancora oggi vorrebbe distruggere. Questa secolare contrapposizione io, anche per i pronunciamenti dei precedenti pontefici, la ritengo non realizzabile e non sanabile e non solo per il presente ma per sempre. Le realtà spirituali sono contrapposte e il pensiero massonico è una violenza nel Vangelo. Il Dio da essa professato non ha niente a che fare con il nostro come non trovano posto altri aspetti di questa associazione iniziatica nella Parola e nella vita cristiana.
Caro Carlo2 su saresti un amore di figlio,sei molto sensibile. Io sai ne ho due che sono una benedizione del Signore.Tanti anni fa abitavo in città .Ho abitato per diversi anni ma, non mi è mai piacciuto; mi è sempre mancato il contatto con la natura,e assieme alla mia famiglia, ci siamo trasferiti in campagna dove ancora oggi,qui ci abitiamo. Dicevo ai fratelli del sito che il mio Signore l’ho trovato anche qua’ fosse in mezzo a un campo di zucche e patate. Mi ha parlato con linguaggio semplice lontano dalla fatica dell’interpretazione.Non lo possiamo trovare,carissimo Carlo, in mezzo agli intrighi politici o altro, ma per le strade del mondo,con ogni persona che il buon Dio ci viene a mettere in contatto, stando sempre vigili però, perché tu sai meglio di me, da quello che ci hai raccontato,che il demonio ci prende sempre dalla parte di noi più debole.
Un caro saluto.
Grazie Maria, di quest’altra condivisione.
E’ vero, dopo un pò la città stanca, e anche io il Signore, lo si vedo meglio in un’alba, in un larice, nella campagna quando è illuminata dalla luna, o…
uscendo di casa e vedendo che il Signore ha fatto nascere un paio di margherite gialle proprio dove tu passi tutti i giorni.
Margherite che si aprono al mattino, e si chiudono alla sera, e seguono pure il corso del sole beandosi di esso come dovremmo fare noi del nostro Dio.
Almeno, le mie lo fanno (e non sono girasoli).
Aprendoci alla sua luce e seguendolo.
Guardiamo poi alla perfezione con la quale sono “costruite” certe margherite gialle, quelle coi petali rettangolari e più numerosi e piccoli. (non so se esse pure sono vere margherite). Decine e decine di petali, regolari, belli…perfetti !
Come pensare che nascano a caso ?
…e tutto ciò il Signore lo crea per la nostra gioia, che passiamo da quel sentiero e le vediamo, le margherite gialle…
E così in tutta la terra…milioni d fiori solo per la nostra gioia, e perchè ai meno duri di cuore nasca nel cuore un grazie al Creatore !
Poi, a proposito di fiori, mi viene in mente cosa disse un caro sacerdote francescano: era solito, nei ritiri spirituali, toglieva tutti i petali ad un fiore. Poi diceva: visto che l’uomo si crede così potente, chi di voi riesce a riattaccare anche solo un petalo a questo fiore.
Ciò ci fa capire chi è Dio.
Come L’Arcangelo Michele, Chi è come Dio ?
Oppure quando passo da una strada dove a settembre, di colpo nascono decine di violette, ai bordi dell’asfalto, penso, per ognuna di loro,
che è il Signore che mi dice, tante volte ogni fiore che io scorgo: Ti amo? E tu Mi ami ?
Invece in città, confusione, gente che corre di qui e di là.
Il problema della campagna è che non ci sono più sacerdoti a fare le S. Messe, quindi a me manca sia l’Adorazione quotidiana, sia la S. Comunione.
Ciao e grazie !
Sai Carlo2, quello, che non posso vedere con gli occhi,lo vedo con la lente d’ingrandimento.Mi stendo per terra,e mi bastano pochi metri di prato,per scrutare un mondo in miniatura.Insetti,se cosi’ si possono chiamare, microscopici come pure fiori piccolissimi e bellissimi; sono fiori di erbe che a me piacerebbe molto poterlo mettere davanti alla Madonnina,ma sono così esili da spezzarsi come li tocchi.Queste, caro Carlo,sono quelle dolcezze con le quali il buon Dio ci delizia.
Sai quante volte ho contato i petali dei fiori specialmente quelli piccoli ma, erano talmente tanti che andavano a perdersi fino all’interno.E mio marito mi guardava compiaciuto perché anche lui è amante della natura.
Ciao. La prossima volta ti racconto la bellissima,ma triste storia di una coppia di rondine che ho potuto seguire personalmente.
Carlo2,qui si dovrebbe parlare di massoneria,non delle bellezze del creato. Non so se ce lo consentono.In ogni modo c’è lo diranno.
Che idea mi hai dato !
Proverò !!!! Grazie !!!
La lente d’ingrandimento…
Ne avevo una molto grande, che ho poi dato a una persona anziana per leggere, credo di poterla ritrovare nel suo cassetto (a quella persona non serve più perchè ora, spero, vede Dio !!!) Pensa che bello…un minuto di Paradiso è, come felicità, rispetto alla vita sulla terra, come i granelli di sabba di tutti i mari rispetto a un singolo granellno.
Aspetto il racconto delle rondini !!!
Grazie !
Carlo2. Anni fa ampliando la nostra casa,ci siamo accorti che, una copia di rondini, si stavano costruendo il nido in un angolo tra il soffitto e la parete, di una stanza,ancora ovviamente senza porta e finestre. Senza dubbio, avevano molta fretta,visto con quale ritmo si davano da fare. Era bellissimo da vedere, specialmente,così da vicino.Alla sera ci dormivano dentro, sebbene il nido non fosse ancora terminato. Dopo circa una settimana la loro ” casina ” si poteva dire terminata, pronta per la cova delle uova ma,quella stessa sera al nido fece ritorno solo una rondine e ci rimase tutta la notte.
Abbiamo pensato fosse il maschio.Poi la notte successiva stessa cosa.Lui poverino sembrava impazzito, andava avanti e indietro senza sapere cosa fare.Sen’altro la femmina era stata agguantata da qualche gatto.
Cosa poteva fare; ha pensato bene di provare a trovare una compagna,visto che tutto era gia pronto.Non ti dico era tutto un andare avanti e indietro per vedere se, a questa nuova, potesse andar bene il nuovo nido, visto il grande lavoro che aveva comportato.Ma non c’era verso che nessuna si abituasse alla nuova abitazione; probabilmente ne volevano una loro da costruire
Ancora una volta,dopo giorni, era rimasto da solo nel nido, a passare la notte,poi il mattino seguente, se ne andò per non fare piu ritorno.
Hai capito a ogni” femmina ” la propri a casetta…..
La prossima volta ti racconto la tristissima storia di un pettirosso.
Questa mi è rimasta nel cuore.
Chissà, di poter un giorno trovare,dove il buon Dio destinerà la mia dimora,tutti i miei amati amici pelosini,i cinque bassotti i miei sei gatti, e tutte le creature del cielo che mi hanno fatto tanta compagnia.
Ciao Maria
E che bello ricordare che Dio diede ad Adamo la scelta di dare un nome a tutti gli animali…ecc..
“Chi come Dio ?”
E a proposito di uccellini, ho notato più volte che, quando sono particolarmente giù di morale, mi è capitato o di sentire un bel “cip” vicino a me, o di veder atterrare al mio fianco un passerotto, una volta un pettirosso.
Cosa non così scontata quando si è in città in mezzo al traffico.
Mi capitò su una panchina in mezzo a una bolgia dantesca di una rotonda con le auto che sembrava facessero il gran premio…e di colpo arrivò a “sedersi” con me sulla panchina un passerotto.
E mi guardava pure, come dire “vai, stai allegro, non ci fare caso !”
Io penso sia sempre Dio che me li manda, quando sono immerso in pensieri un pò “fumosi”.
Grazie Maria, c’è sempre da imparare.
Gli animali, dono di Dio per rasserenarci e farci compagnia.
Racconto molto commovente, ma non ho capito la frase:
“Hai capito a ogni” femmina ” la propri a casetta…..”
Sono un pò ottuso…in futuro se vorrai spiegami meglio.