6a00e008d9a3f988340120a4d87e1e970b

Mettendo in guardia dal considerare Clay come il solito “santino” dolciastro ricamato su chi muore, l’autore dell’articolo non esclude che il celeberrimo pugile facesse uso di sostanze psicotrope. Naturalmente è difficile, se non impossibile, averne la certezza e ciò non implica che si voglia considerare Clay come un “drogato”. Infine e come sempre, le opinioni espresse dagli articolisti non riflettono necessariamente le idee della Redazione. [RS]

di Agostino Nobile

Cassius Marcellus Clay, convertito all’Islam nel 1975 col nome Muhammad Ali, era convinto che gli USA con il suo razzismo e la guerra nel Vietnam, rappresentassero il cristianesimo, mentre l’Islam, diceva, è contro lo schiavismo, il razzismo e la guerra. Ora, non è che da una persona, pur geniale nell’arte del tirare pugni, ci si possa aspettare una conoscenza esegetica cristiana o musulmana, ma è possibile che in tutti questi anni nessuno si sia preoccupato di dirgli che le cose stanno esattamente nella maniera opposta?

Nel 2005 lasciò il sunnismo per seguire quel sufismo che, assomigliando troppo al cristianesimo, per secoli fu perseguitato dagli stessi musulmani.

I media lo hanno incensato sottolineando la sua conversione all’Islam. Se Muhammad fosse nato musulmano e si fosse convertito al cristianesimo, siamo certi che i tamburi mediatici sulla conversione avrebbero rullato con la stessa intensità?

Un amico di Houston, per non avere troppe noie, quando arrivava negli aeroporti dei paesi musulmani, tirava fuori una foto che lo ritraeva insieme al pugile Mike Tyson, convertito anch’egli nelle prigioni americane da predicatori muslims. La foto era un lasciapassare che garantiva, tra l’altro, la simpatia dei doganieri, se non grandi abbracci di benvenuto. Possiamo dunque immaginare l’entusiasmo del popolo musulmano, che durante questi giorni si è goduto in mondo visione alla BBC e CNN gli onori tributati dalla mattina alla sera al santo pugile.

Muhammad Ali è stato certamente uno dei pugili più brillanti e potenti della storia della boxe, ma i suoi atteggiamenti spudorati e le sue sparate da iper-megalomane che lo rendevano simpatico o ridicolo, ci fanno pensare che qualcosa nel suo comportamento non era del tutto normale.

L’ex venditore di droga Malcolm X, suo mentore, attivista dei diritti afroamericani, riteneva che solo l’Islam fosse capace di abbattere il razzismo e la discriminazione. Nel 1965 fu ucciso proprio da alcuni membri dell’organizzazione Nazione Islamica, della quale era stato portavoce. Ho menzionato l’attività nel commercio della droga di Malcom X, perché molti video e foto di Muhammad Ali ricordano le espressioni di Maradona quando si pompava con la cocaina. Nel 2013 Mike Tyson, ammiratore di Muhammad Ali, ha ammesso l’uso della cocaina prima dei combattimenti. Nessuno, almeno pubblicamente, si è mai chiesto se anche Muhammad Ali la utilizzasse prima di combattere sul ring. Forse è pulito, o forse non si vuole scalfirne il mito. Ma bisogna perlomeno ammettere che per Maradona è bastata una inquadratura dopo un gol con l’espressione sballata per capire che sniffava. Per Muhammad Ali non bastano neppure le infinite sequenze che lo ritraggono con espressioni simili, o le filastrocche tipo rap che in maniera compulsiva utilizzava per dileggiare gli sfidanti o per autodefinirsi il più forte e il più bello di tutti.

Come lui stesso affermava non aveva mai letto un libro – nemmeno il Corano – ma si fidava ciecamente di un un certo Elija Muhammed. Secondo Oriana Fallaci, che negli anni ’60 intervistò il pugile, Elijah Mohammed era il capo dei Musulmani neri. «Lo divenne dopo l’assassinio di Malcolm X. Abita a Chicago, in una villa di diciotto stanze, viene dalla Georgia. Ha studiato fino alla quarta elementare ed è stato in carcere più volte, per crimini e infrazioni diverse. Suo figlio è il vero manager del Campione e si fa pagare dal Campione, per questo, non so quante centinaia di dollari la settimana».

L’ingenuità e l’ignoranza del campione del mondo era tale che fu facilmente plagiato da gente senza scrupoli. Era convinto che la lingua araba fosse nata prima della lingua inglese, ma la scrittura araba fu inventata da due cristiani, Zayd ibn Bammad e suo figlio. Le più antiche testimonianze risalgono agli anni 512-513 d.C.

Il Campione era convinto che Allah è un dio molto più antico di Gesù, ma come tutti sappiamo, l’Allah di Maometto è arrivato seicento anni dopo la nascita di Gesù Cristo.

La guerra non fa parte dell’Islam, diceva, ignorando la jihad e che Maometto stesso, oltre ad assaltare le carovane del deserto per ricavarne il “bottino di guerra”, combattè svariate guerre facendo schiavi i sopravvissuti che non volevano convertirsi alla nuova religione.

Muhammad Ali odiava gli americani per aver praticato lo schiavismo, ignorando che i maggiori schiavisti della storia sono musulmani, che gli europei compravano la “merce” umana dai neri africani e musulmani, i quali vietavano ai compratori di metter piede nelle loro terre di caccia umana per ovvi motivi di mercato.


Agostino Nobile è Autore di: “Quello che i cattolici devono sapere – Almeno per evitare una fine ridicola” e “Anticristo Superstar”.