Pubblichiamo questa appassionata lettera di Danilo Quinto, ex tesoriere dei Radicali convertitosi al cattolicesimo, a Marco Pannella. [RS]
di Danilo Quinto
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Dopo aver trascorso una vita accanto a te non posso lasciarti andare alla casa del Padre senza salutarti. La casa del Padre era motivo per te di tante riflessioni che hanno dato corpo a ideologie erronee. Ma io non sono qui per farti scuola, ti conosco troppo bene e profondamente. Non sono mai stato un tuo amante, ma per tanti anni hai sedotto il mio cervello e forse ho visto in te e in tutto quello che ti circonda il mio nido e la mia famiglia. Tu non mi hai mai stimato, se non per i risultati prodotti. Dal canto mio, mi spingevo sempre più oltre, per ricevere i tuoi assenzi o solo una pacca sulla spalla o un grazie e dare sempre di più. Tu sai che io non ho mai rubato. Sono stato uno dei tuoi tanti figli, ma l’unico che ti ha abbandonato. Oggi ti guardo con altri occhi, con il cuore colmo di orrore se non piegherai le tue ginocchia e il tuo brillante cervello a Dio. Sono qui per chiederti di pensare quanto mi siacara la tua anima, perché mi umili a implorarti di guardare la luce della morte nell’incontro con Cristo. Solo nella sua Chiesa c’è salvezza! Sapessi quante volte penso a Sergio Scanzani e spero che anche il suo ultimo pensiero sia stato “pietà di me Signore!”. Allora prego che Sergio sia in Purgatorio e mi unisco alle sue sofferenze per tentare di renderle meno atroci. Che Dio lo voglia! Caro Marco, hai vissuto come hai creduto, ti chiedo di morire nella speranza. Vedi, non ho più nulla da difendere, neanche la mia dignità. Se non importa a Cristo, vuoi che importi a me? Sono pacificato con il mondo perché vivo la mia non appartenenza ad esso. Sento il tuo disprezzo e la tua indifferenza nei miei confronti. Ne sono felice! Sono felice di averti potuto scrivere e dirti ciò che nessuno vuole dirti: Cristo ci aspetta e perdona tutto ciò che mettiamo nelle sue mani. Non morire, ti prego, senza aver reso la tua vita nelle mani del confessore. Di qui c’è il tempo, di là c’è l’eternità. un abbraccio, con affetto.
Grazie dell’apprezzamento, Alessio, sei sempre “er mejo”.
Alla dolcissima Maria,
visto e considerato che non le ha lette, copio ed incollo le mie risposte ai suoi interventi dell’11 c.m. sperando che, alla fine, la smetta di scrivere corbellerie e vada a dedicarsi alle sue patate.
1)
Eh, sì, dolcissima Maria: io non ho capito niente dell’essere cristiano.
Peccato che non abbia capito niente neanche la Santa Inquisizione che, per cinque secoli con il Suo giudizio c’è andato giù pesante.
Io, per contro, non giudico: semplicemente non prego per il “caro” e mi rimetto a Nostro Signore.
In più non condivido la pubblicazione della lettera di Quinto al suo “caro” amico giacché è un rapporto tra loro due ed al popolo non può fregarne punto.
Così come, a me personalmente, non può fregare assolutamente nulla del Suo giudizio nei miei confronti.Tanto più da una che, con tanta arrogante prosopopea, si erge a giudice della cristianità altrui, pur non avendo i benché minimi numeri. Da una che non capisce (poverina!) che non sta a me perdonare e tanto meno a lei con il suo buonismo becero in nome di un astruso ” bene comune, non solo materiale ma anche spirituale”(??).
Come stanno i suoi cani, i gatti, i merli dal becco giallo o non? E la sue patate? Si occupi di queste ed eviti di commentare: “non è per niente migliore di Panella (con una N 🙂 )” lo vada a dire a qualche suo parente e non mi offenda!!!
2)
Dolcissima Maria,
il mio cuore ha a disposizione 2 atrii, 2 ventricoli, 3 valvole e qualche altro ammennicolo ma, porca miseria, non è dotato di orecchie per sentire ciò che lei auspica… 🙂 🙂
Più su le ho già scritto che non deve permettersi di offendermi! Quegli epiteti quali “falso, ipocrita e cretino” li usi, ripeto, per qualche suo parente!!!
Io stimo grandemente Danilo Quinto per tutto il suo percorso di ritorno al Padre, per la sua ottima prosa e condivido ogni sua presa di posizione nei confronti dell’attuale chiesa (minuscolo voluto), ma, se me lo consente, non sono d’accordo con la sua decisione di pubblicare questa lettera.
Mi concede questa facoltà??
Insisto pensi alle sue patate, cani, gatti e merli vari!!!
Caro Lister,
visto che ci troviamo parecchio in sintonia con i commenti e che ci siamo comunicati spesso mi permetto di farLe, con spirito di amicizia, una piccola correzione con una battuta di spirito:
Lei è per caso cardiopatico?
Quale delle 4 valvole (mitrale, tricuspide, aortica, polmonare) del cuore le manca? 🙂 🙂
Eh, va ben…valvola più, valvola meno… 😀
Sicuramente, non ci sono orecchie per “sentire” ciò di cui farnetica la dolcissima Maria. 😉
Caro Diego, che la lettera sia meravigliosa è un’opinione tutta tua. A me leggere di abbracci con affetto a questo canchero vivente (speriamo vivente ancora per poco) fa più che altro venire il nervoso.
Fosse stato io alla Redazione, questa pagliacciata non sarebbe mai stata pubblicata.
Signori
Vedo che vi scaldate la canna facilmente; ma scusate, cosa dico di tanto grave da prendervela così di petto. In fondo se ci pensate bene io non offendo nessuno.Se dico qualcosina è per sottolineare la mia disapprovazione: non è per niente nel mio stile mortificare le persone, a differenza di voi, che se poteste avendone la possibilità mi riempireste di botte.Pensate un po’ se queste cose le venissero rivolte a vostra madre,o moglie o sorella.
In questo sito siamo qua per scambiarci cose importanti nelle quali crediamo fermamente.Cosa scatta in voi per perdere così in dignità, usando linguaggi volgari e,i vostri, veramente offensivi.
Io non posso equipararmi a voi per cultura ed intelligenza: non mettetemi sul vostro stesso piano.
Sono una persona anziana, il mio mondo e’ limitato.E’ vero!sono una contadina per passione e per passione anche montanara.
Sono innamorata della natura: di tutto il creato,e come conseguenza del Creatore. Ma,non vorrei che me ne faceste una colpa per questo…….Spero che non scendiate più a questo livello, altrimenti,permettemi di dire questo: ma siete proprio così, anche nella realtà? Capisco perché tante donne vi abbandonano.( questo detto con riserva )
Sciura, io con te non mi scaldo per niente, mi sono un po’ scaldato a leggere dell’ abbraccio affettuoso al “caro” e di tutti i commenti dei Piagnoni a seguire.
Non ti riempirei di botte affatto, però ti obbligherei a completare tutta la Settimana Enigmistica in una settimana esatta.
A mia madre o ad altre donne vicine a me nessuno rivolgerebbe mai certe parole, anche perchè loro non vanno a cercarsele con il lanternino e con stupefacente insistenza, come invece fai tu.
L’essere anziani, contadini e montanari non è assolutamente una colpa, però non è neppure una scusa per poter dire qualsiasi castroneria. Non sai certe cose? Nessun problema, anch’io non ne so tantissime. Ma allora se non sai non pontificare, ed ancor di più non insistere quando sei in palese stato d’errore.
L’essere innamorati della natura non ha nulla a che vedere.
Le donne che abbandonano da dove le tiri fuori, premesso che come già detto la cosa con me non è applicabile? Chi ti avrebbe detto che i commentatori ai quali ti rivolgi siano stati così tanto abbandonati? Questa è una pura fantasia.
ecco, condivido pienamente la spiegazione ! Mardunolbo (fora di ball, all’estero…a capire meglio il mondo)
Spero anche a rilassarti e divertirti!
Oggi e’ morto pannella. Non sapevo nemmeno stesse male e mi son trovato su radio spada a leggere la lettera di danilo quinto. Ho letto un po’ di commenti ed ho notato i due fondamentali orientamenti: pregare o no per pannella? La soluzione e’ nel capitolo 5 della prima lettera di san giovanni. Leggete il punto in cui il santo distingue tra i peccati che conducono alla morte e quelli che pur essendo mortali non conducono alla morte. Se una persona e’ radicata nel peccato fino all essenza stessa della sua volonta’ siamo di fronte ai peccati contro lo Spirito Santo di cui si dice nek Vangelo, che non saranno perdonati ne’ in questa ne’ nell altra vita. E’ giusto avere un pensiero caritatevole per tutti (Papa Pio xii prego’ per hitler)ma e’ altresi’ giusto concentrare la propria preghiera su chi puo’ realisticamente cambiar vita. Saluti. Gigi.
❤️?
Trovo di grande interesse molti degli articoli qui su Radio Spada. Purtroppo mi viene difficile condividerli con amici e conoscenti. Specialmente con quelli pure tra i più cari ma assai distanti da una vita cristiana, che a leggere tante ideologiche farneticazioni nei commenti di molti dei suoi lettori obietterebbero senz’altro che pure gli articoli come i commenti sono frutto di menti integraliste ed estremiste, stante ovviamente anche il loro metro di giudizio attuale. Succede dunque che un luogo di riflessione che potrebbe risultare utile per un approccio alternativo ai canoni di discernimento di tanti battezzati indottrinati dal pensiero dominante, risulti sfortunatamente infruibile. Peccato. Vorrei a tal proposito sommessamente ed umilmente, nella carità, ricordare a tutti che tutti siamo peccatori. Nessuno ma proprio nessuno merita la salvezza che ci viene solo ed unicamente dal sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo. Che é venuto per salvare e non per condannare. Ed è venuto di più ancora per Pannella che per la maggioranza, credo, di chi legge, lo scrivente escluso. L’atteggiamento di un cristiano nei confronti di un peccatore é di estremo dolore, e di supplica a Dio per la salvezza della Sua creatura che va incontro alla dannazione. Un dolore materno, come quello della nostra Mamma Celeste. L’odio, tutto e qualunque, viene dal padre della menzogna. Tanto più ci dobbiamo riconoscere peccatori quanto più ci accorgiamo di non essere capaci di essere figli di Dio portando il suo amore nel cuore. Quell’amore che lo ha portato sulla croce. Amate I vostri nemici ci ha detto. Facile? Mica per tutti. Quasi per nessuno. Ma possibile. Per Grazia. Come per la piccola beata Carmen la cui storia si può leggere qui: http://www.santiebeati.it/dettaglio/91562
Pare che ormai sia tardi per una preghiera di conversione per Marco Pannella. Qualora nella infinita misericordia di Dio gli sia stata concessa la possibilità di un pentimento in extremis, una prece. Dovunque egli sia una preghiera non va mai perduta, la Chiesa Celeste sapra come impiegarla altrimenti.
Umilmente, Salvatore
L’infame è crepato e dov’è finito chissenefrega (anche se possiamo immaginarcelo!), facciamoci una bevuta, un ruttino e dimentichiamoci che sia mai esistito.
E se vuoi metterla per forza in termini religiosi per ‘sto lercio ateo massone, possiamo dire con certezza che fosse il classico caso da macina al collo. Fine.
Salvatore
mi è piacciuto molto quello che ha scritto.Un cristiano deve pensare in questi termini.
E’ arrivata la modernista bergogliosa a dire come deve pensare un cristiano, quando lei non sa manco pensare più d’uno scimpanzè.