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di Augusto Maria de Gattis

L’ho sempre sostenuto: uno dei meriti  del ‘pontificato’ di Bergoglio è l’aver fatto cadere molte maschere. 

Coloro che prima si mascheravano dietro le stantie affabulazioni dell’ermeneutica della continuità, oggi agiscono tranquillamente indisturbati elargendo molto più liberamente la nuova religione. 
Se Ratzinger, non più tardi di qualche anno fa, doveva mascherare la propria smaniosa apostasia interreligiosa (progetto al quale il ‘tradizionalista’ Ratzinger ha sempre alacremente lavorato) con dotte arrampicate “alla luce della Tradizione”, oggi i suoi più fedeli eredi non hanno più tale onerosa incombenza.
Ed è così che la punta di diamante dei discepoli del dotto bavarese, nientemeno che il ‘cardinal’ Canizares, il paladino numero 1 dei conservatori conciliari, colui che è stato nientemeno soprannominato “il piccolo Ratzinger” quand’era al Culto divino, ha potuto tranquillamente inaugurare, pochi giorni fa, a Valencia, la “Cattedrale Interreligiosa nella Natura”, “progetto religioso ecumenico” in sintonia con la Laudato si’. Ovviamente nel pressoché totale imbarazzato silenzio dei ratzingeriani.
Dunque: Bergoglio&Ratzinger ringraziano, la dea Gaia pure, e, in fondo, ringraziamo anche noi della conferma: Non Una Cum.
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